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ECOLOGIA
Parola usata per la prima vola da Haekeel (biologo tedesco) nel 1886, deriva dal greco
“discorso sulla casa”. Può indicare l’insieme delle conoscenze sull’economia
e significa
della natura; riguarda l’indagine sulle relazioni degli organismi sia con il suo ambiente
organico che inorganico.
Non bisogna confonderla con l’ecologismo (o ambientalismo), che non è una scienza, ma
che opera a difesa dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile;
un movimento di opinione
i suoi temi principali sono l’inquinamento, la protezione di animali, ecosistemi e aree
protette, etc.
L’ecologia è nata come indirizzo analitico-produttivo, che va di pari passo con il
concetto riduzionalista, di indirizzo analitico-riduttivo, che prende in esame i vari
fattori ambientali uno alla volta, utilizzando modelli matematici monofattoriali per
spiegare la struttura della comunità. Dopo questa teoria ha preso piede un indirizzo
sintetico-ecosistemico, che attua una ricerca generale delle necessità degli
ecosistemi; va di pari passo con il concetto olistico, che tende a spiegare il perché
delle cose attraverso modelli polifattoriali.
–
(Global change aumento CO - , El Niño)
2
Lindeman intuì il ruolo dei flussi energetici come descrittore fondamentale dei
processi ecologici
Hutchinson si occupò dei cicli biogeochimici e della dinamica delle popolazioni:
concepì la nicchia ecologica come spazio multidimensionale
Tunsley si occupò del concetto di ecosistema
Clements si occupò della successione ecologica, che porta al climax e ritenne
che una comunità sia analoga ad un organismo (non solo in senso fugurato)
Elton introdusse la nicchia ecologica come ruolo trofico di una specie;
approfondì il concetto di catena alimentare e rete trofica, derivati dai relativi
scambi di materia non di energia
Definizioni
“Studio delle relazioni tra gli organismi e il loro ambiente (abiotico o biotico)”
Più recente (2004): “Studio di come la distribuzione e l’abbondanza delle popolazioni e
delle specie sono determinate dalle interazioni tra gli individui e l’ambiente abiotico e
biotico”
Odum (1953): “Scienza che si occupa dei sistemi naturali, che sono ad un livello di
organizzazione più ampio”
Livelli di studio
α-ecologia ecologia descrittiva: descrive ciò che avviene nell’ambiente
ecologia funzionale: si domanda sul come possano avvenire le
-ecologia
modificazioni dei sistemi
ecologia evoluzionistica: spiega perché le modificazioni avvengono
-ecologia 11
Esistono molti tipi di ecologia:
studia i rapporti di una singola specie con l’ambiente, ne
AUTOECOLOGIA
definisce i limiti di tolleranza esaminandone l’azione sull’ambiente. Spiega la
di una specie.
localizzazione, la ripartizione geografica e l’attività
È importante per la definizione di “bio-indicatori” e per gli studi eco-tossicologici
(organismi test, come ad es gli EBI = indice biologico esteso, che si basa su macro-
invertebrati bentonici).
SINECOLOGIA analizza i rapporti degli individui appartenenti alle diverse specie in
rapporto all’ambiente in cui vivono; descrive i gruppi di esseri viventi di un
Dà informazioni sull’abbondanza, composizione specifica,
determinato ambiente.
frequenza e ripartizione spaziale.
Descrive l’evoluzione di gruppi di specie e il perché si succedono in un determinato
ambiente. Studia i trasferimenti di materia ed energia tra i diversi componenti di un
ecosistema.
di BASE (teorica e sperimentale) studia le interazioni fra gli animali, piante,
microrganismi ed il loro ambiente; studia inoltre la biodiversità e come le specie
interagiscono tra loro.
si serve dei concetti e dei principi dell’ecologia di base per la
APPLICATA
previsione e la gestione dei cambiamenti ambientali, causati dall’impatto umano sugli
ecosistemi.
(sottoclassi)
DEMOECOLOGIA studia la dinamica delle popolazioni
MODELLISTICA analizza la previsione dei cambiamenti al variare delle
caratteristiche ambientali
PALEOECOLOGIA studia la dinamica degli ecosistemi passati
l’adattamento e la selezione naturale
riguarda
EVOLUZIONISTICA
MOLECOLARE
COMPORTAMENTALE (ecologi)
ECOFIOSIOLOGIA
del PAESAGGIO (architetti)
(in relazione all’ecologia applicata)
ECOTOSSICOLOGIA
della CONSERVAZIONE
della RINATURALIZZAZIONE 12
AMBIENTE
Inteso come il complesso di condizioni e relazioni che individuano un determinato
ambito spaziale, caratterizzato da omogeneità fisionomica e fisiologica nel quale
convivono individui, popolazione e comunità biologica.
È quindi un sistema di rapporti che si instaurano in condizioni normali o alterate, tra:
sistema di componenti, di fattori e processi che formano la struttura di ogni
livello di organizzazione della vita sulla terra. Definiscono l’ambiente interno
sistema di condizioni naturali e culturali, che si viene a formare tra i vari livelli
di organizzazione. Definiscono l’ambiente interno
In generale è la porzione di spazio che contiene vita, o può contenerla.
Ad ogni ambiente corrisponde uno spazio, ma non necessariamente il contrario.
