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SOGGETTO BANCA

mutuo a tasso variabile

coprirsi nel caso in cui il tasso variabile aumenti

la banca apre una posizione con un altro intermediario, così facendo mantiene solo il mutuo

PLAIN VANILLA = contratto semplice (contratto di hedging)

Swap tasso fisso - tasso variabile

Banca A Banca B

Attività a breve termine

Tasso fisso

Attività a lungo termine (prestiti a imprese a tasso variabile)

10% (mutui ipotecari a tasso fisso)

Passività a lungo termine

Euribor

Passività a breve termine (obbligazioni a 5 anni, tasso fisso 10%)

+2% (certificati di deposito a un anno)

15

LE BANCHE

Impresa abilitata all'esercizio congiunto della raccolta e del risparmio (direttamente tra il pubblico) e del credito e alla produzione di proprie passività sostitutive della moneta legale nei pagamenti.

La banca per legge è l'unica che può aprire conti correnti e quindi fare prestiti (erogare crediti).

La gestione del risparmio è l'elemento di

Unione (rapporto fiduciario) tra comunità e sistema finanziario e rende il sistema bancario indispensabile per l'economia e al tempo stesso giustifica tutto il sistema di regolamentazione apposito per le banche. La banca proprio perché raccoglie risparmio dal pubblico è l'unica che può produrre nuova moneta bancaria, che sostituisce la moneta legale. La banca è un'impresa dalla fine degli anni '80. Prima era un oligopolio in cui il tasso di concorrenza era praticamente inesistente, portando il sistema finanziario inefficiente.

Sotto il profilo economico:

  • È un'impresa (deve operare in condizioni di competitività);
  • È dedita professionalmente alla concessione del credito;
  • Principalmente con capitali attinti dal mercato a titolo di credito;
  • Grazie anche all'emissione di propri segni di debito accettati alla stessa stregua della moneta;
  • Che opera collegata in sistema con le altre.
banca centrale (prestiti, depositi)• •Capitale proprio (azioni, riserve)• •Altri debiti (obbligazioni subordinate, prestiti subordinati)• •Altre attività (partecipazioni, immobili, beni strumentali)• •Altri passivi (fondi per rischi e oneri, debiti diversi)• •fondo)
  • Titoli (è volatile e guadagna redditività)
  • Patrimonio (capitale sociale, utili, riserve)
  • Partecipazioni (strategiche: tengono insieme il gruppo)
  • Immobili

Se la banca è ben patrimonializzata, in caso dovesse succedere qualcosa, è comunque in grado di coprire le proprie passività attraverso la riduzione del valore in attivo. In caso contrario (default) si avvia un effetto domino che blocca il sistema.

Tre passaggi cruciali: (50 anni in cui si modifica completamente il sistema bancario)

  1. Dalla banca specializzata alla banca universale
  2. La tecnologia: introduzione di ATM (sportelli bancomat)
  3. La globalizzazione

Hanno trasformato un sistema molto locale in un sistema molto interconnesso. Non c'è più un sistema che può essere regolato solo per le attività che svolge sul territorio italiano. L'obiettivo era quello di incrementare l'efficienza del sistema attraverso la

rilevanza delle economie sui costi. Tutte le legislazioni tendono a limitare la struttura bancaria e fa nascere una banca specializzata (ogni banca svolge un tipo di attività). Ci si sposta poi ad un sistema meno regolamentato, che svolge più servizi: si possono suddividere i costi che si sostengono nei confronti di più soggetti: economie di rete (due versanti di uno stesso prodotto che viene sviluppato solo se entrambi i lati lavorano in modo armonico); economie di scala e di scopo. Ormai questa differenza non esiste più. 16 Banca specializzata: - Limitazione delle attività con forte specializzazione in un settore finanziario specifico; - Vantaggi: elevate competenze specialistiche; sfruttamento di economie di scala nella produzione di servizi; limitazioni di conflitti di interesse (io offro solo un tipo di prodotto e quindi difficilmente possono crearsi conflitti di interesse); - Svantaggi: non ho economie di produzione congiunta (impatto sul costo dei servizi).

servizi); ho dei costi• di intermediazione multipla e riflessi sui rapporti di clientela (incrementa di costi diintermediazione del sistema bancario); è contro l’innata natura multiprodotto dell’attività bancariae tendenza alla diversificazione produttiva; moltiplicarsi delle attività finanziarie specializzate(leasing e factoring); progressiva attenuazione della specializzazione e della vigilanza strutturalediscrezionale (la I e II direttiva CEE).

