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E E

BEP = (Q , RP(Q )

• Qual è il significato economico del BEP? Dalla quantità di equilibrio:

E

Q = CoF/ pP – cv = CoF/ mc

si ricava il Break Even Point (BEP) cioè il punto di intersezione della curva dei ricavi e dei

costi complessivi, di coordinate:

E E

BEP = (Q , RP(Q )

L’analisi del BEP permette di determinare il volume di produzione e di vendita in

corrispondenza del quale vengono coperti tutti i costi variabili di prodotto e tutti i costi fissi

di periodo. A tale livello non c’è utile e non c’è perdita.

• Calcoli diretti ed inversi.

• Che cos’è il margine di sicurezza? Tramite la funzione fondamentale del business

possiamo calcolare un altro importante indicatore di performance: il margine di sicurezza,

MS% che indica in quale misura il business può sopportare una contrazione dei ricavi prima

di produrre perdite.

E E

MS% = RP – RP / RP × 100 = QP – QP /QP × 100

• Da cosa dipende il margine di sicurezza? Per calcolare il margine di sicurezza MS% è

sufficiente rapportare l’eccedenza dei ricavi effettivi, RP(Q), rispetto al volume dei ricavi

E E

d’equilibrio, RP = RP(Q ), determinati tramite la BEA, alle vendite effettive stesse.

14

• Misure di performance dell’investimento finanziario. La misura minima del capitale

produttivo che deve essere investito per attivare qualsivoglia business è, quanto meno, pari

ai costi fissi di struttura, necessari per costruire la capacità produttiva. A tale ammontare di

capitale si aggiunge una quota, per dare copertura ai costi variabili per i fattori operativi che

si rendono necessari per avviare i processi di produzione necessari a conseguire i ricavi che

li reintegrano. Tali costi possono essere espressi tramite una percentuale, h%, dei costi

variabili. Il capitale investito per avviare il business sarà:

CI = CoF + (h% × CoV)

o, anche con una notazione più ampia esprimendo (h% × CoV) come coefficiente, k, di

maggiorazione di CoF:

CI = CoF × (1+k)

Il capitale produttivo deriva sempre da qualche investimento finanziario attuato da uno o più

soggetti, o a titolo di equity o a titolo di debt, che forma il capitale finanziario conferito nel

business, o anche capitale reperito dal business. Per ogni business vale:

CI = D + E (Capitale produttivo = capitale finanziario/ capitale investito dal business =

capitale investito nel business). Questa equazione rappresenta l’equazione finanziaria dei

capitali del business. Se (D + E) > CI significherebbe che all’investimento sono stati

apportati capitali, D ed E, per un importo maggiore di quanto necessario per coprire CI, la

differenza si presenterebbe come capitale liquido, KL:

KL + CI = D + E

Il business è la struttura economica (produttiva o reale) attivata per produrre il risultato

operativo che è la sola fonte dalla quale possono derivare le remunerazioni dell’equity e del

debt. La legge generale dell’investimento afferma che nessun capitale finanziario può essere

remunerato, se i capitali posti in rischio non realizzano un business di qualche specie.

• Definire ROE, ROI, ROD, DER, SPREAD. Per un confronto tra business, supposti tutti

alla stessa durata, possiamo costruire un indicatore sintetico di efficienza finanziaria

denominato Return On Investment:

ROI = RO/CI

Questo rapporto esprime l’efficienza dell’investimento produttivo come capacità di generare

un volume di risultato operativo con un dato ammontare di capitale investito.

15

L’investitore capitalista, o capitalista, accetta il rischio assoluto cui il capitale è sottoposto, a

condizione di beneficiare dell’intero risultato operativo ottenuto dal business. Denominato

risultato netto (o reddito, o profitto, o utile) il compenso dell’investitore capitalista, e

indicatolo con R, in assenza di finanziamenti a titolo di debt, essendo CI = E, la

remunerazione dell’equity deve essere R = RO. Il soggetto che conferisce il capitale a titolo

di debt, il finanziatore, richiede una remunerazione a titolo d’interesse, I, di dimensione

certa, proporzionale al tasso i%, pattuito in anticipo, tenendo conto del rischio del business.

Indicando con T il periodo di durata del debt:

I = D × i% × T, o anche semplicemente I = D × i% considerando il periodo unitario T = 1.

Se CI viene finanziato sia da E che da D, allora il capitalista deve rinunciare ad una quota di

RO per corrispondere il compenso al finanziatore, il profitto diventa:

R = RO – I

Questa formula dimostra che fissato D, mentre l’interesse I del finanziatore è una

remunerazione in misura fissa, il profitto del capitalista è una remunerazione variabile, in

quanto dipende da RO, e residuale, in quanto si quantifica dopo aver detratto l’interesse

corrisposto al finanziatore. Poiché le remunerazioni sono ottenute da volumi diversi di D,

risulta necessario effettuare la valutazione tramite rapporti di efficienza chiamati Return On

Debt.

ROD = I/D

Per calcolare la preferenza si calcolano i rapporti di efficienza chiamati Return On Equity:

ROE = R/E

Il ROD dipende dal livello dell’interesse percentuale negoziato, i%.

