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Il fatto che le banche possano emettere una particolare passività(raccolte in contro
corrente) e ciò che qualifica la banca,ossia soltanto la banca può emettere le proprie
passività,ossia raccogliere depositi a vista. Tutti gli altri INT creditizi,che nn hanno
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natura bancaria,può raccogliere fondi con obbligo di rimborso ma nn a vista,solo la
banca può fare ciò. Le altre tipologie di raccolta fondi sul mercato potrebbero essere
comuni sia alle banche sia gli INT nn bancari:ossia i DEPOSITI A TEMPO,ossia depositi
che hanno una certa scadenza;tipicamente i depositi che vengono raccolti a tempo
sono di breve termine. In realtà la banca potrebbe raccogliere fondi a medio-lungo
termine attraverso emissione di obbligazioni,ossia strumenti attraverso cui la banca
raccoglie fondi sul mercato con obbligo di rimborso:la differenza tra obbligazione e un
deposito è che l’obbligazione è un debito della banca verso il mercato rappresentato
da titoli,certificati, quindi strumenti che possono circolare,dunque abbiamo valori
mobiliari rappresentati frazioni di questo prestito obbligazionario complessivo;il
risparmiatore nella misura in cui concede alla banca un finanziamento rappresentato
da un titolo ,e nn da un contratto come nel deposito a tempo o in c/c, egli può poi
smobilizzare tale titolo,dunque ottenere un rimborso del finanziamento attraverso
smobilizzo nel mercato di un altro risparmiatore. Mentre se sono titolare di un
contratto di deposito,posso smobilizzare tale impiego,ossia trasformarlo in moneta,o
richiedendo il rimborso in qualunque momento quando si tratta di deposito in c/c( a
vista) oppure attendendo scadenza del deposito se a tempo,a meno che la banca nn si
dichiari disponibile a rimborsare prima della scadenza .In un mercato di obbligazioni
posso pensare di smobilizzare il finanziamento cedendo il titolo ad un altro
risparmiatore. Ciò che distingue un contratto di deposito da un finanziamento con
emissione valori mobiliari,sono anche le condizioni che definiscono quel contratto di
finanziamento:mentre nei depositi il rapporto contrattuale è personalizzato,ossia i
rapporti vengono definiti contrattualmente tra la banca e il cliente(ex tasso di
interesse,costi);nel caso di finanziamenti tramite le obbligazioni le condizioni
contrattuale sono + standardizzate(stesse previsioni contrattuali delle altre
obbligazioni che rientrano nel prestito obbligazionario originario,che è stato
frazionato).I contratti di deposito sono + personalizzabili. Queste 2 modalità di
finanziamento:depositi a tempo e obbligazioni potrebbero essere condivisi con INT
creditizi nn bancari,ma nn quelli a vista.
Problema ulteriore relativo alle banche:le scadenze con le quali le banche possono
operare,sia nel lato passivo (depositi)sia nel lato del credito,ossia possibilità delle
banche di operare in tutte le scadenze sia in breve,sia in medio-lungo termine. Prima
della legge bancaria del 93 c’era una segmentazione dei mercati bancari:si
distinguono tra banche in senso stretto e altre tipologie di banche,ossia istituti di
credito speciale,e qui la distinzione faceva riferimento agli orizzonti temporali nei quali
questi istituti potevano operare;ossia le banche in senso stretto potevano operare solo
nel breve termine,ossia raccoglievano fondi in deposito a breve termine,quindi o c/c o
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depositi a tempo,dall’altra parte,ossia dell’attivo,erano vincolate alla concessione di
credito essenzialmente anche qui a breve termine,quindi le banche andavano a
sovvenire i fabbisogni di capitale di breve termine,ossia fabbisogni di circolante,ex
sostenimento dei costi per materie prime,trasformazione,ossia fabbisogni di cicli
produttivi,che sn tipicamente di breve termine. Gli istituti di credito speciale erano gli
unici intermediari che potevano operare sul medio-lungo termine,sia nell’attivo che nel
passivo. Ora questa segmentazione in termini di scadenza aveva come giustificazione
il contenimento dei rischi:ossia i rischi che una banca sostiene quando va ad operare
con una clientele,ex se ho una raccolta a vista e questa è la parte rilevante della
raccolta complessiva delle banche,è ovvio che queste sono soggette ad un rischio di
liquidità pesantissimo xkè le banche sono soggette al pericolo che richiedano il
rimborso dei depositi,dunque la banca deve avere liquidità sufficiente per garantire il
rimborso dei depositi della clientele,ma qui la liquidità deriva o dalla parte del
passivo(trovare altre fonti di finanziamento x soddisfare quella obbligazione,ex
attraverso finanziamento di altre banche,dunque il mercato interbancario,oppure in via
definitiva prestiti in contropartita dalla banca centrale)o dalla parte dell’attivo(fare
liquidità qui significa smobilizzare attività finanziarie alla parte dell’attivo,x cui prendo
l’attivo di bilancio,che avrà una serie di attività finanziarie che smobilizzo,ossia
trasformo in liquidità).Nella misura in cui una larga quantità di depositanti chiede
rimborso ,corsa agli sportelli,è difficile immaginare che la banca riesca a trovare
liquidità del lato passivo,ossia trovare liquidità sostituendo i depositi con altre fonti di
finanziamento;questa soluzione è fattibile solo se c’è una scarsa corsa agli
