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Dottrine Politiche: Federalista, Hegel Pag. 1
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Estratto del documento

Coloni inglesi re Giorgio IV

I d’America protestano contro perché ha imposto tasse

senza che essi fossero stati rappresentati in Parlamento. L’escalation di questa

situazione si raggiunge il 4 luglio 1776, con la dichiarazione di Indipendenza,

Congresso degli Stati Jefferson

adottata dal (13 Stati) e redatta da insieme ad altri

autori.

In questo documento si asserisce che tutti gli uomini sono stati creati uguali e che il

Creatore li ha dotati di alcuni diritti inalienabili come la vita, la libertà e la ricerca

Locke

della felicità. È chiaro che dietro questa frase vi sia l’influenza di (proprio lui,

infatti, riteneva che il Dio avesse creato gli uomini liberi ed eguali). Jefferson, inoltre,

“proprietà”

preferisce sostituire il concetto statico come la con un concetto

“ricerca della felicità”

dinamico come la (e su questo punto è evidente l’influenza

della lettura di Aristotele, poiché proprio il filosofo greco riteneva che lo scopo

dell’uomo fosse la ricerca della felicità).

Ogni volta, inoltre, che la forma di governo nega il raggiungimento di questi obiettivi, il

popolo ha il diritto di montarla, abolirla o di istituire un nuovo governo (anche questa è

una idea chiaramente Lockiana).

Nel 1783 la Gran Bretagna finalmente riconosce l’Indipendenza Americana, e i Coloni

divengono gli Stati Uniti d’America. A quel punto si genera un dibattito relativo alla

Costituzione da adottare nel Paese. Il governatore della Virginia elabora un piano

che prevede un governo unitario, con un potere legislativo affidato a due camere,

un potere esecutivo ed un potere giudiziario. Nasce così la bozza di Costituzione

Americana sulla quale si accende un grande dibattito, al quale partecipano tre autori

Publius”.

che pubblicano i loro interventi in un giornale sotto lo pseudonimo di “ La

maggior parte di questi saggi (51 + 3 scritti insieme ad un altro autore) sono stati

Hamilton,

scritti da generale della guerra di Indipendenza contro la Gran Bretagna,

anch’egli formatosi su Locke e sul giusnaturalismo europeo. Il secondo autore di questi

John Jay.

saggi (5), che nel suo caso riguardano la politica estera, è Il terzo autore (14

James Madison.

saggi + 3 con Hamilton) è Il Federalista

Questi saggi compongono “ ”, che insieme alla dichiarazione degli Stati

Uniti costituisce uno dei primi documenti del pensiero politico americano. Il

background di questi autori è chiaramente europeo, tuttavia essi filtrano il

pensiero politico europeo, riproponendolo in modo originale ed adattandolo alle

peculiarità di questo nuovo Stato americano. Le loro fonti sono dunque i classici:

Platone, Aristotele, Locke, Hume, Montesquieu Locke

. Da riprendono l’idea della

Montesquieu

sovranità popolare; da deriva invece la teoria dei “pesi e

contrappesi”, da cui deriva un esecutivo forte bilanciato da due poteri

altrettanto forti, ovvero un legislativo che si esplica attraverso due camere ed un

potere giudiziario.

Federalista

Nel “ ” gli autori propongono una visione federale degli Stati Uniti:

sostengono infatti che debba essere uno stato unitario dotato di un forte potere

esecutivo e composto da una federazione di Stati. Gli Stati conservano ampie

autonomie, ma permane comunque un forte potere federale, affidato al

Presidente degli Stati Uniti, che detiene il potere esecutivo ed alcuni poteri Locke

estremamente importanti (l’esecutivo e il federativo, proprio i poteri che

attribuiva al sovrano). Il potere legislativo è affidato a due Camere composte in

Congresso Senato

modo diverso: il (eletto in base alla popolosità di uno Stato) e il Corte

(ogni Stato ne esprime due membri). Il potere giudiziario è detenuto da una

Suprema alla quale si delega la risoluzione di tutti i maggiori problemi.

Gli autori, inoltre, intendono basarsi su un approccio realistico alla natura umana

Hume Machiavelli).

(qui è evidente l’influenza di e

Saggi del Federalista (Hamilton)

I saggio

Nel del Federalista Hamilton si chiede se il governo nasca per scelta o per

caso. Afferma che è possibile che il governo nasca per scelta del popolo, ed è meglio

avere un governo forte purché ben bilanciato piuttosto che un governo debole. Il

governo, inoltre, ha il compito di proteggere gli individui dai conflitti della

società (è questa una chiara visione liberale).

