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PROBLEMA. COME FACCIO A IDENTIFICARE L'AMMORTAMENTO?
Dove sono le regole che identificano la corretta rilevazione dei valori? C'è il CODICE CIVILE. Ma è estremamente sintetico. Devo integrarlo con i PRINCIPI CONTABILI, a cui aggiungo sempre anche le OSSERVAZIONI DOTTRINALI. Perché i principi sono formalizzati. Ci sono i principi italiani (OIC) e internazionali (IAS/FRS). Ora studiamo gli OIC, però essi richiamano gli IAS. Però gli IAS dicono delle cose in più.
PROCEDIMENTO DI AMMORTAMENTO = in base agli OIC e alla dottrina è un procedimento che ripartisce un costo pluriennale in + esercizi. Per identificare questi valori ed effettuare il procedimento, devo individuare 3 cose:
- DETERMINARE IL VALORE DA AMMORTIZZARE (cioè il costo del bene pluriennale da ripartire nei vari esercizi)
- DETERMINARE LA VITA UTILE DEL BENE (quanti anni dura)
- TROVARE IL CRITERIO DI AMMORTAMENTO (come lo impartisco?)
1) VALORE DA AMMORTIZZARE = COSTO
DI FATTURA + ONERI ACCESSORI - VALORE RESIDUO DIREALIZZO.
Devo sommare il costo di fattura del bene (es: 1000 + IVA --> il valore è 1000) agli oneri accessori (es: tutto il montaggio, i costi di collaudo...). Se montaggio e collaudo costano 300, non li scrivo in CE, ma li aggiungo al valore dell'impianto --> 1300. A questo devo sottrarre il valore residuo di realizzo, cioè quanto vale il bene quando non lo userò più. Questo valore può essere 0 o molto alto. (Es: se cambio macchina aziendale, la rivendo). Questo valore lo sottraggo al 1300, e ottengo il valore da ammortizzare.
2) VITA UTILE = n° di esercizi su cui devo ripartire il valore da ammortizzare. Cambiando questo, cambiano sia l'UTILE, sia lo SP. Questo va determinato al momento dell'acquisto, quindi è una previsione, ipotesi (male ipotesi sono soggettive e non è detto che andrà così).
- grado di utilizzo del bene : ad esempio, per una scrivania
sarà sempre lo stesso, per un impianto sarà diverso.
obsolescenza economica o fisica: l'obs. fisica è l'usura fisica, quanto il bene si consuma. Quella economica invece è il superamento di quel bene (es: un computer dopo 2 anni è stra superato. Ciò vale in modo particolare per tutti i beni tecnologici).
perizie e stime dei produttori
piano aziendale di sostituzione dei cespiti
tutti i fattori ambientali (acqua, aria, clima..)
condizioni di utilizzo del bene all'interno dell'azienda (es: quante volte lo uso al giorno?)
manutenzioni e riparazioni: queste sono un costo, quindi l'azienda decide se riparare il bene e allungarne la vita utile, oppure no.
collegamento con altri beni pluriennali (meno logico ma + importante!).
Ipotizzo di avere un bene che dura 4 esercizi.
1 2 3 4 Il 3° anno il bene si rompe. Ne compro un altro che dura 10 anni. Ma se lo posso usare solo per 2 anni perché è inserito in un
processo di produzione che farà per soli 2 anni, il costo va ammortizzato in 2 anni, e non in 10. - vita residua del prodotto che viene fabbricato con quel bene: ad esempio, se è una sega per tagliare il legno questa voce non ha importanza, ma se deve produrre un bene che passerà di moda l'anno prossimo, e tra un anno non userà più il bene, questo incide molto sulla vita utile.
3) CRITERIO DI AMMORTAMENTO
Es: ho un bene da 2000 e lo divido in 15 anni. Come lo divido? Ci sono criteri:
- utilizzati e accettabili
- utilizzati ma non accettabili.
