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CRESCITA

interna: aumento la mia struttura aziendale in termini di spazio, macchinari e dipendenti.

svantaggio: è più lenta perché prevede tempi di costruzione (permesso, gara d'appalto, acquisto di

mezzi, assunzione di personale).

vantaggio: l'investimento è a mia discrezione, posso decidere su cosa investire e come agire.

esterna: acquisto o fondo un'azienda già funzionante.

svantaggio: non posso decidere l'investimento.

vantaggio: tempi brevi perché l'azienda è già funzionante e posso subito usufruirne.

orizzontale (il vantaggio tipico è l'economia di scala): aumentare la propria dimensione con

• una delle due modalità (interna o esterna) nel medesimo settore in cui si opera. Ottengo

risultati positivi quando incremento la quota di mercato acquisendo dei concorrenti o

aspettandone il fallimento. Filosofia di crescita estremamente conservatrice (dà i frutti a breve - si

conoscono rischi e ritorni).

motivazioni della crescita orizzontale:

- aumento delle quote di mercato

- acquisizione di know-how (acquisto l'azienda non per il prodotto ma per le conoscenze tecniche

sottostanti)

- miglioramento dell'efficienza (aumentando la dimensione potrei ridurre i costi fissi)

- salvaguardia dal calo della domanda (su un prodotto maturo - ovvero molto inflazionato - può

diminuire la domanda, quindi decido di produrre altri beni)

verticale: riguarda l'ampiezza delle fasi produttive volte all'interno dell'azienda, si tende a

• muoversi dalle proprie produzioni a produzioni a monte o a valle (vado verso fasi produttive

successive).

motivazioni della crescita verticale:

- riduzione costi di transizione

- aumento del valore aggiunto

- possibilità di un maggior controllo sui beni di produzione

- continuità e sicurezza negli approvvigionamenti 27.10.2014

Perché le imprese devono crescere?

La crescita è fondamentalmente l'incremento delle dimensioni aziendali, quindi è un fenomeno

fisico e quantitativo. La crescita può talvolta rivelarsi negativa.

Lo sviluppo non abbraccia solo la questione quantitativa, ma anche quella qualitativa, quindi è un

sopra insieme della crescita. Un'impresa può crescere ma non svilupparsi, lo sviluppo è sempre il

risultato della crescita e ogni processo di crescita deve tendere allo sviluppo.

Lo sviluppo prevede il miglioramento di tutti i processi che si svolgono all'interno di un'impresa per

migliorare l'efficacia sul mercato.

Conviene sempre crescere e svilupparsi?

Lo sviluppo è sempre positivo quindi è sempre una strategia da percorrere.

Per quanto riguarda la crescita, essa deve essere una scelta e non un'imposizione.

Conviene crescere se riusciamo a combinare economie di scala, scopo e transazione.

Vantaggi e svantaggi della crescita (=sviluppo)?

Con la crescita si cercano sempre quei vantaggi che sono almeno economie di scala, di scopo e di

transazione e sono fattori strategici che trovo nella grande impresa, o meglio in quell'impresa che

sta crescendo. Non esiste sviluppo se non cerco di ottenere questi tre tipi di strategie.

economie di scala: incrementando la capacità produttiva, si riduce il costo unitario di

• produzione all'aumentare della quantità prodotta. La crescita deve quindi arrivare ad una

riduzione dei costi unitari di produzione. (es. Se devo preparare una torta e necessito di 1 1/2

uovo devo comprarne 2, mentre se preparo 2 torte allora le uova di cui necessito sono 3). Oggi

non c'è più una produzione di massa ma un mercato basato sulla differenziazione quindi

questa economica non è efficace, mentre lo era maggiormente nel passato con la produzione

di massa. Le economie di scala non sono solo di tipo produttivo, ma anche di tipo

commerciale/comunicativo (es. Se devo trasmettere una pubblicità in televisione non la

trasmetterò 1 volta sola, perché potrebbe anche passare inosservata; la trasmetterò più volte,

5 volte ad esempio, in modo che possa essere più efficace. Superando certe soglie di

intervento comunicativo otterrò n volte il costo stesso di produzione). Per crescere devo fare

degli investimenti e dei finanziamenti, quindi ho bisogno di economie di scala di tipo

finanziario. La grande dimensione dell'azienda può dare dei vantaggi di tipo finanziario in

termini quantitativi (quanti soldi riesco a recuperare) e in termini di costo (gli investimenti

vengono a costarmi di meno). Un altro tipo di economia di scala è quello di ricerca e sviluppo,

abbastanza evoluto e che le piccole e medie imprese non possono permettersi, poiché

prevede l'assunzione di un manager.

economie di raggio d'azione o di scopo: riguardano i vantaggi qualitativi e competitivi delle

• imprese. Queste economie si sostanziano nella capacità di trasferire il vantaggio competitivo in

un'organizzazione che sta crescendo. (es. Posso aprire un'agenzia facendo ricorso al

franchising, ma affinché sia efficace occorre che chi l'ha organizzato sia in grado di trasferire le

capacità competitive anche al piccolo negozio che ha aperto in franchising, altrimenti questo

non avrebbe successo). Le economie di scopo sono strategie estremamente personalizzate e

facenti parte del nucleo dell'impresa.

economie di transazione: hanno a che fare con i costi di selezione dei fornitori ma soprattutto

• con la scelta dei fornitori, in quanto devo scegliere quelli che sono efficaci e che abbiano

competenze distintive che servano a me, perché le loro capacità si andranno ad aggiungere

alle mie capacità distintive per ottenere un vantaggio decisamente superiore.

