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Il Royal Pavillion è una residenza estiva di proprietà della famiglia reale inglese. In quest'opera
coesistono stili esotici di varia origine : vi sono cupole a bulbo tipiche dell'architettura russa,
dettagli tipici della cultura araba e addirittura di quella cinese.]
Nella seconda metà del '800 ci fu il movimento “Arts ad Crafts”, in cui vi era la figura di William
Morris, che riteneva che l'architettura non doveva essere esclusiva delle opere eccezionali ma
anche delle opere semplici ( una casa modesta, ad esempio ). Credeva nel socialismo della bellezza,
che doveva essere fruibile da tutti. Riconosceva l'importanza delle arti minori e dei piccoli oggetti
del lusso quotidiano. Sempre in questo periodo nasce una teoria estetica detta “pura visibilità” : la
forma di conoscenza che avviene attraverso la visione è ritenuta quella più diretta ( colori, strutture,
etc. ) a prescindere dai contenuti e dai temi. Questo è ritenuto il principio dell'arte , che parla
attraverso forme e colori. La pura visibilità sarà alla base dell'astrattismo.
Nel corso del '700 vengono delineati tre fattori estetici: - il bello ideale di Winckelman, in cui le
proporzioni hanno grande importanza ; - il sublime, ovvero ciò che attrae e spaventa, crea timore e
soggezione, emozione ; - il pittoresco, letteralmente “ciò che sta bene in un quadro, ovvero quel
dettaglio “carino” e casuale che vivifica l'insieme , un accostamento casuale di cose eterogenee che
stanno bene insieme, dando un'impressione rassicurante.
[Esempio pittoresco : giardino all'inglese
Esempio sublime : le opere di Boullee, Ledoux e Lequeu]