Lezione 4 15/6/17/8/10/12 (prima parte)
Analizziamo ora costi di produzione di una impresa.
Molto schematicamente possiamo pensare all'impresa come ad un processo di trasformazioni di fattori produttivi (input) in beni e servizi (output).
Ovviamente per un'impresa è importante avere informazioni per operare in modo efficiente. Tra queste, c'è quella relativa ai costi, e quindi avremo confronti tra costo totale (CT) ed ricavo totale (RT).
Il ricavo totale per un prodotto al prezzo del bene * la quantità venduta. Pertanto avremo: RT = Py.
Tuttavia se D (impresa) è piccola (/) ed in concorrenza con altre imprese, e tutte le imprese vendono lo stesso prodotto, allora il prezzo di vendita può essere considerato un dato.
Per questa situazione il prezzo viene detto di mercato.
Per la singola impresa il prezzo un dato, il ricavo totale è funzione solo della quantità venduta: RT = RT (y).
Il ricavo totale dunque cresce in modo costante al crescere della quantità venduta con coefficiente angolare pari al prezzo.
Per ottenere l'efficienza delle informazioni è necessario confrontare il ricavo totale con il costo totale.
Il costo totale di una impresa è costituito da:
- costo fisso: costi indipendenti dall'output (CF)
- costo variabile: costi dipendenti dall'output (CV)
- costo opportunità: il margine di guadagno che avremmo ottenuto ritirando in modo alternativo una risorsa
Anche il costo totale può essere considerato solo funzione della quantità venduta.
Se si ipotizza che l'impresa sostiene costi fissi ed variabili, il costo è funzione della quantità prodotta.
il grafico del costo è quello a / come.
Dunque un'impresa opera in modo efficiente quando riesce ad avere profitto, ovvero quando Π (y) = RT(y) - CT(y) > 0.
Quando l'impresa deve scegliere la quantità ottimale di y in modo da ottenere il profitto massimo.
Tale quantità può essere individuata riportando sullo stesso grafico le due curve:
- curva di Py
- dopo y2 i costi sono superiori ai ricorvi e dunque l’impresa è in perdita
per quantità convesse tra y2 ed y4 l’impresa ha profitto
la quantità che rende massimo il profitto y^Max è ovviamente quella per la quale le scope tra la curva del costo totale e dei ricavi totol è massimo.
Quando il profitto è massimo la sua derivata rispetto alla quantità e nulla (dπ/dy=0), ovvera la derivata dei ricavi è uguale alla derivata dei costi da.
Dunque R’(y)=dR(y)/dy, C’(y)=dcT(y)/dy ; ARTG(y)=dCTG(y)/dy
Tale condizione prende anche il nome do condizione di pieno andamento, in particolare
- la derivata del costo totale è il ricavo mcgnote: dCTG/dy RM
- il ricavo marginale è l’aumento del ricavo totele che si ottiene quendo la quantità venduta aumentati di una unita, RM+R(y+1)-R(y).
Essendo R’=p*y, si ha: RM=P(Y+1)*P*Y=P.
Dunque il ricavo marginale può essere interpretate come coefficiente angolara della curva dei ricavi.
- la derivato dei cosi totote è il costo mcgnote, dcT(y)/dy=CM
- il costo marginale è l’aumento del costo totale che si ottiene quando la quantità prodotta aumenta di una unità, CM+C(y+1)-C(y).
Esso pu essere interpretate come coefficiente angolare della rette torgenti alla curva dei costi.
Spesso nel prendere le proprio decisionsi, e pui semplice for reference il costo medio (o costo unitario|, cioe misure quanta costa in media agni singola unità prodotta.
Si calcola dividendo: il costo totale per la quantità prodotta. Che CT/y. Dunque mentro il costo mcgnale misure il costo dell’ultima unità prodotta, il costo mcdio measure quante casta, in media, ciascuna unità prodotta.
La curva del costo medio si dtiene a parties della curva del costo totote.
La curva presento un andamento a forma di “U”.
Interessante è notare do doppio esterno tre i casti marginal e medi.
Supponiamo che il costo medio diminuae se CM
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