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TRASFORMAZIONE
PRODUTTIVA
TRASFORMAZIONE ECONOMICA: L’impresa quale sistema di trasformazione
economica di costi in ricavi, che tende a rendere massimo il divario tra essi,
Cioè a rendere massimo il rapporti di economicità:
• COSTO DI PRODUZIONE/DEI FATTORI (CF): valore dei fattori consumati ECONOMICITA’: ε = RP / CF
nei processi di produzione
• RICAVO DELLA PRODUZIONE (RP): valore dei prodotti CAPITALE )
INVESTITO (CI
TRASFORMAZIONE FINANZIARIA: Per acquisire i fattori necessari per attuare le trasformazioni
produttive per trasformare tali fattori e cedere le produzioni, i soggetti dell’impresa investono
risorse finanziarie, sia a titolo di capitale proprio (espresso dal capitale netto - CN) sia a titolo di FINANZIAMENTO DI
capitale di terzi (compensati con una remunerazione a titolo di interesse passivo - FP). TERZI (FP)
(* REDDITO NETTO = RO – Interessi passivi – Imposte e tasse ) CAPITALE PROPRIO (CN)
TRASFORMAZIONE IMPRENDITORIALE: Attività svolta dall’imprenditore nel trasformare informazioni e
decisioni volte a conseguire obiettivi di produttività, economicità e redditività (calcolo e controllo
imprenditoriale per decidere razionalmente come conseguire la massima efficienza).
L’IMPRESA AGRARIA: LA COMBINAZIONE PRODUTTIVA
1. Il concetto di combinazione produttiva
L’azienda, base tecnica della produzione, è il risultato delle scelte che l’imprenditore ha fatto nei riguardi di tutti i fattori della
produzione, scelte che determinando una certa COMBINAZIONE PRODUTTIVA: l’insieme dei rapporti qualitativi e quantitativi
tra i vari fattori che partecipano alla produzione, per ottenere una rappresentazione puntuale dell’azienda.
Genericamente, questi rapporti sono costituiti da:
• PATRIMONIO
PATRIMONIO: insieme dei beni su cui l’impresa esercita un diritto reale
e messi a disposizione dell’azienda di produzione in un certo momento; COMBINAZIONE ASSETTO
•ASSETTO TECNICO: configurazione fisica del patrimonio; PERSONALE PRODUTTIVA ORGANIZZATIVO
• PERSONALE: persone che realizzano le operazioni della combinazione
economica aziendale; ASSETTO
• ASSETTO ORGANIZZATIVO: modalità secondo cui vengo impiegate le risorse umane. 8
TECNICO
2. La composizione della combinazione produttiva
Le sue componenti di base sono il FONDO e l’ORDINAMENTO AZIENDALE.
Cui sono connessi gli aspetti
insieme della terra e dei dell’organizzazione e dell’esercizio
miglioramenti fondiari dell’azienda.
(capitale fondiario).
ORGANIZZAZIONE AZIENDALE: Cui sono
riconducibili 2 aspetti:
DESTINAZIONE PRODUTTIVA DELL’AZIENDA: per
avere una puntuale conoscenza di come i vari fattori
della produzione si rapportano tra loro è necessario
LEGAMI INTERPERSONALI che sia determinata la combinazione quali-
tra le varie figure che quantitativa delle produzioni agricole, zootecniche e
partecipano all’attività di trasformazione realizzate nell’azienda (es. quanto
agricola: lavoratori e mais, quanto frumento, numero di bovini da carne da
proprietari del capitale allevare, quantità di uva da trasformare in vino, etc.).