Metodologie di crescita

Una classificazione importante è quella che divide la crescita interna dalla crescita esterna.

crescita interna: ha a che fare con la propria organizzazione, con la propria capacità produttiva,

• quindi si intende fondamentalmente un aumento della capacità produttiva. Un fattore tipico sono i

progetti di budget, se incremento la capacità produttiva devo farlo in base alla prospettive di

mercato; il processo di budgeting è quindi più controllato e attinente alle proprie scelte. La

crescita è più budgettata, personalizzata e quindi vantaggiosa. Può portare a un'irrigidimento

dei costi, poiché ho dei costi di struttura, quindi la c.i. tendenzialmente (non sempre) può portare

ad un incremento dei costi fissi (es. Se faccio produrre all'esterno un prodotto ho magari un

aumento di prezzo ma è variabile, non obbligatorio, solo se voglio. Mentre riguardo alla

produzione interna ho un possibile aumento dei costi fissi, che risultano più rischiosi, sia in

termini di perdita che di utili/guadagno.) In mercati esternamente dinamici la crescita interna può

essere molto rischiosa, perché i mercati a crescita interna hanno bisogno di pianificazioni molto

dettagliate e pianificate. Nella C.I. il grado di coesione con la realtà esterna è nullo in quanto il

processo è indipendente, quindi è una crescita a coesione nulla perché viene fatta

esclusivamente con le proprie competenze.

crescita esterna: acquisisco la capacità produttiva di soggetti terzi. (Vantaggiosa in economie di

• transazione). Il processo di budgeting non dipende da me e non posso decidere l'investimento.

La crescita esterna potrebbe cozzare con l'economia di scopo, o perlomeno ne evidenzia

svantaggi e limiti. Prevede dei costi, legati agli aspetti giuridici perché acquisendo delle imprese

ho degli oneri e dei costi che non sono indifferenti. 28.10.2014

Aspetti da valutare nella scelta tra processi di crescita interna rispetto a processi di crescita

esterna:

a) scelta dell'investimento

b) entità dell'investimento

c) minimizzazione dei costi

d) normativa antitrust (normativa che non vuole la costituzione di monopoli o oligopoli, è un

problema nella crescita esterna perché la concentrazione che faccio può essere negativa per

la normativa antitrust).

e) tempi di ritorno dell'investimento (ogni imprenditore che investe tende a volere che

l'investimento rientri, si monetizzi - payback - se investo 100 voglio rientrare in questo 100 in

determinati periodi. L'impresa esterna è più facilmente smonetizzabile quindi il payback è più

facilitato nella crescita esterna).

f) incremento in termini di valore

g) situazione di mercato

h) aspetti finanziari

i) considerazioni giuridico-fiscali

Su quale mercato voglio crescere?

Sviluppo orizzontale si ha quando l'azienda decide di incrementare il suo peso rimanendo nel

• suo mercato, ovvero nel target di prodotti di cui si occupa, attraverso crescita interna o esterna.

Si ha quindi un impatto contro gli altri concorrenti, perciò necessita di politiche di mercato

offensive. Nei mercati tendenzialmente maturi di sviluppano queste politiche a sfavore dei

concorrenti. L'integrazione orizzontale si attua accorpando più unità producendo il medesimo

bene o uno differenziato; occorre un aumento qualificato connesso alla contrazione della

posizione dei concorrenti.

a) aumento della quota di mercato (ovvero aumento del fatturato)

b) acquisizione di know how

c) maggiore potere monopolistico o oligopolistico

d) salvaguardia del calo di domanda (se il mercato è stabile, per evitare il calo ho bisogno di uno

sviluppo orizzontale)

e) miglioramento efficienza produttiva

Sviluppo verticale l'estensione o integrazione verticale riguarda l'ampiezza e la disomogeneità

• della gamma delle fasi del processo produttivo. Mi sposto quindi su mercati collegati ma

disomogenei rispetto al mio prodotto di partenza.

- integrazione a monte

- integrazione a valle

Sviluppo diversificato quando mi sviluppo in settori diversi.

Modo per misurare in modo quantitativo quanto un'impresa si è integrata orizzontalmente/

verticalmente

verticale: incremento del valore aggiunto (quanto riesco ad aggiungere rispetto alla materia prima)

e stabilità del fatturato. valore aggiunto/fatturato=indicatore di integrazione

orizzontale: incremento del fatturato.

NOVEMBRE 3.11.2014

Dimensione d'impresa

Elementi che possono far propendere il nostro giudizio sul fatto che siamo in presenza di

un'azienda di una cera dimensione.

Possiamo avere dei parametri di tipo qualitativo e di tipo quantitativo.

PARAMETRI QUANTITATIVI:

di natura economica - si prende come elemento dimensionale il fatturato o il valore aggiunto.

• Il fatturato è il ricavo delle vendite, il valore delle vendite, e si chiama così perché quando vendo

dei beni devo emettere delle fatture, ovvero dei documenti

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
19 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher chiarabarb di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Confalonieri Marco.