Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
COPERTU ESTERNA AUMENTO PASSIVO
RA AUMENTO CAPITALE DI CONFERIMENTO 72
Il rispetto dell’equazione del fabbisogno finanziario
implica, in sintesi, in innesto del circuito degli
investimenti con quello dei finanziamenti ed una
loro alimentazione reciproca
Osservazioni
1. il fabbisogno di finanziamento è una grandezza
monetaria, occorrerà allora specificare l’ampiezza
monetaria dell’autofinanziamento. Parliamo al
riguardo del concetto di cash flow;
2. L’innesto dei due circuiti deve avvenire non soltanto per
entità, ma anche per qualità cioè indagare la tipologia
di investimento in relazione alle sue caratteristiche
di durata e rinnovo. Parleremo al riguardo delle
tipologie di combinazione produttiva e, più oltre, del
concetto di immobilizzazione
CORRELAZIONE TRA FINANZIAMENTI E INVESTIMENTI
U
E - denaro
+ denaro (3) rimborsi
Finanziamenti Copertura
esterni esterna
Cash flow corrente (1)
Investimenti
attivo fisso
disinvestimenti
(2)
Copertura interna Fabbisogno finanziario originario
(Impieghi)
Approfondimento
dell’aspetto qualitativo:
Immobilizzazioni e
disponibilità
Approfondimento dell’aspetto qualitativo dei problemi finanziari
1. Indagine sulle caratteristiche degli investimenti
e dei relativi fabbisogni finanziari
2. Caratteristiche delle fonti di copertura
Riclassificazione degli investimenti
in relazione alla loro destinazione
Riclassificazione delle fonti di finanziamento
in relazione al tipo di vincoli
IMMOBILIZZAZIONI
Investimenti che non possono essere distolti
dalla loro destinazione pena il verificarsi
di effetti negativi sull’economia dell’impresa
DISPONIBILITA’
Investimenti che possono essere distolti dalla
loro destinazione senza pregiudizio per
l’economia dell’impresa
IMMOBILIZZAZIONI DISPONIBILITA’
Fabbisogno finanziario Fabbisogno finanziario
durevole temporaneo
IMMOBILIZZAZIONI
fisiologiche
• scorte di ffs, semilavorati e prodotti;
fisiologici;
• crediti verso clienti
• scorte monetari per spese di minimo importo;
• partecipazioni in imprese consociate con le quali sia
presente un legame economico;
• ffr recuperabili, convenzionalmente, oltre
l’esercizio;
• crediti di finanziamento;
• investimenti accessori che per decisione del
soggetto economico sono destinati a permanere
nell’economia dell’impresa.
FFR
fabbisogno finanziario durevole variabile
1.000 1 2 6
3 4 5
DISPONIBILITA’
• scorte di ffs, semilavorati e prodotti eccedenti
fisiologiche
quelle ; fisiologici;
• crediti verso clienti eccedenti quelli
• scorte monetarie eccedenti quelle minime;
• investimenti in attività accessorie agevolmente
recuperabili;
• ffr e crediti di finanziamento per la parte
recuperabile entro l’anno.
FONTI DI FINANZIAMENTO
Vincolo temporale che le lega all’attività aziendale
Passivo a breve scadenza
Passivo a media e lunga scadenza
Capitale permanente
CAPITALE PERMANENTE
Capitale di proprietà
(tranne la parte destinata a dividendo)
Debiti verso fornitori fisiologicamente acquisibili
Indennità di fine rapporto
(tranne la parte da corrispondere entro l’esercizio)
PASSIVITA’ A BREVE
Debiti formalmente a breve termine
(scoperti di conto corrente)
Parti in scadenza di debiti a medio/lungo termine
Debiti verso fornitori eccedenti la parte fisiologica
Indennità di fine rapporto da corrispondere nell’anno
PASSIVITA’ A MEDIO/LUNGO
Debiti di finanziamento
esclusa la parte in scadenza
CARATTERI DEL FABBISOGNO
FINANZIARIO E DELLE FONTI DI COPERTURA
Tipo di fabbisogno finanziario Forme di copertura
I
M
M DUREVOLE
O Capitale
STABILE
B Permanente
IL
IZ
Z
A Passivo
DUREVOLE
ZI Consolidato
VARIABILE
O
N
I
DISPO- Passivo a breve
TEMPORANEO
NIBILITA’
Velocità di circolazione
Il concetto di velocità di circolazione
(1) (in relazione ad un periodo definito di tempo)
numero volte in cui i mezzi monetari investiti
ritornano liquidi attraverso i ricavi
(2) tempo intercorrente tra investimenti e recuperi
di un fattore
di un gruppo di fattori
dell’intera combinazione
produttiva (e cioè del totale dei
mezzi finanziari investiti)
Velocità di circolazione (segue)
Dipende da due variabili fondamentali
1.Caratteristiche dei processi produttivi
2.Tipologia di fattori produttivi impiegati
Il fabbisogno residuale è correlato in modo inverso alla
velocità di circolazione:
più elevata la velocità, minore l’entità di risorse che
occorre attingere all’esterno per il finanziamento del
nostro progetto economico
IMPRESA A: Grossista prodotti ortofrutticoli (a)
fattori investimenti annui n. atti di fabbisogno
scambio di finanziamento
(fabbisogno
complessivo)
merce 300.000 300 1.000
strutture 100.000 1 100.000
400.000 101.000
(a) si ipotizza un’impresa che acquista in contanti ai mercati generali prodotti
ortofrutticoli, per un ammontare giornaliero medio di circa 1.000 euro, e vende in
giornata ai dettaglianti. Giornate lavorative 300.
