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2) PER I BENI DI CONSUM, SI È DISPOSTI A PAGARE UN PREZZO SEMPRE PIÙ ALTO
NEL PASSATO: per ottenere beni erano necessari due fattori :
- LE RISORSE NATURALI
- IL BAGAGLIO DELLE CONOSCENZE DELLA COMUNITÀ
I bisogni erano elementari e bastava il " patrimonio aziendale ". Col tempo, al patrimonio
ambientale si sono mescolati beni intermedi ( a fecondità ripetuta ) mischiate alle tecniche di
lavorazione. I beni intermedi (o strumentali) sono impianti macchinari ecc.. Vengono definiti
"capitale tecnico". Questi non sono presenti in natura. --> vanno fabbricati quindi una parte delle
risorse vanno risparmiate per questi. Nel mercato c'è un incontro tra chi offre e chi domanda per
individuare il prezzo. L'attività di produzione, è quella che conduce all'aumento del valore
intrinseco dei beni. Materie Prime ---> Prodotti Finiti
IL CONSUMO: è l'utilizzo zone del bene, appropriarsi del valore intrinseco.
IL RISPARMIO: è la parte non consumata delle risorse.
L'INVESTIMENTO: è l'ottenimento dei beni intermedi (fecondità ripetuta) occorre poi sostituirli.
L'INNOVAZIONE: è l'applicazione delle scoperte ai processi, anche se non tutte le innovazioni
trovano riscontro nella realtà. Possono essere:
PRODOTTO: ampliano il mix dei beni fabbricati o servizi resi
PROCESSI: possono essere tecnologie o tecnologiche, quando vengono importate tecnologie o
nuovi processi nella trasformazione del bene. Anche se non sempre l'innovazione corrisponde ad
una crescita socio-economica. I "luoghi" dove c'è una creazione del valore è chiamata azienda.
Qui si combinano : strumenti e conoscenze.
Lezione N2
Per azienda intendiamo il luogo dove si realizzano processi di produzione dei beni e servizi, vi
opera un gruppo al fine di fabbricare beni e servizi. Inoltre però esistono similitudini e metafore per
indicare l'azienda tra cui: unità, attore, soggetto, agente, individuo, entità, cellula a cui va affiancato
Economico. Per unità economica non intendiamo solo la completezza ma anche essere unico,
distinto tra le altre. "Unità nella molteplicità" l'unità aziendale si modifica costantemente nel tempo.
Ogni azienda ha una specifica cultura posseduta dai sui uomini, quindi ogni azienda è diversa
dalle altre anche perché tiene di conto dell'ambiente circostante. Sono diverse nel tempo e nello
spazio, cambia la struttura organizzativa, il patrimonio e le relazioni con l'ambiente. Come per
esempio, nelle multinazionali, è sbagliato imporre modelli economici- aziendali poiché esistono
tanti ambienti diversi da affrontare ci si adatta guardando gli orizzonti culturali vissuti.
L'azienda può essere considerata come un soggetto, individuo, agente economico. L'azienda è
"attore" che agisce su uno scenario socio-economico, creando valore usando i beni e i servizi per
soddisfare i bisogni umani. Le aziende comunicano tra di loro per i loro fini, è proprio attraverso tali
rapporti di Buona o Cattiva salute che si propaga alle "Cellule" vincitori. La cattiva salute crea un
effetto domino. Insomma le aziende sono caratterizzate dallo stesso tessuto, ma in diversi
ambienti, ogni unità economica appare come:"un insieme coordinato di...."
L'oggetto di quella frase è influenzato da 3 teorie:
- CONTRATTUALISTICA:
Presupponendo la comunicazione tra le aziende, e quindi i rapporti economico-finanziari che si
instaurano, emerge questa teoria. Ogni fatto interaziendale deve essere instaurato è modellato
seguendo opportune regole e conformandosi al l'ordinamento giuridico. Ogni comportamento
aziendale, che sia di gestione interna o esterna devono seguire disposizioni legislative.
(Si è sviluppata all'inizio del XX secolo) Le aziende quindi risultano incapsulate dalla legge. I
rapporti interaziendali producono rapporti: Economici, Finanziari, Tecnici, Sociali, Politici e
Giuridici.
Ma all'interno dell'azienda stessa si creano rapporti di 2 Tipi :
1) MANDATO: I Manager si obbligano a Completare uno o più Atti Giuridici in nome degli azionisti
(Art.1703 C.c)
2) AGENZIA: I Manager prendono l'incarico stabile di raggiungere obbiettivi in una data zona e
avere una retribuzione in relazione agli obbiettivi (Art.1742 C.c)
- SISTEMISTICA:
A metà del XX secolo si afferma un sistema che mette in stretta relazione la struttura organizzativa
e il fattore umano. In definitiva si è attivato un processo di scambio di informazioni nel creare
valore nell'impresa trazione dei processi, nel controllo nel analisi dei risultati, questo sistema è
però chiuso ovvero che non si adatta al mutamento dello spazio e del tempo ( a cui l'azienda è
soggetta) quindi si comincia a pensare ad un sistema aperto per adattarsi a i mutamenti.
---> L'azienda può essere ricondotta ad un modello matematico dove le grandezze possono essere
dimensionate. Più è ampio il campo di variazione degli elementi, più è ampio il mutamento del
sistema delle risorse, meno preciso sarà il risultato atteso. L'azienda in conclusione è soggetta
sempre a leggi matematiche, giuridiche e qualunque comportamento viene catalogato.
