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La raccolta: le operazioni pronti contro termine

Nell'ultimo ventennio i depositi tempo si sono arricchiti con e transazioni pronti conto termine che hanno assunto pienamente la natura di operazioni di raccolta diretta. In sostanza come funzionano? La banca ha degli strumenti finanziari che cede a terzi soggetti contro capitali, impegnandosi poi a riacquistare quegli stessi strumenti in un dato periodo e ad un prezzo prefissato. (es. io metto in banca 100.000€, essa li terrà per un anno cedendo buoni del tesoro. Passo il periodo prestabilito, la banca comprerà quegli stessi buoni a 110.000€: la nostra remunerazione sarà data da PREZZO A PRONTI – PREZZO A TERMINE). Nel passato erano usati principalmente come strumento di fidelizzazione dei clienti.

Definizione: tipologia di raccolta da clientela con cui la banca cede a pronti al cliente una determinata quantità di strumenti finanziari dietro pagamento di un prezzo e, contestualmente, la

La banca si impegna a riacquistare a termine (dalla medesima controparte) gli stessi sf ad un prezzo prefissato. Con il meccanismo citato, la banca compie una vera e propria operazione di raccolta stabile, in quanto il cliente non può smobilizzare i titoli prima della scadenza. Il cliente, viceversa, percepisce una remunerazione che è pari alla differenza tra il prezzo a pronti e il prezzo a termine e quindi compie un investimento finanziario a breve alternativo che presenta un tasso di rendimento più competitivo, anche se si preclude la possibilità di utilizzare i fondi impiegati.

Rispetto all'acquisto diretto dei titoli, il cliente ha la facoltà di commisurare con esattezza alle proprie esigenze la durata dell'operazione e non è soggetto a commissioni d'acquisto. Non esiste infatti una durata predeterminata: da 3 mesi a 1 anno.

Particolarità di queste operazioni rispetto alle altre è la personalità

delle contrattazioni: le condizioni• fissate possono mutare in modo apprezzabile in base alla pattuizioni e alla forza contrattuale delle parti.

I titoli oggetto del contratto sono principalmente BTP e CCT i quali sono inseriti nel portafoglio titoli• della banca e l’operazione è tratta contabilmente senza che si determini un’effettiva movimentazione.

Infatti, i valori mobiliari oggetto del contratto continuano a figurare nell’attivo di SP della banca e nelpassivo dovrà iscrivere un debito nei confronti del cliente.

Taglio minimo mediamente elevato, mediamente oscillante attorno ai 25.000€.• Il vincolo posto dalla banca sullo smobilizzo dei titoli ceduti a pronti, determina il rendimento• competitivo dei PCT. Esso dipende dal livello a cui si attestano il prezzo a pronti ( solitamentemaggiorato dal rateo di interessi maturato fino al giorno dell’operazione) e il prezzo a termine (sidetermina mediante capitalizzazione semplice).

del prezzo a pronti attuata al tasso contrattualmente stabilito tra le banche e il cliente). Es. di calcolo pag 76.

Dal punto di vista formale i PCT sono 2 operazioni, ne consegue che le imposte di bollo sono doppie,• mentre è applicata una ritenuta fiscale del 12,5% per le persone fisiche (e nulla per quelle giuridiche).

Le banche possono porre in essere con la clientela anche operazioni in cui sono esse ad acquistare a• pronti i titoli della clientela con l'impegni di quest'ultima a ricomprarli per lo stesso ammontare e dalla medesima controparte. In questa fattispecie, la banca effettua un finanziamento a breve.

LA RACCOLTA BANCARIA ALL'INGROSSO• IL MERCATO INTERBANCARIO– Raccolta di risorse finanziarie attuata da una banca (prenditrice) a fronte di risorse rese disponibili da altre banche con eccedenze di liquidità (datrici). In sostanza rappresenta il "luogo" per soddisfare le esigenze congiunturali delle tesorerie bancarie,

Per gestire le riserve di liquidità e per migliorare la gestione dell'attivo e del passivo bancario. Le banche, infatti, sono soggette a specifici principi di adeguatezza patrimoniale i quali non sempre sono rispettabili: per questo motivo le banche cambiano capitali.

Forme tecniche di raccolta:

  • Depositi interbancari
  • Certificati di deposito (CD) interbancari
  • Operazioni pronti contro termine (PCT) interbancari

Tasso di riferimento con cui le banche si scambiano capitali: EURIBOR (tasso di riferimento per tutte le operazioni a tasso variabile).

I DEPOSITI INTERBANCARI

Dal febbraio 1990 è operativo il mercato per la negoziazione di depositi interbancari attraverso il circuito telematico (e-MID) al quale possono partecipare le banche. La creazione del MID è stato uno dei fattori principali, unitamente all'abolizione della ritenuta d'acconto sugli interessi relativi ai depositi bancari, che ha dato impulso alla transazioni.

favorendo lo sviluppo di differenti modalità di deposito. I depositi interbancari sono relativi a fondi in euro o in valuta che una banca deposita su conti liberi e/o vincolati a un tasso di volta in volta negoziato. Si tratta, quindi, di depositi che originano da un surplus di liquidità presso alcune banche, solitamente di breve durata. Di converso, vi saranno banche che hanno bisogno di questa liquidità per brevissimo tempo per periodi più lunghi. Questi depositi sono articolati tipicamente per durata; vediamoli.
  • Overnight: a brevissimo termine posti in essere nel giorno stesso della negoziazione e estinti nella prima giornata lavorativa successiva
  • Tomorrow next: tipo overnight, sono consegnati il giorno successivo alla negoziazione ed estinti il secondo giorno lavorativo successivo
  • Spot-next: tipo overnight, sono consegnati il secondo giorno successivo alla negoziazione ed estinti il terzo giorno lavorativo successivo
  • Depositi a tempo: depositi

interbancari consegnati dopo due gg dalla negoziazione con estinzione• programmata alla vendita (1 sett, 2 sett,.1,2,3 mesi..)

