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SP

cassa 40.000 Cn 40.000

impieghi fonti

CONTO ECONOMICO

ricavi 20.000

costi 15.000

denaro 5.000

20.000 20.000

t1

SP debiti 7.500

cassa 32.500 t0

Cn 40.000

crediti 20.000 reddito 5.000

52.500 52.500

riepilogo:

debiti: sono rappresentati da persone fisiche e giuridiche

mutuo: debiti verso la banca, rappresentati dai finanziamenti

crediti: conti accesi a persone fisiche e giuridiche

crediti/debiti di funzionamento: svolgimento normale attività operativa

crediti/debiti di finanziamento: oggetti di negoziazione di denaro

questa distinzione serve per capire la natura del credito/debito

le grandezze economiche riguardano: il capitale proprio,di rischio, quello che i soci versano nell’azienda e il reddito

utile: remunerazione dei soci

circuito dei finanziamenti: ruota in senso antiorario - entrate verso uscite

circuito della produzione: ruota in senso orario - uscite verso entrate

20

ESERCIZIO

1)Costituzione di una società da parte di tre soci con sottoscrizione di un capitale pari a 20.000, di cui 10.000 versati in contanti

2) Ottenimento di un prestito a lungo termine pari a 10.000

3) Acquisto di fattori della produzione (materie prime) per 5.000 con pagamento differito

4)Acquisto di fattori della produzione (mano d’opera) per 5.000 con pagamento in contanti

5) Acquisto di altri fattori della produzione per 3.000 con pagamento differito

6) Pagamento del debito contratto con l’operazione 3 (acquisto materie)

7) Vendita di prodotti ottenuti attraverso la lavorazione dei fattori acquisti (interamente consumati) per 15.000 con incasso metà in

contanti e metà differito (tutto quello che l’azienda ha comperato l’ha trasformato in prodotti finiti - zero rimanenze)

8) Restituzione del prestito dell’operazione 2 con pagamento interessi pari a 1.000

Si proceda a:

Rappresentare le operazione nello schema dell’attività complessiva dell’azienda

Determinare la composizione del capitale nella fase di costituzione e dopo ogni operazione

Confrontare il capitale iniziale e quello finale. Da che scaturisce l’eventuale variazione?

1) operazione che appartiene al circuito dei finanziamenti

- ramo finanziario: + denaro 10.000 (VF+)

+ credito 10.000 (VF+)

- ramo economico: + Cn 20.000 (VE+)

2) operazione che appartiene al circuito dei finanziamenti

- ramo finanziario: + denaro 10.000 (VF+)

+ debito 10.000 (VF-)

3) operazione che appartiene al circuito della produzione

- ramo finanziario: + debiti 5.000 (VF-)

- ramo economico: f x p 5.000 (VE-)

4) operazione che appartiene al circuito della produzione

- ramo finanziario: - denaro 5.000 (VF-)

- ramo economico: f x p 5.000 (VE-)

5) operazione che appartiene al circuito della produzione

- ramo finanziario: + debiti 3.000 (VF-)

- ramo economico: f x p 3.000 (VE-)

6) operazione che appartiene al circuito della produzione

(si collega all’acquisto dei fattori delle produzione)

- ramo finanziario: - debiti 5.000 (VF+)

- denaro 5.000 (VF-)

7) operazione che appartiene al circuito della produzione

(che viene chiuso con la vendita)

- ramo finanziario: + denaro 7.500 (VF+)

+ crediti 7.500 (VF+)

- ramo economico: q x p 15.000 (VE+)

8) operazione che appartiene al circuito dei finanziamenti

- ramo finanziario: - debiti 10.000 (VF+)

- denaro 11.000 (VF-)

si ha quindi un delta di 1.000 che è un costo (non correlato alla produzione)

- ramo economico: f x p 1.000 (VE-)

VF + VF + VE + VE -

+ denaro 10.000 (1) + debiti 10.000 (2) Cn 20.000 (1) f x p 5.000 (3)