ESERCIZIO: cui sono riconducibili le tecniche di produzione adottate in azienda:
Modi di Modi di Modi di scambio Modi di
esecuzione esecuzione delle con il mercato finanziamento e
delle varie operazioni dei prodotti e dei d’uso dei capitali
fertilizzazioni colturali mezzi produttivi
3. Relazioni nella combinazione produttiva
a) COMPLEMENTARITA’:
ROTAZIONE (avvicendamento) DELLE COLTURE: Alternanza regolare delle colture su un dato appezzamento, ha
l’obbiettivo di preservare la fertilità del suolo e favorire la crescita delle piante (è stato uno dei fattori dello
sviluppo agricolo)
• le colture avvicendate hanno tra loro rapporti di complementarità
• La rotazione ha:
-Valenza tecnica, perché permette un bilanciamento dell’impiego della terra, del lavoro umano, delle
macchine;
-Valenza economica, perché la presenza di più colture nel corso dell’anno riduce i rischi di perdite di
raccolto;
-Poiché è necessario che tutti i processi produttivi arrivino a compimento, le aziende agrarie attuano
una attività multi-prodotto.
Gli elementi costituenti il CANTIERE DI LAVORO (combinazione unitaria di fattori produttivi costituita da una
macchina motrice, una macchina operatrice e una unità di lavoro umano) sono in un rapporto di complementarità
9
Complementarità nell’impiego di sementi, concimi, acquea anticrittogamici, antiparassitari, diserbanti
b) SOSTITUIBILITA’: uno o più elementi della combinazione produttiva, nel tempo, possono essere sostituiti
* Es. l’imprenditore sceglie un nuovo metodo di produzione, un nuovo cantiere di lavoro.
Complementarità e sostituibilità sono facce della stessa medaglia
c) CONGIUNZIONE DI PRODOTTI: Nella produzione agricola uno stesso prodotto può fornire uno o più prodotti:
In tali casi è chiaramente impossibile attribuire direttamente a ciascun fattore il consumo di risorse ed è
dunque impossibile conoscere il costo di produzione senza criteri soggettivi di ripartizione dei costi dovuti
agli input comuni.
Poiché molte produzioni agricole sono congiunte, ne risulta una generale difficoltà di conoscere i costi di produzione.
d) INTERDIPENDENZA: Insieme delle relazioni che si stabiliscono tra i diversi elementi della combinazione produttiva
L’output di un processo diviene input di un altro processo
e) UNIFORMITA’: Se ne evidenziano 3 aspetti:
STANDARDIZZAZIONE: uso di tipi uniformi di processi e input che generano prodotti uguali nella qualità e nella
quantità commodities (tuttavia i processi agricoli sono poco standardizzati a causa della loro natura biologica);
DIVISIBILITA’: i processi agricoli hanno una bassa propensione alla divisibilità (possibilità di suddividere il processo
in fasi distinte), che può essere riferita sia agli input che ai prodotti;
UNIFORMAZIONE: adozione di protocolli d’intesa tra più aziende, concernenti regole e norme per realizzare la
produzione e alla cui gestione sono deputati organismi specifici.
f) ESTENSIONE: Dimensione fisica ed economica della combinazione produttiva e varietà di funzioni svolte
(approvvigionamento, vendita prodotti, trasformazioni chimico-fisiche, etc.) e di processi produttivi.
A loro volta, possono essere attuati in senso:
VERTICALE: integrazione verticale tra fasi dell’azienda
ORIZZONTALE: numero di processi contemporaneamente attuati
INTERAZIENDALE: nel quadro di relazioni con altre aziende
g) DINAMICITA’: Modalità temporali attraverso cui le operazioni strutturano i processi produttivi e questi si organizzano nelle
combinazioni produttive all’interno di un ciclo annuo di produzione si distingue:
• Periodo di produzione: durata temporale del processo produttivo;
• Tempo di esecuzione: periodo di tempo necessario per compiere un’operazione;
• Periodo utile: numero di giorni dell’anno disponibili per realizzare un’operazione.