Banca universale:

  • Prestazione congiunta, in forma diretta o indiretta, dell’intera gestione di attività bancaria;
  • Presenza sistematica nell’attività di finanziamento a breve, medio e lungo termine;
  • Operatività rivolta all’intera gamma di operazioni strumenti e servizi;
  • Possibilità di partecipare al capitale di rischio delle imprese (negli anni 30 le banche erano esposte con azioni e crediti al il rischio di fallimento delle imprese

industriali;

Vantaggi: di tipo informativo (stabilisco una solo relazione con la clientela e conosco il mio cliente• molto bene); di tipo economico (economie di produzione congiunta, gestione relazione clientela;economie di scala come banca specializzata a parità di volume per singolo settore di attività);tratti di specializzazione come strategie soggettive delle banche;

Svantaggi: possibili conflitti di interesse (espone il cliente ad un maggiore rischio e deve essere• avvisato dalla banca; se la banca sta nel cda di una società e sa che le cose vanno male, chiedealla società di pagare il debito prima per evitare che possa diventare insolvente).

La nuova banca:

Si passa dal modello business originate to hold ad un modello originate to distribute.

OTH: origina/eroga finanziamenti e li tiene fino alla scadenza (prestiti in portafoglio fino ascadenza, non negoziabili).

OTD: eroga un credito che va nell’attivo di bilancio e non lo viene fino alla scadenza.

lo vende ad un veicolo per avere in cambio liquidità (prestiti cartolarizzati e venduti su mercato secondario OTC). La dimensione della banca cresce ancora con erogazione di prestiti, ma va fuori bilancio (transita dal bilancio, in una logica analoga al fatturato che si somma). Il bilancio non sempre dà una configurazione precisa della situazione della banca. Tutte le operazioni fuori bilancio vengono contabilizzate in nota integrativa.

REGOLAMENTAZIONE E VIGILANZA

Perché?

Storicamente: bilancio potenzialmente instabile

  • Degenerare in corsa agli sportelli
  • Rischio sistemico (asimmetria informativa impedisce di distinguere tra le banche insolventi e banche sane) o, più in generale, market failures

Con quali finalità?

  • Stabilità (attraverso strumenti che incidono sulla struttura societaria - riduzione dei rischi)
  • Efficienza/concorrenza (bassa offerta di servizi finanziari - alti costi)
  • Correttezza e trasparenza (tutela dei risparmiatori e degli investitori)

(consumatori)

  • Su quali soggetti e da parte di chi?
    • Inizialmente: intermediari creditizi e organi di vigilanza bancaria (in Italia - Banca d'Italia)
    • Successivamente: sviluppo dei mercati finanziari, attività assicurativa e pensionistica, crescente rilievo attribuito alla concorrenza (Consob, Ivass, Covip, Antitrust)
  • Il venir meno delle tradizionali linee di confine: problema impostazione generale della vigilanza per soggetti (con riferimento ai soggetti che svolgono un certo tipo di attività)
  • per finalità (banca vigilata da un'autorità in base all'attività che svolge)
  • In quali ambiti?
  • Legge bancaria del 1936: plasmata a partire dalle crisi degli anni '30

    Nata con un forte orientamento all'obiettivo di stabilità:

    • controlli strutturali (autorizzazione all'attività, all'apertura di nuovi sportelli, limitazioni allo svolgimento di specifiche attività)

    sono barriere

all'entrata• Risultato: riduzione delle spinte competitive• Ratio: la concorrenza in ambito bancario e finanziario può accrescere il grado di rischio accettato• da ciascun intermediario e può così assumere altre forme distruttive.

Anni settanta: incompatibile con l'evoluzione in corso

  • liberalizzazione dei movimenti di capitale•
  • innovazione finanziaria•
  • crescente integrazione fra paesi•
  • aumento dei titoli detenuti dai risparmiatori•
  • necessità di avere intermediari e mercati efficienti•
  • progressivo abbandono dei controlli strutturali (aumento della concorrenza)•

Da vigilanza strutturale a vigilanza prudenziale

Aumento del grado di protezione accordato agli investitori

Con quali passaggi normativi? L'intervento del legislatore europeo al livello bancario

Prima direttiva (77/780)

  • Grado minimo di armonizzazione normativa
  • definizione di ente creditizio•
  • identificazione di fondi propri•

autorizzazione esercizio attività in presenza di requisiti minimi oggettivi

  • Libertà di stabilimento (domestico e oltralpe)
  • Seconda direttiva (89/646)
  • Mutuo riconoscimento (garantisce l'operatività al livello internazionale)

elenco di attività ammesse a mutuo riconoscimento

  • omogeneizzazione verso un modello comunitario europeo di banca universale

Per eliminare le disparità tra le diverse legislazioni nazionali è stata adottata una logica di armonizzazione minima che ha lasciato ampi margini di discrezionalità agli Stati membri.

In Italia varati nel tempo molti provvedimenti (Legge Amato, Antitrust, Sim, Insider trading, Opa, ...) sintetizzati in due testi unici, che sono la base odierna della regolamentazione finanziaria:

  • Testo Unico Bancario (d.lgs 1 settembre 1993, n.385) disciplina l'attività di intermediazione creditizia
Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
25 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/11 Economia degli intermediari finanziari

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher AG_unicatt di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia degli intermediari finanziari e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Vandone Daniela.