sportelli;nel caso di una forte corsa agli sportelli la liquidità dovrò reperirla dal lato
dell’attivo,andando a smobilizzare AF. Ma questo è fattibile se le AF siano facilmente
smobilizzabili,;se l’attivo è di breve termine posso immaginare di tradurla abbastanza
facilmente i moneta,ma nella misura in cui sono crediti a medio-lungo termine,si tratta
di attività difficilmente trasformabili in moneta. Se la banca ha un’ampia quantità in
passivo di depositi a vista e dalla parte dell’attivo ha un’elevata quantità di crediti a
M-L termine è chiaro che questa sarebbe una struttura finanziaria vulnerabile. Quindi
la legge bancaria poneva tale separazione nell’ottica di prevenir ei rischi di liquidità a
cui le banche potevano essere esposte,limitandole al breve termine. Complementare
la presenza di istituti di credito speciale che operavano nel medio.lungo termine sia
nell’attivo,che nel passivo. Determinando così una struttura finanziaria equilibrata per
questi istituti. Questo prima della legge bancaria del 93,questa ha fatto cadere tale
distinzione,adesso l’unica definizione che esiste è quella di banca tuut puor,ossia la
banca può fare di tutto,ossia operare sia nel breve e lungo termine. Non c’è +
limitazione x la banca. Gran parte delle banche quindi possono presentare una
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struttura finanziaria con grossi rischi dal punto di vista della liquidità. In vigenza della
nuova legge bancaria,il ministero del tesoro,in un ottica di contenimento di questi
rischi di liquidità,aveva attraverso propri regolamenti imposto dei limiti alla operatività
delle banche,vincoli riguardanti i volumi di crediti che andavano a concedere nel
medio-lungo termine;quindi da una parte la legge bancaria faceva cadere distinzione
tra banche e ist. Di credito speciale,e quindi consentiva di operare nell’intero ambito
delle scadenze,ma a livello regolamentare cercava di imporre una proporzionalità tra
scadenza dei crediti e scadenza dei depositi,ossia imponeva stabilità tra la durata
media dei depostiti e durata media dei crediti.I crediti a medio-lungo termine nn
potevano eccedere una certa quota delle raccolte fatte a vista. Nella metà degli anni
2000 vengono a cadere questi vincoli ministeriali riguardo la scadenza “media” dei
crediti che le banche potevano concedere,infatti adesso le banche possono
tranquillamente raccogliere fondi a vista e nn trovano particolari vincoli legati alla
scadenza media degli attivi,dei crediti che possono concedere alla clientela. Qual’ è il
presupposto di questo atteggiamento + permissivo sul fronte dell’attività creditizia
vera e propria:1)maggiore efficienza delle banche nella gestione degli attivi e dei
pativi,2)maggiore efficienza dei mercati interbancari,ossia possibilità delle banche di
ottenere fondi nei mercati interbancari di maggiori volumi. Dal punto di vista della
gestione degli attivi e dei passivi,la capacità delle banche di mantenere la propria
solvibilità è legata alla capacità della banca di diversificare e frazionare le proprie fonti
di raccolta,ossia nella misura in cui riesco frazionare i miei rapporti di deposito in una
pluralità di depositanti,quindi tanto maggiore è il numero di depositanti a vista in c/c
presso labanca,teoricamente mi attendo che la banca sia in grado di compensare
afflussi(per deposito) e deflussi di fondi (per rimborso).Per cui a livello di singola
raccolta,il cliente potrebbe anche chiedere il rimborso,ma in termini di massa
complessiva di depositi,tanto + questi sn frazionati,tanto + dovrebbero operare questi
benefici di compensazione. In realtà nn è sempre così semplice,ossia la possibilità di
diversificare la mia raccolta dipende da una pluralità di fattori:un fattore di
articolazione territoriale della banca,perché la possibilità di finanziarsi attraverso
di raccolta di depositi dipende dalla capacità di risparmio che esiste in un determinato
territorio. Tanto minore è la capacità di risparmio,tanto minore sarà la capacità della
banca di ampliare la raccolta,x questo le banche tendono ad attuare politiche di
espansione territoriale,ossia fusioni,ecc, x compenetrare diverse aree delle filiali con
una certa esigenza di credito o capacità di risparmio. Ci possono essere filiali di
impiego in territori con eccessi di richiesta di credito rispetto alla capacità della banca
di raccogliere credito. Ci possono essere altri filiali con eccesso di finanziamento
rispetto alla richiesta di credito. Quindi verrebbe ad instaurarsi un mercato dei fondi
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interno alla banca,x cui avrò filiali di raccolta che trasferiscono fondi alle filiali della
stessa banca ma filiali di impiego,ossia con domanda di credito superiore alla capacità
di raccolta. Per cui con queste politiche di articolazione territoriale è volta a
raccogliere fondi sul mercato,quindi espandere il proprio bacino potenziale di
finanziamento sul mercato. Ma nn c’è solo un problema di volumi di credito(ossia
accanto a questo aspetto legato ai volumi),ma anche di costo,ossia di tassi di
interesse che devo corrispondere alla clientela quando devo raccogliere risorse. Tanto
+ le banche si presentano come soggetto richiedente fondi,tanto + dovrebbe
instaurarsi un meccanismo concorrenziale sul mercato che porterebbe ad un
incremento del costo della raccolta,dunque la domanda di fondi sarebbe
accompagnata da un incremento dei costi della raccol