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LE BANCHE
Nell'ordinamento italiano la banca è considerata un'impresa che può esercitare l'attività bancaria ed ogni altra attività finanziaria nonché attività connesse o strumentali, fatte salve le riserve di attività previste dalla legge. L'attività bancaria è definita (art. 10 del TUB - Testo Unico Bancario) come l'esercizio congiunto dell'attività di raccolta di risparmio (fondi) tra il pubblico e dell'attività di concessione del credito (concessione di prestiti).
Altre attività finanziarie sono sostanzialmente le altre attività ammesse al beneficio del mutuo riconoscimento (art. 1 TUB): Leasing finanziario, Servizi di pagamento, Emissione e gestione di mezzi di pagamento (carte di credito ecc), operazioni per conto proprio o per conto della clientela instrumenti di mercato e finanziari ecc, Partecipazione alle emissioni di titoli e prestazione servizi connessi.
Consulenza, Servizi di intermediazione finanziaria, Locazione cassette di sicurezza, ecc. Le attività connesse e strumentali sono attività accessorie che hanno carattere ausiliario a quella principale (es. studio, ricerca e analisi, formazione del personale, ecc.) e consentono di promuovere e sviluppare quest'ultima.
DIFFERRENZIAZIONE DELLE BANCHE RISPETTO AD ALTRI INTERMEDIARI FINANZIARI
La banca è un intermediario finanziario che si distingue dalle altre tipologie di intermediari poiché svolge in modo coordinato ed a proprio rischio la funzione creditizia (accumulazione risparmio e finanziamento investimenti) e quella monetaria:
- Funzione di mobilizzazione delle risorse finanziarie (accumulazione del risparmio);
- Funzione di trasferimento di risorse finanziarie a titolo di credito (finanziamento degli investimenti) alle unità in deficit.
- Funzione monetaria, offrendo strumenti di debito bancario accettati dal pubblico come mezzo di pagamento.
È possibile distinguere tre importanti aree di business delle banche:
- Retail banking: identifica l'insieme delle attività svolte nei confronti dei segmenti di clientela minori non distinti per funzione economica (famiglia, impresa o altro). Si caratterizza per l'elevata numerosità dei clienti serviti, per il basso importo medio delle operazioni e per la bassa personalizzazione dei prodotti e servizi.
- Private banking: identifica l'insieme delle attività svolte nei confronti del segmento di clientela "privati" (singoli o a gruppi), appartenenti a categorie di reddito e/o ricchezza finanziaria superiore alla media. Rispetto al retail banking, tale area di business si caratterizza per una più bassa numerosità dei clienti serviti, per un più elevato importo medio delle operazioni e per un più alto grado di personalizzazione dei prodotti e servizi.
- Corporate banking: identifica l'insieme delle attività svolte nei confronti delle imprese e delle organizzazioni. Si caratterizza per la gestione di grandi volumi di denaro, per l'offerta di servizi di finanziamento e per la consulenza finanziaria alle aziende.
Attività svolte nei confronti delle imprese di non piccole dimensioni e dotate di forma societaria (corporate, per l'appunto). Si caratterizza per l'elevato importo medio delle operazioni e per l'alta personalizzazione dei prodotti e servizi. Il rapporto banca-impresa può assumere una duplice configurazione: transaction banking (rapporto discontinuo, parziale e/o sibasa su singole operazioni) oppure relationship banking (rapporto di più lunga durata e si caratterizza per l'elevato interscambio informativo).
IL BILANCIO
Il bilancio d'esercizio delle banche e il bilancio consolidato dei gruppi bancari sono costituiti da documenti quali lo stato patrimoniale, il conto economico, il prospetto della redditività complessiva, il prospetto delle variazioni del patrimonio netto, il rendiconto finanziario e nota integrativa; tutti corredati da una relazione degli amministratori sull'andamento della gestione. Di seguito si presentano: stato patrimoniale,
oggetto di copertura generica, debiti fiscali e altre passività. - Il Conto Economico (CE): rappresenta il risultato economico dell'attività dell'azienda in un determinato periodo di tempo. È suddiviso in due sezioni: ricavi e costi. Nella sezione dei ricavi sono indicati i proventi derivanti dalle vendite di beni o servizi, mentre nella sezione dei costi sono indicati i costi sostenuti per produrre o fornire tali beni o servizi. La differenza tra i ricavi e i costi determina il risultato economico dell'azienda, che può essere positivo (utile) o negativo (perdita). - La Nota Integrativa: è un documento che accompagna lo Stato Patrimoniale e il Conto Economico e fornisce ulteriori informazioni e dettagli sulle voci presenti in tali documenti. La Nota Integrativa permette di comprendere meglio la situazione finanziaria e patrimoniale dell'azienda, fornendo spiegazioni sulle politiche contabili adottate, sugli eventi significativi avvenuti nel periodo di riferimento e su altre informazioni rilevanti per la valutazione dell'azienda. Questi tre documenti (Stato Patrimoniale, Conto Economico e Nota Integrativa) sono fondamentali per analizzare la situazione finanziaria e patrimoniale di un'azienda e per valutarne la sua performance economica.- oggetto di copertura generica
- passività fiscali
- passività associate ad attività in via di dismissione
- altre passività
- trattamento di fine rapporto del personale
- fondi per rischi ed oneri
- riserve da valutazione
- azioni rimborsabili
- strumenti di capitale
- riserve
- capitale
- azioni proprie
Conto Economico (CE): ha una forma scalare che consente l'individuazione del contributo offerto dalle diverse aree di gestione alla formazione del risultato di esercizio. Le principali voci sono: interessi attivi, passivi e margine di interesse; commissioni attive, passive e nette; dividendi, risultato netto di attività di vario tipo, costi vari, utili o perdite derivanti da attività di vario tipo, da operatività corrente e d'esercizio.
