Economia aziendale
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ESTRATTO DOCUMENTO
-> i fattori generici possiamo definirli come beni di natura monetaria, cioè legati alla moneta
[valori certi]
Denaro valore certo
Crediti non è un valore certo perché porti decidere di non pagare, quindi è un valore di
natura monetaria ma è assimilabile alla moneta, un temporaneo sostituto della
moneta = assimilati
+ ci sono anche i valori presunti
-> i fattori specifici possiamo definirli come beni di natura produttiva, ovvero il suo costo
[PASSIVITA']
Debiti valore monetari assimilati
Come possiamo rappresentare il capitale al termine della fase di istituzione?
Quando osservo l'azienda in fase di istituzione possono crearsi due situazioni:
Azienda ex novo [nasce in quel momento, non ha nessuna storia passata]
• Costituzione di un'azienda sulla base di imprese preesistenti [nella nuova azienda
• confluisce una realtà preesistente; per fusione, per acquisizione ecc] -> una o più aziende
che confluiscono in una nuova azienda, cambia la complessità di misurazione perché porto
nella mia nuova azienda qualcosa che già funzionava e aveva già una coordinazione propria
AZIENDA EX NOVO
(Non considero macchinari e impianti)
Schema capitale in fase di istituizione
ATTIVITA' (capitale lordo) PASSIVITA'
Beni di natura monetaria Debiti
- -
Denaro Che derivano dai primi acquisti (verso i fornitori)
- -
Crediti Debiti di finanziamento
Beni di natura produttiva Capitale netto
- Fattori di primo impianto [spese legali, tutta la
parte burocratica per far si che l'azienda acquisti
personalità giuridica] Capitale sociale [capitale versato dai soci]
- Mobili e arredi
- Beni apportati [ovvero beni che vengono
conferiti dai soci nel momento dell'istituzione]
In fase di istituzione capitale netto e capitale sociale coincidono
ESERCIZIO 1:
Colombo 30 000€
Olivari 30 000€
Spese impianto 500€
Mobili e arredi 1 000€
Istante 1 ATTIVITA' (capitale lordo) PASSIVITA'
Beni di natura monetaria Debiti
- Cassa 60 000€
Beni di natura produttiva Capitale netto
Capitale sociale 60 000€
Istante 2 ATTIVITA' (capitale lordo) PASSIVITA'
Beni di natura monetaria Debiti
- Cassa 58 500€
Beni di natura produttiva Capitale netto
- Fattori di primo impianto 500€
- Mobili e arredi 1 000€ Capitale sociale 60 000€
Tot attività 60 000€
ESEMPIO 2:
Socio A 20 000€
Socio B macchinario che vale 20 000€
Socio C materie prime che valgono 10 000€
Spese di impianto 1 000€ (differite, ovvero non in contanti)
Mutuo 12 000€
Istante 1 ATTIVITA' (capitale lordo) PASSIVITA'
Beni di natura monetaria Debiti
- mutuo 12 000€
- Cassa 20 000€ + 12 000€ = 32 000€ - Debiti per spese di impianto 1 000€
Beni di natura produttiva Capitale netto
- Macchinario 20 000€ Capitale sociale 50 000€
- Materie prime 10 000€
- Spese impianto 1 000€
Tot attivo: 63 000€ Tot passivo: 63 000€
IMPRESE PREESISTENTI
La costituzione delle imprese preesistente consiste nella confluenza di una Old in una New
- Acquisisco un'azienda
- Vecchia azienda confluisce in una nuova
Cambia perché stiamo apportando una realtà che ha già una sua coordinazione e si creano
delle sinergie, ovvero delle convenienze economiche
Integrare il processo produttivo (es. compro il mio fornitore oppure e-commerce)
• Acquisto un mio concorrente
• Avere delle sinergie e sfruttare le complementarietà
•
Non posso considerare quell'azienda come la somma dei suoi singoli beni -> problema di
valutazione, come faccio a valorizzare?
Vari metodi per dare valore:
- trasformo il reddito dell'azienda in un valore che in genere è di più della somma dei suoi
beni [= avviamento]
Bisogna capire come rappresentare l'apporto della azienda old 6 ottobre 2016
I beni apportati sono disgiunti e vanno a formare all'interno dell'azienda un tutto organizzato.
