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Storia delle Dottrine Politiche – 06\03

Fase di Transizione

Dopo Aristotele ed Alessandro Magno:

Alessandro Magno, Aristotele:

Nel 323 a.C. muore mentre nel 322 muore si tratta della

educatore

fine di un’epoca. Aristotele, infatti, fu per 3 anni di Alessandro Magno, e le

sue opere furono tutte incentrate sull’idea della polis, ovvero della piccola

Macedonia

comunità. Al contrario, Alessandro Magno ampliò i confini della

all'inverosimile, conquistando nuovi territori e popoli.

Si trattò della fine di un’epoca perché i greci si trovarono dinanzi un orizzonte

pensatori politici

politico incredibilmente ampliato rispetto al passato, e dunque i stoici,

del tempo reagirono in maniera differente. Alcuni, quelli che chiamiamo videro

in questo cambiamento una enorme possibilità: sostennero infatti che gli esseri

cittadini di una città,

umani sono non solo ma anche cittadini dell’universo

(“Cosmopoliti”), saggi,

purché siano purché solo attraverso la saggezza gli uomini

possono rendersi conto che tutti gli individui hanno qualcosa in comune, ed è la

ragione. La ragione, inoltre, suggerisce anche l’esistenza di un diritto naturale, al di

là del diritto positivo degli Stati, e che quindi vale sempre, dunque è chiaro che vi

sono alcune cose che risultano 'giuste' o 'ingiuste' sempre, in ogni caso ed in ogni

società.

filosofi, epicurei Epicuro)

Altri come gli (il cui nome deriva dal filosofo ritennero invece

che fosse impossibile vivere una buona vita in un contesto così diverso, dunque

bisognava abbandonare la vita politica e ritirarsi a vivere in disparte con gli amici

”Politeusthai”:

(a questo proposito, si noti come per un greco del V secolo significasse

“vivere politicamente”, “vivere”,

ma anche dunque la vera vita era quella in politica; il

epicurei,

contrario di quanto sostenuto dagli che teorizzavano il ritiro in disparte

dalla politica).

Dai Greci ai Romani:

Romani Greci

I si resero ben presto conto di cosa i avevano elaborato, dunque

figli

mandarono i propri a studiare in Grecia. Fu in questo modo che la filosofia

Cicerone,

greca si trasferí anche a Roma e venne persino tradotta in latino da che

tradusse tutti i tipici termini della filosofia greca.

L’Avvento del Cristianesimo:

Un altro fondamentale evento che segnó la storia del pensiero politico fu l’avvento del

cristianesimo. Esso infatti ebbe dal punto di vista politico delle potenzialità

cristiani uomini creature di

rivoluzionarie, perché i sostennero che poiché gli sono

Dio, essi sono tutti liberi ed eguali, ed in un mondo in cui la schiavitù era la norma

questo rappresentò un pensiero rivoluzionario. Il Cristianesimo ebbe presto un

filosofi greci,

successo straordinario e diventò di interesse anche per i dunque alcune

delle idee proprie di questa religione vennero contaminate dal pensiero greco. I

Dio Creatore”,

Greci, infatti, non avevano mai elaborato l’idea di un “ che è invece

un’idea ebraica: il Cristianesimo fuse questa idea ebraica con idee della filosofia

greca. Costantino

Quando poi nel 313 d.C. decise che il Cristianesimo sarebbe dovuto

diventare religione di stato, esso acquisí una diffusione ancora maggiore. Dal

punto di vista politico il Cristianesimo, insegnando all’uomo che esiste anche una

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A.A. 2018-2019
3 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/02 Storia delle dottrine politiche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher miriamabc di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia delle dottrine politiche e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Giorgini Giovanni.