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TIPI DI AZIENDA
Le aziende si dividono in:
Aziende di produzione: perseguono la realizzazione del profitto attraverso il soddisfacimento di
bisogni umani.
Azienda di erogazione: perseguono il soddisfacimento di bisogni umani attraverso il reperimento il
successivo impiego delle risorse necessarie e non hanno scopo di lucro.
Aziende composte: le aziende in cui si perseguono contemporaneamente sia l’obiettivo di
soddisfare i bisogni umani sia quello di conseguire un’utile.
Ci sono poi gli enti non profit, la cui attività di produzione per lo scambio sul mercato o la cui erogazione di
servizi non è strumentale alla massimizzazione del profitto, bensì ad uno scopo sociale o di interesse
generale. Essi si differenziano dalle aziende di erogazione perché in quest’ultime le risorse raccolte vengono
utilizzate per soddisfare i bisogni dei soci dell’impresa, mentre negli enti non profit di solito sono soggetti
esterni all’ente a trarre i maggiori vantaggi dalla sua attività.
Le aziende di produzione possono a loro volta distinguersi in:
Aziende di produzione diretta: quando la loro attività è rivolta alla trasformazione materiale di
determinate materie prime in beni o servizi.
Aziende di produzione indiretta: realizzano solo una trasformazione nel tempo nello spazio non
apportando alcuna modifica nell’ambito del processo produttivo sui beni.
A seconda del tipo di attività svolta le aziende di produzione possono essere classificati in aziende operanti
nel settore:
Primario, se si dedicano al reperimento allo sfruttamento di risorse esistenti in natura
Secondario, se operano una produzione diretta di beni
Terziario, se operano una produzione indiretta di beni e servizi
Terziario avanzato, per esempio informatica, consulenza finanziaria, legale, ecc
A seconda del luogo in cui operano distinguiamo le aziende in:
Divise, che svolgono la loro attività in un’unica sede
Indivise, che operano invece con più sedi, filiali, dipendenze.
Non esistono criteri rigidi per misurare le dimensioni delle aziende, quelli più frequentemente utilizzati sono:
l’entità del capitale investito, il numero di dipendenti e il volume delle vendite.
A seconda dei soggetti che le governano, le aziende possono essere individuali o collettive. L’azienda
individuale appartiene a una sola persona, l’azienda collettiva, o società, appartiene invece a due o più
persone, legate da un contratto di società. Le società possono suddividersi in: società di persone o società
di capitali, a seconda della responsabilità assunta dai soci. Nelle società di persone i soci hanno
responsabilità illimitata e solidale. Illimitata in quanto il socio risponde dei debiti della società, solidale per il
fatto che ciascun socio indistintamente può essere chiamato a estinguere per intero le obbligazioni sociali,
potendo poi rivalersi sugli altri soci per la parte ad essi spettante.
Nelle società di capitali soci hanno invece la responsabilità limitata alla quota di capitale sottoscritta e
nessun caso i loro beni personali risultano esposti al rischio d’impresa.
Nelle società cooperative l’attività aziendale si fonda su finalità diverse da quelle proprie delle altre società. I
soci hanno responsabilità limitata.
Un’altra categoria di aziende è rappresentata dalle aziende di produzione per lo scambio sul mercato, dette
anche imprese. L’impresa è quindi un sistema socio economico che produce per il mercato beni e servizi.
Questi ultimi sono messi a disposizione dei consumatori e degli utilizzatori mediante lo scambio dal quale si
ottengono i ricavi necessari a remunerare i fattori di produzione utilizzati.
LE AZIENDE DI EROGAZIONE
L’azienda di erogazione è un sistema socio economico che produce beni e servizi per soddisfare i bisogni
di: a) Persone che stanno all’interno dell’azienda stessa o che comunque fanno capo ad essa, in questo
caso si parla di aziende di consumo
b) Esterne, nell’interesse dei quali l’azienda è stata istituita ed opera, si parla in questo caso di aziende
di erogazione in senso stretto
L’obiettivo perseguito dalle aziende di erogazione non consiste nella massimizzazione della differenza tra
proventi e spese, bensì nella realizzazione dei fini istituzionali operando comunque in condizioni di
equilibrio economico (ricavi Ricavi e proventi=costi e oneri) e efficienza (bassi costi unitari e alti
rendimenti).
È possibile distinguere tre cicli di attività fondamentali per cui può essere scomposta l’attività delle aziende di
erogazione:
1. Ciclo operativo, che si articola in due procedimenti:
Procedimento di produzione
Procedimento di consumo e erogazione
2. Ciclo finanziario come movimento di:
Entrate derivanti da: persone interne, esterne, dal patrimonio, combinazione dei precedenti
punti
Uscite che attivano i processi produttivi
Si avrà una situazione di pareggio finanziario se le entrate eguagliano le uscite. Altrimenti si
potrà manifestare un avanzo finanziario o un disavanzo finanziari.
3. Ciclo economico come movimento di:
Rendite, proventi, ricavi, ovvero componenti economiche positive
Spese, oneri, costi, ovvero componenti economiche negative.