Nelle aziende preesistenti nasce una nuova azienda ma porta dentro di se una realtà già
organizzata quindi non può essere valutata come la somma dei suoi beni disgiunti -> bene
congiunto, ovvero è da considerare come un insieme e il suo valore rispetto alla somma dei
beni è superiore.
1. Necessità di fare una valutazione dell'apporto [un consulente fa i calcoli, un soggetto esterno
in modo che sia imparziale]
-> determinato valore (valore 1) 1 000€
2. Prediamo i valori della cassa, dei crediti, dei debiti e aggiungiamo il valore del magazzino e li
valorizziamo al loro presunto valore di realizzo
-> ottengo un secondo valore (valore 2) 200€
3. (Valore 1) - (valore 2) = 1 000 - 200 = 800€
4. Attribuisco la differenza all'immobilizzazione cioè ai fattori durevoli (4) 700€
5. [(valore 1) - (valore 2)] - (4) = 800 - 700 = 100€
-> AVVIAMENTO: fatto che l'azienda sia avviata
ESERCIZIO: Montebianco spa
Castelli 150 000€ [denaro]
Grigis 150 000€ [beni disgiunti (capannone ed edificio)]
Maffioletti 200 000€ [azienda esistente] -> abbiamo determinato il valore dell'apporto
(passo 1)
Passo 2 - totale degli elementi attivi 65 000€
Totale degli elementi passivi 45 000€
-> valore cassa, crediti ecc 20 000€
Passo 3 - 200 000 - 20 000 = 180 000€
Passo 4 - cercare di attribuire il valore del passo 3 all'immobilizzazione
-> 160 000€
Passo 5 - 180 000 - 160 000 = 20 000€ AVVIAMENTO
ATTIVITA' (capitale lordo) PASSIVITA'
Beni di natura monetaria Debiti
Debiti verso fornitore 15 000€
Cassa 150 000€ (Castelli) + 2 000€ (Maffioletti) Debiti per primi acquisti 2 000€
Banca 20 000€ (azienda Maffioletti) Debiti verso banche 30 000€
Crediti 35 000€ (azienda Maffioletti) Tot debiti 47 000€
Beni di natura produttiva Capitale netto
Immobili 150 000€ (Grigis) + 40 000€ (azienda Capitale sociale 500 000€
Maffioletti)
Impianti 60 000€
Macchinari 50 000€
Attrezzature 10 000€
Scorte 8 000€
Spese di impianto 2 000€
Avviamento 20 000€ Tot 547 000€ Tot. 547 000€
FUNZIONAMENTO dell'azienda di produzione
Mercato finanziario Mercato dei fattori della
[strumenti finanziari sopra i produzione [mercato di
12 mesi] e monetario approvvigionamento]
[inferiori a 12 mesi]
Raccolta di capitali Acquisizione
dei fattori della
Capitale proprio o di produzione
prestito
Investimento
Combinazione della produzione [fase
interna all'azienda, non si interfaccia sul Fattori della
mercato. Avviene la trasformazione produzione (a breve,
fisico-tecnico e la trasformazione medio o lungo periodo)
economica]
Immagazzinamento
prodotti
Prodotti
finiti vendite
Mercato dei prodotti
[mercato di sbocco]
Due punti di vista per osservare il funzionamento:
- Dimensione finanziaria [data dal denaro e dai sostituti del denaro, ovvero crediti e debiti]
- Dimensione economica [data dai costi, dai ricavi e dal capitale]
Il valore è una grandezza economica che noi misuriamo attraverso il denaro 11 ottobre 2016
La moneta e i suoi sostituti ci permettono di misurare la dimensione economica
-> per osservare l'azienda si costruisce uno schema sull'attività dell'azienda
SCHEMA dei FINANZIAMENTI ATTINTI
1. Mezzi di terzi
Entrata Uscita
Debito Costo
(Interessi)
-> disagio di emissione
Le obbligazioni sono comunque un contratto di credito dove però il soggetto creditore può
sottrarsi
-> disagio di emissione: per rendere appetibile i nostri titoli e per l'azienda rappresenta un
costo
2. Mezzi propri
Entrata di denaro Uscita
Capitale Dividendi
Se l'azienda presta del denaro ad un'altra azienda lo schema è girato al contrario quindi
l'azienda che presta ha un'uscita verso un'azienda la quale dovrà restituire i soldi quindi si avrà
un entrata e per l'azienda che ha prestato i soldi non c'è un costo ma un ricavo.
