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FRANGULA
Droga: corteccia del tronco o dei rami di Rhamnus frangula, Ramnacea presente in Asia e Europa,
compresa l’Italia.
Si presenta in cannucce brune esternamente con striaruyre orizzontali (lenticelle), rossastre
internamente (con solchi fitti e finissimi)
Principi attivi: glucofrangulina, frangulina, frangulaemodina, acido crisofanico
Impieghi: purgante drastico
SENNA
Droga: foglie di
Cassia acutifolia (Aenna alessandrina) → Egitto e Sudan
• Cassia angustifolia (Senna di Tinnevelly) → India
•
Principi attivi: antrachinoni:
i più importanti sono i sennosidi A e B
• esistono anche i sennosidi C e D (residuo alcolico CH OH invece che carbossilico COOH)
• 2
RABARBARO
Droga: rizoma «decorticato» di Rheum palmatum e Rheum officinale, (Poligonacee)
Rizomi raccolti in primavera o fine estate; raschiati fino a far emergere il parenchima giallastro
Principi attivi: Crisofanolo, Aloe-emodina, Emodina etc. (strutture antrachinoniche)
Impieghi: purgante drastico e eupepeptico
IPERICO
Droga: sommità fiorite (fiori, foglie, pezzi di caule) di Hypericum perforatum, pianta erbacea
comune in Europa, Nord America, Nord Africa
Principi attivi: antrachinoni (ipericina, pseudoipericina, protoipericina), flavonoidi, floroglucinoli
(iperforina) tannini, oli essenziali.
Impieghi: l’infuso è utilizzato per disinfettare piaghe, ferite, scottature. Recentemente l’estratto è
commercializzato come antidepressivo (5 preparati in fascia C)
N.B. Non sono stati dimostrati né evidenti effetti antibatterici e antivirali, né meccanismi
antidepressivi univoci
Può avere effetti fotosensibilizzanti
Effetti tossici:
Lievi :nausea, astenia, irrequietezza, secchezza delle fauci, vertigini, confusione mentale,
• fotosensibilità
Gravi: insonnia, ansia, agitazione psicomotoria, linguaggio disorganizzato
• Sindrome serotonergica (alterazione dello stato mentale, tremori, letargia, aumento dei
• riflessi tendinei) in associazione con alcuni antidepressivi
Induzione enzimatica
•
Interazioni farmacologiche delle preparazioni a base di iperico:
Contraccettivi orali
• Tassolo
• Digossina
• Warfarin
• Eritromicina
• Fenitoina, carbamazepina
• Chinidina
• Nifedipina
• Imipramina
• Ciclosporina
• Indinavir
• DROGHE CONTENENTI SAPONINE
LIQUIRIZIA
Droga: radici di Glycyrrhiza glabra (Leguminose)
Principi attivi: acido glicirretico, glicirrizina
Impieghi:
La polvere e l’estratto (secco) sono impiegati come eccipienti nella preparazione di pillole.
• Edulcorante: per la presenza di glicirrizina.
• Blando espettorante → azione indiretta
• Antiulcera: l’acido glicirretico aumenta la produzione di muco a livello gastrico.
• Antinfiammatorio: l’acido glicirretico ha attività glucocorticoide (inibisce la fosfolipasi A2)
• Lassativo: dovuto alle saponine contenute nella droga. La liquirizia viene sovente impiegata
• anche come lassativo in associazione a droghe antrachinoniche (purganti).
Effetti tossici:
L’assunzione di dosi elevate può determinare:
Ipertensione
• Edema
• Ritenzione di sodio
• Perdita di potassio (evitare l’associazione con diuretici tiazidici e droghe digitaliche) a causa
• della somiglianza strutturale dell’acido glicirretico con l’aldosterone, un mineralcorticoide.
GINSENG
Droga: radici seccate di numerose specie di Panax (Arialiacee):
Panax ginseng (Cina, Corea) → quello utilizzabile a scopo curativo
• Panax quinquefolius (USA, Canada).
•
Tempo balsamico: dal 6° anno; il terreno non può essere impiegato per una seconda coltivazione
prima di 10-15 anni
Le radici essiccate al sole di Panax ginseng C.A. Meyer rappresentano la droga medicinale più
importante nella medicina tradizionale orientale, con un uso millenario. In cinese ginseng significa
piccolo uomo e sta ad indicare la forma della radice, mentre panax significa panacea, ovvero
rimedio di ogni male.
Principi attivi: saponine triterpeniche (ginsenosidi), alcoli sesquiterpenici
Impieghi:
stimolante del SNC (per migliorare la memoria e la resistenza allo stress),
• azione anabolizzante (stimola la sintesi proteica),
• adattogena (migliora le capacità di adattamento dell’organismo agli stimoli esterni “stress”),
• antidiabetico
• per il trattamento di anemia, ipotensione, gastrite.
•
Effetti collaterali: palpitazioni cardiache, vomito, nausea, mal di testa.
Dosi elevate per lunghi periodi possono indurre effetti tossici simili a quelli dei corticosteroidi. Se
ne sconsiglia l’uso di più di 2 g al giorno per più di 3 mesi
DROGHE A PRINCIPI ATTIVI STEROIDICI
DROGHE CONTENENTI GLICOSIDI CARDIOATTIVI
I glicosidi sono sostanze derivate dall’unione di un nucleo steroideo (aglicone), legato ad un anello
lattonico insaturo a 5-6 atomi di carbonio in posizione 17 e ad un’unità zuccherina (glicone) in
posizione 3, metili in 10 e 13, ossidrili in 3 e 14.
La porzione gliconica è responsabile delle proprietà farmacocinetiche di tali composti, andando a
modulare solubilità, assorbimento, intensità e durata dell’effetto farmacologico.
L’anello lattonico insaturo è invece responsabile dell’attività farmacologica dei glicosidi; l’idrolisi e
la saturazione dell’anello lattonico portano ad una riduzione significativa dell’attività
farmacologica.
A seconda del tipo di anello lattonico si possono distinguere:
Bufadienolidi → anello lattonico esatomico.
• Si ritrovano in piante come l’elleboro e la scilla nonché nel veleno di rospo del genero bufo,
da cui traggono il nome. Non vengono impiegati come cardiotonici in terapia a causa del
loro bassissimo indice terapeutico.
Cardenolidi → un anello pentatomico.
• Vengono impiegati in terapia per migliorare l’attività di pompa del cuore e la circolazione
sanguigna.
I glicosidi possono essere classificati in
glicosidi primari → composti di parte steroidea e parte zuccherina
• glicosidi secondari → glicosidi primari senza glucosio
• genine → distacco dell'intera catena zuccherina
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