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UN SEGNALE CREDIBILE SODDISFA I COSIDDETTI VINCOLI DI AUTO
SELEZIONE (il risultato che si ottiene ex-post deve avvalorare le assunzioni ex-ante).
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Vediamo ora in che modo, nel caso della scolarità come segnale, un investimento in istruzione
può essere interpretato come un segnale credibile.
In questo modello stilizzato istruzione e retribuzione sono positivamente correlate non perché
l’istruzione sia in sé produttiva, ma perché segnala un maggior talento. In altre parole,
istruzione e retribuzione sono correlate in quanto entrambe sono correlate con una terza
variabile non osservabile, il talento.
A il talento individuale che non può essere osservato direttamente
i
A > A > … A … > A lavoratori con talenti di diverso livello
1 2 i n
La teoria assume che in contesti di asimmetria informativa gli individui cercano di adottare
comportamenti che permettono di rivelare indirettamente l’informazione nascosta.
La non diretta osservabilità crea problemi:
- il lavoratore ha interesse a dichiarare un talento elevato, anche quando ciò non
corrisponde al vero (non essendo osservabile);
- l’impresa ha interesse a remunerare il lavoratore come se fosse sprovvisto di talento
(data l’impossibilità di dimostrare il contrario).
Assumiamo che l’impresa conosca la distribuzione del talento della popolazione, ma non il
talento di ogni singolo lavoratore. In assenza di informazioni su tutta la popolazione,
l’impresa utilizza tutte le informazioni di cui è in possesso, estrapolando da un campione.
Quindi assume che ogni individuo possegga un ammontare di talento equivalente al valore
α dove
atteso nella popolazione (Â = valore medio) e quindi lo remunera in base a ciò: Î =
α rappresenta la retribuzione marginale per ogni unità di talento posseduta.
In condizioni di asimmetria informativa tutti i lavoratori riceveranno la stessa retribuzione, Î,
proporzionale al talento medio Â. Poiché la popolazione è composta da individui con diverso
talento, ciò implica che gli individui più abili ricevono una retribuzione più bassa di quella
che potrebbero ottenere se la loro abilità (A > Â) fosse osservabile, per contro gli individui
i
meno abili ricevono una retribuzione più alta di quella che dovrebbero ricevere in base alla
loro abilità. Quindi la non osservabilità del talento individuale produce come risultato la
riduzione (nel caso limite l’eliminazione) dei divari retributivi individuali, quindi una
redistribuzione da parte dei più abili verso i meno abili.
In questo contesto l’acquisizione di istruzione è interpretata come risposta all’asimmetria
informativa. Se il talento fosse perfettamente osservabile ogni individuo dichiarerebbe il
proprio talento, l’impresa potrebbe controllare la veridicità di quanto dichiarato, definendo le
αA
retribuzioni proporzionali al talento individuale: I = .
i i
In assenza della possibilità di controllo, l’impresa può cercare di indurre gli individui a
rivelare il loro talento attraverso i propri comportamenti. Per fare ciò può annunciare di
pagare i lavoratori in base al livello d’istruzione. In questo caso si avrebbe:
β
I = S
i i
β
dove è la remunerazione associata ad un anno di istruzione. Dato che si assume che il costo
) è più elevato per gli individui meno
di acquisizione del segnale (l’ammontare di istruzione, S i
abili, rispetto a quelli più abili, questa politica retributiva induce individui diversi a scegliere
quantità diverse di istruzione, permettendo all’impresa di riconoscere le caratteristiche
individuali non osservabili, superando l’inefficienza indotta dall’asimmetria informativa.
Il ragionamento può essere ora sintetizzato in termini formali (in modo semplificato).
9 ω
Si indichi con S il numero degli anni di studio, e con il costo individuale del singolo anno
i i
di studio. Si ipotizzi l’esistenza di:
- due tipi di lavoratori: con abilità alta (A ) e con abilità bassa (A ), quindi A > A
1 2 1 2
- due livelli di istruzione: bassa e alta, conseguibili da tutti i lavoratori (S < S )
1 2
ω
> ):
- due livelli di costo per unità di istruzione (ω
1 2
ω
- (alto) per gli individui meno abili (A ),
1 2
ω
- (basso) per gli individui più abili (A ),
2 1
- due livelli di reddito, definiti in base al livello di istruzione (I < I ):
1 2
- I è il reddito offerto ai lavoratori con livello di istruzione alto (S )
2 2
- I è il reddito offerto ai lavoratori con livello di istruzione basso (S ).
