Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
ECONOMIA DI TRANSIZIONE
Questo procedimento è chiamato .
… le organizzazioni si sono differenziate in classi quali, le
imprese, gli istituti pubblici, ecc..?
Le imprese sfruttano le opportunità di mercato (concorrenza) attraverso
l’aggregazione di competenze specifiche
Istituti pubblici in caso sia necessario l’intervento statale per far fronte al
‘fallimento del mercato’ (subentra per far fronte al gap
economico che le imprese non sostengono)
No-profit per dare spazio ad attività ispirate da motivazioni sociali
Le combinazioni economiche
Sistema di accadimenti dovuto alla vastità e varietà dell’azienda per lo
svolgimento di attività economica
Operazioni unità elementari (ex. Acquisto 1 bobina di
tessuto) 1 operazione semplice
Processi insieme di operazioni della medesima specie e
del medesimo oggetto (ex. Acquisto di materie
prime)
Coordinazioni economiche stessa operazione (acquisto, vendita, ecc…) ma
con l’oggetto
parziali (funzioni) differente
Combinazioni economiche parziali processi diversi per specie ma con lo
stesso oggetto (vestiti, scarpe, ecc..)
Coordinazioni economiche parziali (Per le informazioni consultare
l’organigramma aziendale)
Processi con una propria FUNZIONE (fabbricare prodotti, venderli, ecc..)
Competenze specialistiche in base al loro svolgimento
Sottoclassi di operazioni (gran parte delle operazioni svolte)
Configurazione dell’assetto istituzionale (operazioni che determinano
le informazioni che “vincolano” le scelte
future da prendere in azienda)
Profilo (reddituale,
monetario/patr)
Gestione (attuazione dell’attività economica) Macro-aree
Organizzazione
Rilevazioni
Gestione
Gestione caratteristica
Operazioni di gestione che identificano la ‘funzione economico-tecnico’ tipica di
ciascun’azienda
(ex: banca gestione di capitali, assicurazione negozia i rischi, supermercato
assortimento prod)
Gestione patrimoniale
Impiego delle risorse monetarie eccedenti dalla gestione caratteristica (reinvestimento
extra-aziendale, risparmio) [agisco con il surplus della gestione caratteristica]
REDDITO EXTRA
Negoziazione di capitali di rischio
Negoziazione di capitali di prestito
Negoziazioni di beni
È comunque una GESTIONE ATTIVA dell’azienda
Gestione finanziaria
Operazione necessaria per far fronte a degli imprevisti
(es. in caso di mancanza di liquidità per far fronte ai costi di produzione devo
recuperare denaro in qualche modo)
G.F. in Negoziazione di capitale proprio (Aumento di capitale da parte dei soci)
senso Negoziazione di capitale di prestito (Chiedo prestiti a banche o finanziatori
lato esterni) [G.F. in senso stretto]
È una GESTIONE PASSIVA poiché maturano interessi passivi sul capitale
Gestione straordinaria
Estraneità dei ricavi e costi rispetto all’attività economica dovuta ad imprevisti, può
essere attiva o passiva o contemporaneamente entrambe (es. incendio danni (-)
assicurazione (+))
Gestione tributaria
Liquidazione e pagamenti di tributi che le aziende versano allo stato a fronte di
beni/prestazioni pubbliche ricevute
Profilo delle gestioni
Profilo reddituale (componenti positivi e negativi di reddito)
Si influenzano
ma non
per forza
Profilo monetario (flussi effettivi di moneta in entrata e in uscita con
coincidono
scambi)
Tutte le gestioni determinano il risultato dell’impresa attivando operazioni
differenti in base ad esso
Gestione delle aziende composte pubbliche (sia di produzione che
consumo)
Lo stato produce beni economici perché:
Inefficienze
1. Esistenza di beni puri (senza rivalità nel consumo e senza escludibilità
allocative di utilizzo)
del mercato
2. Esistenza di monopoli naturali (per la produzione di beni con costi troppo
elevati per i privati)
3. Esternalità (effetti dell’azienda esterni ad essa [ex. Inquinamento,
estetica])
4. Mercati incompleti (squilibri e servizi tralasciati dal privato)
5. Asimmetrie informative (obbliga i privati a dare informazioni [ex. Etichette,
fogli illustrativi])
6. Redistribuzione del reddito (garantisce a tutti gli stessi servizi mediante
l’uso di tasse)
7. Imposizione del consumo (obbliga ad ‘usare’ un servizio [ex. Scuole])
8. Tutela i cittadini (leggi, ecc..)
Gestione caratteristica :
Produzione, diretta o indiretta di beni e servizi
Emanazione di leggi e regolamenti (per i ‘movimenti’ dei privati
Trasferimenti dei mezzi monetari
Gestione tributaria
Gestione finanziaria
N.B. Manca la gestione patrimoniale per l’assenza di un surplus nella gestione
caratteristica
Gestione delle aziende famigliari
Gestione caratteristica :
Produzione di redditi da lavori esterni
Attività di lavoro interno
Attività di consumo
Produzione di risparmio e/o investimento (per le famiglie è gestione
caratteristica, mentre per le imprese è patrimoniale)
Gestioni finanziaria, tributaria e straordinaria
Gestione delle aziende no-profit
Gestione caratteristica :
Produzione di beni e servizi
Consumo (per i membri dell’istituto)
Raccolta dei contributi
Gestione tributaria (pagamenti dei tributi statali)
Combinazioni economiche parziali (aree strategiche di affari)
Prima colazione (cornetti, plum-cake, ecc..)