h) ATTIVAZIONE DEI PROCESSI PRODUTTIVI: Cadenza temporale con cui iniziano e terminano i processi produttivi
dello stesso tipo può essere:
• In successione;
• In parallelo;
• In linea (serre, produzioni zootecniche). 10
L’IMPRESA AGRARIA: CARATTERI E TIPOLOGIE
1. L’imprenditore agricolo
Art. 1, D. Lgs. 18/05/2001 n.228: È IMPRENDITORE AGRICOLO chi esercita una delle seguenti attività:
Attività dirette alla cura ed allo sviluppi di un ciclo biologico o di una fase necessaria
COLTIVAZIONE del ciclo stesso, di carattere vegetale o animali, che utilizzano o possono utilizzare il
ALLEVAMENTO DI ANIMALI fondo, il bosco o le acque dolci, salmastre o marine
ATTIVITA’ CONNESSE: Manipolazione, conservazione, trasformazione, commercializzazione e valorizzazione
(prevalenza prodotti/attrezzi)
IMPRENDITORE AGRICOLO PROFESSIONALE: colui che, in possesso di competenze e conoscenze professionali, dedichi alle
attività agricole di cui all’art. 2135 c.c., direttamente o in qualità di socio di società almeno il 50% del proprio tempo di lavoro
complessivo e che ricavi dalle attività stesse almeno il 50% del proprio reddito globale da lavoro (art. 1. D. Lgs. n. 99/2004,
modificato dal D. Lgs. n. 101/2005).
2. Classificazione: tipi di impresa e forme di conduzione ISTAT
TIPI DI IMPRESA:
IMPRESA CAPITALISTICA: né l’imprenditore né la sua famiglia lavorano manualmente la terra, ma a tal fine l’impresa ha
rapporti contrattuali con lavoratori dipendenti.
IMPRESE COLTIVATRICE: l’imprenditore conferisce il lavoro manuale, eventualmente con coadiuvanti.
IMPRESE CAPITALISTICO-COLTIVATRICE: l’imprenditore conferisce lavoro manuale ma integra la capacità di lavoro sua e della
famiglia avvalendosi di lavoratori dipendenti.
FORME DI CONDUZIONE ISTAT:
CONDUZIONE DIRETTA DEL COLTIVARTORE: quando il conduttore presta egli stesso il lavoro manuale nell’azienda, con i
familiari, o anche facendo parziale ricorso a manodopera familiare.
CONDUZIONE CON SALARIATI e/o COMPARTECIPANTI: quando il conduttore impiega per i lavori manuali dell’azienda
esclusivamente manodopera fornita da salariati, braccianti e/o
compartecipanti, mentre la sua opera è generalmente rivolta alla
direzione dell’azienda.
CONDUZIONE A COLONIA PARZIARI APPODERATA: imprese parziaria
ALTRE FORME DI CONDUZIONI: non classificabili tra le precedenti
3. Eterogeneità dell’agricoltura familiare
L’ETEROGENEITÀ DELL’AGRICOLTURA FAMILIARE deriva dal fatto che essa può essere classificata in base:
alla DIMENSIONE RELATIVA DEL REDDITO e all’ESTENSIONE DELL’ATTIVITÀ:
- AZIENDE PROFESSIONALI: fonte di reddito -ESCLUSIVE: lavoro familiare solo in agricoltura;
principale per la famiglia; -PLURIATTIVE:lavoro familiare anche in impieghi
-AZIENDE ACCESSORIE: fonte di reddito di esterni all’azienda
importanza secondaria; 11
PIANIFICAZIONE, DECISIONE, CONTROLLO
1. Organizzazione e gestione
L’attività di un’impresa agricola si concretizza nel coordinamento dei fattori di produzione, interessandosi
dell’organizzazione e della gestione dell’azienda agraria.
complesso di operazioni amministrative e produttive
impostazione dell’attività aziendale realizzata sulla necessarie al funzionamento dell’azienda e al
base di alcuni principi fondamentali e di un complesso conseguimento dei risultati
di norme, procedure e modalità specifiche
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