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CF COMUN
In realtà esistono due tipi di costi fissi:
- Costi fissi comuni
- Costi fissi specifici: essi non sono costi che possono essere divisi ma riguardano ciascun prodotto; ad esempio se si realizzano i due prodotti in due parti separate dell'azienda allora se le due illuminazioni sono separate allora ciò che consumo per il prodotto 1 si può quantificare anche se non è un costo diretto come anche per il prodotto 2; spesso gli ammortamenti sono costi fissi specifici perché le attrezzature usate per il prodotto 1 sono diverse da quelle usate per il prodotto 2 per cui pur rimandendo costi fissi indiretti per la loro natura sono separabili. Noi supporremo costi fissi di tipo comune CF.
Vediamo come sarà la struttura di costo in termini di leve di produzione e in termini di misure di redditività. In termini di leve di produzione abbiamo qualche differenza nel senso che tre sono specifiche per ogni prodotto mentre una è comune.
(CF)Prodotto P Prodotto P1 2RT = p Q RT = p Q1 1 1 2 2 2CV = v Q = C q Q CV = v Q = C q Q1 1 1 UNIT 1 1 2 2 2 UNIT 2 2CF COMUNLEVE DI PRODUZIONEp p1 2v v1 2CFQ Q1 2In termini di misure di redditività (di profitto) abbiamo qualche differenza nel senso che due sono specifiche per ogni prodotto mentre una è comune (RO) perché i costi fissi sono comuni per cui esiste il risultato operativo dell'intera produzione e non un solo prodotto.
Prodotto P Prodotto P1 2RT = p Q RT = p Q1 1 1 2 2 2CV = v Q = C q Q CV = v Q = C q Q1 1 1 UNIT 1 1 2 2 2 UNIT 2 2CF COMUNMISURE DI REDDITIVITA'MDCT = RT - CV MDCT = RT - CV1 1 1 2 2 2mcu = p - v mcu = p - v1 1 1 2 2 2RO = RT + RT - CV - CV - CF1 2 1 2 COMUNQuindi la misura di redditività potenziale (intrinseca, individuale) del singolo prodotto può essere misurata per ogni prodotto per cui è possibile confrontare la redditività intrinseca di ciascun prodotto.
Alla domanda qual è il prodotto più redditizio possiamo rispondere sulla base delle misure di redditività: per confrontare più prodotti non possiamo usare il risultato operativo RO perché esso corrisponde all'utile complessivo di tutti i prodotti a fine semestre o trimestre od altro ma si deve usare o il margine di contribuzione totale MDCT o il margine di contribuzione unitario mcu; cioè formalmente ∈i [1, n]: MDCT = RT - CV = (p - v)Q = mcu * Q ∀ i mcu = p - v (per saper il costo variabile unitario, ad esempio degli spaghetti considero tutti i costi variabili del solo prodotto spaghetto e li divido per il volume di produzione della pasta per cui ad esempio il prezzo p è 1 euro al kg mentre il costo variabile unitario è 0.60 euro al kg quindi il mcu degli spaghetti vale p - v = 0.40 euro al kg, poi allo stesso modo calcolo il mcu dei sughi, poi quello dei biscotti e così via) Noti ivalori di MDCT oppure mcu posso confrontarli: dal confronto verrà fuori che il prodotto più ireditizio risulta quello che ha il mcu PIÙ ALTO. Questa redditività, osservando il grafico, significa il prodotto che rende l'area degli utili più grande in quanto le rette sono più divergenti; ciò per quanto riguarda la redditività intrinseca ma non è detto che tale prodotto contribuisca positivamente all'utile e cioè se si produce secondo una quantità Q allora si ottiene un risultato operativo RO utile1