- ORGANISTICA:
È quella teoria che enfatizza la presenza umana nell'attività economica, scogliere un organismo
vivente nel azienda non è solo l'insieme coordinato dei contratti, non solo si struttura in un sistema
di risorse, ma è un individuo economico vivente. Ogni azienda è diversa dalle altre per il modo in
cui si coordinano questi elementi (come sono diversi gli uomini).
Lezione N3
Con la metafora organismo "vivente" si vuole esaltare l'unicità dell'azienda, composta da vari
organi che assumono ad una funzione. Ciò che rende umana l'azienda è l'uomo. Per questo
l'azienda è un organismo sia sociale che economico, essa è basata su 7 presupposti: (per essere
considerata tale)
1) Esercita di continuo l'attività per la quale è stata generata.
2) Reagisce dinamicamente ai cambiamenti dell'ambiente.
3) Adotta un sistema di valori cui adegua i propri comportamenti.
4) Possiede capacità di comunicazione.
5) Memorizza gli eventi.
6) È in grado di fare previsioni.
7) Manifesta dei bisogni.
PRIMO PRESUPPOSTO: ESERCITA IN CONTINUO L'ATTIVITÀ
La continuità aziendale è il suo carattere significativo. Si muove nel continuo(sempre) e non
ammette soste. Ci possono essere molti cambiamenti ma ci deve essere sempre una condizione di
equilibrio funzionale all'interno.
[ QUADERNO APPUNTI * ]
Il primo punto o " incubazione " è il momento in cui nasce l'idea, il momento in cui si realizza il
processo di creazione del valore. Queste vengono generate dal uomo, dalle loro idee, queste
devono essere stimolate in alcune aziende ci sono veri e "propri centri d'eccellenza", laboratori
dove vengono sviluppate idee e implementate nel modello organizzativo. Queste idee però non
sempre portano alla creazione di nuove aziende, può capitare che portino il mix dei prodotti offerti
o dei servizi resi, oppure a migliorare i tradizionali processi attivati. In questa fase bisogna destare
particolare attenzione ai problemi che si manifestano, e alle soluzioni date ----> formano il DNA
aziendale occorre implementare un "piano industriale"o business plan pluriennale. Di conseguenza
ci sarà il bisogno di stabilire la risorse umane, la programmazione tecnica, le fasi del processo, le
risorse materiali necessarie. Bisognerà stabilire la forma giuridica da assegnare la azienda, i
partner, i mercati a cui rapportarsi la valutazione del impatto ambientale e i processi di lavorazione
che si intendono realizzare.
Dopo l'incubazione, si manifesta l'evento della nascita dell'azienda questo evento non è solo di
carattere economico ( poiché il mercato non sarà più lo stesso ) ma assume anche rilevanza
politica, poiché la sua nascita diviene un fatto istituzionale l'azienda sarà veramente nata nel
momento in cui c'è il "riconoscimento giuridico"-----> iscrizione nei registri pubblici. Questo atto
constata l'esistenza e potrà l'azienda relazionarsi con altre.
La nuova frase è quella del avvio ( Start Up ) durante il quale viene eseguito il piano industriale,
presentato: si testano i processi, attività di comunicazione, si assaggiano i mercati, si
ridimensionano le grandezze patrimoniali.
La fase successiva è quella di "crescita" e si ha nel momento in cui l'azienda raggiunge l'equilibrio
economico questa è una fase importante, poiché può essere raggiunta in tempo, prima del
previsto, o mai raggiunta in questo ultimo caso bisognerà capire il perché: errore nel acquisizione
delle risorse o nel impiego, addirittura arrivando ad abbandonare il progetto. La crescita non deve
essere solo dimensionale, ma anche qualitativa per responsabilizzare le decisioni prese e i risultati
ottenuti. Questa fase può provocare il collasso aziendale, anche se si può rischiare in qualsiasi
momento. Occorre però che la fase di sviluppo non sia stressata, forzare internamente e
estremamente per raggiungere i risultati. Viene spesso fatto dai dirigenti poiché raggiungendo gli
obbiettivi ricevono dei bonus o redigono dei piani di "stock option" ( diritto di operazione alla
sottoscrizione di nuove azioni ). Questa logica è chiamata "teoria del manager" nel senso che "
prendi oggi che nel domani non c'è certezza ". Ma ciò comporta il dimagrimento dell'azienda, nel
momento in cui l'azienda raggiunge la fase di Stallo ( matura) è pericoloso poiché porterà al
Declino non basterà rilevare il ristagno del fatturato, ma occorre guardare anche la Qualità, ovvero
come composto, mentre se è stato raggiunto in regola o migliorando le vendite, l'azienda è stata
capace di reagire ai cambiamenti culturali. La maturità si può riscontrare anche nelle tecnologie
impiegate nei processi, nelle fasi del processo, flussi informativi inefficienti, si crea tensione
all'intero e al estero del l'azienda. L'incapacità di rinnovo degli strumenti, le tensioni con gli istituti di
credito, con i fornitori, anche gli accantonamenti diminuendo, il declino e quindi inevitabile. In
queste due fasi (declino e maturità) va rivitalizzata l'azienda. Il declino di un'azienda ha un effetto
domino, spesso si riversa su un intero settore economico. Se la crisi non viene risanata l'azienda si
avvia ve