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SPESE DI COSTITUZIONE

Tra le spese di costituzione troviamo due categorie di importi:

  • spese anticipate in nome e per conto della società dal notaio (escluse dall'IVA);
  • onorari spettanti al notaio per la prestazione professionale (soggetti a IVA e a ritenuta d'acconto del 20%).

Nello SP, delle spese di impianto vanno sia gli onorari che le spese anticipate.

LEZIONE 5

REGOLAMENTAZIONE DEL BILANCIO D'ESERCIZIO - LA CLAUSOLA DEI PRINCIPI GENERALI DI REDAZIONE

Il bilancio è regolamentato dal Codice Civile italiano. Il bilancio può essere:

  1. individuale (per le imprese). I principi contabili sono emanati dall'Organismo Italiano di Contabilità (OIC). Sono previsti il bilancio ordinario, abbreviato e delle micro-imprese.
  2. consolidato (per i gruppi aziendali).
  3. la legislazione internazionale, invece, disciplina sia il bilancio individuale che quello consolidato.

Vengono utilizzati gli IAS/IFRS, che sono principi contabili aventi forza di legge.

legge.La finalità principale che guida il legislatore nel dettare le norme sul bilancio è la tutela degli stakeholders. Il bilancio è strumento informativo sulla situazione patrimoniale, finanziaria ed economica dell'impresa. Le regole giuridiche fondamentali per la formazione del bilancio riguardano la tutela dei terzi.

Ci sono tre livelli gerarchici di norme inerenti al bilancio:

  1. clausola generale, che dà una linea guida;
  2. principi generali di redazione, che sono le regole applicative generali;
  3. criteri di rappresentazione e di valutazione, che sono regole applicative specifiche.

- Clausola generale: il bilancio deve dare una rappresentazione chiara, veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'impresa.

- Principi generali: continuità, forma sulla sostanza, prudenza, realizzazione, competenza, individualità, comparabilità.

- Criteri di rappresentazione e valutazione: tavole, specifiche

per singole voci.

Principi contabili OIC

Natura e funzione: sono principi economico-ragionieristici da utilizzare nella predizione del bilancio.

Insieme di criteri, procedure, metodi e tecniche per:

  • contabilizzazione (scritture);
  • valutazione (singole voci);
  • rappresentazione (tavole e nota integrativa).

Sono regole operative (tecniche) coerenti con la legge. Hanno un ruolo subordinato alla legge. Hanno funzione interpretativa e integrativa (suppletiva). Gli IAS/IFRS, omologati dall'UE, hanno invece valenza di legge.

Il bilancio è redatto dagli amministratori, che sono coloro che hanno la responsabilità verso i terzi. È composto da SP, CE, RF, NI. I primi tre hanno una struttura tabellare vincolata. La NI ha una forma quali/quantitativa LIBERA nel rispetto di un contenuto minimo imposto dalla legge.

Nel bilancio, però, troviamo anche la relazione sulla gestione e la relazione degli organi di controllo, dalla quali sono esentate le imprese minori.

LA CLAUSOLA

GENERALE a) Il principio della veridicità non significa vero, perché comunque in bilancio sono presenti valori stimati. Per questo va usata discrezionalità nella loro valutazione, non arbitrarietà. Veritiero significa anche avere le competenze tecniche necessarie in fase valutativa e ottenere valori coerenti con la dinamica economica e la situazione aziendale presente e futura. b) Il principio della correttezza afferma che il bilancio deve rispettare la normativa e i principi contabili. Inoltre, la comunicazione non deve essere deviante, cioè si realizza con comportamenti in buona fede e con la chiarezza espositiva. La correttezza, intesa in senso economico, serve per evitare false rappresentazioni della situazione economico-patrimoniale e finanziaria dell'impresa. c) Il principio della chiarezza guida nella predisposizione del bilancio. Chiarezza significa porre i destinatari del bilancio in condizione di comprendere da un punto di vista(rappresentazione dei valori) e da un punto di vista sostanziale (processo di formazione dei valori) le modalità di formazione del reddito di esercizio e del capitale di funzionamento nonché le caratteristiche della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'impresa. Vi sono 4 regole funzionali al raggiungimento della chiarezza:
  1. il contenuto delle tavole di sintesi è rigido e imposto dal legislatore;
  2. nel bilancio vi è la distinzione obbligatoria tra valori che derivano dalla gestione ordinaria e valori che derivano dalla gestione straordinaria (eventi straordinari);
  3. valutazione autonoma degli elementi eterogenei (attivi/passivi; costi/ricavi) divieto di compenso di partite (divieto di sommare debiti con crediti per esempio);
  4. inserimento di informazioni aggiuntive anche nelle tavole di sintesi.
Per avere completezza informativa, per rispettare la clausola generale vi è l'obbligo di fornire informazioni.aggiuntive relative alle singole problematiche di ciascuna impresa (ad esempio, in periodo di crisi economica, bisogna dare informazioni sulle scelte di ristrutturazione del debito, sui piani di rientro con le banche).

Il principio della rilevanza afferma che non occorre rispettare gli obblighi in tema di rilevazione, valutazione, presentazione e informativa quando la loro osservanza abbia effetti irrilevanti al fine di dare una rappresentazione veritiera e corretta. Rimangono fermi gli obblighi in tema di regolare la tenuta delle scritture contabili.

