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DROGHE CONTENENTI ALCALOIDI
Gli alcaloidi sono un gruppo molto vario di sostanze le cui caratteristiche sono:
origine vegetale
• reattività basica (sono delle basi)
• presenza di uno o più atomi di azoto
• specifica e evidente attività biologica
•
L’azoto può essere primario (mescalina), secondario (efedrina), terziario (atropina), quaternario
(tubocurarina)
Accanto all’azoto quasi tutti gli alcaloidi contengono, oltre all’idrogeno e al carbonio, anche
l’ossigeno e sono solidi; i pochi che non contengono ossigeno (nicotina) sono liquidi
Generalmente hanno un sapore amaro e bruciante e sono incolori.
Solo eccezionalmente si trovano nei batteri e nei funghi (psilocibina nei funghi allucinogeni;
ergoline nella Claviceps purpurea); si trovano soprattutto nelle Angiosperme.
Non esiste correlazione tra struttura chimica ed effetto; sostanze analoghe possono avere azioni
farmacologiche molto diverse.
Gli effetti sono disparati:
depressivi o stimolanti il SNC
• depressivi o stimolanti il SNA
• anestetici
• antitumorali
• antimalarici
• analgesici
• antibatterici
• antiamebici
• DROGHE CONTENENTI ALCALOIDI A STRUTTURA ISOCHINOLINICA
OPPIO
Droga: lattice condensato, raccolto per incisione delle capsule immature di Papaver somniferum
(Papaveracea).
La pianta è originaria dell'Asia minore ed è coltivata in Asia e in Europa. Se ne conoscono diverse
varietà ma la più importante è la varietà album (papavero bianco), originario dell'India, Persia,
Jugoslavia e Cina. I papaveri rossi e rosa sono meno importanti in quanto contengono meno
alcaloidi.
Il lattice è contenuto in dotti laticiferi presenti nel mesocarpo della capsula. Esso viene raccolto
operando delle incisioni trasversali nella capsula stessa, quando questa è ancora immatura e di
colore verde giallastro. Bisogna fare attenzione che l'incisione non oltrepassi l'endocarpo, perchè in
tal caso il lattice verrebbe riversato nell'interno della capsula e andrebbe perduto.
Il lattice, che sgorga spontaneamente dalle incisure, è di colore bianco,ma rapidamente assume un
colore scuro e si rapprende in gocce; queste vengono raccolte e coinvogliate in un'unica massa, alla
quale viene conferita una determinata forma (pane d'oppio).
Principi attivi:
alcaloidi fenantrenici → morfina e codeina → azioni sul SNC
• alcaloidi benzilisochinolinici → papaverina → attività miorilassante
•
La morfina possiede sia un ossidrile fenolico che uno alcolico e quando viene diacetilata forma
eroina. La codeina è un etere della morfina (metilmorfina).
Meccanismo d'azione:
Il cervello, nel SNC e nel SNA, produce peptidi oppioidi, piccole molecole che differiscono per il
5° aa. I peptidi oppioidi legano i R a cui si lega la morfina. Questi R sono accoppiati a proteine G di
tipo alfai e alfao, le quali inibiscono l'adenilato ciclasi; questo causa una diminuzione del cAMP,
portando ad una iperpolarizzazione delle membrane perciò si alza la soglia del dolore (= soglia a cui
il neurone scarica) → effetto analgesico
I recettori oppioidi appartengono alla superfamiglia dei Recettori a 7TM, accoppiati alle Proteine G
alfa i/o. Il recettore più importante e il recettore Mu.
I principali precurosi dei peptidi oppioidi sono: prepro-opiomelanocortina (POMC),
preproencefalina e preprodinorfina. Queste molecole producono anche, per es, ACTh quindi sistema
oppioide e sistema endocrino sono strettamente correlati.
Preparazioni officinali:
Oppio polvere titolata
• Polvere bruna di sapore amaro ottenuta polverizzando l’oppio
Gocce di Laudano (non più in farmacopea)
• Liquido limpido di colore rosso-arancio, di sapore amarognolo contenente oppio, zafferano,
cannella, chiodi di garofano (introdotto nel 1500 come antitussivo e antidiarroico)
Polvere di Dover (non più in farmacopea)
• Oppio in polvere, ipecacuana, lattosio. Utilizzata nel 1700 per i dolori causati dalla gotta.
BOLDO
Droga: foglie di Peumus boldus , Monimiacea originaria del Cile
Foglie spesse, rigide, ovali, coriacee a margine intero; grigio-argento
Principi attivi:
boldina → alcaloide isochinolinico
• ascaridolo
• boldoglucina → glicoside
•
Impieghi:
Coleretico → favorisce il transito della bile dalla cistifellea al duodeno (favorisce la
• digestione)
Eupeptico (per sapore amaro)
• Ipnotico ad alte dosi
•
RAUWOLFIA
Droga: radici di Rauwolfia serpentina , Apocinacea dell’India e Pakistan
Principi attivi: reserpina → alcaloide indolico
Impieghi:
Anti-ipertensivo → abbassa Part
• Depauperante depositi catecolamine → attiva la liberazione di NA che non viene ricaptata
•
IPECACUANA
Droga: radice di Uragoga ipecacuanha, Rubiacea originaria del Brasile, coltivata in India e nei
paesi caldi
Si presenta in frammenti cilindrici tortuosi con grosse sporgenze anulari, irregolari, di colore
grigio-bruno, internamente giallastri
Principi attivi: emetina, cefalina, psicotrina → alcaloidi isochinolinici
Preparazioni officinali :
ipecacuana polvere titolata : polvere grigio-giallastra, di sapore amaro. Deve contenere il
• 2% di emetina
ipecacuana estratto fluido : liquido bruno amaro a base alcolica
•
Impieghi : espettorante ad azione indiretta (riflesso da stimolazione della parete gastrica e quindi
emetico ad alte dosi; abusato dalle bulimiche)
Dalla cefelina estratta si sintetizza l’emetina, antiamebico estremamente tossico.