Nota integrativa è suddivisa in 10 parti, ogni parte della nota è articolata in sezioni, ciascuna delle quali illustra un singolo aspetto della gestione aziendale. Le sezioni contengono
Informazioni di natura qualitativa e quantitativa.
I MODELLI ORGANIZZATIVI
Il modello societario (o macro-organizzativo) delle banche si riferisce alla:
- Forma societaria prescelta: in Italia per l'esercizio dell'attività bancaria sono previste, da un lato, la forma della "società per azioni - Spa" e, dall'altro, quella della "società cooperativa a responsabilità limitata - Scarl" (è il caso delle Banche di Credito Cooperativo e delle Banche Popolari)
- Struttura complessiva del gruppo in termini di governance, organi e responsabilità: si distinguono due modelli per l'esercizio dell'attività bancaria, la cui scelta deve essere fatta con il rispetto del principio della sana e prudente gestione:
Banca universale: svolge direttamente tutta la gamma di operazioni in essere. Aspetti caratterizzanti in positivo sono: la semplicità, le economie di scopo e di governo dei rischi, l'efficace
coordinamento delle attività e l'unitarietà di controllo e di indirizzo. Gli elementi che vanno contro questa scelta sono una bassa specializzazione ed il rischio di conflitti di interesse tra le aree di intermediazione creditizia e mobiliare. Gruppo bancario polifunzionale: è un sistema di aziende specializzate in attività d'intermediazione e servizi, governato da una Capogruppo la cui funzione è la pianificazione strategica. Tra gli elementi positivi vi è la specializzazione delle società che fanno parte del gruppo. Tra i problemi si riscontrano la complessità organizzativa e di controllo, il rischio di divergenza di indirizzi (con il pericolo di concorrenza tra le unità operative) e la sovrapposizione dei costi di struttura e di produzione.
INTRODUZIONE AGLI INTERMEDIARI FINANZIARI SPECIALIZZATI
INTRODUZIONE ALL'ATTIVITÀ DI INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA SPECIALIZZATA
L'intermediazione finanziaria
è un processo finalizzato al trasferimento di risorse finanziare da soggetti in surplus verso soggetti in deficit: i relativi strumenti e servizi finanziari offerti dagli intermediari finanziari sono molteplici e diversificati in relazione alle preferenze delle unità in surplus e in deficit. Le banche offrono una quota rilevante degli strumenti e dei servizi finanziari ed, inoltre, rappresentano l'unica tipologia di intermediario finanziario che può offrire contemporaneamente servizi e strumenti rivolti alle unità sia in surplus sia in deficit, ma vi sono anche altre tipologie di intermediari specializzati nell'offerta solamente di alcuni strumenti e servizi finanziari. L'esistenza degli intermediari finanziari specializzati è funzione di: a) motivazioni economico-gestionali; b) normativa. Essi offrono strumenti e servizi focalizzati in termini di forma tecnica e/o di clientela e la loro redditività è influenzata.positivamente da economie discala (ricorrendo a rapporti con altri intermediari o imprese per rapporti di controllo societario) e dalle economie derivanti dalla specializzazione incombinazioni di forma tecnica/clientela basate, alternativamente, su: 1. l'offerta di prodotti e servizi finanziari complessi per una clientela che richiede un buon livello di personalizzazione 2. l'offerta di prodotti e servizi finanziari standardizzati per un clientela rilevante in termini di volumi. Nell'ambito dell'ordinamento italiano, sussistono due fonti primarie che disciplinano l'offerta di strumenti e servizi finanziari da parte di intermediari finanziari specializzati: - Testo Unico Bancario (T.U.B) che contiene la disciplina dell'esercizio delle attività finanziarie da parte di intermediari finanziari specializzati che operano nel circuito indiretto (il circuito indiretto si caratterizza per l'interposizione dello stato patrimoniale degli intermediari).finanziari nel trasferimento delle risorse dalle unità in surplus verso quelle in deficit. Gli intermediari finanziari assumono impegni nei confronti dei datori di fondi e posizioni creditorie nei confronti dei prenditori di fondi)- Testo Unico della Finanza (T.U.F.) che contiene la disciplina dell'esercizio delle attività finanziarie da parte di intermediari finanziari