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VALUTAZIONE DEI RISULTATI
E’ importante valutare i risultati rispetto alla funzione del marketing per l’impresa:
• analisi delle vendite -> andare a vedere nei rispettivi mercati le quantità di vendita e le
prospettive di penetrazione di quali mercati (attività molto importanti);
• analisi dei costi di distribuzione -> quali sistemi di distribuzione utilizzare e che costi
comportano;
• ricerche di mercato -> esistono società che distribuiscono database alle imprese e
informazioni sul mercato, utili per entrare in nuovi mercati o diventarne leader;
• marketing performance -> performance che la questione marketing ottiene: qual è in
proporzione il costo pro capite della funzione per ogni prodotto/servizio venduto?
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L’innovazione
Parlare di innovazione significa focalizzare due grandi dimensioni:
I.C.T
“Information and comunication technology”
L’innovazione non deve essere intesa solo come innovazione tecnologica (ed, in
particolare, informatica), essa assume un significato più ampio: nuovi prodotti e nuovi
processi tecnici, ma anche nuovi modi di organizzare il lavoro e di gestire l’azienda (che
potrebbero prescindere da significativi contenuti tecnologici).
R & S
“Research and development”
Tradizionalmente, si parla di funzione di ricerca e sviluppo, cioè di una funzione,
eminentemente tecnica e scientifica, che in varie aziende è articolata in sub-funzioni:
• la ricerca di base, non finalizzata a specifici prodotti o processi produttivi (è solo
esplorativa);
• la ricerca applicata, finalizzata a precise applicazioni in campo industriale;
• lo sviluppo, fase successiva alla ricerca che traduce ogni input in prodotti e processi
suscettibili di industrializzazione.
L’innovazione è data da I.C.T + R&S.
J. Schumpeter scinde l’innovazione in due elementi costitutivi:
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L’invenzione è la prima forma di realizzazione di un’idea o di una conoscenza scientifica
attraverso l’opera di soggetti inventori che agiscono al di fuori ed indipendentemente dal
processo d’impresa.
L’attuazione, invece, tipica dell’imprenditore che sfrutta/valorizza economicamente le
opportunità offerte dalle invenzioni per tradurle in nuovi prodotti e/o processi.
L’innovazione è influenzata da due macrovariabili:
• bassa prevedibilità del quadro macroeconomico in cui le organizzazioni si trovano ad
operare;
• continuo aumento della concorrenza -> Il grado di innovazione, infatti, si inserisce in quello
che è lo scenario competitivo dell’azienda di produzione e si innesca in tutte le sue
numerose variabili. 59
Quali sono le variabili più specifiche che spingono a fare innovazione?
Diventa fondamentale definire un nuovo modo di ideare/progettare i prodotti
Bisogna fare innovazione, perché solo così è possibile ottenere una maggiore qualità dei
prodotti soddisfacendo in continuo coloro a cui gli stessi sono destinati; il numero dei
clienti aumenterà in un ciclo virtuoso dove, proprio grazie alla soddisfazione prodotta, la
stessa diventa il miglior marketing per l’azienda in una equazione positiva dove a più
immagine corrispondono più clienti. Ma attenzione: tutto ciò non è sufficiente, il compito
dell’azienda deve finalizzarsi alla continua ricerca di nuove soluzioni realizzative che
richiedono meno tempo e meno risorse (tecniche e umane), per mettere in “campo”
soluzioni utili per generare un secondo ciclo virtuoso di contenimento dei costi.
Investire di più nell’innovazione è l’unica strada: diventa fondamentale pensare, progettare
e realizzare il nuovo, ogni giorno e ogni momento, offrendo in continuo ai clienti attuali e
futuri sempre nuove soluzioni di prodotto e puntando ad avere un’organizzazione che
produce valori.
L’innovazione è influenzata da due macrovariabili:
• L’innovazione nasce dal mercato: segue le esigenze e i desideri del cliente. A questo scopo,
l’organizzazione deve essere dotata di una forte funzione preparata e strutturata nello
studio dei movimenti dei concorrenti da una parte e l’analisi dell’evoluzione dei “bisogni”
dei clienti dell’altra;
• L’innovazione nasce dalla ricerca e dall’invenzione: l’organizzazione deve dotarsi di
strutture interne dedicate alla ricerca di soluzioni/proposte innovative tipiche del
comparto produttivo a cui si appartiene e allo “scouting” di potenziali innovazioni prodotte
in altri ambiti applicativi ma utilizzabili anche nel comparto produttivo di appartenenza.
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E’ importante distinguere tre tipi di innovazione che le organizzazioni possono fare:
• Innovazione del che cosa: studio di tutte le soluzioni possibili dei nuovi prodotti;
• Innovazione del come: impiego dell’innovazione per finalità di miglioramento di nuove
soluzioni tecniche;
Questo tipo di innovazione riguarda le modalità tecniche e procedurali con cui viene
realizzato un prodotto, ed in particolare la riduzione di risorse impiegate per ottenere
quell’output percepito del cliente come allineato alle sue esigenze.
Quindi un’I.C.T. si realizza quando si sono fatte tutte le azioni per avere a disposizione un
nuovo processo o uno esistente considerevolmente migliorato.