Entrata di Uscita
denaro (credito) (Debiti)
Processo produttivo Costo fattori
Ricavo (-> attuo il processo della produzione
di trasformazione
economica)
- Circuito dei finanziamenti (1)
- Circuito della produzione (2)
SCHEMA DELL'ATTIVITA' COMPLESSIVA DELL'AZIENDA DI PRODUZIONE
E U
+ Crediti + debiti
- debiti - credito
Produzione
Finanziamento
Ricavi Costi
+ capitale - capitale
ESEMPIO: versamento capitale in contante 10 000€
E 10 000€
CS 10 000€
Acquisto materie prime 5 000€ con pagamento differito Db [debito a
breve termine]
5 000€
Costo
f x p
10 kg x 500€/kg
Pagamento in contanti del debito verso il fornitore U 5 000€
Db- 5 000€
Permutazione finanziaria [due grandezze di segno opposto ma uguale valore]
Ottenimento mutuo di 20 000€ in contanti Dl [debito a lungo
E 20 000€ termine] 20 000€
Ci troviamo sempre in una permutazione finanziaria
Distinzione:
- Debiti di funzionamento [l'azienda dal finanziatore ottiene dei beni e cioè genera il sorgere
di un debito; successivamente si ha che diamo del denaro e il debito si estingue
1. Si ottengono i fattori della produzione
2. Si estingue il debito che scaturisce da una transazione commerciale]
- Debiti di finanziamento [l'azienda riceve del denaro e mi ritrovo con un debito, quando
restituisce il denaro il debito sparisce]
La differenza è il fattore che ottengo, in uno è il fattore specifico mentre nel secondo è un fattore
generico ovvero il denaro.
Acquisto di un fattore produttivo durevole con pagamento differito per un valore di 10 000€
Db 10 000€
F [fattore durevole
≠ f di fattore a
breve termine] x p
Si considera un debito a breve termine se si acquista dei fattori della produzione
Si considera a lungo termine se si ha un finanziamento dalla banca
Vendita di prodotti finiti con incasso differito per un valore di 8 000€
Cb 8 000€
q x p 8 000€
Ricavo
E 10 000€ Db 5 000€
Db- 5 000€ U 5 000€
E 20 000€ Dl 20 000€
Cb 8 000€ Db 10 000€
Cs 10 000€ f x p 5 000€
q x p 8 000€ F x p 10 000€
RIEPILOGO PASSAGGI:
1. Catena di operazioni
2. Schema dei finanziamenti attinti e accordati [schema della produzione]
3. Schema dell'attività complessiva dell'azienda di produzione
4. Individuare le grandezze significative 12 ottobre 2016
ESERCIZIO:
Tre soci
1. Capitale 20 000€ (10 000€ in contanti)
2. Prestito lungo termine 10 000€
3. Materie prime 5 000€ (differito)
4. Mano d'opera 5 000€ (differito)
5. Altri fattori della produzione 3 000€ (differito)
6. Pagamento materie prime
7. Vendita prodotti 15 000€ (1/2 contanti, 1/2 differito)
8. Pagamento prestito 11 000€ (1 000€ interessi)
1. E 10 000€
Cb [credito verso i soci] 10 000€
Cs 20 000€
2. [due grandezze finanziarie dello stesso valore -> permutazione finanziaria]
E 10 000€ Dl 10 000€
3. Db 5 000€
f1 x p1 5 000€
4. U 5 000€
f2 x p2 5 000€
5. Db 3 000€
f3 x p3 3 000€
6. [permutazione finanziaria]
Db- 5 000€ U 5 000€
7. E 7 500€
Cb 7 500€
q x p 15 000€
La dimensione economica e quella finanziaria non necessariamente vanno di pari passo,
possono essere sfasate
8. Dl- 10 000€ U 11 000€
f4 x p4 1 000€
1. ATTIVITA' PASSIVITA'
Beni di natura monetaria Debiti
Cassa 10 000€
Crediti verso soci 10 000€
Beni di natura produttiva Capitale netto
Capitale sociale 20 000€
2. ATTIVITA' PASSIVITA'
Beni di natura monetaria Debiti
Cassa 20 000€ Debito v/ banche 10 000€
Crediti verso soci 10 000€
Beni di natura produttiva Capitale netto
Capitale sociale 20 000€
3. ATTIVITA' PASSIVITA'
Beni di natura monetaria Debiti
Cassa 20 000€ Debito v/ banche 10 000€