+ crediti 10.000 (1) + debiti 5.000 (3) q x p 15.000 (7) f x p 5.000 (4)

+ denaro 10.000 (2) - denaro 5.000 (4) f xp 3.000 (5)

- debiti 5.000 (6) + debiti 3.000 (5) f x p 1.000 (8)

denaro 7.500 (7) - denaro 5.000 (6)

+ crediti 7.500 (7) - denaro 11.000 (8)

+

- debiti 10.000 (8) 21

t0

SP

cassa 10.000 Cn 20.000

credito 10.000

totale 20.000 totale 20.000

costi CE ricavi

f x p 5.000 q x p 15.000

f x p 5.000

f x p 3.000

f x p 1.000

totale 14.000

utile 1.000

totale finale 15.000 totale 15.000

4

∑ ∑ f x p = 14.000 + R = 15.000

t0 = t1 i=4 t1

SP t0

cassa 6.500 Cn 20.000

credito 17.500 debiti 3.000

reddito 1.000

totale 24.000 totale 24.000

t1 t0

Cn = Cn 20.000 + R = 21.000

22

LE CARATTERISTICHE DELL’AZIENDA DI EROGAZIONE

capitolo 7.

In relazione al fine, le aziende, si distinguono in aziende di produzione/imprese (creazione ricchezza) e aziende di erogazione

(erogare, consumare la ricchezza ottenuta). Le due tipologie hanno quindi un fine differente che governa il loro funzionamento.

Le aziende di erogazione sono unità economiche finalizzate all’erogazione di ricchezza per il soddisfacimento dei bisogni umani.

Le aziende di pura erogazione sono poche e la ricchezza arriva da fonti esterne, non svolgono nessuna attività economica -

monastero suore di clausura. Le aziende a fine erogativo sono molto più ampie, presuppongono attività economiche e gestioni

lucrative finalizzate ad ottenere un profitto destinato al soddisfacimento dei bisogni.

Le aziende di erogazione si dividono in:

- pubbliche: stato, regione, province, comuni, aziende partecipate da enti pubblici (es. aziende che erogano acqua)

- private: famiglie (anche se di di un solo individuo), associazioni, fondazioni

—> famiglia: tipica azienda di erogazione che ha come obiettivo quello di soddisfare i bisogni dei suoi membri erogando ricchezza

raccolta attraverso una pluralità di fonti, quali:

- reddito dei suoi componenti

- reddito derivante da investiti patrimoniali fruttiferi

- reddito derivante dall’eventuale gestione di imprese

—> associazioni: nascono dall’aggregazioni di soggetti che si organizzano per il raggiungimento di obiettivi comuni di carattere non

lucrativo (culturali, benefici, politici, sportivi ecc.)

esse traggono risorse da:

- contribuiti degli associati

- contributi di terzi

- eventuali altre fonti

Nascono dalla volta di una pluralità di persone e sono soggette alla volontà degli stessi associati. In essa prevalgono gli elementi

personali rispetto a quelli patrimoniali.

—> fondazioni: prendono vita allorquando un soggetto detto fondatore mette a disposizione un patrimonio i cui frutti vengono

utilizzati per perseguire il fine non lucrativo ( culturale, scientifico, assistenziale ecc.) assegnato alla fondazione stessa.

Nella fonda<ione l’elemento patrimoniale predomina rispetto a quello personale.

L’azienda di erogazione presenta una gestione complessa e composita formata da tre aree:

gestione di pura erogazione

1) gestione patrimoniale

2) gestione imprese connesse

3)

La gestione di pura erogazione si caratterizza dalla presenza di entrata di denaro (proviene dall'attività lavorativa dei genitori),

con il quale acquisto i beni e i servizi di cui membri della famiglia hanno bisogno, si hanno quindi delle uscite (ciò che entra viene

consumato). Anche qui ci sono grandezze di natura finanziaria e di natura economica.