• Innovazione per l’uso dell’innovazione: agire sul disegno e sul comportamento
organizzativo, accelerando l’utilizzo dell’innovazione del come e del che cosa. 61
Una volta praticata a livello imprenditoriale l’innovazione sul come e sul che cosa, segue
un’attività di sviluppo:
l’attività di sviluppo è la prosecuzione logica dell’attività di ricerca consente di selezionare
le idee innovative attraverso una continua verifica sperimentale e la realizzazione dei
prototipi, delle prime serie sperimentali fino al piano operativo di fabbricazione
sistematica (prodotti seriali standardizzati o non standardizzati o seriali ma in numero
ridotto).
I compiti della funzione sviluppo sono i seguenti:
• esame dei risultati scaturiti dall’attività di ricerca;
• loro elaborazione per coglierne gli aspetti di realizzabilità operativa;
• selezione dei progetti convenientemente realizzabili su scala industriale;
• predisposizione di tutte le conoscenze necessarie su piano operativo.
Lo sviluppo si esegue attraverso un processo iterativo e continuo di realizzazioni e
sperimentazioni.
Realizzazione: consiste nel tradurre i risultati della ricerca in possibili e convenienti
attuazioni di prodotti o di processi.
Le tipiche operazioni in cui si traduce l’attività di realizzazione sono le seguenti:
- elaborazione dei progetti;
- fabbricazione di modelli o prototipi; - fabbricazione di prime serie sperimentali; - piano
operativo di fabbricazione sistematica.
Sperimentazione: la sperimentazione di prodotti destinati al consumo finale comporta
l’attivazione di stretti collegamenti tra l’attività di sviluppo ed il mercato di sbocco
dell’impresa.
La sperimentazione dei processi tende a verificare empiricamente la fondatezza e
l’applicabilità dei progetti in corso.
62 La logistica
La logistica, in un contesto industriale, è l’arte e la scienza di ottenere. Produrre e
distribuire materiali, prodotti e servizi nei luoghi appropriati, nei giusti tempi e nelle
appropriate quantità. La produzione
La produzione si occupa della serie e/o dell’insieme delle operazioni che è necessario
effettuare sui materiali per convertirli dallo stato di materie prime, di materiali grezzi o di
semilavorati, ad uno stato successivo di maggiore completezza o elaborazione.
Allo scopo, la produzione deve essere adeguatamente progettata, organizzata e gestita in
modo da assicurare il raggiungimento di obiettivi aziendali. 63
OBIETTIBI DELLA PRODUZIONE
La soddisfazione delle richieste del/i mercato/i di riferimento.
Corretto sistema di produzione:
- definizione e implementazione del tipo di processo produttivo;
- del tipo di lay-out produttivo;
- del tipo di tecnologia produttiva;
- delle specifiche attività di produzione/trasformazione di materiali, beni o servizi.
Gli aspetti progettuali e gestionali che devono essere considerati come fondanti per
l’implementazione di un corretto sistema di produzione riguardano gli aspetti
soprariportati. Tuttavia, sono tutte condizioni necessarie ma non sufficienti: il sistema di
produzione progettato in modo corretto dovrà poi essere correttamente gestito per
garantire gli obiettivi di efficienza, efficacia e redditività, inclusi i livelli qualitativi di servizio
richiesti dall’azienda e dai propri mercati.
In base agli obiettivi della produzione e dell’ambito produttivo si può creare un sistema di
correlazione binario tra volume (quantità di prezzi) e varietà del prodotto richiesto (livello
di personalizzazione della produzione).
I PROCESSI PRODUTTIVI esempio
I processi produttivi configurano le modalità di produzione, gli obiettivi posti e il layout
produttivo.
64 La finanza aziendale
La gestione è il vasto insieme di operazioni attraverso le quali l’impresa commerciale attua
direttamente la produzione economica (progetta, acquista, trasforma, vende). La gestione
è utilmente scomponibile in cinque insiemi di attività:
– Gestione caratteristica
– Gestione finanziaria
– Gestione patrimoniale
– Gestione tributaria
– Gestione assicurativa
Che insieme concorrono a determinare il risultato dell’impresa. Le due gestioni “attive”
(caratteristica e patrimoniale) e le tre gestioni “passive” (finanziaria, assicurativa,
tributaria) possono pesare variamente nel determinare l’utile o la perdita.
Analogamente, tutte le gestioni, con i loro pagamenti e riscossioni, concorrono a
determinare i flussi monetari complessivi dell’impresa e la sua solvibilità. 65
La gestione caratteristica è l’insieme delle operazioni di gestione che: – identificano la
“funzione economico-tecnica” tipica di ciascuna impresa; – suscitano la gran parte dei costi
e dei ricavi dell’impresa.
Per le aziende di produzione per il mercato (imprese commerciali): negoziazioni di acquisto
e di vendita di beni privati, operazioni di trasporto e di immagazzinamento …
La gestione caratteristica è una gestione “attiva”; quando ben condotta produce un
risultato reddituale positivo: il reddito operativo della gestione caratteristica.
Nelle aziende di produzione per il mercato (imprese manifatturiere) la gestione
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