Crediti v/ soci 10 000€ Debito v/ fornitori 5 000€
Beni di natura produttiva Capitale netto
Materie prime 5 000€ Capitale sociale 20 000€
Tot 35 000€ Tot 35 000€
4. ATTIVITA' PASSIVITA'
Beni di natura monetaria Debiti
Cassa 15 000€ debiti v/ banche 10 000€
Crediti v/ soci 10 000€ Debito v/ fornitori 5 000€
Beni di natura produttiva Capitale netto
materie prime 5 000€ Capitale sociale 20 000€
Mano d'opera 5 000€ Tot 35 000€ Tot 35 000€
5. ATTIVITA' PASSIVITA'
Beni di natura monetaria Debiti
Cassa 15 000€ debito v/ banche 10 000€
Crediti v/ soci 10 000€ Debito v/ fornitori 8 000€
Beni di natura produttiva Capitale netto
materie prime 5 000€ capitale sociale 20 000€
Mano d'opera 5 000€
Altri fattori 3 000€ Tot 38 000€ Tot 38 000€
6. ATTIVITA' PASSIVITA'
Beni di natura monetaria Debiti
Cassa 10 000€ debito v/ banche 10 000€
Crediti v/ soci 10 000€ Debito v/ fornitori 3 000€
Beni di natura produttiva Capitale netto
materie prime 5 000€ capitale sociale 20 000€
Mano d'opera 5 000€
Altri fattori 3 000€ Tot 33 000€ Tot 33 000€
7. ATTIVITA' PASSIVITA'
Beni di natura monetaria Debiti
Cassa 17 500€ debito v/ banche 10 000€
Crediti v/ soci 10 000€ Debito v/ fornitori 3 000€
Crediti v/ clienti 7 500€
Beni di natura produttiva Capitale netto
capitale sociale 20 000€
Utile [ricchezza prodotta dall'azienda grazie alla
sua attività] 2 000€
Tot 35 000€ Tot 35 000€
8. ATTIVITA' PASSIVITA'
Beni di natura monetaria Debiti
Cassa 6 500€ Debito v/ fornitori 3 000€
Crediti v/ soci 10 000€
Crediti v/ clienti 7 500€
Beni di natura produttiva Capitale netto
capitale sociale 20 000€
Utile 1 000€ [si è ridotto perché ci sono gli
interessi, ovvero una grandezza che diminuisce la
mia ricchezza]
Tot 24 000€ Tot 24 000€
CONTO ECONOMICO
RISORSE CONSUMATE (costi) RISORSE GENERATE (ricavi)
Materie prime 5 000€ Vendite 15 000€
Mano d'opera 5 000€
Altri 3 000€
Interessi 1 000€ Tot 14 000€
Utile 1 000€ 13 ottobre 2016
AZIENDE DI EROGAZIONE (capitolo 7)
Aziende che hanno come fine prevalente il consumo, si distingue tra:
- Pura erogazione [no attività produttiva]
- Composte a fine erogativo ovvero coesistono consumo (prevalente) e produzione (minore)
In realtà la gestione di una azienda di erogazione è più complessa rispetto a quella di
produzione
-> si individua 3 grandi aree:
1. Pura erogazione [bilanciare correttamente le risorse e i consumi, equilibrio tra provviste e
consumi. Far affluire all'azienda i mezzi finanziari per poter attuare i consumi]
2. Gestione patrimoniale [si occupa della gestione del risparmio; può accadere che io abbia
dei consumi che superano le mie provviste allora ho bisogno di ottenere risorse in altro
modo, ovvero mi indebito. In senso positivo: investimenti, in senso negativo: debiti]
3. Gestione di imprese connesse [molto spesso la famiglia ha un'impresa familiare (es IRI dello
stato). Aziende di produzione che stanno dentro un'azienda di erogazione]
[reddito = risultato economico]
Le tre aree mi aiutano a semplificare i ragionamenti e l'analisi
Ciascuna delle tre aree si porta dietro dei beni (es beni di consumo) quindi ho delle ATTIVITA' e
delle PASSIVITA'. Per differenza si determina un CAPITALE NETTO che chiamiamo PATRIMONIO
netto. ATTIVITA' - PASSIVITA' = PATRIMONIO
1. Pura erogazione
E [entrata finanziaria U
che rappresenta una
ricchezza disponibile] Semicircuito
Semicircuito Circuito dei Circuito degli Investimento
dei consumi
delle provviste finanziamenti investimenti imprese
Se la provvista supera i consumi, ovvero sono in una situazione di risparmio e decido di investire