Se CI = E, allora ROE = ROI, quando, invece, CI = D + E, allora il ROE dipende anche dal

ROD e dal rapporto con cui il debt e l’equity finanziano CI, secondo la relazione:

ROE = ROI + (ROI – ROD) × D/E (Relazione Modigliani-Miller, o relazione finanziaria

fondamentale del business capitalistico). Essa dimostra che il ROE per il capitalista può

essere superiore o inferiore al ROI quando il ROD corrisposto al finanziatore risulta

inferiore o superiore al ROI. L’espressione tra parentesi definisce il differenziale di

rendimento o spread, poiché indica proprio di quanto rendimento di CI differisca dalla

remunerazione di D.

SPREAD = (ROI – ROD)

Il rapporto D/E = DER è denominato Debt Equity Ratio ed esprime il numero di volte in cui

lo spread esercita l’effetto di innalzare il ROE oltre il ROI. Il DER viene ricordato come

leva finanziaria perché produce un effetto di financial leverage innalzando ROE, al di sopra

del ROI, a condizione che SPREAD > 0.

DER = D/E 16

• Definire il capital investment. Il capitale necessario per acquisire i fattori di produzione,

cioè per pagare i fornitori, rappresenta il capitale investito per la produzione, o capitale

produttivo, simbolizzato con CI. La misura minima del capitale produttivo che deve essere

investito per attivare qualsivoglia business è, quanto meno, pari ai costi fissi di struttura,

necessari per costruire la capacità produttiva. A tale ammontare di capitale si aggiunge una

quota, per dare copertura ai costi variabili per i fattori operativi che si rendono necessari per

avviare i processi di produzione necessari a conseguire i ricavi che li reintegrano. Tali costi

possono essere espressi tramite una percentuale, h%, dei costi variabili. Il capitale investito

per avviare il business sarà:

CI = CoF + (h% × CoV)

o, anche con una notazione più ampia esprimendo (h% × CoV) come coefficiente, k, di

maggiorazione di CoF:

CI = CoF × (1+k)

Il capitale produttivo deriva sempre da qualche investimento finanziario attuato da uno o più

soggetti, o a titolo di equity o a titolo di debt, che forma il capitale finanziario conferito nel

business, o anche capitale reperito dal business. Per ogni business vale:

CI = D + E (Capitale produttivo = capitale finanziario/ capitale investito dal business =

capitale investito nel business). Questa equazione rappresenta l’equazione finanziaria dei

capitali del business.

Nel capital investment i processi di trasformazione economica e di controllo del business

sono gestiti da un soggetto, il manager dell’investimento, che deve essere mantenuto distinto

dall’investitore, o imprenditore, capitalista.

Imprenditore capitalista Management

• •

Ha la proprietà del CI Amministra direttamente CI

• •

Sopporta il rischio Gestisce il rischio

• •

Ottiene RN = RO – IP Attua il business e ottiene RO

Per il principio di razionalità, l’imprenditore capitalista cerca di controllare direttamente

l’investimento diventando manager e attuando la gestione diretta del proprio investimento

finanziario, l’investimento si attua con una gestione imprenditoriale del business.

Quando imprenditore e management sono disgiunti, l’investimento dà vita ad una gestione

manageriale: 17

Imprenditore capitalista Management

• •

Ha la proprietà del CI Gestisce CI per conto

dell’imprenditore

• Dà mandato di gestire CI • Ha la responsabilità di amministrare

• Sopporta il rischio CI

• Ha diritto ad un rendiconto dei • Gestisce il rischio

risultati • Ha l’obbligo di rendere conto al

• Ottiene RN = RO – IP capitalista

• Attua il business e ottiene RO

• Che cosa evidenza il conto del capitale di un business? Il conto del capitale di un business

evidenza come non ci siano distinzioni tra capital investment e business. Attraverso il conto

del capitale è possibile calcolare gli indici di redditività: ROI, ROE, ROD, SPREAD, DER,

ma anche il capitale investito CI, che deriva sempre da un investimento finanziario attuato

da più soggetti a titolo di equity, E, o di debt, D. Il capitale finanziario è uguale al capitale

produttivo, e il capitale investito nel business è uguale al capitale investito dal business.

• Legge generale del capital investment. La legge generale del capital investment afferma

che nessun capitale, o investimento finanziario può essere remunerato, se i capitali posti in

rischio non realizzano un business di qualche specie. La dimostrazione parte ponendo nella

formula: KL + CI = D + E, CI = 0, ottenendo KL = D + E. Tutto il capitale conferito nel

business rimane in forma liquida e, non essendo investito, non può generare risultato

operativo. Da qui la tesi. Ovviamente i soggetti che possiedono risparmio da investire in D o

in E, valutati i rischi, scelgano il business in grado di produrre i maggiori risultati operativi.

Il problema è come esprimere un giudizio di efficienza di business differenti che richiedono

CI diversi e producano RO differenti. Qui entra in gioco il ROI.

• Legge generale dei rendimenti. La legge generale dei rendimenti, o relazione finanziaria

fondamentale, o di Modigliani-Miller esprime il ROE in funzione del ROI e del ROD

secondo questa formula:

ROI = [ ROE + (SPREAD × DER)] (1 – tax)

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Essendo:

SPREAD = ( ROI – ROD)

DER = D/E

Tax, equivale al ROE per l’imposta costante, è l’aliquota media d’

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
38 pagine
3 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Mattia_Medu93 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pavia o del prof Pellicelli Michela.