Si avrà una situazione di equilibrio economico se le componenti economiche positive
eguagliano le componenti economiche negative. Altrimenti si potrà manifestare un avanzo
economico o un disavanzo.
LE IMPRESE
Il ciclo operativo ha origine attraverso il reperimento dei fattori produttivi o input e termina successivamente
alla loro trasformazione diretta o indiretta, quando gli output vengono venduti, immessi nel mercato e
distribuiti tra consumatori del bene e gli utilizzatori. Dall’operazione di scambio, scaturiscono dei flussi in
entrata che vanno a remunerare i fattori di produzione.
I fattori di produzione possono essere distinti in due categorie fondamentali: fattori produttivi in posizione
contrattuale e fattori produttivi in posizione residuale.
La remunerazione dei fattori in posizione contrattuale, cioè per il possesso dei quali l’azienda ha stipulato un
contratto, è:
Certa, in quanto la loro acquisizione genera un impegno contrattuale
o Fissa, in quanto già prestabilita nella stessa sede
o Prioritaria, perché la remunerazione di tali fattori deve precedere eventuali altre decisioni di impiego
o distribuzione di risorse disponibili
La remunerazione dei fattori produttivi in posizione residuale è:
Eventuale, perché la possibilità di remunerare tali fattori dipende dall’andamento e dai risultati della
o gestione
Variabile, perché l’entità della remunerazione dipende dai risultati economici della gestione
o Successiva o subordinata, perché tali fattori non possono essere remunerati prima di quelli in
o posizione contrattuale.
I ricavi derivanti dalle operazioni di scambio devono essere in grado di remunerare sia fattori produttivi in
posizione contrattuale che quelli in posizione residuale.
I fattori produttivi posizione contrattuale sono rappresentati dai costi mentre i fattori produttivi posizione
residuale sono rappresentati dal reddito.
L’obiettivo dell’impresa, al contrario dell’azienda di erogazione, è quello di massimizzare la differenza tra
ricavi e costi e quindi massimizzare il reddito, in modo da riservare alla seconda categoria di fattori una
remunerazione congrua, cioè una remunerazione maggiore uguale a quella che otterrebbero se impiegati in
altre attività.
All’interno dell’impresa è sempre possibile individuare due soggetti: il soggetto giuridico, responsabile
giuridico dell’attività svolta, e il soggetto economico, responsabile delle scelte economiche che muovono
l’attività dell’impresa.
Soggetto giuridico: Il soggetto giuridico di un’azienda è la persona, gruppo di persone o ente nel cui nome
l’attività imprenditoriale viene esercitata e a cui fanno capo i diritti e gli obblighi derivanti da questa attività.
Può essere una persona fisica una persona giuridica, entrambi hanno la capacità giuridica, cioè l’attitudine a
essere titolari dei diritti.
Persona fisica: una persona fisica acquista la capacità giuridica al momento della nascita e i diritti
che vengono riconosciuti al concepito sono subordinati alla nascita dello stesso. La capacità di agire
è limitata nei seguenti casi: minore, interdetto, inabilitato, scomparso, assente, morto presunto.
Persona giuridica: le persone giuridiche sono centri di imputazione di diritti e obblighi e possono
essere sia pubbliche che private. Le persone giuridiche pubbliche nascono in seguito alla
manifestazione di volontà di un ente pubblico. Vengono riconosciute soggetti giuridici, con leggi o usi
osservati come diritto pubblico. I fini che perseguono sono di interesse generale dei quali è
generalmente escluso l’obiettivo del profitto. Le persone giuridiche private perseguono scopi
sostanzialmente privati e possono assumere la forma di: associazioni, fondazioni, società
commerciali. Nascono dalla manifestazione di una volontà privata e scritta in un atto pubblico. Gli
enti che ne derivano sono sottoposti al controllo dei pubblici poteri in quanto non devono essere
contrari alla legge, all’ordine pubblico o al buon costume. Le società commerciali che hanno
personalità giuridica previste dal nostro ordinamento sono: società per azioni, società a
responsabilità limitata, società a responsabilità limitata semplice, società in accomandita per azioni,
società cooperative. Le restanti società, ovvero la società semplice, la società in nome collettivo, la
società in accomandita semplice, non hanno personalità giuridica e i diritti e gli obblighi derivanti
dall’attività economica svolta fanno direttamente capo ai soci. Le società commerciali con
personalità giuridica nascono mediante un contratto di società con il quale due o più persone
conferiscono beni e servizi per l’esercizio in comune dell’attività economica allo scopo di dividerne gli
utili.
Nelle aziende individuali il soggetto giuridico è il proprietario dell’azienda che rappresenta l’unico
responsabile degli impegni assunti.
Nelle società di persone il soggetto giuridico sono i singoli soci responsabili solidamente ed illimitatamente
delle obbligazioni sociali.
Nelle società di capitale il soggetto giuridico è la società stessa.
Soggetto economico: Il soggetto economico è la persona o il gruppo d