1 1
Il livello di istruzione (che rappresenta una informazione ‘pubblica’) sarà un segnale credibile
del livello di abilità del singolo (che rappresenta invece una informazione privata) solo se
valgono le seguenti disequazioni:
ω ω
1) I – S < I – S (alternative per i lavoratori di tipo "A ", poco abili)
2 2 1 1 1 1 2
ω ω
– S > I – S (alternative per i lavoratori di tipo "A ", molto abili)
2) I
2 2 2 1 1 2 1
Significato della prima disequazione: se i lavoratori di tipo "A " (poco abili) decidessero di
2
emulare i lavoratori " A " (molto abili) acquisendo alta scolarità (S ) e quindi salario elevato
1 2
(I ), starebbero peggio rispetto all'alternativa di non emularli (perché il costo di acquisire una
2
scolarità alta supererebbe, nel loro caso, il beneficio)
ai lavoratori di tipo "A " (più abili) conviene
Significato della seconda disequazione: 1
segnalare la propria abilità acquisendo il livello di scolarità più alto (perché per costoro il
costo di acquisire una maggiore scolarità è inferiore alla perdita che subirebbero dovendo
rinunciare al salario cui la maggiore scolarità dà accesso).
CONCLUSIONE. In questo contesto acquisire informazione non modifica la capacità
lavorativa della persona che la consegue, tuttavia ne alza la retribuzione grazie
all’informazione che riesce a trasmettere. Si viene a creare una condizione di perfetta
informazione ex-post, che tuttavia non è Pareto-efficiente (sono state utilizzate delle risorse
produttive per acquisire un segnale che di per sé è improduttivo).
5. Il rendimento (privato) dell’istruzione
Come si definisce e come si misura il rendimento dell’istruzione per gli individui (e le loro
famiglie)?
5.1 Definizione
Il problema è stato definito, nelle sue linee essenziali nel paragrafo 2 (v. fig. 1). Si è già detto
che la definizione di “tasso di rendimento associato alla scelta di studiare” (per brevità
rendimento dell’istruzione) è ripresa dal concetto base di rendimento interno di un
investimento.
DEFINIZIONE. Il rendimento di un investimento è pari al tasso di sconto che uguaglia il
valore presente scontato dei rendimenti futuri (VPS) al costo di acquisto corrente.
In questa definizione l’ipotesi è che i costi siano sostenuti ora (1° periodo) e i rendimenti si
materializzino nel futuro (2° periodo). Per trasferire questo concetto all’istruzione si parte da
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una ipotesi analoga e si semplifica l’andamento temporale ipotizzando due soli periodi, in cui
l’istruzione viene impartita nel 1° periodo.
Sia I il reddito che si può guadagnare in assenza di istruzione e I il reddito che si può
1 2 γ
guadagnare avendo impiegato il primo periodo a conseguire istruzione. Sia il costo
monetario dell’istruzione. Il costo opportunità dell’istruzione è ovviamente I Il ‘guadagno’
1.
che si ottiene dal conseguire istruzione è pari a (I - I ) nel 2° periodo. La distribuzione
2 1
temporale di costi e guadagni dell’istruzione è riportata in questa tabella (che ripropone il
ragionamento della fig. 1)
Periodi 1° 2°
Reddito in assenza di istruzione I I
1 1
Reddito in presenza di istruzione - I
2
γ
Costo monetario dell’istruzione -
(1+β) è quel tasso di rendimento interno che uguaglia il valore attuale dei rendimenti
dell’istruzione (il ‘guadagno’) al valore dei costi dell’istruzione (monetari + costi
β
opportunità). Quindi deve soddisfare β)
(I - I ) / (1+ = (γ + I )
2 1 1
(valore attuale dei guadagni) = (valore corrente dei costi)
β si ottiene:
Risolvendo per γ
β = (I - I ) / ( + I ) - 1
2 1 1
β è il rendimento dell’istruzione. Come già osservato, il rendimento dell’istruzione
dove
cresce col crescere dei differenziali di reddito fra i diversi livelli di istruzione, ed è tanto
maggiore quanto minori sono i costi dell’istruzione.
5.2 Misurazione del rendimento ‘privato’ dell’istruzione
Ipotizziamo che il reddito da lavoro di una persona sia determinato dalla combinazione delle
caratteristiche individuali rilevanti (per esempio livello d’istruzione, età, sesso, regione, ecc.).
Se si hanno dati ‘individuali’ (detti anche microdati), quindi ogni persona è una osservazione
e per ogni persona si hanno informazioni sulle caratteristiche individuali e sul reddito da
lavoro. Si assume che i costi coincidano con i soli costi opportunità, ossia con il reddito da
lavoro cui si è rinunciato per studiare. E’ possibile stimare i rendimenti dell’istruzione
‘isolando’ l’effetto degli anni di istruzione da altri effetti (altre caratteristiche individuali
osservate) che possono influire sul livello di reddito individuale con la seguente equazione
econometrica:
α + β(S δ(età κ(sesso η(regione ε
= ) + ) + ) + ) + . . . + [1]
I
i i i i i i
Dove:
I è il reddito da lavoro degli individui;
i
S sono gli anni di scolarità necessari per conseguire il titolo più alto di cui la persona è
i
in possesso (o qualche altra misura del tempo di istruzione);
l’età è misurata in anni;
il sesso è una variabile 0-1 (0 per i maschi 1 per le femmine);
la regione assume valori 1 - 21 per l’Italia;
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ε tiene conto di possibili ‘errori’ (stocastici) quando si rilevano e si misurano i dati.
i α, β, δ,
I diversi coefficienti, …, rappresentano il contributo di ciascuna caratteristica alla
ε
determinazione