CRITERIO DELLE POLITICHE DI BILANCIO. NON ACCETTABILE!
Le imposte non c'entrano niente con le politiche di bilancio.
Es: quest'anno voglio avere un utile alto perché devo chiedere un prestito in banca, quindi metto costi molto bassi. Oppure: quest'anno voglio avere un utile basso perché ho delle pratiche aperte con i sindacati e se ho un utile basso non possono avanzare pretese.
In questo modo,
però, faccio un bilancio che è: a) giuridicamente invalido b) inutilizzabile a fini gestionali. Perché non mi fa capire come va la mia azienda. Comunque, è molto usato.
- AMMORTAMENTO A QUOTE DECRESCENTI. ACCETTABILE! molto usato.
Ci sono 2 criteri per calcolare le proporzionalità:
- CRITERIO LOGARITMICO
- METODO ARITMETICO
CRITERIO LOGARITMICO
n = n° anni di utilizzo
B = valore netto di realizzo
v = valore originario
= % di ammortamento
per esempio, n = 3, B = 5, v = 100.
% ammortamento = = 63,15%
La percentuale di ammortamento rimane fissa, perché viene applicata ad un valore di inizio che viene decurtato. Il valore di inizio anno lo definiamo VALORE CONTABILE NETTO, cioè il valore da ammortizzare al netto del fondo ammortamento.
Esercizio
Anno 1, all'1/1
valore da ammortizzare = valore da utilizzare - valore di realizzo = 100 - 5 = 95.
95 - 63,15 % = 59,9925
Anno 2, all'1/1
95 - 59,9925 = 22,1072 --> questo sarà
l'ammortamento del secondo annoAnno 3, all'1/195 - 59,9925 - ...... = ________I 3 valori in rosso, sommati, mi devono dare 95 per far tornare il bilancio. Ma visto che con l'etodo logaritmicoho tanti decimali che arrotondo, questo 3° valore si calcola per differenza, per ottenere 95.Problema di questo metodo: ottengo un risultato assurdo quando B = 0.Io immagino che alla fine dell'utilizzo il bene valga 0. Se calcolo di avere un ammortamento nel 1° anno parial 100%, avrò :Questo è un grande limite della formula. Quindi vale sempre tranne quando B = 0.Per esame: se la prof chiede qualcosa a livello logaritmico, lo chiede solo a livello teorico, senza calcolarepoi quanto viene.- METODO ARITMETICOn = 3v = 100B = 5%ammortamento : n° di esercizi di vita utile rimasti (all'1/1 di ogni esercizio).sommatoria anni di vita utileAdesso, la % varia e diventa più piccola, mentre il valore da ammortizzare è fisso (il contrario diprima!).3/ (3+2+1) * 95 = 47,5 AMMORTAMENTO 1° ESERCIZIO
1) 2 / (3+2+1) * 95 = 31,5
2) 1 / (3+2+1) = 16
3) ANCHE QUI obbligatoriamente la somma deve dare 95, ma ho il problema degli arrotondamenti quindi lo calcolo per differenza. QUESTI 3 VALORI SONO IL VALORE EFFETTIVO, NON LA PERCENTUALE!
questa è la percentuale che applico al valore originario (95)
SP CE100 fondo ammortam. 1 amm. 47,5
SP CE 2100 fondo ammortam. amm. 31,5 +31,5 = 79
SP 3CE100 fondo ammortam. amm. 16 47,5 +31,5+16 = 100
PLUSVALENZE / MINUSVALENZE
Ho un impianto da 200. Lo uso un anno:
SP Adesso vale 150. Lo vendo --> a 150 = né minusvalenza né plusvalenza
a 160 = plusvalenza 10
200 50 a 90 = minusvalenza 60
La plusvalenza o la minusvalenza deriva dal confronto fra il valore iscritto in dare al netto del fondo ammortamento e il valore incassato. Questo valore (valore iscritto in dare meno il fondo ammortamento) si chiama VALORE CONTABILE NETTO.
