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(N, C) (P, S)
I cicli biogeochimici
La vita sulla Terra dipende dal
flusso unidirezionale di
energia (linee tratteggiate)
che proviene dal sole e
attraversa l’ecosfera, dai cicli
degli elementi critici (linee
continue intorno ai cerchi) e
dalla gravità, che trattiene i
gas nell’atmosfera impedendo
la loro fuga verso lo spazio e
porta le sostanze chimiche
dei cicli della materia verso il
basso. Questa panoramica
semplificata mostra solo
alcuni dei tanti elementi in
giuoco.
Il ciclo dell’acqua
È fondamentale per la vita sulla Terra,
considerando il ruolo essenziale
dell’acqua all’interno degli organismi.
Tuttavia gli organismi non giocano un
ruolo fondamentale nell’alterazione
dell’acqua come fanno per gli altri
elementi. Non si hanno trasformazioni
chimiche dell’acqua dovute
all’assorbimento e al rilascio.
Il ciclo dell’acqua
Grafico semplificato del ciclo idrologico
Il ciclo del carbonio
Fotosintesi Respirazione
CO 2
Chemiosintesi Decomposizione
Sostanza organica
Organismi viventi Atmosfera
del suolo
Rocce Sedimenti Oceani Carbon fossile
Il ciclo del carbonio
Produttori primari
CO2 + H2O CH2O + O2
Passaggio del carbonio dall’atmosfera
agli organismi.
La principale forma di carbonio nel
biota è di tipo organica.
Il ciclo del carbonio
Metanogenesi
In condizioni anaerobiche, alcuni batteri
sono in grado di trasformare l’anidride
carbonica e il carbonio organico in
metano. La reazione globale parte dal
metanolo:
4CH3OH 3CH4 + CO2 + 2H2O
CO2+ 4H2 CH4 + 2H2O
Il ciclo del carbonio
Il metano viene prodotto in grandi
quantità dai batteri intestinali dei bovini
e dai batteri anaerobi nelle risaie.
Il metano è un gas ad effetto serra e
contribuisce al riscaldamento
dell’atmosfera.
Il ciclo del carbonio
ceduto
all’atmosfera
4 metano
metanogenesi
2
ossidazione carbonio
0 organico
di
stato fotosintesi respirazione
+2 anidride
organica
+4 r iduzione ossidazioni reazioni di ossidor iduzioni
endoergonica esoergoniche esoergoniche accoppiate
in ambiente ossico in ambiente anossico
Il ciclo del carbonio
Il ciclo del carbonio
CO
2 dissoluzione e
dissoluzione precipitazione
corpi idrici rocce e sedimenti
CO2 + H2O H2CO3
H2CO3 H+ + HCO3- 2H+ + CO32-
Ca2+ + CO32- CO3
Il ciclo del carbonio
Il ciclo del carbonio
Modello semplificato del ciclo globale del carbonio. La parte a sinistra mostra
il movimento del carbonio attraverso gli ecosistemi marini e la parte destra
mostra il suo spostamento attraverso gli ecosistemi terrestri. Le riserve di
carbonio sono mostrate come rettangoli; i processi che cambiano una forma
di carbonio nell’altra non sono inseriti in un riquadro.
Il ciclo del carbonio
I gas ad effetto serra
H2O
CO2 O3 CFC
CH4
N2O L’effetto serra
Senza effetto serra la T superficiale del pianeta sarebbe
di -18°C, rispetto agli attuali 15°C
L’effetto serra
In che parte Troposfera
dell’atmosfera avviene
Che processo avviene Intrappola il calore
vicino alla Terra
Quali gas naturali sono H2O, CO2, CH4
coinvolti
Quali sono gli CO2, CH4, CFC, N2O
importanti contributi
umani
Quali sono i problemi Riscaldamento globale
L’effetto serra
L’anidride carbonica è responsabile del 50-60% del riscaldamento derivante dai gas
serra prodotti dall’attività antropica. Le principali fonti sono rappresentate dall’utilizzo
di combustibili fossili e disboscamento e combustione di biomassa. I
clorofluorocarburi sono responsabili sia dell’effetto serra a livello della troposfera che
del buco dell’ozono a livello della stratosfera. Le principali fonti di questi composti
sono rappresentate da perdite di condizionatori e refrigeratori, evaporazione di
solventi industriali, produzione di schiume sintetiche e propellenti gassosi.
L’effetto serra
Il metano contribuisce al riscaldamento
globale per circa il 20%. È prodotto in
seguito all’azione dei decompositori che
agiscono sulla necromassa in condizioni
di anaerobiosi. I principali luoghi in cui si
forma sono rappresentati da paludi e
altre zone umide, risaie, discariche e
intestini di bovini. I protossido d’azoto è
responsabile sia dell’effetto serra a livello
della troposfera che del buco dell’ozono a
livello della stratosfera. Esso deriva da
produzione di nylon, combustione di
biomassa e combustibili ricchi di
azoto, gas di scarico delle marmitte
catalitiche, utilizzo di fertilizzanti,
deiezioni animali e presenza di acque
sotterranee contaminate da azoto.