Componente ABIOTICA
Ambiente Componente BIOTICA
Ogni ambiente presenta un substrato (mezzo), solido o liquido, su cui vivono gli
organismi. Quelli che vivono nel suolo sono sempre però circondati da una componente
fluida, aria o acqua, ed insieme vanno a costituire l’ambiente propriamente detto:
Marino (ricco di cloruri)
Sedimento + Acqua Ambiente Acquatico Dolce (ricco di carbonati)
Lotico Lentico
(fiumi e torrenti) (laghi e serbatoi)
Terreno + Acqua Ambiente Terrestre
Ambiente Marino
Dominio
Pelagico (acqua) Bentonico (fondo)
Provincia Sistema
Neritica Oceanica Fitale Afitale
(fino a 200 m) (> 200 m) (fauna fino a 200 m) (> 200 m)
Zona FOTICA (dove penetra la luce)
Zona AFOTICA (dove non penetra più la luce) 13
ECOSISTEMA
Unità funzionale di base, che include tutti gli organismi che vivono in una determinata
area (comunità biotica), interagenti con l’ambiente fisico.
Gli organismi si distribuiscono, nello spazio e nel tempo, in funzione di una serie di
variabili (chimiche, geologiche, etc), interagendo tra loro attraverso processi biologici
andando a costituire unità funzionali, stabili ed autosufficienti. È:
sistema aperto
lontano dall’equilibrio
scambio di energia
circolano nutrienti, che si accumulano e trasferiscono interazioni tra
popolazioni di produttori, consumatori e decompositori
sistema di catene alimentari, che garantiscono un flusso di energia e un ciclo di
materia all’interno dell’ecosistema e ne determinano lo sviluppo e il processo
evolutivo
Comprende, quindi, gli organismi viventi (componente biotica) e gli ambienti in cui
vivono (componente abiotica). Le due componenti sono legate in modo inseparabile.
Definizione: “Unità che include tutti gli organismi che vivono insieme (BIOCENOSI)
in una determinata area (BIOTOPO), interagendo con l’ambiente fisico”.
Le sue componenti fondamentali sono:
Comunità
Flusso di Energia
Cicli dei Materiali Energia Dissipa
Solare Energia
FOTOSINTESI
Catena Autotrofa Produzione Primaria
NUTRIENTI CONSUMATORI Dissipa
Energia
Riciclaggio Nutrienti Catena Eterotrofa
DISSIPATORI
Dissipa Energia
Contiene il concetto di velocità della produzione di biomassa (= quantità si sostanza
contenuta in un determinato ecosistema in un determinato periodo di tempo).
Livelli Trofici
Sole Produttori Consumatori I Consumatori II Consumatori III
(piante, alghe, batteri) (ervibori) (carnivori) (carnivori terminali)
I consumatori che si alimentano a tutti i livelli sono detti DETRITIVORI. 14
Questi livelli li troviamo in tutti gli ambienti, dal terreste all’acquatico; si modificano
solo le specie e la struttura dell’ecosistema. Le unità principali per il funzionamento
sono:
Sostanze Abiotiche (composti organici e inorganici)
(vegetazione, sulla terra ferma, e fitoplancton, nell’acqua)
Produttori
Macro-consumatori:
A. Erbivori
B. Detritivori
C. Carnivori
Decompositori
Questi sistemi autotrofi sono sostenuti dall’energia solare.
L’ecosistema è una struttura composta da due parti principali:
STABILE, non muta ma rimane invariata, se non in tempi geologici molto lunghi; è
caratterizzata da 2 Componenti:
Abiotiche
Solide (Litosfera)
Liquide (Idrosfera)
Aeriforme (Atmosfera)
Biotiche
Autotrofi (piante, alghe, batteri fotosintetici e
Produttori
chemiosintetici)
Eterotrofi (pascolatori e predatori),
Consumatori Decompositori
(funghi, animali, batteri), (batteri e animali)
Parassiti
INSTABILE, muta in tempi molto brevi; è caratterizzato da alcuni Fattori:
Fisici (temperatura, umidità, pressione, ecc)
Chimici (elementi, Sali, ecc)
Alimentari (qualità e quantità del cibo)
Biologici (competizione, predazione, mutualismo)
Culturali
Gli ecosistemi hanno una dinamica che può essere a:
Tempi Brevi flusso di energia e circolazione della materia
successione geologica: riguarda l’avvicendamento delle specie in
Tempi Medi
una comunità che cambia nel tempo fino a che non raggiunge l’equilibrio,
permanendo in quella condizione fino a che non vengono perturbate e costrette
a ricercare un nuovo punto di equilibrio
Tempi Lunghi processi evolutivi: riguarda gli adattamenti delle specie; se le
specie riescono ad adattarsi sopravvivono, sennò muoiono 15
Quando entra in un ecosistema, l’energia diminuisce progressivamente, aumentando
però le sue prestazioni, fino ad arrivare a una quasi totale perdita di energia
sottoforma di calore.
Gli organismi, legati ai vari livelli trofici, e i materiali entrano nel sistema; questi
ultimi sottoforma di nutrienti. Tutto ciò rappresenta la comunità biotica,
caratterizzata dai flussi di materia.
I nutrienti presenti in un ecosistema, possono essere persi e acquistati da un altro.
Negli ecosistemi esistono dei meccanismi di controllo a feedback, che permettono di
mantenere l’ecosistema in maniera ottimale, aumentando o diminuendo l’energia a
seconda della situazione in cui si trova l’ecosistema, permettendogli quindi i mant