Anteprima
Vedrai una selezione di 3 pagine su 6
Economia aziendale Primo Semestre Pag. 1 Economia aziendale Primo Semestre Pag. 2
Anteprima di 3 pagg. su 6.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Economia aziendale Primo Semestre Pag. 6
1 su 6
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

LE CONDIZIONI DI PRODUZIONE/FATTORI DI PRODUZIONE

Includono ogni elemento o circostanza che direttamente o no contribuisce a

rendere possibile o ad ostacolare la produzione economica d'impresa. Entrano in

gioco fattori come:

- Materie prime

- Immobili, impianti ed attrezzature

- Lavoro operativo, direttivo e di governo economico

- Terreni

- Beni pubblici

- Beni privati

Le condizioni primarie di produzione sono importanti e sono condizioni di

produzione fondamentali per ogni imprese, chi le conferisce ha interessi economici

primari nei confidenti dell'impresa. Queste condizioni sono:

I. Il lavoro di ogni tipo duraturo

II. Il capitale conferito a titolo di rischio

LA PERSONA UMANA E L'HOMO OECONOMICUS

Per secoli, le scienze economiche hanno creato teorie prendendo come riferimento

l'homo oeconomicus , un uomo autonomo ed egoista orientato solo alla

massimizzazione dei redditi e aspirando al tempo libero solo per godere della

propria ricchezza. Le moderne ricerche pongono al centro la persona umana nella

sua totalità cioè membro di società umane, svolge l'attività economica come mezzo

e no come fine, ha una razionalità limitata e condivide i valori di giustizia, lealtà e

solidarietà.

IL PRINCIPIO DI MASSIMIZZAZIONE DEL BENESSERE INDIVIDUALE

Il comportamento delle persone è previdente e coerente nel tempo e quindi

adottano un comportamento razionale. Le loro azioni sono soggette a vincoli di

reddito, tempo, risorse ed opportunità. Le scelte delle persone sono influenzate

dalle loro preferenze che a loro volta derivano da:

• Bisogni umani biologici

• Caratteristiche dei beni

• Capitale personale cioè le abitudini personali

• Capitale sociale cioè le azioni delle altre persone che compongono la rete

sociale. Ogni persona può scegliere il gruppo sociale d'appartenenza che lo

influenzerà nelle scelte

• Il capitale umano sociale; capitale sociale + capitale personale è sempre più

importante

Le scelte delle persone, le preferenze e il capitale umano sono legati da una

relazione dinamica: le scelte di beni compiute nel tempo influenzano il capitale

umano che risulterà modificato e determinerà nuove preferenze. La maggior parte

.

delle persone tengono conto delle influenze sul futuro delle propr scelte

I gusti delle persone sono stabili e variano con il cambiamento del reddito

disponibile e dei prezzi dei beni.

Le interazioni tra i membri della famiglia hanno un ruolo fondamentale nel

soddisfacimento dei bisogni poiché questi si soddisfano non solo con i beni ma con

le esperienze dei membri della famiglia.

I PROCESSI DECISIONALI INDIVIDUALI: LA RAZIONALITÀ LIMITATA

Il concetto di razionalità limitata proposta da Simon è un modello di

rappresentazione dei processi dedizione li umani secondo il quale le deciso i

scaturiscono da processi iterativi e sequenziali è la scelta finale sarà soddisfacente.

A. Il decisore parte da un insieme di idee e attese iniziali

B. Compie una prima ricerca esplorativa che porta ad individuare una possibile

soluzione

C. Ad un certo punto il soggetto sceglie

Il gruppo sociale è composto da un numero piccolo di persone che offre risorse

limitate, si forma spontaneamente, le persone conseguono lo stesso obiettivo

comune, ha una propria struttura con proprie regole e all'interno vige un equilibrio.