L’effetto serra
Durante gli ultimi 900000 anni la Terra ha attraversato cicli di periodi glaciali, della
durata di circa 100000 anni ciascuno, intervallati da epoche interglaciali più calde della
durata di 10000-12500 anni. Il calore derivato dall’ultimo periodo interglaciale è stato il
principale fattore che ha permesso lo sviluppo dell’agricoltura, della civilizzazione e
della crescita demografica
L’effetto serra
Variazioni stimate della temperatura
media della superficie terrestre e delle
concentrazioni di CO2 in troposfera negli
ultimi 160000 anni. Le stime delle
concentrazioni di CO2 sono state ricavate
dai carotaggi effettuati nella regione
antartica e, una volta estratto il ghiaccio,
analizzando le bolle d’aria presenti alle
diverse profondità corrispondenti a diversi
periodi storici. Le analisi hanno
evidenziato come, a partire dall’ultima era
glaciale terminata 10000 anni fa, la terra
abbia potuto godere del calore del
successivo periodo interglaciale. La
correlazione grossolana tra i livelli
troposferici di CO2 e la temperatura, in
base ai dati ricavati dall’analisi dei
carotaggi, suggerisce che esiste una
connessione tra i due fattori.
L’effetto serra
Variazioni stimate della temperatura media della superficie terrestre registrate tra
il 1860 e il 1998 (linea nera). Lo spazio giallo mostra il riscaldamento globale
ipotizzato dai modelli climatici. È da osservare che le previsioni dei modelli
concordano con l’aumento di 0.7°C registrato tra il 1860 ed il 1998. I modelli
attuali prevedono che la temperatura media globale aumenterà di 1.3-4.1°C dal
1990 al 2100. L’effetto serra
Schema generalizzato dell’effetto serra e modelli relativi alle sue possibili
conseguenze. L’effetto serra rappresenta un fenomeno ben conosciuto (modello 1).
L’aumento della temperatura media globale che deriva dalle sempre maggiori
concentrazioni di gas serra (modello 2) è previsto da modelli matematici. Gli attuali
modelli non possono prevedere con precisione gli specifici cambiamenti climatici
(modello 3) e le loro conseguenze (modelli 4-7) nelle diverse parti del mondo.
L’effetto serra e gli oceani
Gli oceani rimuovono circa il 29% della CO2 che
l’uomo libera in atmosfera
Il riscaldamento globale potrebbe diminuire se gli
oceani riuscissero ad assorbire più calore, ma ciò
dipende dal tempo che il calore impiega a raggiungere
gli strati più profondi
Un effetto del riscaldamento globale potrebbe anche
essere l’alterazione delle correnti oceaniche profonde
I dati indicano che, qualora il clima diventasse più
caldo, l’innalzamento del livello del mare sarebbe
provocato anche da un aumento delle precipitazioni e
dallo scioglimento dei ghiacciai e delle nevi
L’effetto serra e gli oceani
L’effetto serra e le nubi
temperatura evaporazione vapor acqueo
temperatura evaporazione nubi radiazione solare
L’effetto serra e la fotosintesi
? Piante C3 favorite
temperatura fotosintesi Piante C4 non favorite
Un altro importante fattore che può determinare una
variazione della concentrazione di CO2 in atmosfera è il
turnover forestale, ovvero la velocità con cui gli alberi
crescono e muoiono in una foresta. Il turnover sta
decisamente aumentando nella fascia tropicale, d’altra parte
una diminuzione della biodiversità provoca un aumento del
riscaldamento globale.
L’effetto serra e la
disponibilità di acqua
In alcune regioni del globo il
riscaldamento globale potrebbe
comportare un prosciugamento dei corpi
idrici
In altre regioni del globo, invece, il
processo di scioglimento dei ghiacciai
potrebbe aumentare l’intensità e la
frequenza delle inondazioni
L’effetto serra e la
distribuzione delle foreste
Il riscaldamento globale potrebbe comportare un
radicale cambiamento nell’aspetto e nella
distribuzione geografica delle foreste
Le fasce climatiche tipiche delle medie latitudini
sono destinate, nel prossimo secolo a spostarsi di
circa 550Km verso nord. Le specie che diffondono
i semi per l’attività di uccelli potrebbero spostarsi,
quelle che si diffondono grazie al vento
scomparirebbero (diminuzione della biodiversità,
ulteriore incremento della CO2 in atmosfera anche
per maggiore disponibilità di necromassa)
L’effetto serra e la
distribuzione delle foreste
I possibili effetti del
riscaldamento globale nella
distribuzione geografica delle
foreste di faggio. In seguito
all’ipotesi che le emissioni di
CO2 raddoppino nel periodo
tra il 1990 ed il 2050, le
foreste di faggi che
attualmente sono distribuite
nell’intera zona orientale
degli USA resterebbero
confinate in una limitata zona
Nord.
Effetto serra e possibili effetti
Ciclo dell’azoto
N2
Fissazione abiologica Fissazione biologica
atmosferica industriale
Atmosfera
N2 N2O N2
Fissazione di N2 Fotosintesi
Degradazione Nitrificazione
batterica
Materia NO2-
NH4+
organica NO3- N2O
Condizioni aerobiche Denitrificazione
N2O
Detrito NH4+ N2
organico Condizioni anaerobiche
Nitrificazione N2
NO2- Nitrosomonas
Nitrobacter Cyanobacteria
Rhizobium
Azotobacter
Assimilazione Gruppi NH2 Assimilazione Beijerinckia
delle proteine
NO3- Ammonificazione
Aerobiosi NH4+
Anaerobiosi Assimilazione
NO2- Gruppi NH2 Clostridium
Ammonificazione
delle proteine pasteurianum
batteri
Pseudomonas fotosintetici
altri anaerobi N2
facoltativi N2O
Denitrificazione
N
organico Destino dell’ammonio Destino del nitrato
Mineralizzazione Assorbimento Assorbimento
dell’N di NH4+ di NO3-