Depositi broken date: valuta iniziale e finale liberamente concordate tra i contraenti•

CD E PCT INTERBANCARI

CD INTERBANCARI: Titoli a breve termine di taglio elevato rappresentativi di un deposito vincolato• emessi da banche e la cui circolazione può avvenire solo tra controparti bancarie. All’emissione deicertificati che comprovano questa forma di raccolta all’ingrosso ricorrono, talora, la banche in casi dicarenza “strutturale” di liquidità le quali offrono titoli in sottoscrizione ad altre banche.

PCT: Forma tecnica uguale ai PCT verso la clientela ordinaria, Il taglio minimo è di 2.582.284,50 Euro.•

LE OPERAZIONI CON LA BANCA CENTRALE EUROPEA

Lo sviluppo del mercato interbancario telematico rende meno frequente il ricorso da parte degli intermediarialle operazioni in contropartita con la BCE, che

Il testo fornito si avvale della BI quale supporto operativo per le transazioni con le singole controparti bancarie. Tali operazioni possono raggrupparsi in due categorie:

  1. Operazioni su iniziative delle controparti: si tratta in primo luogo di operazioni di rifinanziamento marginale utilizzate dalle controparti per ottenere dalle BCE liquidità a fronte di attività idonee; in secondo luogo possono anche essere usate per immettere e assorbire overnight.
  2. Operazioni di mercato aperto: svolte su iniziativa della BCE nell'ambito dell'esercizio della politica monetaria. Gli strumenti per attuarle sono costituiti soprattutto da operazioni temporanee, ma anche da operazioni definitive, emissioni di certificati di debito, swap in valuta e raccolta di depositi.

Le operazioni sul mercato aperto sono suddivisibili in 4 categorie principali:

  1. Le operazioni di rifinanziamento principali: operazioni temporanee di finanziamento con frequenza e scadenza settimanale. Forniscono la maggior parte

della liquidità. Le operazioni di rifinanziamento a più lungo termine: op temporanee di finanziamento• con frequenza mensile e scadenza trimestrale

Le operazioni di fine tuning che possono essere affettuate con frequenza prestabilita e• mirano a regolare la liquidità del mercato e a controllare l'evoluzione dei tassi d'interesse. Solitamente operazione temporanee, ma possono anche esser definitive.

Le operazioni di tipo strutturale attuate quando la BCE vuole modificare la sua posizione• nel mercato finanziario. Effettuate mediante emissione di certificati di debito.

LE EMISSIONI DI OBBLIGAZIONI E DI PRESTITI SUBORDINATI

Come già detto, l'emissione dei prestiti obbligazionari ha subito un notevole aumento a partire dagli anni '90.

Ebbene, una larga parte di tali emissioni configura una tipica modalità di raccolta all'ingrosso. Molte emissioni obbligazionarie, infatti, danno luogo a collocamenti privati di titoli.

sulla falsariga di quanto spesso siverifica per gli ex istituti a medio termine. Verso la fine degli anni '80 e negli anni '90, le banche italiane hanno cercato di diversificare lal oro provvistaattuando emissioni di prestiti subordinati sull'euromercato che è tipicamente un mercato all'ingrosso.

CAP 3: I CREDITI MONETARI E NON MONETARI

Le operazioni di finanziamento nell'attività di intermediazione creditizia

  1. LE FASI PRELIMINARI ALLA STIPULAZIONE DEL CONTRATTO:

L'ISTRUTTORIA DI FIDO

L'istruttoria di fido è costituita da quell'insieme di indagini, analisi ed elaborazioni destinate afornire elementi di valutazione ai competenti organi della banca per la formulazione di un giudiziocircostanziato sulla richiesta di affidamento inoltrata dalla clientela, in relazione sia alla suacapacità di rimborso sia ai rischi insiti nell'operazione.

La richiesta di affidamento redatta normalmente su appositi moduli

Predisposti dalle istituzioni creditizie, il cui contenuto mira a fornire una base di informazioni sufficienti per un adeguato apprezzamento del cliente. Non esiste uno schema obbligatorio per la predisposizione di tali moduli, tuttavia, il precedente obbligo di adottare una modulistica comune, ha fatto sì che la maggior parte delle banche continuasse ad utilizzare lo schema imposto dalle autorità di vigilanza, arricchendolo successivamente di ulteriori informazioni. L'organo di vigilanza ha disposto che la richiesta d'affido risulti da una documentazione formale, sottoscritta dal soggetto/i interessato/i, nella quale vengono evidenziati l'importo e la durata del credito richiesto, nonché le eventuali garanzie prestate. Sono due le tipologie di informazioni contenute nei moduli suddetti, riguardanti rispettivamente il soggetto richiedente e l'affidamento concesso. Nel caso si tratti d'impresa le informazioni sul soggetto sono: ragione sociale, indirizzo, codice fiscale, partita IVA, dati anagrafici dei rappresentanti legali, dati economici e finanziari dell'impresa. Nel caso si tratti di persona fisica le informazioni sul soggetto sono: nome, cognome, indirizzo, codice fiscale, dati anagrafici, dati economici e finanziari.

denominazione sociale, le generalità dei soci e di coloro che ricoprono cariche sociali all'interno dell'impresa, l'u
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Publisher
A.A. 2006-2007
37 pagine
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/10 Organizzazione aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Moses di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia delle aziende di credito e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Poli Federica.