A casa : capire perché il valore da ammortizzare deve
essere decurtati del valore di presunto realizzo! ESERCIZIO acquistato impianto 1000 + IVA costi collaudo 150 + IVA costi installazione 50 + IVA costi trasporto 100 + IVA valore residuo di realizzo 300 vita utile 10 anni. Fare SP e CE dei primi 4 anni indicando valore degli impianti, fondo ammortamento e ammortamento. Con metodo aritmetico. Domanda da esame: Determina l'ammortamento e il fondo ammortamento presente in bilancio alla fine del 4° anno. (metodo aritmetico, a quote decrescenti). CRITERIO A QUOTE CRESCENTI: NON UTILIZZABILE! È come quello a quote decrescenti, ma le quote sono invertite. Mi porta a un risultato illogico, perché mi risulta che il bene mi dà un'utilità massima l'ultimo anno, e poi l'anno dopo non vale più niente. CRITERIO A QUOTE COSTANTI: UTILIZZABILE, per certe condizioni. È banale: se devo ammortizzare 1000 in 10 anni, faccio 100 all'anno. Lo posso usare per i beni che più o menoCRITERIO FUNZIONALE:
È quello ''ottimale'', perfetto. Ma ha dei limiti. Io programmo l'effettiva utilità, funzionalità del bene, e in base a questo calcolo divido l'ammortamento.
Esempio:
Ho un macchinario che dura 5 anni. Calcolo l'ammortamento in proporzione alle ore di utilizzo:
- 1° anno = 1000
- 2° anno = 1200
- 3° anno = 400
- 4° anno = 800
- 5° anno = 2000
LIMITI: lo posso usare solo per certi beni. Solo per il reparto prettamente produttivo. Che senso avrebbe applicarlo a una scrivania?
DIFFICOLTÀ:
Trovare un parametro di misurazione dell'utilizzo che sia logico, perfetto. In questo caso abbiamo considerato le ore. Però il parametro
dimisurazione deve catturare esattamente il consumo. Es: teoricamente in 2 ore di lavoro lo consumo il doppio che in un'ora. Ma se in 1 ora lo faccio andare alla massima velocità e in 2 ore alla minima potenza, finisce che in 1 ora consumo 3 volte tanto quello che avrei consumato in 2 ore.
CRITERIO A VALUTAZIONE PREZZI DI MERCATO: usato ma non accettabile.
- SP al 31/12/n CE es. n Io voglio che da bilancio m risulti il valore di mercato del fabbricato, e non fabbricati fondo ammort. 100 l'effettivo valore che devo ancora 1000 amm. 200 pagare.
- A prezzo di mercato, quest'anno il fabbricato vale 780 (ho fatto una perizia per calcolarlo). Quindi calcolo il fondo ammortamento per differenza SP al 31/12/n+1 CE es. n per fare in modo che dal bilancio mi risulti il prezzo di mercato.
fabbricati fondo 1000 amm. 220 Questo metodo per la legge italiana e gli OIC è sbagliato!!! NON abbiamo parlato di ammortamento fiscale. SALTARE la parte fiscale sul libro (per ora).
Saltare eventuali frasi contenenti le parole ''ammortamento anticipato o accelerato''.ART. 2423 : principi di chiarezza, veridicità, correttezza.
ART. 2426: dice che il bilancio deve rispettare il consumo
CONSIDERAZIONI:
- l'utile non è denaro. con il concetto di ammortamento, questo vale ancora di più! È un'imputazione di consumo solo sulla carta. L'utile non è denaro, è astratto.
- quando dico che il bilancio deve essere veritiero, deve riflettere una veridicità ipotetica.
- L'ammortamento è un valore soggettivo, che riflette delle ipotesi (5 consulenti potrebbero fare 5 ipotesi diverse). Diventa diffic