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La scelta di dove competere dipende dal tipo di consumatore che si vuole coinvolgere, le sue
caratteristiche socio-demografiche e le sue abitudini di consumo.
Un’azienda, per mantenere tassi di crescita costante, può decidere di ampliare il proprio mercato,
decidendo di investire in settore di mercato con caratteristiche simili in diverse aree geografiche.
Segmenti di mercato diversi evidenziano abitudini di consumo molto differenti.
Ci sono poi Key Success Factors:
- funzionalità tecnica
- basso costo d’acquisto ed uso
- flessibilità d’uso
- interagibilità, compatibilità, personalizzazione, scalabilità (integrazione con altri prodotti)
- soddisfacimento di bisogni di consumo, come l’ostentazione
- appagamento di bisogni di solidarietà e di salvaguardia dell’ambiente e della qualità della vita
- unicità, affidabilità e responsabilità (accountability)
- accessibilità, comparabilità e sperimentabilità
Che cosa offrire?
il sistema odi offerta si declina in quattro elementi:
- caratteristiche materiali (fisiche, tecnico-funzionali (proprietà di lavorazione), estetiche soggettive)
- servizi collegati: essi possono fornire a un’azienda ulteriori fonti di reddito oltre che un potenziale
allargamento del mercato potenziale dei clienti (frequenti servizi pre e post vendita, oltre a quelli sul
punto vendita stesso. Pre vendita:informazioni di supporto alla scelta, consulenza, possibilità di
richiesta di personalizzazione. Sul punto vendita:arricchiscono l’offerta e caratterizzano il punto
vendita stessa, oltre che l’azienda. Post vendita:consegna, installazione, addestramento all’uso,
manutenzione, aggiornamenti, riparazione. Servizi accessori: servizi a distanza, numeri verdi,
indirizzi mail dedicati all’assistenza).
- caratteristiche immateriali: immagine, reputazione, marca. Queste forniscono identificazione e
appartenenza ad un particolare gruppo di clienti.
- condizioni dello scambio: prezzo e condizioni di scambio, le condizioni possono variare a seconda
che il cliente sia intermedio o finale o di specifiche negoziazioni fra le parti.
Raramente un’azienda offre un unico prodotto, infatti, nella maggior parte dei casi, essa fornisce ai
clienti una gamma fra cui scegliere: la gamma può essere preordinata dall’azienda oppure ottenuta
con il coinvolgimento dei clienti. Alcune aziende come Gucci hanno fornito ai clienti un servizio di
Make to order disponibile solo in alcuni punti vendita, in cui il cliente po' decidere la borsa che
preferisce in base ai materiali disponibili, scelti ad hoc.
Il sistema di offerta, date queste premesse, non è unico ma ne esistono danti quanti sono:
- i mercati
- i canali serviti (piccoli negozianti, catene e grande distribuzione)
- i prodotti o servizi offerti
L’azienda inoltre è vincolata dalle attese dei clienti, dai competitori, e dalla propria struttura.
Quali attori coinvolgere?
Per poter essere sostenibile nel tempo, ogni azienda deve poter avere accesso alle risorse di cui
necessita in via continuativa; inoltre, poiché l’ azienda deve durare nel tempo, è importante che
individui le categorie di soggetti ai quali assegnare il diritto e il dovere di governare e gli obiettivi da
raggiungere.
maggiore è l’integrazione fra i vari portatori di interesse, maggiori e più stabili saranno le relazioni di
fiducia, minori i costi di controllo fra attori e quindi i costi di acquisizione dei fattori.
Rispetto ai conferenti di capitale, le principali decisioni riguardano:
- il livello di concentrazione di proprietà: pochi soci favoriscono il coordinamento ed il comando, ma in
caso di necessità di aumento del capitale di rischi, potrebbe essere uno svantaggio.
- i criteri di scelta nella valutazione delle diverse alternative di finanziamento. Il sistema finanziario è
progressivamente articolato e le imprese possono decidere se allargare il numero di soci oppure
ricorrere al capitale di prestito
- le dimensioni aziendali: maggiori sono le dimensioni aziendali, maggiori saranno le categorie di
portatori di interesse da tutelare, quindi saranno via via necessari meccanismi di controllo e di
governo più strutturate
- le aspettative di crescita e di remunerazione del capitale.
Rispetto ai prestatori di lavoro:
- il grado di coinvolgimento nella condivisione dei risultati aziendali
- continuità di rapporto nel tempo
- mix di competenze, di profili personali, di forme contrattuali
- i livelli di responsabilità, di remunerazione, di carriera
Che cosa offrire e che cosa aspettarsi dagli attori istituzionali?
l’azienda può trovarsi di fronte alla scelta di quali attori istituzionali, per stabilire il posizionamento
istituzionale. è meglio favorire i piccoli azionisti oppure i grandi azionisti?
Il posizionamento dell’azienda si valuta in base ad alcuni indicatori:
- la composizione degli assetti istituzionali (proprieta, governo economico e controllo)
- politiche di dividendo e remunerazione
- la composizione della forza lavoro e i tassi di turnover
- il grado di trasparenza nella comunicazione istituzionale
Con quale struttura?