(Es Mulino bianco) Merenda (schiacciatine, patatine, ecc..)
Utilità :
“attutire” il rischio
Combinare prodotti, mercato e tecnologie
Avere target diversi (es. quotidiano sportivo, libro scolastico, ecc..)
Avere ‘rami’ interconnessi comunque tra loro (es. parte del processo
produttivo in comune a tutti)
Negoziazioni (scambio)
Operazioni di gestione interna (es gestione del magazzinaggio, del
processo produttivo, ecc..)
Operazioni di gestione esterna (svolti da soggetti esterni)
Acquisto da terzi Lavoro internamente Cedo a terzi
Sono entrambi fonti esterne all’azienda
Negoziazione di beni, capitali, lavoro, ecc..
Sono inoltre presenti anche qui i costi di transazione (principi informativi e
condizionati diversamente da persona a persona) [RAZIONALITA’ LIMITATA]
Organizzazione
Progettazione dell’assetto organizzativo Struttura/scheletro
dell’azienda
Organismo personale
Ricerca/relazione/colloqui/promozioni/ecc..
Rilevazione
Attività di raccolta, elaborazione, conservazione e diffusione (per tutelare e
supportare le scelte)
Contabilità generale
Analitica
Sistemi informatici
La struttura aziendale
E’ formata da 5 componenti diversi a seconda dell’istituto
L’assetto istituzionale
Le scelte di assetto istituzionale si prendono quando l’istituto nasce o quando
subisce delle trasformazioni. Riguardano:
- La configurazione generale delle relazioni con le varie classi di portatori di
interessi
- La distribuzione dei diritti di proprietà
- La forma giuridica
- Gli aggregati internazionali
- Le strutture di governo aziendali e interaziendali
L’istituto è un insieme di soggetti (stakeholders) che offrono contributi materiali o
immateriali e che per questo motivo ricevono ricompense.
L’analisi dell’assetto istituzionale serve per valutare la capacità dell’istituto
di perdurare nel tempo, utilizzando al meglio le
risorse e garantendo il concetto di equità (dare in
base a quello che ricevo).
vado a definire un disegno unitario a cui i membri
dell’istituto aderiscono, ovvero vado a combinare
tutte le diverse attese in modo logico e coerente in
L’istituto per perdurare nel tempo
base alle finalità dell’istituto. Ci deve anche essere
deve avere un governo unitario
un’unica unità di comando ovvero un organo
superiore che decide per tutti in base alle finalità
istituzionali. (responsabilità decisionale)
L’assetto istituzionale: definizione
L’insieme dei portatori di interesse, i contributi che forniscono all’azienda, le
ricompense, il soggetto di istituto (l’organo decisionale), le finalità istituzionali e le
strutture di governo. Gli ultimi tre servono a regolare in equilibrio dinamico di lungo
periodo le relazioni tra i primi tre.
I portatori di interessi
Ci sono interessi diversi, in competizione o complementari tra loro, caratterizzati
spesso da un asimmetria tra contributi e ricompense. Ci sono rapporti di forza
(Logica del contemperamento
contrattuale e molte attese spesso sono implicite.
degli interessi)
Esempio SLIDE: caso ILVA. Acciaieria con problemi ambientali (inquinamento) e
corruzione. Nel 2012 viene sequestrata, riduzione dell’attività aziendale e chi gestiva
ha dato la precedenza ad interessi economici a discapito della collettività che moriva
per tumore per emissioni da parte dell’azienda. Nel 2013 referendum consultivo e solo
il 20% ha votato e quindi non si è fatto nulla. L’80% sarà stato chi lavora all’interno
dell’azienda per non perdere il posto di lavoro. Interessi coinvolti: Interessi proprietà
degli azionisti, interesse della collettività, interesse dei lavoratori. Nel 2015 l’azienda
viene gestita da un amministrazione delegato, ha tante perdite e sta rischiando di
chiudere. Se chiude però, non solo perdono il posto di lavoro ma anche tutte le altre
aziende che lavorano con quell’azienda ovvero i creditori. + Interessi dei creditori
Grazie all’intervento statale l’azienda non ha chiuso, sono stati ripianati i debiti e si
stanno facendo interventi per l’inquinamento.
(Cercare di tenere gli interessi insieme con equilibrio dinamico logica del
contemperamento …)
Gli azionisti e il mutamento dei loro ideali
Gli azionisti sono coloro che detengono le azioni ossia una quota di proprietà
dell’azienda che può essere acquistata e venduta, la quale ottiene o perde valore
economico.
Con il tempo abbiamo avuto un mutamento di questa idea infatti si passa da una:
- Shareholder theory (Friedman 1962) venivano considerati solo gli
interessi degli azionisti
ad una :
- Stakeholder theory (Freeman 1984) si è capito infatti che non c’era solo
l’azionista ma ci sono interessi di tante altre persone; necessario coinvolgere tutti in
modo da capire gli interessi di ognuno.
VIDEO
Guarda SLIDE (errori ecc.)
:
ERRORI CLASSICI
- L’attività economica, il profitto, non &eg