2. Gestione patrimoniale [circuito degli investimenti mentre se mi indebito ho un circuito di
finanziamento]
3. Gestione di imprese connesse [investimento in imprese connesse]
Analogie con aziende di produzione:
- Posso individuare una dimensione finanziaria e una economica
- I vari circuiti o semicircuiti impattano sia nella dimensione finanziaria sia in quella economica
Differenze:
- Nell'azienda di erogazione vi è una maggiore complessità di gestione per questo si
individuano 3 aree
- Nell'azienda di erogazione le imprese connesse sono un pezzo di gestione complessiva
Azienda di produzione azienda di erogazione
3 aree:
1. Pura erogazione
Circuito finanziario 2. Patrimoniale
Circuito produttivo 3. Imprese connesse
- Provviste
Grandezza finanziaria - Consumi
Grandezza economica - Finanziamenti
- Investimenti
- Investimenti imprese
Capitale = patrimonio
Reddito = avanzo (disavanzo) economico
Utile: evidenzio come le tre diverse aree contribuiscono ad aumentare la ricchezza
-> avanzo o disavanzo (vedi tabella pg 158)
ESEMPIO:
Famiglia Verdi
Padre piccolo imprenditore
Madre impiegata
Figli studenti
- Utile impresa Verdi 2 500
- Stipendi sig.ra Verdi 2 000
- Interessi titoli 500
- Interessi da pagarsi mutuo 700
- Spese manutenzione 100
- Spese consumi 3 000
Proventi da elargizioni, contributi ecc 2000
Spese consumi 3000
Disavanzo economico del processo erogativo puro (1000)
Rendite derivanti da patrimonio 500
Costi relativi al patrimonio 800
Avanzo economico del processo erogativo (1300)
patrimoniale
Utile di imprese 2500
Perdite di imprese 0
Avanzo economico totale 1200
500
Rendite derivanti da patrimonio 800
Costi relativi al patrimonio (300)
Reddito netto del patrimonio 2500
Utili di imprese 0
Perdite di imprese 2500
Reddito di imprese 2000
Proventi da elargizioni, contributi ecc 4200
Totale mezzi di erogazione 3000 3000
Spese per i consumi 1200
Mezzi disponibili non consumati 18 ottobre 2016
E 10 000 U 6 000
E 9 000
Cs 10 000 f x p 6 000
q x p 9 000
ST (stato patrimoniale) CE (conto economico)
f x p 6 000 q x p 9 000
Cassa 13 000 Capitale netto 13 000 Reddito 3 000
C. Sociale 10 000
Utile 3 000
E 10 000 U 6 000
Cb 9 000
Cs 10 000 f x p 6 000
q x p 9 000
ST (stato patrimoniale) CE (conto economico)
Cassa 4 000 Capitale netto 13 000 f x p 6 000 q x p 9 000
Reddito 3 000
Crediti 9 000 C. Sociale 10 000
Utile 3 000
Economicamente ho realizzato un utile
-> sfasamento temporale tra dimensione economica e dimensione finanziaria
ESEMPIO 3:
E 10 000 U 6 000
Cb 9 000
Cs 10 000 f x p 6 000
q x p 9 000 Ra 3 000
MAGAZZINO
f x p 6 000 1/2 3 000 Processo
produttivo
1/2 3 000 9 000
Prodotti finiti
1. Metto solo quello che ho consumato 2. CE (conto economico)
CE (conto economico)
Consumi 3 000 q x p 9 000 f x p 6 000 q x p 9 000
Utile 6 000 Utile 6 000 Ra (rimanenze attive)
3 000
Risorse Risorse
consumate prodotte
ST (stato patrimoniale)
Cassa 4 000 Capitale netto 16 000
Crediti 9 000 C. Sociale 10 000
Rimanenze 3 000 Utile 6 000 REDDITO
Risorse consumate Risorse prodotte
Costi (f x p) Ricavi (q x p)
Rettifiche Rettifiche
Capitale iniziale Capitale finale
La differenza è l'utile
Def. di reddito:
Incremento (o decremento) che subisce il capitale [netto] per effetto della gestione
-> incremento - utile
decremento - perdita per effetto della
trasformazione economica
T1 T2
Cn 1 000 Cn 1 500
= 500 R 500
Cn 1 000 Cn 1 500
nuovo socio 700
= - 200
Costo Consumo
Quando il costo e il consumo non coincidono si ha il fenomeno delle RIMANENZE.
