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PIANO DI AMMORTAMENTO.
Può essere a quote costanti, crescenti o decrescenti.
A quote costanti. (più usato)
Si individua il valore da ammortizzare e lo si divide per la vita utile del bene. Il valore da
ammortizzare è pari al costo storico del bene meno il valore di realizzo finale.
Esempio.
Vita utile= 5 anni Costo storico= 100000 Valore di realizzo finale= 10000
Quota di ammortamento = (100000 – 10000)/5
Piano di ammortamento:
Anno. Valore netto contabile. Quota di ammortamento.
1 90000 18000
2 72000 18000
3 54000 18000
4 36000 18000
4 18000 18000
A quote decrescenti.
E' il più usato dopo quello a quote costanti. Può essere calcolato in due modi diversi:
1) Procedimento logaritmico: consiste nel determinare una percentuale di ammortamento da
applicare al valore netto contabile iniziale nel corso della durata della vita utile del bene.
m∗B
P=1−( )
V Dove “m” è la vita utile del bene, “B” è il valore di realizzo finale e “V” è il costo
storico del bene.
Quindi con riferimento all'esempio precedente avremo:
5∗10000
P=1−( )=0.5
10000 abbiamo quindi una quota del 50%
Anno. Valore netto contabile * P%. Quota ammortamento.
1 90000*50% 45000
2 45000*50% 22500
3 225000*50% 11250
4 11250*50% 5625
5 5625 5625
2) Procedimento aritmetico: consente di determinare il rapporto fra numero di anni di vita
residua del bene e la sommatoria degli anni di vita residua del bene.
numero di anni di vita residua
P= ∑ anni di vita residua
Con i dati dell'esempio precedente avremo:
Anno. Valore netto contabile* P. Quota di ammortamento.
1 90000* (5/15) 30000
2 90000* (4/15) 24000
3 90000* (3/15) 18000
4 90000* (2/15) 12000
5 90000* (1/15) 6000
A quote variabili.
Quantità prodotta nell ' esercizio i−esimo
P= ∑ Quantità prodotta negli n anni
Art. 2426 punto 3.
Se c'è una perdita durevole di valore, quindi sono durevolmente venuti meno i motivi di una
rettifica effettuata; confronto il valore netto contabile (costo di acquisto o produzione e gli
ammortamenti) con il valore recuperabile. (maggiore fra valore d'uso e di realizzo)
Se il valore netto contabile è minore del valore recuperabile non succede nulla. Se invece il valore
netto contabile è maggiore del valore di realizzo c'è una perdita durevole di valore e quindi devo
procedere a svalutare gli impianti.
Svalutazione impianti a Impianti 5000 (esempio)
Nel caso in cui vengano meno i motivi della rettifica è possibile il così detto ripristino di valore.
Impianti a Ripristino di valore 5000 (esempio)
Manutenzioni.
− Le manutenzioni routinarie sono componenti negative del conto economico.
− Le manutenzioni straordinarie (che agiscono sulla vita utile) sono iscritte nella voce
dell'attività di riferimento.
− I contributi pubblici (o grants) che riguardano le immobilizzazioni immateriali possono
essere trattati in sue modi: 1 – Il contributo viene iscritto nel conto economico come
componente positivo di reddito e trattato con la tecnica del risconto passivo. 2 – Il contributo
viene portato i deduzione del risconto passivo.
IAS 16 – Impianti, macchinari e attrezzature.
IAS 40 – Investimenti immobiliari.
IFRS 5 – Attività non correnti destinate alle vendita.
IAS 16 – Definisce il suo ambito di applicazione con riferimento ai beni materiali detenuti
durevolmente che vengono utilizzati per la produzione di beni e servizi, per il noleggio a terzi o
anche a scopi amministrativi.
Abbiamo varie fasi:
Recognition – Momento in cui il bene viene riconosciuto ed entra in azienda. Vale il principio del
costo d'acquisto o di produzione. Nel caso di acquisto di beni da terzi i principi internazionali
prevedono il costo d'acquisto più i costi accessori o diretti. Nel caso di produzione interna del bene
si fa riferimento al costo di produzione più i costi diretti. Non è possibile capitalizzare né i costi
indiretti né gli oneri finanziari.
In caso di permuta la recognition dipende dal fatto che la permuta sia commerciale o non. Nel primo
caso si applica il fair value dell'attività ceduta; nel secondo caso il valore d'ingresso del bene è il
valore contabile dell'attività ceduta.
Measurament o valutazione successiva – Si può applicare il criterio del costo storico o il fair
value.
Cost model – Beni valutati al costo d'acquisto o produzione al netto degli ammortamenti o perdite
di valore.
Costo d'acquisto/produzione – ammortamenti – perdite di valore (svalutazioni)
Revaluation model -
Fair value (all'epoca della valutazione) – ammortamenti – perdite di valore (svalutazioni)
Esempio: Impianto acquistato a 10000 euro.
Prima tecnica: Aggiornamento del valore da ammortizzare inizialmente conosciuto e del fondo
ammortamento.
Seconda tecnica: Aggiornamento del piano di ammortamento residuo.
Valore da ammortizzare= 1000
n vita utile= 10
Quota di ammortamento annua= 100
Anno. Valore netto contabile. Quota di ammortamento.
1 1000 100
2 900 100
3 800 100
Valutazione a fair value al terzo anno= 1050. (non più 800)
Prima tecnica:
Calcolo del coefficiente di rivalutazione:
FV 1050
C= = =1,3125
VNC 800
Applico il coefficiente di rivalutazione a:
− Valore da ammortizzare. 1000* 1,3125= 1312,5
− Fondo ammortamento. 200*1,3125= 262,5
Impianti a Diversi 312,5
Fondo ammortamento impianti 62,5
Riserva fair value 250
1050 =131,25
8
La nuova quota ammortamento sarà:
Se il fair value aumenta, farò un ulteriore aumento della riserva.
Se il fair value diminuisce userò la riserva fair value. ( le svalutazioni vanno a conto economico)
Seconda tecnica:
Prevede lo storno del fondo ammortamento.
Fondo ammortamento a Riserva fair value 200
E la rivalutazione del cespite.