Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
2. CONFERENTI DI CAPITALE DI RISCHIO
Conferiscono mezzi monetari a titolo di capitale proprio soggetto al rischio generale di
impresa. il capitale di rischio è conferito a tempo indeterminato e i conferenti hanno diritto
agli utili via via prodotti dall'impresa e, sempre in linea di principio, possono cedere
liberamente i loro diritti vendendo le proprie quote di capitale di rischio; in caso di
cessazione dell'attività dell'azienda e di liquidazione della stessa, ciascun conferente di
capitale di rischio ha diritto ad una quota del patrimonio che residua dopo aver soddisfatto
tutti gli obblighi nei confronti delle altre parti.
I conferenti di capitale di rischio si aspettano una rimunerazione composta da due parti:
o La liquidazione periodica degli utili (in toto o in parte) conseguiti dall'impresa;
o Un «guadagno in conto capitale» rappresentato dalla differenza tra quanto
conferito e quanto realizzato al momento della cessione delle proprie quote o al
momento della liquidazione dell’impresa.
La rimunerazione del capitale di rischio è incerta e può configurarsi anche in forma di
perdita; cattivi risultati reddituali dell'impresa possono produrre la perdita totale del
capitale conferito.
Nella configurazione standard delle imprese «capitalistiche» del mondo occidentale i
conferenti di capitale di rischio hanno anche il diritto-dovere di esercitare -
direttamente, o attraverso propri delegati- il governo economico dell'impresa. Le attese
tipiche dei conferenti di capitale di rischio sono:
o Una rimunerazione del capitale di rischio (in forma di utili distribuiti e in forma di
guadagno in conto capitale) soddisfacente rispetto a quella ottenibile con
investimenti alternativi;
o Un adeguato livello di liquidità dell'investimento, ossia la possibilità di cedere le
proprie quote in tempi e a condizioni convenienti;
o La possibilità di influenzare e di controllare efficacemente i comportamenti
delle persone che esercitano il governo dell'impresa.
Occorre distinguere differenti fattispecie di conferenti di capitale di rischio perché i relativi
insiemi di attese possono assumere configurazioni profondamente differenti:
Negoziabilità delle quote di capitale di rischio in mercati regolamentati: da una parte
o abbiamo «società quotate ad ampio flottante» le cui azioni sono facilmente
acquistabili e vendibili in ogni momento a prezzi di mercato dall'altro lato abbiamo
«imprese a capitale chiuso» per le quali può essere difficile (o estremamente
oneroso) sia acquistare sia vendere quote di capitale di rischio;
o Numerosità dei conferenti di capitale di rischio, distribuzione delle quote possedute
ed interesse ad un ruolo attivo. Possiamo avere un solo conferente di capitale di
rischio oppure una pluralità; in caso di pluralità, le quote possono essere distribuite
nelle forme più varie e i conferenti di capitale di rischio possono ritenere più o meno
conveniente partecipare attivamente alla vita. Così si formano le varie figure dei
conferenti di capitale di rischio: unico, di controllo, di minoranza attiva, di minoranza
passiva;
Natura giuridica (ed economica) dei conferenti di capitale di rischio: singole
o famiglie, imprese, lo Stato, fondi comuni di investimento, fondi pensione…
o La partecipazione diretta o indiretta- mediante rappresentanti – dei conferenti di
capitale di rischio sugli organi di governo economico dell’impresa;
o Il grado di concentrazione del rischio del soggetto che ha investito gran parte del
proprio patrimonio, oppure solo una piccola frazione dello stesso in capitale di
rischio di una singola impresa;
o L’eventuale appartenenza dell'impresa ad un gruppo di imprese e la sua posizione
di controllante o di controllata.
Le varianti sopra accennate danno luogo a sistemi di attese notevolmente differenti; si
considerino i seguenti casi:
Un imprenditore, unico conferente di capitale di rischio, unico amministratore
o dell'impresa, che sta progettando di quotare l'azienda in borsa cedendo il 49% del
capitale;
o Un azionista di controllo (con il 5% del capitale di rischio) di una grande impresa
quotata, contemporaneamente amministratore delegato della stessa,
contemporaneamente azionista di controllo (al 100%) di un'altra impresa che è
fornitore (o cliente) della prima;
o Una persona che ha investito tutti i suoi risparmi in azioni di una grande impresa
quotata ad azionariato diffuso detenendo un milionesimo del capitale di rischio
complessivo.
Dal punto di vista dell'impresa, l'attesa generale è quella di poter far conto su numerosi
soggetti disposti ad investire capitale di rischio soprattutto nei momenti di crescita, di
cambiamento ed eventualmente di crisi.
3. FORNITORI
Apportano all’impresa condizioni di produzione di varia natura secondo una pluralità d
condizioni di scambio: la qualità dei beni, i volumi, i prezzi unitari e complessivi, i tempi e i
modi di consegna, le garanzie, i tempi e i modi di pagamento.
Talvolta il rapporto si esaurisce in un singolo scambio o in pochi scambi tuttavia, tra cliente
e fornitone si stabiliscono scambi ripetuti e frequenti nel tempo e si instaurano relazioni
stabili complesse che includono forme di collaborazione nello sviluppo di know-how
tecnologico e commerciale.