All'interno dell'azienda si ha una manifestazione finanziaria e una economica
DENARO Costi consumati
Crediti e ricavi generati
Debiti
COMPETENZA ECONOMICA:
ogni costo ha un suo corrispondente
ricavo che lo reintegra
f x p q x p
6 000 9 000
ricavo
Ra 3 000
ASSESTAMENTI servono per "mettere a posto" la competenza economica
ESEMPIO:
Anno 1 Anno 2
f x p 6 000 q x p 9 000 f x p / q x p 9 000
Utile 3 000 Utile 9 000
(Ra 3 000)
-> competenza economica
Anno 1 Anno 2
f x p 6 000 q x p 9 000 Ra 3 000 q x p 9 000
Utile 3 000 Ra 3 000 Utile 6 000
Consumi 3 000 Risorse 9 000 Consumi 3 000 Risorse 9 000
Le rimanenze hanno una doppia natura:
- Rettifiche
- Attività
3 ipotesi di assestamento:
1. Operazioni compiute ma non rilevate perché non si è avuto manifestazione finanziaria
Es. Affitto 01/03 31/12 01/03 + 1 anno
q x p
Costi
Ricavi
2. Eventi che si presuppone si verificheranno in futuro ma si ritengono di competenza
economica
Es. Tagliando
3. Eventi economici già rilevati ma di competenza del futuro
Es. Rimanenze 1 e 2
3 [porto nel presente] Ratei e fondi
PRESENTE FUTURO
PRESENTE FUTURO
Risconti
[rinvio] 25 ottobre 2016
EQUILIBRIO AZIENDALE = relazioni che permettono all'azienda di continuare a vivere
-> a fronte dei continui cambiamenti si instaurano delle relazioni fondamentali
2 logiche di equilibrio:
- Oggettive
- Soggettive
Noi ci concentriamo su cercare delle condizioni di equilibrio oggettive minime
Condizioni di equilibrio significa relazioni tra grandezze [es ricavi che superano i costi]
-> per descrivere questo condizioni di equilibrio devo cercare relazioni costanti per
grandezze variabili
Es grandezze variabili:
- ricavi
- costi
Relazione costante: se aumentano i costi devo aumentare i ricavi
Modello dei fattori di vita, impulso e sviluppo e delle condizioni di equilibrio (modello delle
equazioni)
Modello = rappresentazione matematica di un sistema (azienda)
-> composto da:
- condizioni fondamentali [valgono per l'azienda nel suo complesso]
- condizioni particolari [alcuni equilibri di aree specifiche]
4 equazioni (2 fondamentali + 2 particolari)
... dei fattori di vita, impulso e sviluppo = parte essenziale perché esiste un rapporto causa-
effetto con le condizioni di equilibrio
I fattori sono:
Fattori/energie umane [risorse umane]
• Capitali [ricchezza che serve per far funzionare l'azienda]
• Fattori organizzativi [coordinazione]
• Fattori ambientali [mercati, tecnologia, stato delle istituzioni]
•
Modello Risorse umane
Fattori di vita, impulso e sviluppo - Human resouces
- capitale
- organizzazione
- ambiente
Schema
... delle condizioni di equilibrio = 2 tipi di equazione
- lungo periodo
- breve periodo
T0 Tn
Ex ante Ex post
Breve
periodo È importante perché l'azienda
(sistema instabile) può attuare delle
azioni correttive nel caso in cui fosse
in disequilibrio
Condizioni di equazioni di lungo periodo
[= osservo l'azienda lungo tutto il suo arco di vita]
Ipotesi:
1. Tutti i fattori produttivi sono stati consumati
2. Tutti i prodotti sono stati veduti
3. Tutti i fattori durevoli hanno valore residuo = 0
equazione economica
{ In sistema = per avere
equazione del capitale (fabbisogno finanziario) equilibrio devono esserci
equazione cassa tutti e 4
equazione accertamenti - impegni (capitale liquido)
Equazione economica
= esprime la convenienza economica [ex ante o ex post (es start up)]
deve esserci equilibrio tra costi e ricavi
(quindi devo avere ricavi che paghino tutti i
fattori della produzione)
COSTI RICAVI
Si sovrappone con i Ho venduto tutti i
consumi; considero: prodotti finiti
- Fattori a breve f x p q x p
- Fattori durevoli F x p
-> equilibrio oggettivo: costi uguagliano i ricavi
T Tn
0
Impieghi alternativi privi di rischio = interessi di computo dati da i (interesse) x capitale
investito (proprio)
rappresentano un costo opportunità
ovvero ciò a cui uno rinuncia mettendo i
soldi in azienda anziché in banca
(chiamato anche onere figurativo perché
non è monetario)
Un imprenditore nel primo periodo può essere che non abbia un guadagno e allo stesso tempo
rinuncia ad uno stipendio che percepirebbe se lavorasse come dipendente in un'altra azienda
[salario direzionale (costo opportunità)]
COSTI RICAVI
- -
Fattori a breve f x p q x p
- Fattori durevoli F x p
- Oneri figurativi f x p'
-> la differenza tra tutto ottengo il PROFITTO PURO α (alfa)
che remunera il rischio di impresa
∑ = sommatoria
f x p + F x p + f x p ’ + = q x p
i i i i i i k k
fattori a breve fattori a lungo oneri figurativi ricavi
PROFITTO
PURO 26 ottobre 2016
L’azienda è in equilibrio quando c’e una remunerazione del rischio
-> equilibrio oggettivo: esiste un profitto
ESERCIZI: reddito e profitto
1.
