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TAVOLA DEL RENDICONTO FINANZIARIO (inclusa nella tavola del capitale)
Dalla tavola del capitale in t1 - alle tavole del reddito e del capitale di funzionamento.
EQUILIBRIO REDDITUALE
Cosa s'intende per reddito? È la variazione che subisce il patrimonio netto iniziale per effetto non è reddito della gestione (acquisti, vendite) – quando abbiamo un aumento del patrimonio per decisione di finanziatori terzi o del patrimonio dell'imprenditore.
Come si calcola?
PROCEDIMENTO SINTETICO
Reddito = ricavi – costi – finale
PROCEDIMENTO ANALITICO
Reddito = capitale netto (R = r – c) ci permette di capire quali ricavi e quali costi abbiamo sostenuto
Quali ricavi e quali costi consideriamo?
Quei ricavi e costi in riferimento alla gestione del breve periodo o periodo amministrativo che corrisponde ad un anno solare [1/1 – 31/12] ci permettono di calcolare i nostri ricavi, indipendentemente dalla loro
manifestazione finanziaria. Nella tavola non inseriremo il capitale proprio ma solo i costi e ricavi di vendita realizzati in un periodo amministrativo. Esclusi quindi i fabbricati, inclusi invece i servizi.
Fonti economiche che rappresentano la capacità dell'azienda di remunerare i fattori di produzione - processo di creazione di valore: I RICAVI DI VENDITA. 8.800 = utili d'esercizio - devono esserci sono fattori economici di breve periodo - ricavi maggiori dei costi - utile che va a pareggiare i costi e i ricavi. - ci permette di capire se è stato generato un reddito tale per poter ottenere valore per poter remunerare il capitale proprio.
TAVOLA DEL CAPITALE
Ci informa sul patrimonio dell'azienda e ci informa come è attrezzata l'impresa in previsione futura.
Le due tavole devono essere rappresentate entrambi con relativi impieghi e fonti: nella tavola inserisco il CAPITALE NETTO ed il relativo utile d'esercizio.
Ciò che unisce le
Le tavole sono: 1. L'UTILE/IL REDDITO: è un valore che rappresenta il punto di collegamento tra l'equilibrio reddituale e quello patrimoniale e finanziario. Nella tavola del reddito l'utile viene rappresentato a seguito dell'applicazione di un processo analitico, mentre nella tavola del capitale l'utile è rappresentato dando esplicitazione al processo sintetico. La tavola del reddito ci indica le fonti che avremo a disposizione per un successivo periodo amministrativo. 2. Sistema aziendale: Sottoinsieme: il sistema organizzativo - la proprietà di coordinamento al fine di raggiungere un obiettivo comune nel modo più efficace - è responsabile dell'equilibrio economico di breve e di lungo periodo. L'azienda deve essere stabile e flessibile ovvero adattarsi. In azienda, l'organizzazione si traduce in un'attività che coordina le variabili aziendali: capitale, lavoro,tecnologia – che costituiscono il sistema aziendale al fine di creare un assetto organizzativo orientato al perseguimento del fine aziendale.
Compito dell’organizzazione è di studiare le migliori combinazioni tra fattori produttivi e risorse umane, ai vari livelli della struttura aziendale (tutti questi elementi aiutano a perseguire il fine aziendale).
Organizzare significa: disporre della risorsa umana, secondo i fini e le condizioni dell’ambiente economico in cui si opera.
All’interno di un’azienda l’attività umana si presenta strettamente interconnessa con fattori tecnologici, energie, risorse personali e materiali. L’organizzazione deve essere sempre coordinata con la gestione e la rilevazione (o controllo).
L’assetto organizzativo comprende la struttura organizzativa (come sono strutturate le relazioni all’interno dell’azienda: come è organizzata, i reparti… - definisce cioè l’organigramma o
Relazioni gerarchiche o non all'interno dell'azienda. Con sistemi operativi si intendono quei sistemi che permettono l'efficacia dell'organizzazione aziendale (che sistemi devo mettere in atto per permettere ai vari reparti di comunicare).
Struttura organizzativa - deve tener conto del contesto sociale in cui opera e relativamente dell'arena competitiva. Deve tener conto anche degli obiettivi aziendali.
Funzioni dell'azienda:
- Come è organizzata
- Organizzazioni gerarchiche (orizzontali e verticali)
Sistemi operativi - funzionamento dell'organizzazione aziendale
Sistemi di controllo:
- Sistemi che regolano la presenza del personale
- Sistemi della valutazione delle competenze
- Sistema di comunicazioni
La struttura organizzativa deve tener conto del contesto sociale in cui l'azienda opera e del mercato o arena competitiva - coerenza di fondo.
Dimensioni di analisi: cosa analizza?