L’azienda di erogazione è caratterizza da un gestione complessa e composita. Nella sua unità sistematica si possono individuare

tre nuclei nei quali si sviluppa la dinamica aziendale:

conferimenti di capitale in imprese - si svolge l’attività puramente erogati: acquisizione di risorse e loro utilizzo per il

1) soddisfacimento dei bisogni

utili o perdite dell’esercizio di impresa - nucleo riguardante il sistema economico-patrimoniale

2) ritorni da investimenti in capitali in imprese (capital gain) - nucleo relativo alla gestione di eventuali sistemi economici

3) d’impresa

Quindi la gestione di pura erogazione si svolge attraverso

- acquisizione di ricchezza da una pluralità di fonti pubbliche e/o private (semicircuito delle provviste)

- la conseguente utilizzazione di tale ricchezza per il soddisfacimento del piano dei consumi (semicircuito dei consumi)

Da questa duplice discrasia vengono generati gli altri due rami della gestione: la differenza positiva o negativa dei flussi di provvista

e quelli di impiego sono all’origini della gestione patrimoniale e di quella produttiva.

23

Se le provviste sono maggiori dei consumi abbiamo l’avanzo economico del processo erogativo puro, si genera quindi un

risparmio. Questo risparmio viene investito in beni immobili (terreno, fabbricati) o in beni mobiliari (depositi bancari, titoli di stato,

obbligazioni, azioni)

PROVVISTE > CONSUMI—> avanzo economico del processo economico puro —> risparmio —> investimento circuito degli

investimenti

Se, invece, le provviste sono minori dei consumi abbiamo il disavanzo economico del processo erogativo puro.

PROVVISTE < CONSUMI—> fabbisogno —> contrazione di debiti di finanziamento (circuito dei finanziamenti)

Si aggiunge il circuito dei finanziamenti che si chiude con la rivendita dei beni investiti (che comporta entrate).

L’azienda di erogazione potrebbe anche essere titolare di un’impresa.

Il soggetto decisore dell’azienda di erogazione (pater familias) diviene imprenditore, si innesta conseguentemente anche il circuito

di investimenti in imprese.

Circuito investimenti in imprese connesse

conferimenti di capitale in imprese

1) utili o perdite dell’esercizio di impresa

2) ritorni da investimenti in capitali in imprese (capital gain)

3)

Nella gestione di pura erogazione si contrappongono flussi di segno opposto l cui saldo genera avanzo, disavanzo o pareggio del

processo erogativo puro.

A questo risultato intermedio si dovranno sommare algebricamente gli effetti della gestione patrimoniale (rendite patrimoniali), i

costi legati all’amministrazione di questi beni e gli oneri connessi alla contrazione di prestiti onerosi.

24

25

L’EQUILIBRIO AZIENDALE E IL SUO MODELLO

capitolo 5

La teoria dell’equilibrio applicata all’azienda è stata fondata negli anni ’40 (Aldo Amaduzzi - il sistema dell’impresa nelle condizione

prospettiche del suo equilibrio, 1947)

In generale un sistema è in equilibrio quando è soddisfacente lo stato delle sue condizioni oggettive, di composizione e di

funzionamento

- studio di condizioni di razionalità della vita aziendale —> che rappresentano la constatazione di quanto deve accadere affinché

il sistema possa mantenersi in equilibrio

- ricerca delle leggi secondo le quali nella variabilità dell’andamento (andamento dell’azienda variabile) vengono mantenute,

migliorate, perdute e ripristinate, tali condizioni di equilibrio.

sistema aziendale:

- equilibrio oggettivo

- equilibrio soggettivo

L’economia dell’azienda difatti si esplica oggettivamente in un sistema di operazione ed è, al contrario, soggettivamente legata ad

un soggetto operatore,

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Publisher
A.A. 2017-2018
61 pagine
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher bucan.diana di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bergamo o del prof Rossi Claudia.