f x p 1 000
q x p 2 000
i = 10 %
Cs 5 000
2 soci con salario direzionale 200 ciascuno
reddito = ricavi - costi = 2 000 - 1 000 = 1 000
profitto puro = reddito - oneri figurativi = 1 000 - (10% x 5 000 + 200 x 2) =
= 1 000 - 900 = 100
2.
fattori a breve f x p 2 000 costi monetari
fattori durevoli F x p 1 000
ricavi q x p 4 000
capitale investito 10 000 di cui 6 000 di terzi
i (tasso di mercato) 5%
2 soci con salario direzionale 300 ciascuno
reddito = ricavi - costi = 4 000 - 3 000 = 1 000
= reddito - oneri figurativi = 1 000 - (5% x 4 000 + 300 x 2) = 1 000 - 800 = 200
∑ ∑ f x p 3 000 + R 1 000 = ∑ ∑ q x p 4 000
∑ ∑ f x p 3 000 + ∑ f x p’ 800 + 200 = ∑ ∑ q x p 4 000
Equazione del capitale anche chiamata equazione del fabbisogno finanziario
-> di quanti soldi ho bisogno per attivare l’azienda?
f x p generano un U o un Db
F x p
f x p’ non mi servono perché non sono monetari, ovvero non generano un fabbisogno
Non è necessario considerare tutti i costi da qui all’eternità perché ho bisogno di coprire il
fabbisogno finché non ho il ricavo
-> nell’arco di vita un’azienda ha tanti cicli di produzione quindi per capire il fabbisogno
finanziario tengo conto del TEMPO DI REINTEGRO ovvero del tempo che passa da quando
sostengo il costo a quando lo reintegro
VELOCITÀ di CIRCOLAZIONE: con quale rapidità il mio fattore si reintegra
numero di volte che un
TEMPO DI RIFERIMENTO = fattore viene reintegrato nel
TEMPO DI REINTEGRO tempo di riferimento
36 mesi
T Tn
0 4 mesi
tempo di riferimento 36
velocità di 9
= = =
circolazione tempo di reintegro 4
+ + Fc = C it
min
Esempio:
tempo di riferimento 36 mesi
f1 x p1 3 600 2 mesi
f2 x p2 1 800 6 mesi
f3 x p3 1 200 3 mesi
F1 x p1 1 000 V = 1
[f x p’ 300 ma non li considero]
1. calcolare la velocità di circolazione per ogni fattore
2. calcolare il fabbisogno finanziario
+ Fc = C it
V1 = 36 : 2 = 18
V2 = 36 : 6 = 6
V3 = 36 : 3 = 12
3 600 1 800 1 200 1 000
+ + + = 200 + 300 + 100 + 1 000 = 1 600
18 6 12 1
Fabbisogno finanziario = 1 600
equazione economica
{ condizioni fondamentali
equazione del capitale
equazione di cassa equazioni particolari
equazione accertamenti - impegni
Equazione di cassa
Fc To + E t = U t + Fc Tn
I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher vale.masseretti di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Bergamo - Unibg o del prof Cattaneo Cristiana.
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