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C
C) Schema ibrido, si tratta di uno schema multilaterale in parte a
base netta ed in parte a base lorda con lo scopo di mitigare i
difetti di entrambi i sistemi.
Il motore dei pagamenti è quindi la banca centrale, tra le sue
funzioni si annoverano storicamente la gestione della politica
monetaria e del cambio, mantenimento del potere d’acquisto della
moneta a livello, ossia interno (tasso d’inflazione) ed esterno (tasso
di cambio).
Ma anche, più recentemente, supervisione e gestione dei sistemi di
pagamento.
Prestatore di ultima istanza, ossia quando una banca necessita di
un finanziamento ma non è riuscita a reperirlo da nessuna parte,
l’ultimo soggetto a cui può rivolgersi è la BCE rispettando
determinate procedure e forme di garanzia.
Un’attenzione del tutto particolare merita il ruolo di vigilanza sul
sistema bancario, anch’esso relativamente recente, con esercizio di
controllo diretto sulle banche più grandi, le più piccole sono ancora
sotto il controllo delle banche centrali nazionali.
-Obiettivi di politica monetaria NB :
obiettivi finali:
Stabilità dei prezzi (inflazione al livello obiettivo)
Stabilizzazione delle fluttuazioni cicliche dell’economia
(normalizzazione PIL)
È bene ricordare che non tutte le banche centrali operano entrambi
gli obiettivi e non tutte danno il medesimo peso a entrambi gli
obiettivi, emblematica è la differenza tra la BCE e la FED, dove la
prima è concentrata maggiormente sull’inflazione mentre la
seconda ugualmente su entrambi.
Tuttavia è bene osservare che questi obiettivi non possono essere
controllati in modo diretto e preciso, per questo motivo le BC hanno
creato dei “check” intermedi in modo da verificare se le sue
politiche stanno operando a favore degli obiettivi finali, questi sono i
cosiddetti obiettivi intermedi:
Tasso di crescita della moneta ( )
M n
Volume di credito disponibile (CTI), abbassando il costo del
denaro circolano più investimenti, con un effetto benefico su
PIL e inflazione.
Sono più facilmente controllabili e mantengono una relazione
stabile con gli obiettivi finali. Questo elenco non è esaustivo, ve ne
sono altri.
NB: stabilità dei prezzi significa mantenimento del tasso di
inflazione attorno la tasso obiettivo (attualmente 2%).
Il processo si articola in più stadi nel quale vengono utilizzati
determinati strumenti (tasso di rifinanziamento marginale,
operazioni di mercato aperto) per conseguire obiettivi operativi
(riserve bancarie, tassi di mercato monetario) al fine di influenzare
in via diretta alcune variabili monetarie conseguendo obiettivi
intermedi (quantità di moneta, credito, tassi di interesse a breve)
per influenzare gli obiettivi finali: prezzi, cambio, reddito,
occupazione.
Elemento quindi fondamentale è la considerazione di tutto ciò che
viene coinvolto e quanto tempo intercorre tra le politiche operate
dalla BC e la realizzazione degli obiettivi finali, si tratta di un
processo tutt’altro che deterministico che tutta via non è in grado di
tenere conto di eventuali crisi provenienti da fattori totalmente
esterni al controllo della BC.
-Dai tassi d’interesse all’inflazione e la fissazione dei prezzi:
-Gli strumenti della BCE per il controllo dell’inflazione e del pil:
BCE controlla i tassi a breve con l’obiettivo di controllare l’inflazione
e contemporaneamente ha la capacità di aumentare o ridurre la
quantità di moneta in circolazione.
Per adempiere a questi obiettivi ha a disposizione due set di
strumenti convenzionali e uno strumento a sé stante:
Operazioni di mercato aperto (OMA)
Operazioni attivabili su iniziativa delle controparti
Facoltà di imporre obblighi di riserva
Vi sono poi strumenti non convenzionali introdotti di recente a
seguito delle crisi bancarie.
OMA : La grande maggioranza delle operazioni che la BCE
compie verso il mercato solo le OMA (operazioni di mercato
aperto), si tratta di operazioni aperte al mercato ossia
operazioni che BCE propone al mercato, come offerte al
mercato, tra esse si annoverano tutte le operazioni della BCE
alle quali le banche possono partecipare facoltativamente.
Operazioni su iniziativa delle controparti : sono operazioni che
le banche chiedono a BCE di eseguire. È bene osservare che i
tassi a cui la BCE esegue queste operazioni sono i tassi ufficiali
di policy della BCE, diversi da quelli di mercato.
Riserva obbligatoria : Si tratta di una scorta di denaro che ogni
banca deve detenere in BCE a determinate condizioni.
-Le operazioni di mercato aperto:
L’obiettivo è controllare le condizioni di liquidità delle istituzioni
creditizie dei paesi dell’euro, sia in finanziamento che in
assorbimento.
Presentano caratteristiche comuni con le OIC.
A) I soggetti che possono partecipare sono tutte le istituzioni
creditizie assoggettate a riserva obbligatoria, è comunque
messo in campo qualche piccolo criterio di solidità, ad
esempio, una banca in liquidazione non può partecipare;
questi requisiti sono fissati da BCE e dalle singole BCN. Vi sono
poi criteri aggiuntivi per particolari operazioni di ingente
dimensione e celerità.