La risorsa umana e la sua
GESTIONE come: Analisi del singolo soggetto oltre all'intera collettività e la loro localizzazione all'interno dell'azienda
DEFINIZIONI
Quando parliamo di ASSETTO ORGANIZZATIVO - si fa riferimento ad un insieme di regole e processi che permettono di regolare le attività del personale:
- Ripartire e coordinare le attività relative al personale (ricerca e selezione del personale) come avviene? Lo seleziono io o lo delego?
- Pianificare, programmare, controllare i tempi e i volumi di produzione;
- Verificare l'assunzione, la permanenza e l'uscita dei soggetti aziendali;
- Favorire lo sviluppo delle competenze (interventi di formazione);
- Attuare la politica retributiva adottata dai vertici aziendali;
- Generare, divulgare ed elaborare flussi informativi (importante è avere un sistema informativo efficiente e grande, deve essere strutturato) per il decision-making.
STRUTTURA ORGANIZZATIVA: si intende la
modalità di distribuzione dei compiti e delle responsabilità tra i vari organi o unità operative. Definisce le modalità di: - Ripartizione del potere (gerarchia) - Ripartizione di responsabilità - Ripartizione di attività - Canalizzazione di informazioni - definisce il flusso di informazioni. Due elementi fondamentali sono: - Stabilità - Flessibilità Indica la capacità dell'azienda di adattarsi rapidamente a cambiamenti temporanei senza perdite di efficienza (danneggiare l'efficienza es. mutamenti nella domanda, variazioni carico di lavoro etc.) Struttura organizzativa elementare: - Semplice - Poco articolata in livelli - Accentramento delle funzioni direzionali (imprenditore) - Scarso formalizzazione dei sistemi operativi. Vicinanza dei centri decisionali alla clientela ereattività ai mutamenti del mercato forme: assetto gerarchico-imprenditoriale, forma artigiana, gruppo di pari – un sistema instabile che presenta un'alta reattività ai mutamenti del mercato. Lo svantaggio di questo sistema è la centralità dell'imprenditore nei processi decisionali con un ridotto sviluppo delle competenze professionali (poca collaborazione, poca rilevanza del personale). Struttura organizzativa funzionale: Si differenziano le attività, compiti e obiettivi attraverso la definizione di funzioni tecniche-specialistiche. (Al vertice vi sarà il consiglio di amministrazione o alta direzione) che definisce le strategie – ciò è supportato da organi di staff che supportano il sistema organizzativo che dipendono direttamente dall'alta direzione. Si individuano delle aree di competenza funzioni tecnico-specialistiche: linea commerciale, di produzione, funzioni ricerca e sviluppo, marketing – ilvantaggio è quello di sviluppare aree di competenza con valorizzazione delle competenze/professionalità e di conseguenza ogni reparto avrà il suo punto di riferimento che non sarà direttamente l'imprenditore. Maggiore sofisticazione delle competenze tecnico-specialistiche, definizione linea manageriale intermedia - ci sarà autonomia in base agli indirizzi ricevuti dal superiore - e costituzione organi di staff. Poca reattività ai mutamenti del mercato, rischio di sovra-specializzazione delle funzioni - direzione acquisiti a due diramazioni ad esempio: con numerosi passaggi prima che vi sia un intervento da parte del consiglio d'amministrazione - ragiona quindi a livello verticale. Ideale per una linea di prodotto due al massimo non una gamma. Struttura organizzativa divisionale: - ragiona a livello orizzontale, tipico di multinazionali che operano in settori diversi. Struttura organizzativa divisionale, ed ogni divisione deve avere la sua.autonomia che permetta di agire velocemente in risposta agli impulsi del mercato (una sorta di sott'azienda con la sua autonomia)
Struttura differenziata per finalità: di prodotto, di mercato, etc.
Alta reattività ai mutamenti del mercato e coerente con strategie di diversificazione, consente sviluppo di una cultura di divisione.
Necessità di sistemi di coordinamento, duplicazione di alcune funzioni aziendali.
Struttura organizzativa a matrice
Integra la dimensione funzionale (essendovi differenti funzioni all'interno dell'azienda) e la dimensione del prodotto, dell'area geografica...
Direzione generale con aree divisionali con le loro competenze (ciascuna area intercetta le varie funzioni in base alla loro necessità) e - rapporto di fiducia molto stretto.
Struttura che integra le dimensioni funzionali e di prodotto/progetto/area.
Alta reattività ai mutamenti del mercato (ideali per settori ad alta sofisticazione tecnica), applicazione
Diffusa delladelega, presidio sulle strategie aziendali con l'acronimo ASA (aree strategiche aziendali)
Difficoltà di gestione, organigramma complesso.
Struttura organizzativa per processi
Struttura che si focalizza sul cliente e snellisce il livello gerarchico interno. Le attività si contraddistinguono in:
- primarie e di supporto - importanza alle relazioni orizzontali (importanza primaria al cliente)