Le decisioni di configurazione del sistema di offerta comportano la necessità di sostenere costi e
investimenti.
La quantità di costi da sostenere è condizionata da coma produrre, in quali canali vendere e come
distribuirli, colme organizzare le attività.
le scelte dipendono inoltre da efficacia ed efficienza:
- dimensioni
- varietà e numerosità dei processi, dei prodotti, dei mercati, (grado di specializzazione)
- scelte di make or buy
in merito alle attivita direttamente presidiate, scelte di carattere:
- organizzativo
- economico
- patrimoniale
- finanziario
3 la struttura dell’azienda e le scelte di convenienza economica
3.2 la struttura dal punto di vista dei processi
In base al tipo e alla varietà dei processi, si comprende la struttura di un’azienda e, a seconda della
convenienza economica, si devono prendere decisioni in base alle alternative di configurazione.
L’azienda risulta dunque come un insieme unitario di attività, collegate fra loro da relazioni di
interdipendenza e sequenzialità.
Esiste la possibilità di vendere il prodotto prima ancora di movimentare la merce dal magazzino del
fornitore o del distributore al distributore finale, con evidenti benefici dal punto di vista finanziario.
Le aziende possono definirsi “integrate verticalmente” oppure diversificate (delocalizzazione,
ampliamento del proprio mercato e allargate, cioè quando vengono strette alleanze strategiche con
altre aziende invece di svolgere le attività all’interno.
Le scelte ricadono infine sulla localizzazione dell’azienda, considerando come variano i costi di
produzione in base al territorio scelto, ai modi di lavorare (le distanze necessitano modifiche ai
processi di comunicazione) e anche l’economia del territorio.
3.5 le scelte di struttura
Le scelte di struttura sono centrali per lo sviluppo dell’azienda: controllare e rafforzare competenze
distintive essenziali per attivare processi di apprendimento e costruire il proprio vantaggio competitivo
è uno dei problemi principali.
Vi sono però rigidità che influenzano l’ambiente aziendale: determinate condizioni patrimoniali
comportano cicli tecnici ed economici molto lunghi; investimenti elevati possono vincolare scelte
successive perchè l’impresa cercherà di sfruttare il più a lungo possibile le proprie risorse, anche
quando le condizioni di mercato non sono favorevoli.
Inoltre spesso accade che la tendenza delle persone a sviluppare modi di pensare, filtrare
informazioni, lavorare in modo routinario possa frenare processi di innovazione o cambiamento.
Un’azienda deve di conseguenza essere in grado di bilanciare le istanze di efficienza e di
standardizzazione.
3.6 la specializzazione
La standardizzazione è economicamente conveniente, velocizza l’apprendimento da ripetizione,
favorisce l’impiego ottimale delle competenze individuali, riduce costi e tempi di produzione.
Si tratta di prodotti standardizzati e prodotti in grandi volumi, con processi altrettanto standardizzati. La
modularizzazione riguarda invece la produzione di componenti prodotti anche indipendentemente, ma
che devono, in una fase successiva, lavorare insieme.
Per molte categorie di componenti è necessario che gli standard riguardino la collettività, non solo le
singole aziende (vedi le viti o i cacciavite). Si parla in questo caso di uniformazione.
L’esistenza di economie di specializzazione rende economicamente conveniente per i clienti non
integrarsi a monte.
Nella realtà però assistiamo alla presenza di aziende diversifica, cioè caratterizzate dal presidio di
attività diverse, ma non necessariamente collegate fra loro.
La specializzazione e l’elevata dimensione comporta una diminuzione del costo unitario del prodotto.
3.7 le valutazioni di convenienza economica
3.7.1 capacità produttiva e grado di sfruttamento
Un importante indicatore di dimensione è la capacità produttiva installata, ovvero il numero massimo
di unità di output producibili nell’unità di tempo, il che è riferito a tutte le attività che si svolgono
all’interno dell’azienda. (ad esempio i musei non vendono mai tutti i biglietti oppure è possibile che un
concerto non raggiunga il sold out).
Per quanto riguarda il grado di sfruttamento, si indica la percentuale della capacità produttiva totale
effettivamente utilizzata per la produzione corrente.
3.7.2 costi fissi e costi variabili
Inoltre l’attività economica determina dei costi per l’acquisizione dei fattori di produzione. Tuttavia la
relazione fra i costi e i volumi prodotti cambia in funzione della natura dei costi sostenuti.
Costi variabili: dipendono al variare dei volumi di produzione
Costi fissi: non variano nell’unità di tempo(ad esempio l’affitto del capannone, lo stipendio dei
dipendenti.
3.8 l’impatto delle scelte di struttura sulla dimensione aziendale
3.8.1 Economie di scala e di volume
La teorie dell’economia di scala suggerisce che l’incremento della capacità produttiva installata, a
parità di livello di sfruttamento della capacità produttiva, determina una riduzione del costo medio
unitario.
Non è detto che se io abbasso il costo medio unitario,il reddito produttivo derivante sia maggiore.
Economie di volume (o di assorbimento di costi fissi): esse sono tanto maggiori tanto maggiore è
l’incidenza dei costi fissi sui costi totali
3.8.2 Economie di raggio d’azione (o di scopo)
Sono i vantaggi econom