“piccola Repubblica”,

Contrariamente ai sostenitori della Hamilton sostiene la teoria

dell'”allargamento dell'orbita”, secondo cui con l’ampliamento dei confini i conflitti

tendono a distendersi.

Saggi sulla Politica Estera (Madison)

Madison sostiene l’idea della anarchia internazionale, secondo cui tra gli stati

sovrani vige una sorta di stato di guerra di tutti contro tutti hobbesiano. In

politica estera, dunque, vale la legge della potenza, ed è questo uno dei fondamenti

della politica estera americana. Questa anarchia è causa, secondo Madison, della

guerra tra gli Stati, che non è dunque causata dalla struttura autoritaria interna

agli Stati, bensì dalla ricerca di maggiore potenza. È questo un chiaro attacco alla

spirito pacifico delle repubbliche Rousseau,

“ ”, idea condivisa da secondo cui uno

stato autoritario è sicuramente bellicoso, mentre uno stato socialista o socialista è

sicuramente pacifico.

La Teoria dei Poteri Impliciti:

Nel “Federalista” gli autori sostengono che tutti i poteri di cui gli Stati non si sono

privati esplicitamente a favore dell’Unione, rimangono in loro possesso. Ad esempio

può, il potere di regolare il diritto di famiglia è proprio di ogni Stato.

Teoria dei Pesi e Contrappesi

Il potere esecutivo ed il potere legislativo, inoltre, secondo gli autori devono

Presidente,

controllarsi a vicenda. Il infatti, detiene l’esecutivo e ha il diritto di

veto nei confronti delle Camere; il potere legislativo ha un potere altrettanto forte:

quello di impeachment del Presidente, con cui Congresso e Senato possono mettere

sotto processo il Presidente.

G. Hegel Kant Hegel.

Le idee di vengono studiate ma completamente rovesciate da La sua

“Fenomenologia dello Spirito”,

opera fondamentale è la opera nella quale inventa un

Enciclopedia

suo vocabolario filosofico e politico. Altra opera fondamentale è la “

delle scienze filosofiche in compendio”.

Hegel

Secondo la filosofia non ha nulla spiegare ma si limita ad intendere ciò che

(“Tutto ciò che è reale è razionale”,

è, poiché ciò che è, è la ragione Fenomenologia

dello Spirito). Essa nasce per intendere, non per intervenire sulla realtà o per dare

origine a rivoluzioni. È un pensatore sistematico, poiché pensa alle proprie

concezioni come costituenti un sistema. Egli è infatti convinto che tutte le parti della

filosofia costituiscano un sistema, che è organizzato per triadi. Infatti, la scienza

filosofia)

dell’assoluto (ovvero la è per lui divisa fondamentalmente in tre parti: la

logica, la filosofia della natura e la filosofia dello spirito. Lo Spirito rappresenta

essenzialmente la ragione (umana, ma non solo).

Fenomenologia dello Spirito

“ ”

Hegel

In quest’opera inventa persino nuovi vocaboli, ed intende studiare come

l’umanità si è manifestata in varie epoche della storia, in un sistema in cui lo

sviluppo triadico, con una tesi, una antitesi e una sintesi che conserva entrambi i

momenti precedenti sono un elemento indispensabile per comprendere il suo

pensiero.

La filosofia dello spirito si occupa di “tre momenti” dello spirito: lo spirito

soggettivo, lo spirito oggettivo, lo spirito assoluto. Lo spirito soggettivo

rappresenta lo studio dello spirito condotto da scienze come l’antropologia o la

psicologia; lo spirito oggettivo è lo studio dello spirito condotto da scienze come

diritto, giurisprudenza.

Lo spirito da soggettivo diventa oggettivo “oggettivando” la propria essenza,

ovvero quando gli individui creano le istituzioni e tessono rapporti con altri individui,

poiché il regno dello spirito oggettivo è il regno dei rapporti sociali. Il mondo è per

Hegel il regno della libertà, dunque l’essere umano e fondamentalmente libero e lo

spirito si oggettiva quando la libertà individuale si oggettiva in libertà della

società.

Lo spirito oggettivo ha tre momenti:

1. il diritto astratto: con il quale si creano delle persone giuridiche. È il momento

della proprietà privata e delle transazioni private. È il momento della tesi;

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Publisher
A.A. 2018-2019
5 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/02 Storia delle dottrine politiche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher miriamabc di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia delle dottrine politiche e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Giorgini Giovanni.