Il giudizio di significatività viene elaborato sulla base delle caratteristiche dell'impresa (per una banca saranno meno rilevanti, nel bilancio ambientale, le emissioni di CO2 rispetto a un'impresa manifatturiera). Tale giudizio è professionale.

Deroga per rispettare la clausola generale: vi è l'obbligo di non applicare disposizioni di legge per garantire il rispetto della clausola generale. Ci sono

però dei casi eccezionali, che sono definiti in modo specifico. Non è un caso specifico né quello dell'inflazione, né quello della perdita d'esercizio. Se in casi eccezionali avviene la deroga, allora sono necessarie informazioni aggiuntive in NI su tale deroga. Esiste un vincolo alla destinazione degli utili derivanti dalla deroga.

PRINCIPI GENERALI DI REDAZIONE

Il bilancio deve essere predisposto considerando la prospettiva di funzionamento dell'impresa.

- Continuità: afferma che l'azienda deve rispettare i principi di redazione del bilancio nell'ottica di continuare a operare nel futuro. Tutti i criteri e tutte le operazioni devono essere coerenti con tale principio. Infatti, per continuare a operare nel futuro, l'azienda deve avere economicità (equilibrio economico e reddituale).

Principio di continuità applicato a due livelli:

a) Impresa gestione futura

b) Valutazione singole voci di bilancio

contributo del singolo elemento allo svolgimento dell'agestione e riferimento alla sostenibilità economica dei valori (durevoli). Ad esempio, se un bene strumentale si rivela non più utile alla prospettiva di continuità dell'impresa o non congruo, l'azienda può svalutarlo. - Prevalenza della sostanza (economica delle operazioni) sulla forma (giuridica) (funzione economica): le operazioni di gestione devono essere rilevate e rappresentate considerando la realtà sottostante l'accadimento e non l'aspetto formale. L'utilizzo di questo principio, in Italia, è limitato. Un esempio è quello delle società di leasing. Infatti, quando si stipula un contratto di leasing, nel CE vengono registrati i canoni di leasing come costo per servizi. Questi canoni, però, in quanto maxicanone iniziale, sono un costo che copre più anni. Infatti, dovrebbero anche essere registrati in SP il bene come costo pluriennale.

Il debito v/leasing.- Prudenza: è il principio di redazione più importante in Italia ed è subordinato esclusivamente alla clausola generale.

a) Divieto di contabilizzazione dei componenti positivi di reddito non realizzati, anche se di competenza dell'esercizio.

b) Obbligo di contabilizzazione dei componenti negativi di reddito, di competenza, anche se non realizzati. La prudenza prevale sulla competenza e sulla realizzazione.

c) Obbligo di contabilizzazione dei componenti negativi di reddito (costi/perdite/oneri/rischi), di competenza, anche se conosciuti dopo la chiusura del periodo amministrativo. Ad esempio, se dopo la chiusura del periodo amministrativo un cliente fallisce e risulta quindi insolvente, prima della pubblicazione del bilancio l'azienda deve correggere al suo interno i valori del credito e, se necessario, aprire un fondo svalutazione crediti.

d) Divieto di compensazione: è vietato sommare tra loro valori relativi a componenti di patrimonio.

valore del bene viene trasferito all'acquirente. Questo principio è importante per determinare il momento in cui riconoscere i ricavi e i costi nelle operazioni di vendita. - Competenza: i ricavi e i costi devono essere riconosciuti nel periodo in cui si riferiscono, indipendentemente dal momento in cui vengono incassati o pagati. Ad esempio, se si effettua una vendita a credito, il ricavo deve essere riconosciuto nel periodo in cui avviene la vendita, anche se il pagamento avviene in un periodo successivo. - Individualità: ogni elemento di bilancio deve essere valutato e riconosciuto separatamente dagli altri. Ad esempio, i costi di produzione devono essere attribuiti specificamente ai prodotti o servizi a cui si riferiscono. - Comparabilità: i principi contabili devono essere applicati in modo coerente nel tempo, in modo da consentire la comparabilità dei dati finanziari tra periodi diversi. Questo è importante per valutare l'andamento dell'impresa nel tempo e per confrontare i risultati con quelli di altre aziende. Questi principi contabili sono fondamentali per garantire la corretta redazione dei bilanci e per fornire informazioni finanziarie affidabili e trasparenti agli utenti esterni.trasferimento della proprietà. La prestazione di servizi si considera realizzata nel momento in cui avviene l'scambio e il servizio è reso. Anche per questo principio c'è un'asimmetria di comportamento riguardo a componenti positivi e negativi di reddito. Nel CE, per esempio, devono essere inseriti i componenti negativi sia realizzati che non realizzati, mentre quelli positivi devono essere realizzati. - Competenza: ricercare la correlazione (legame economico) tra i costi e i ricavi relativi a fatti di gestione. C'è un'indipendenza tra la dimensione reddituale e quella monetaria. Un esempio di correlazione costi-ricavi è l'acquisto di fattori produttivi, che vengono consumati per realizzare e vendere prodotti. Tale correlazione può essere diretta (consumo beni (materie prime) per produrre beni (prodotti finiti)), o indiretta (beni pluriennali che partecipano all'attività).

produttiva(ammortamento)).C'è un'asimmetria di comportamento: la competenza è sub

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A.A. 2021-2022
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher claudiomonaco di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Misure economiche d'azienda e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Brescia o del prof Rocca Laura.