Quando una persona fa parte di un gruppo sociale, il suo comportamento è

influenzato e quindi si forma un ruolo che è il sistema delle attese di

comportamento che convergono su una persona che occupa una posizione in un

gruppo. Un gruppo è in equilibrio se i ruoli sono complementari.

PROCESSI DECISIONALI COLLETTIVI

Le decisioni si prendono in tempi e luoghi chiamati occasioni di decisione che sono

il confluire parzialmente programmato di persone che hanno capacità decisionali, i

problemi e le soluzione. Le strutture organizzative delle aziende sono state crepare

per integrare le singole decisioni prese da persone o gruppi di persone. Per far sì

che tutti seguano un obiettivo comune vengono fissate delle regole organizzative,

procedure e routine. Le decisioni che si prendono negli istituti sono il frutto della

combinazione di sitemi di valori individuali e collettivi, ruoli, regole e routine.

Cooperazione consente di ottenere risultati non conseguibili da singoli. Questa

produce una rendita che dovrà essere distribuita tra tutti i partecipanti. È importante

costituire un rapporto di fiducia tra le parti.

L'ECONOMIA AZIENDALE

Elabora, su contributo dell'economia politica, teorie economiche utili per il governo

delle aziende di ogni istituto. Ricerca anche nuovi e migliori modalità di svolgimento

delle attività economiche sulla base di una visione dinamica dei processi

economici. Il processo dinamico di innovazione si svolge su 2 livelli: a livello delle

aziende dove nascono le spinte innovative dei singoli membri e a livello degli organi

di governo. I singoli istituti dovrebbero operare in libertà le proprie scelte nelle

economie di mercato. L'oggetto proprio di studio sono tutti gli istituti in cui si

svolgono significative attività di consumo e di produzione. L'economia aziendale

studia l'attuazione delle produzioni e dei consumi e i connessi processi di

configurazione degli assetti istituzionali, trasformazione tecnica, negoziazione,

organizzazione, rilevazione e informazione. Le operazioni di azienda si attuano con

vari insiemi di condizioni di produzione (imprese prestatori di lavoro e capitale di

risparmio).

L'innovazione economica consiste in una ricerca, individuazione e

sperimentazioni di nuove modalità di svolgimento delle produzioni e dei consumi. Il

principio fondamentale dell'economia aziendale è massimizzare la disponibilità

limitata di beni per ottenere il massimo risultato. Occorre quindi trovare sempre più

efficienti monda alita di svolgimento dell'attività economica.

1. Perché l'attività economica non è totalmente svolta all'interno delle

famiglie? Non si ricorre più all'autoconsumo perché non ci sono più i mezzi

necessari. Il progresso e con ciò ci ha portato a capire che svolgendo attività

discali più grandi si hanno maggiori risultati economici. Questo è dovuto

anche alla nascita delle economiche specializzate

2. Perché le singole persone tendono ad aggregarsi in istituti?

Perché si ha un maggiore profitto se le singole persone si aggregano

offrendo ognuna risorse diverse. Inoltre i costi di transazione (contratti,

macchinari e fattori di produzione) si affrontano una volta sola e non ogni

giorni.

3. Perché l'attività economica non si svolge nell'ambito di una sola

grande organizzazione che organizza l'attività di ogni soggetto?

Non ci sarebbe il coordinamento e il controllo naturalmente decisi dal

mercato. È troppo complesso che un persona possa decidere quanto bisogna

produrre o il prezzo di vendita.

4. Perché i vari istituti esterni alle famiglie si suddividono in macro

classi (imprese, istituti nonprofit e istituti pubblici territoriali)?

Si ha l'opportunità di sfruttare l'efficienza delle imprese che operano nel

mercato stimolati dalla concorrenza.

Si ha la necessità di interventi dello stato quando l'azione privata non è

sufficienti vedi beni e servizi solo pubblici.

Si dà l'opportunità di creare associazioni ispirate a motivazioni culturali e

sociali.

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
6 pagine
3 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ChiaVe14 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia o del prof Brugnoli Carlo.