Anteprima
Vedrai una selezione di 10 pagine su 45
Economia degli intermediari finanziari Pag. 1 Economia degli intermediari finanziari Pag. 2
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Economia degli intermediari finanziari Pag. 6
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Economia degli intermediari finanziari Pag. 11
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Economia degli intermediari finanziari Pag. 16
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Economia degli intermediari finanziari Pag. 21
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Economia degli intermediari finanziari Pag. 26
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Economia degli intermediari finanziari Pag. 31
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Economia degli intermediari finanziari Pag. 36
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Economia degli intermediari finanziari Pag. 41
1 su 45
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

METODI IRB: INTERNAL RATING BASED

Si fondano sulla stima alcuni componenti di rischio:

 Base: PD (probability of default)

 Avanzato: PD, LGD (lost given default), EAD, M (maturity)

Tali componenti di rischio vengono inserite nella funzione di ponderazione che individua il requisito

patrimoniale. Il requisito patrimoniale viene applicato all’esposizione per determinare il valore dell’attività

ponderata per il rischio.

Quando voglio lavorare sul rischio di credito, ho tutti i dati che mi servono per stimare queste informazioni

che rappresentano il rischio di credito del mio portafoglio. Esso lo posso sintetizzare in una perdita che mi

attendo dal portafoglio. Se la voglio quantificare, dipende dalla:

• Probabilità di insolvenza della controparte che dipende dal reddito

• Lost given default LGD, se la controparte fallisce e non mi rimborsa, quanto non mi rimborsa? Il

100% o il 50%? Posso stimarla tramite la serie storia dei dati. Se LGD è inferiore a 100 la mia perdita attesa

è mitigata dal fatto che qualcosa recupererò.

PD e LGD sono percentuali.

Se voglio sapere quant’è la perdita attesa in euro, devo moltiplicare la PD e LGD per la EAD per l’importo

in euro dell’esposizione della mia controparte.

La mia perdita attesa è: PD x LGD x EAD.

Mi consente di stimare dato il passato la mia perdita attesa. La perdita attesa è un costo che la banca conosce

e che ribalta sulla controparte. L’interesse che la banca applica alla cliente è costituito dal free risk e dal

premio al rischio, stimato come qui sopra

La perdita attesa non è un parametro che va coperto con il patrimonio perché è già coperto dal costo di

finanziamento. Il problema si pone perché i dati che la banca stima sono dati medi che hanno una varianza,

che è la possibilità che ci siano scostamenti rispetto al dato futuro, il problema è se a fronte di una perdita

attesa si dovesse verificare una perdita inattesa che la banca non ha coperto. Perdita determinata da un PD

reale, rispetto al dato atteso. La perdita attesa la calcolo su dati attesi, mentre quella inattesa è quel rischio

che devo coprire con il patrimonio.

Il modello base prevede solo la PD perché è più semplice da calcolare. È nell’interesse della banca però

utilizzare un modello avanzato per poter stimare l’effettivo rischio e soddisfare i requisiti di adeguatezza

patrimoniale. Le banche centrali devono verificare che i modelli che le banche utilizzano siano efficaci nel

calcolare tutti questi parametri. La banca usa questi modelli per fini propri. Non c’è un conflitto di interesse.

2) Controllo prudenziale: si prevede esplicitamente che le banche centrali che controllano le

banche del proprio paese svolgano un’attività di controllo prudenziale nel proprio sistema in

modo tale da ridurre la disomogeneità tra i paesi, così in tutti i paesi tutte le banche centrali

svolgono quest’attività di controllo.

3) Disciplina di mercato: non poteva esistere con Basilea I perché i mercati mobiliari erano poco

sviluppati. Il mercato svolge attività di disciplina su tutte le aziende quotate, perché punisce le

aziende in caso di notizie negative, le premia in caso di notizie positive. Con Basilea II si

sancisce che il mercato ha un ruolo chiave di disciplina delle banche del rispetto dei requisiti di

patrimonio delle banche. Anche il mercato svolgerà un’attività di supervisione dell’adeguatezza

35

delle banche. Non è una funzione imposta al mercato, si definisce che il mercato svolge di suo

questa funzione.

2-3) concetti poco definiti.

Ad un certo punto Basilea II non basta più, inizia a dare dei problemi il numeratore, dovuto al fatto che si

potevano mettere all’interno gli strumenti ibridi. Poi non è stato tenuto conto il rischio di liquidità e la

quantità di indebitamenti esistenti in portafoglio. La gravità della crisi che ha colpito l’economia mondiale ha

inevitabilmente portato a chiedersi se vi fossero gravi difetti nella regolamentazione e in particolare in

basilea 2.

BASILEA 3

Cerca di trovare gli elementi che in basilea 2 non c’erano e interviene su di una serie di aspetti di evidente

inefficacia di basilea 2.

Fattori che hanno reso così grave la crisi economica e finanziaria nel 2007:

 I sistemi bancari di numerosi paesi presentavano un’eccessiva leva finanziaria

 Graduale erosione del livello e della qualità della base patrimoniale

 Numerose banche detenevano riserve di liquidità insufficienti

Obiettivo: rafforzamento della capacità delle banche di assorbire shock derivanti da tensioni finanziarie ed

economiche, indipendentemente dalla loro origine, riducendo in tal modo il rischio di contagio del settore

finanziario dell’economia reale.

Principale questione: rischio di liquidità ed effetti sulla stabilità del sistema finanziario

Necessità di nuovi interventi per ridurre il rischio di liquidità e rafforzare l’adeguatezza patrimoniale.

Liquidity coverage ratio: impone alle banche di essere in grado di sopravvivere per 30 giorni in caso di

crisi di liquidità.