CHINA
Droga: corteccia di Cincona succirubra (China rossa), Rubiacea originaria di Colombia, Ecuador,
Perù, Bolivia. Un'altra qualità di China è la China gialla (China ledgeriana)
Principi attivi:
chinina → 1° F antimalarico
• chinidina → 1° F antiaritmico
• cinconina
• cinconidina
•
Impieghi:
Eupepetico (per il sapore amaro)
• Azione antipiretica e antinevralgica → chinina
•
Tossicità:
Cinconismo
• Cefalea, vomito, diarrea, disturbi visivi, disturbi uditivi (tinniti)
Reazioni di ipersensibilità
• Eritema cutaneo, orticaria, edema della cute e delle mucose (angioedema), broncospasmo
Alterazioni ematologiche
• Emolisi (specie in caso di carenza di G6PD), agranulocitosi, leucopenia, trombocitopenia
Effetti cardiocircolatori
• Alterazioni elettrocardiografiche
Ipoglicemia per stimolazione del rilascio di insulina
•
DROGHE CONTENENTI ALCALOIDI A STRUTTURA PURINICA (XANTINE)
CAFFE'
Droga: semi del genere Coffea (Rubiacee):
Coffea arabica (85%)
• Coffea canephora
• Coffea liberica
•
Prodotto nelle regioni meno calde delle zone tropicali (Temperatura media tra i 15° e i 25°)
Pianta: i fiori, che nascono in grappoli alla base delle foglie, sono bianchi, e di odore balsamico
• i frutti sono piccole drupe con epicarpo verde, poi giallo e a maturità rosso-bruno
• il mesocarpo è giallastro, polposo, viscido, agrodolce
• l’endocarpo è diviso in due caselle, ciascuna delle quali contiene un seme che è il caffè del
• commercio
l’albero comincia a fruttificare verso il terzo o quarto anno. Il rendimento raggiunge il
• massimo verso l’ottavo o decimo anno.
I semi contengono:
proteine
• carboidrati
• lipidi
• acidi organici
• acido clorogenico
• acido fenolico
• trigonella
• vitamine
• minerali
• melanoidine
• ammine biogene
• alcaloidi purinici → caffeina → principio attivo
•
La caffeina, così come gli altri alcaloidi, é fisiologicamente attiva sugli animali anche a
concentrazioni molto basse e probabilmente viene impiegata dalla pianta come meccanismo di
difesa dagli erbivori.
Effetti: leggero aumento della pressione arteriosa
• eccitabilità, insonnia, tachicardia
• aumento della secrezione gastrica (da evitare in caso di ulcera o gastrite)
• aumento della diuresi
• aumento del metabolismo basale
• azione protettiva nei confronti del diabete di tipo 2
• mantenimento della memoria e delle funzioni cognitive nell’anziano
• contrasta l' insorgenza di cirrosi epatica legata all’alcolismo
• protezione dalla gotta
• possibili effetti protettivi su alcuni tipi di cancro
•
La caffeina:
assorbimento per via gastroenterica
• picco plasmatico massimo dopo 120 minuti
• si distribuisce rapidamente su tutti i tessuti, attraversa la barriera emato-encefalica e la
• placenta
può essere presente nel latte materno
• l’eliminazione avviene dopo metabolizzazione epatica con produzione di acido 1-metilurico,
• 1-metilaxantina e 7-metilxantina. Circa il 10% viene eliminato per via renale come caffeina
immodificata.
il principale responsabile del metabolismo della caffeina è il pool enzimatico del citocromo
• p-450 A2 di cui le cellule epatiche sono particolarmente ricche.
l’emivita è di 2,5-4,5 h nell’adulto.
•
L’assunzione di alcool o farmaci quali contraccettivi, cimetidina, disulfiram e allopurinolo tendono
a prolungare l’emivita della caffeina, mentre il fumo la diminuisce poiché accelera il metabolismo
epatico.
Tè e caffè possono interferire con l’assorbimento di ferro specialmente se assunte durante i pasti .
Effetti collaterali:
rilassamento dello sfintere esofageo inferiore
• bevande con caffeina possono aggravare ulcere provocando un aumento delle secrezioni
• acide nello stomaco, benché sia stato dimostrato che anche il caffè decaffeinato causa lo
stesso problema.
può anche stimolare la peristalsi intestinale
•
Gli effetti negativi del caffè vengono amplificati da altri fattori contemporanei come lo stress, il
fumo e l’uso di bevande alcoliche, in sostanza dallo stile di vita sbagliato.
CACAO
Droga: polvere amara, ricavata dalla macinazione dei semi tostati della pianta del Theobroma
cacao, privati di gran parte del loro grasso.
Le varietà più diffuse di Theobroma (Sterculiaceae) sono: Criollo, Forastero, Trinitario
La pianta è un albero alto dagli 8 ai 10 metri,coltivato nella fascia equatoriale, con rami grigiastri,
foglie grandi, acute, alterne, persistenti e interne.
La fioritura è a piccoli fiori bianchi e rosei, ma solo 1 su 100 va a frutto.
Il principio attivo è nel frutto, detto carbosside. La carbosside cresce direttamente sul tronco o sui<