Le relazioni stabili tendono a produrre alti livelli di conoscenza reciproca e di fiducia tra le
parti = si riducono i costi di transazione che sono una parte molto rilevante dei costi
complessivi di fornitura.
Le attese dell’impresa cliente sono: qualità del bene corrispondente alle proprie esigenze
e stabile, prezzo contenuto e tempi di pagamento non troppo brevi, consegna pronta e
tempestiva, garanzie ampie e durature, idee e proposte utili per lo sviluppo delle
competenze tecniche e commerciali.
Le attese generali dell’impresa fornitrice sono: conoscenza anticipata e bassa variabilità
della qualità, dei tempi e dei volumi dei beni richiesti dal cliente, continuità del rapporto di
fornitura, prezzi e altre condizioni economiche sufficientemente rimunerativi, idee e
proposte utili per lo sviluppo delle competenze tecniche e commerciali.
Le relazioni tra clienti e fornitori assumono caratteri particolari quando i rapporti di forza
sono notevolmente sbilanciati in favore dell’una o dell’altra parte
o Uno dei due soggetti è l’unico o principale produttore o compratore del bene in
oggetto ossia quando siamo in presenza di situazioni di oligopolio, monopolio,
monopsonio
o Quando una delle due parti ha effettuato investimenti specifici per attivare la
relazione di fornitura, il rischio di perdere in tutto o in parte il valore dell’investimento
effettuato, pone in una situazione di debolezza il soggetto che ha effettuato
l’investimento
Tra le due parti esiste una forte asimmetria informativa, chi dispone di minori
o conoscenze sull’oggetto dello scambio, sugli interessi della controparte e sui
possibili futuri stati del mondo, si trova in una situazione di debolezza.
4. CONFERENTI DI CAPITALE DI PRESTITO
Apportano mezzi monetari che sono messi a disposizione dell'impresa per un dato periodo
di tempo a fronte dell'impegno di rimborso del capitale e di pagamento di interessi nella
misura e nei tempi stabiliti.
Nelle economie moderne si è sviluppata una gamma amplissima di forme tecniche di
prestito e i conferenti di capitale di prestito possono essere banche, altri intermediari
finanziari, famiglie, imprese.
Le attese dell'impresa che ricorrono al capitale di prestito sono condizioni generali
favorevoli e comunque allineate alle condizioni di mercato; varietà e flessibilità, delle
modalità di finanziamento in relazione alle proprie esigenze specifiche, supporto tecnico
per la scelta delle forme di finanziamento più convenienti, disponibilità da parte dei
finanziatori ad una relazione duratura e di sostegno sia nelle fasi di rapida crescita che
nelle eventuali fasi di difficoltà.
Le categorie di capitale di prestito hanno naturalmente attese differenti ma, in generale,
sono interessate alla trasparenza dell'impresa finanziata, alla sua solidità patrimoniale, alla
sua redditività e alla capacità di produrre flussi di cassa sufficienti per rimborsare
puntualmente e pagare gli interessi.
Il rapporto tra l'impresa e il conferente di capitale di prestito assume caratteri speciali in
due circostanze:
Quando il finanziatore ha investito una quota molto rilevante delle proprie
→ disponibilità nell'impresa di riferimento e quest'ultima si trova in situazioni di
tensione reddituale o monetaria; in questo caso la vita duratura economica
dell'istituto finanziatore viene a dipendere direttamente dalle scelte di governo
dell'impresa finanziata di conseguenza, il finanziatore chiederà di poter partecipare
a tali scelte
Quando la forma tecnica del finanziamento prevede la possibilità che il prestito si
→ trasformi in capitale di rischio; è il caso dei prestiti obbligazionari convertibili ed è
evidente che in questo caso diventano rilevanti anche le considerazioni sopra svolte
in merito alle relazioni tra l'impresa e i conferenti di capitale di rischio.
5. IMPRESE DI ASSICURAZIONE
Coprono rischi particolari delle imprese clienti a fronte di «premi”. Il contenuto del rapporto
tra assicurato e assicuratore varia notevolmente in relazione al grado di prevedibilità dei
possibili sinistri;
Da un lato possiamo avere rischi «standard» per i quali si dispone di lunghe serie
♦ storiche di numerosi casi omogenei;
Dall’altro lato possiamo avere rischi «speciali» per i quali è particolarmente difficile
♦ sia prevedere ex ante la probabilità del verificarsi del sinistro sia valutare ex post
l'entità economica dello stesso.
In queste situazioni di alta incertezza, si manifestano con particolare evidenza due forme
di comportamento opportunistico:
o Il fenomeno della selezione avversa per cui tendono ad assicurarsi i soggetti che
sanno di essere ad alto rischio e che confidando di poter tener nascosta questa loro
condizione, puntano a pagare premi standard;
o Il fenomeno dell'azzardo morale per cui, ex post, in caso di sinistro l'assicurato,
approfittando della difficoltà di accertamenti oggettivi tende ad esagerare la
valutazione del danno per ottenere un rimborso particolarmente elevato
6. CLIENTI
Acquistano i beni prodotti dall'impresa e gestiscono il rapporto secondo le molteplici
condizioni dello scambio. Le relazioni che perdurano nel tempo, la cooperazione nello
sviluppo del know-how tecnico e commerciale, le asimmetrie di potere contrattuale.
La numerosità, l'intensi