 Le banche devono dotarsi di cuscinetti di attività liquide in grado di coprire deflussi di cassa attesi.

La liquidità è importante perché può portare all’insolvenza anche se non ci sono condizioni reali di

insolvenza.

 Orizzonte temporale di 30 giorni

 Senza ricorrere al mercato (anche in condizioni di stress molto severe)

Rafforzamento dell’adeguatezza patrimoniale con l’obiettivo di migliorare della qualità degli strumenti

finanziari che possono essere inclusi nel patrimonio di vigilanza.

- Aumento dimensione del coefficiente

- Innalzamento della qualità del capitale

- Introduzione di regole stringenti per l’ammissibilità nel patrimonio supplementare degli strumenti di

debito subordinato.

Leverage ratio più controllo sulla quantità di indebitamento che le banche possono avere in portafoglio.

Sono stati introdotti strumenti volti a limitare l’eccessiva crescita dell’indebitamento nelle fasi di euforia. Il

leverage ratio è il rapporto massimo tra il volume delle attività e delle esposizioni fuori bilancio e il capitale.

BILANCIO D’ESERCIZIO

Il bilancio è costituito dall’insieme di documenti contabili che forniscono informazioni sull’andamento

economico, finanziario, patrimoniale della società.

È il principale strumento di informazione pubblica. Consente ai soggetti interni ed esterni di valutare i

fondamentali della società. Deve essere redatto con chiarezza, rappresentando in modo veritiero e corretto la

situazione, patrimoniale, finanziaria e il risultato economico. 36

Gli schemi di bilancio obbligatori sono 4:

1) Stato patrimoniale: fornisce una fotografia degli investimenti e dei finanziamenti a disposizione

dell’azienda in un dato momento. Forma a sezioni contrapposte. Investimenti a sinistra, fonti di

finanziamento a destra. Totale di sinistra e destra deve essere uguale.

2) Conto economico

3) Nota integrativa: spiega le voci del bilancio, incagli, sofferenze, sul quale si ha una moratoria sui

rimborsi si può leggere nella nota integrativa di queste cose.

4) Rendiconto finanziario

Gli schemi di bilancio bancari sono diversi rispetto a quelli industriali, la differenza è dovuta al diverso

modello di business. Gli schemi sono rigidi, uguali in tutti i paesi, non è possibile trovare voci diversi in

posti diversi. Per rendere i bilanci chiari sono appunto stati bloccati gli schemi. Questo schema consente

anche di comparare le diverse banche tra di loro.

2° caratteristica: le poste sono scritte con criteri di liquidità decrescente.

Rispetto agli anni 80’i bilanci delle banche di oggi hanno molti più titoli e derivati, il peso

dell’intermediazione classico è diminuito.

Quando guardo lo SP capisco subito che tipo di banca ho davanti.

Quindi guardo quanto è grande il portafoglio prestiti e il portafoglio titoli. Se il portafoglio prestiti è il 60%

del totale ho davanti una banca che svolge attività classica.

L’attivo mi dice come la banca impiega i suoi fondi. Il passivo mi dice come la banca raccoglie denaro.

CONTO ECONOMICO

È in forma scalare perché ho subito un ritorno immediato della redditività della banca a vari livelli. Tutta

l’attività caratteristica (erogazione prestiti ecc..) si trova all’inizio del CE. Questa è la parte che l’analista va

a visionare perché da informazioni sostanziali sul fatto che l’azienda abbia un business redditizio oppure no.

interessi

MARGINE DI INTERESSE attivi sui prestiti erogati – interessi passivi sulla raccolta depositi.

Il margine di interesse era 50 anni fa la reddittività della banca. Dipende dalla dimensione dello spread e

dalla dimensione del mercato (quantità di prestiti ecc.. ). Il margine di interesse 50 anni fa era guidato solo

dallo spread poi questi si sono ridotti moltissimo (efficienza del sistema) e quindi ora i margini sono guidati

dalla dimensione che la banca ha sul mercato

MARGINE DI INTERMEDIAZIONE aggiunge al margine di interesse tutte le attività di servizi offerti

dalla banca e il risultato del portafoglio titoli. Rispetto a 50 anni fa il margine di intermediazione è diventato

+ significativo perché è aumentata molto la quantità di servizi offerti dalla banca e perché aumentata

l’attività di negoziazione sul mercato.

Questi margini caratterizzano le banche che sto guardando.

N.B : utile/perdita non sono sempre un dato significativo. I valori assoluti servono a poco è necessaria una

visione dinamica di confronto spazio-temporale.

1 step: percentualizzare lo SP

2 step: indici di bilancio (mi permettono di fare un confronto spaziale e temporale tra le banche)

Se quotate: prezzi di borsa e rating

INDICI DI BILANCIO

Rapporti tra valori di stato patrimoniale e ce (o valori di mercato). Forniscono una + immediata percezione

del fenomeno analizzato. Costituiscono la base di riferimento per evidenziare fenomeni non

immediatamente percepibili attraverso la semplice osservazione dei dati di bilancio. Pongono in risalto le

eventuali anomalie presenti nei diversi comparti della gestione della banca. È molto difficile fissare a priori

valori precisi, l’adeguatezza è valutata con confronti spazio-temporale: 37

- Quozienti medi del settore / aziende

- Trend

Principiali categorie di indici:

1) Indici di reddittività

2) Indici di struttura finanziaria e patrimoniale

3) Indici di liquidità

4) Multipli di borsa

In relazione a specifiche esigenze &eg

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
45 pagine
1 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/11 Economia degli intermediari finanziari

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher kat978 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia degli intermediari finanziari e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Vandone Daniela.