Ricavi giornalieri medi 1.300.
(-) Costi:
Costo merce (medio) 1.000.
Utilizzo struttura 80(*) 1.080.
Utile giornaliero 220
(*) Ipotizzando un utilizzo della struttura per 4 anni, con un recupero finale per cessione
dell’usato di € 4.000, una conseguente perdita di valore media annua di € 24.000 e una
perdita giornaliera di € 80 (24.000:300 giornate lavorative) che viene recuperata dai ricavi.
IMPRESA B: Costruttore (b)
n. atti di fabbisogno
fattori investimenti annui scambio residuale
(fabbisogno
complessivo)
terreno 100.000 1 100.000
progetto 10.000 1 10.000
lavoro 140.000 1 140.000
materiali 150.000 1 150.000
400.000 400.000
(a) Si ipotizza un’impresa di costruzioni che realizza nell’arco di 1 anno una
palazzina da vendersi solamente a lavori ultimati, al prezzo complessivo di €
500.000
Nei nostri esempi il numero di atti di scambio è una
variabile proxy della velocità di circolazione
Ovviamente vi deve essere correlazione
tra acquisto e conseguimento del ricavo
Osservazioni
Se gli acquisti nel primo caso fossero settimanali?
Se le vendite non fossero regolate per contanti ma
concedendo un credito di funzionamento?
I crediti di funzionamento aumentano il fabbisogno
finanziario residuale poiché spostano la
disponibilità delle risorse monetarie nel tempo
I debiti di funzionamento invece costituiscono una
forma di copertura
Funzioni dell’azienda Distribuzione
Produzione della
della ricchezza
ricchezza
Tuttavia alcuni autori ritengono che
i soggetti non siano sullo stesso piano
La remunerazione dei soggetti (azionisti, dipendenti,
banche, fisco) viene ritenuta strumentale rispetto
all’obiettivo del soggetto economico di realizzare
durevolmente l’attività produttiva realizzando un profitto
soddisfacente
Le aziende sono un insieme di relazioni e quindi occorre
pensare in termini di collaborazione
Creazione e distribuzione del valore
Soddisfazione delle esigenze
e delle attese dei soggetti
Capacità di mantenerli avvinti
alla propria economia
Condizioni necessarie per
Durabilità dell’azienda
Valore aggiunto
Misura dell’economicità intesa come
Condizioni di produttività economica:
capacità dell’azienda di remunerare
“congruamente” tutti i fattori produttivi al fine di
all’economia dell’impresa ed
legarli stabilmente
assicurare un saggio di profitto “soddisfacente”
Descrizione Importi
Ricavi netti
aggiunto + ∆ scorte prodotti “Valore” scaturito
+ ∆ scorte semilavorati dall’attività produttiva
+ costi capitalizzati
Valore della produzione realizzata
valore -Consumi di materie: Produzione
Ripristino immediato delle
Rimanenze iniziali condizioni produttive di valore
+ Costi acquisto (assorbimento immediato)
- Rimanenze finali
e - Costi dei servizi (escluso lavoro e interessi)
produzione Valore aggiunto lordo Ripristino differito delle
-Consumi di ffr
- PFP e CFP Valore netto
condizioni operative
(assorbimento differito)
Valore aggiunto netto creato
- Remunerazione del lavoro (dipendente e direzionale-
della figurativo)
- Remunerazione del capitale Distribuzione
(interessi, dividendi e costo opportunità del capitale -
Valore di valore
figurativo)
- Imposte
- Residuo economico (o profitto) base per la remunerazione
della funzione imprenditoriale
P-(P’+Q) = Rl + Rc + I + Ri
Creazione del Distribuzione del
valore valore
Attraverso confronti nel tempo
1.Evoluzione nel tempo della capacità di creare valore
2.Conoscere l’incidenza del valore aggiunto sulla
produzione ottenuta;
3.La capacità di ripristinare le condizioni produttive;
4.L’assorbimento del valore aggiunto da parte dei vari
soggetti
L’enfasi esclusiva sulla redditività è parziale ed
oltretutto di breve termine
Ove non sia possibile integrare l’analisi della
redditività con l’analisi del valore aggiunto,
occorre affiancare al reddito analisi di tipo
strategico per avere delle indicazioni temporali
vs
Reddito valore aggiunto per le imprese
Mentre l’analisi temporale del valore aggiunto è
indice di economicità e consente il raggiungimento
della durabilità economica dell’impresa
L’analisi del reddito è soltanto una proxy della
durabilità economica.
La condizione di autosufficienza economica
(ricavi > costi)
deve essere integrata con altre analisi per avere
un quadro completo sulle condizioni generali dell’impresa
(vedi ad esempio una analisi del posizionamento sul
mercato; il ciclo di vita dei suoi prodotti; analisi dei piani
strategici; etc.)
E le altre aziende?
Pubblica amministrazione
Associazioni
Cooperative sociali
Fondazioni
Non ha senso parlare di reddito e di profittabilità,
ma l’analisi della creazione del valore e della sua
distribuzione è l’unica possibile e necessaria
anche se spesso la lontananza dal mercato spinge
verso l’adozione di altre tecniche nella misura del