B) Sono richieste garanzie di natura prevalentemente finanziari
(titoli), ma accetta anche crediti, titoli rappresentativi di crediti
(attività negoziabili e attività non negoziabili). Su tutto ciò che
è messo a garanzia esiste un tasso applicato dalla BCE in
relazione al rischio dell’attività messa in garanzia.
C) Le procedure con cui avvengono le operazioni OMA di BCE,
comprendono
Aste, rivolta ad un vasto numero di soggetti.
1. Standard, si svolge nel calendario fisso annuale, vi
partecipano quasi tutte le banche ammesse alle OMA.
A tasso fisso reso noto dalla BCE pre-operazione,
in questo caso vi è la possibilità per la BCE di far
operare il mercato ad un tasso deciso.
A tasso variabile, in cui chi partecipa offre un
tasso.
2. Veloce, svolta in poco più di un’ora, vi partecipano le
banche di alto standing e sono attivate in una sola
occasione: “operazione di regolazione puntuale” (fine
tuning), si tratta di una regolazione puntuale e precisa
della liquidità in circolazione; ovviamente non sono
calendarizzate.
Operazioni bilaterali, comprende tutte le operazioni per le
quali non si ricorre all’asta. Le controparti interessate
vengono contattate direttamente dall’eurosistema.
Solitamente ad opera delle BCN più che dalla BCE.
D) Le tipologie di contratti, comprende sia operazioni temporanee
di breve durata e più raramente operazioni definitive.
Operazioni temporanee: dirette ad immettere e drenare
liquidità, mediante asta, per brevi periodi, generalmente
da 1 a 7 giorni ma estensibile ad un anno o in casi di
estrema necessità oltre. Sono operazioni di “pronti contro
termine”: ossia vi è un’operazione fatta subito ad
apertura del contratto ed una speculare a scadenza del
contratto.
Operazioni definitive: medesima finalità, ma sono
contratti di acquisto/vendita di attività finanziarie senza
vincolo di successiva vendita/riacquisto.
Quali operazioni OMA per quali obiettivi?
1) Operazioni di rifinanziamento principale (ORP) : è l’operazione
principale di rifinanziamento delle banche, generalmente
rivolta ad iniettare liquidità nel sistema, eseguita con asta
standard sia a tasso fisso che a tasso variabile. Tipologia di
contratto: PCT (pronti contro termine). Durata: 7 giorni, per
legge ogni martedì.
2) Operazioni di rifinanziamento a più lungo termine (ORLT ): fonte
aggiuntiva di liquidità, eseguite mensilmente sempre con asta
standard (fisso e variabile), sempre PCT, ma con durata del
contratto generalmente trimestrale, estesa dalla BCE a seguito
della crisi.
3) Operazioni di regolazione puntuale (Fine tuning) (OFT):
procedura eseguita quando vi è in circolazione una quantità di
liquidità diversa da quella programmata, può essere svolta con
asta veloce o con procedura bilaterale con una particolare
banca, si tratta di un’operazione non calendarizzata svolta in
caso di necessità.
4) Operazioni di tipo strutturale : hanno l’obiettivo di modificare
(aumentare o ridurre) in modo durevole la quantità di moneta
in circolazione. Non hanno né frequenza né scadenza regolare,
la procedura utilizzata è l’asta standard
-Le operazioni su iniziativa delle controparti:
Si tratta di operazioni pull, richieste alla BCE dalle banche, con le
quali possono in via generale domandare denaro o depositarlo.
L’obiettivo è dare sistemazione a carenze o eccessi di liquidità
imprevisti e che perdurano alla fine della giornata operativa.
Elemento emblematico è la brevissima durata di queste operazioni,
ossia giornaliera.
Le OIC sono ascrivibili in due tipologie di operazioni:
1) Rifinanziamento marginale, con il quale le banche a corto di
liquidità possono rivolgersi alla BCE per domandare denaro. Il
termine tecnico con il quale sono programmate queste
operazioni è “overnight” (per una notte), eventualmente
rinnovabile. È bene osservare che si tratta tuttavia di
un’operazione di nicchia in quanto dannosa per la reputation
della banca.
Brevissima durata
Importo teoricamente illimitato
Garantita da attività idonee depositate presso la BCE
2) Deposito presso la banca centrale, largamente utilizzata, al
punto che la BCE ha operato per disincentivare il deposito
utilizzando tassi di deposito negativi (costo).
Per le OIC assume particolare importanza la decisione dei tassi di
interesse utilizzati nelle due operazioni, regolate a tassi
simmetrici rispetto al tasso corrente delle ORP; tuttavia negli
ultimi due anni circa è venuta meno questa simmetria.
Il tasso più alto che BCE fissa è quello di rifinanziamento
marginale; quello più basso viene fissato per i depositi, ad oggi
negativo. Il tasso per le ORP viene fissato ad un livello intermedio
(di solito media) tra i due.
Questi tassi di interesse forniscono un benchmark fortissimo in
grado di influenzare gli interessi del circuito interbancario; il tasso
di deposito presso BCE rappresenta potenzialmente il minimo a
cui finanziare una banca, mentre il tasso di rifinanziamento
marginale rappresenta il tasso massimo a cui è conveniente
domandare un finanziamento ad un’altra banca.
Le operazioni inter-banca vengono