vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Fino a qualche decennio fa si pensava che il sesso influenzasse il genere, la donna pensa in un
modo e l’uomo in un altro, la differenza biologica predisponeva a lavori specifici. In sociologia
questo pensiero no0n regge, perché:
- I ruoli ricoperti da uomo/donna varino in base alla società
- Cambiamento dei ruoli ricoperti da uomo/donna dovuto al cambiamento sociale.
Questo pensiero è escluso sia dal punto di vista comparativo sia evolutivo.
1) Che differenza c’è tra atti devianti e reati?
Atti/ comportamenti devianti che una persona o un gruppo sociale viola le norme di una collettività
e che di conseguenza va incontro a qualche forma di sanzione. Un atto può essere considerato
deviante solo in riferimento al contesto socioculturale in cui ha luogo, poiché possono variare
considerevolmente nello spazio e nel tempo. (Es. nel medioevo in EU, mangiare senza posate,
sputare, defecare/urinare in giro, era considerato normale).
D’altra parte un comportamento considerato deviante in un paese può essere considerato nomale
o molto positivante in un altro. (Es. in Africa avere più moglie è possibile ed è ritenuto un segno di
appartenenza ad un ceto sociale agiato, mentre in Italia tutto ciò è reato.
2
Infine, un comportamento può essere considerato deviante in una situazione ma non in un’altra
del tutto diversa. (Es. nessuno può vietare ad una coppia di fare l’amore, a meno che non lo
facciano in un luogo pubblico ecc.)
Viene definito reato un comportamento che viola una norma del codice penale e che comporta una
sanzione penale: multa, arresto, la reclusione. Solo una piccola parte degli atti devianti costituisce
un reato.
2) Quali sono le teorie sulla criminalità?
Nell’ultimo secolo gli studiosi hanno formulato numerose teorie, le principali sono sei:
1- Le spiegazioni biologiche : Lombroso(1835-1909) considerò la costituzione fisica come la
più potente causa di criminalità. Particolare importanza attribuì al cranio, sostenendo che il
“criminale nato” avesse determinate caratteristiche fisiche. Nell’ultimo ventennio fu ripresa
suddetta teoria e riformulata, si sostenne che la causa sia, in casi rari, il 47° cromosomo y
(dal padre) e che questi soggetti siano più propensi alla criminalità. Anche quest’ultima
versione come la prima non è riuscita ad affermarsi.
2- La teoria della tensione : Durkheim pensava che certe forme di devianza fossero dovute alla
mancanza di norme sociali che regolano e limitano i comportamenti. Nel 40 Robert Meron
riadattò questa idea, sostenne che la devianza è provocata da situazioni di anomia dovuta
ad una tensione tra struttura sociale e struttura culturale.
Sociale distribuzione delle opportunità per arrivare a tali mete con tali mezzi
VS
Culturale definisce le mete verso le quali tendere e con quali mezzi raggiungerle.
Tale contrasto si verifica nella società USA dove la meta culturale è il successo economico,
attraverso il lavoro, risparmio, istruzione, onesta ovvero i mezzi. Sia poveri che ricchi vengono
spinti dalla società al raggiungimento di questa meta, ma le persone delle classi sociali
svantaggiate non ci riescono. Per adattarsi a codesti valori proposti possono scegliere 5
diverse forme di comportamento:
a. Conformità: accettazione sia delle mete che dei mezzi
b. Innovazione: aderisce alle mete ma rifiuta i mezzi, rubano, imbrogliano, ingannano.
c. Ritualismo: abbandono delle mete ma resta fedele ai mezzi. Coloro che dicono: “vado sul
sicuro”, “non faccio il passo più lungo della gamba”..
d. Rinuncia: sia alle mete che hai mezzi, mendicanti, barboni, tossici.
e. Ribellione: rifiuto sia delle mete che dei mezzi previsti, ma favorevoli alla sostituzione con
altre mete e mezzi.
1- La teoria del controllo sociale : si basa su una concezione più pessimistica della natura
umana, essendo l’uomo più portato a violare piuttosto che al rispetto delle leggi. Ci si
interroga sul perché si è conformi alla società e perché non si violino le norme. I controlli
sociali impediscono la violazione:
esterni: forme di sorveglianza per scoraggiare ciò
interni diretti: manifestazione di sentimenti come imbarazzo, senso di colpa, vergogna che
prova chi trasgredisce le norme.
Interni indiretti: attaccamento psicologico/emotivo per gli altri e il desiderio di non perdere la
loro stima e affetto.
Travis Hirschi: sostenitore di questa teoria, pensa che una persone compie un reato quando il
vincolo che lo lega alla società (ai genitori, amici, coniuge) sia molto debole, fino quasi a
spezzarsi. 3
2- La teoria della subcultura : molti studiosi affermano che non basta il contrasto fra la struttura
sociale e culturale a spiegare la violazione di norme e la devianza si apprende
dall’ambiente in cui si vive, ciò perché la persona si è formata in una subcultura criminale
che ha valori e norme diverse della società generale.
Edwin Sutherland, il comportamento deviante non è ereditario o spontaneo ma è appreso
da altre persone. Chi commette un reato lo fa perché si conforma alle aspettative del suo
ambiente. Le motivazioni del suo comportamento non sono diverse da quelle d chi rispetta
le leggi. Ad essere deviante non è l’individuo ma il gruppo di appartenenza. Gli individui
non violano le norme del proprio gruppo ma solo quelle della società generale.
3- La teoria dell’etichettamento : secondo i sostenitori di questa teoria fra coloro che
commettono atti devianti e glia altri, non vi sono differenze significative, né dal punto di
vista dei valori né dei bisogni. Un conto è commettere un atto deviante come rubare,
drogarsi e mentire, un altro conto è suscitare per questo atto una reazione sociale e venire
accusato di essere un deviante come il ladro, il drogato o il bugiardo, così un individuo
viene etichettato ed i suoi comportamenti passati vengono riesaminati e reinterpretai alla
luce di quelli presenti e si comincia a pensare che egli si sia sempre comportato così.
Edwin Lemert: distinzione fra devianza primaria e secondaria.
1°=violazioni di norme che hanno importanza marginale per colui che le compie e vengono
presto dimenticate. Chi compie queste azioni non è considerato deviante ne da lui ne da
altri.
2°= l’atto di una persona genera una condanna da parte di altri e viene considerato un
deviante e colui riorganizza la sua identità/comportamenti sulla base delle conseguenze
prodotte.
4- La teoria della scelta razionale : i sostenitori considerano i reati come il frutto di un’azione
intenzionale, sono convinti che l’individuo è un essere razionale che è capace di scegliere
se violare o meno una norma. Se decidesse di commettere un reato è di solito perché si
aspetta di ricavare migliori benefici rispetto ad una attività lecita. I motivi che spingono ad
un’azione illecita sono uguali a quelli leciti: guadagno, potere, prestigio, piacere.
1) Cosa rende particolarmente difficile le ricerche sulla criminalità?
La difficoltà nelle ricerche sta nel tener conto di 3 variabili:
1° la classe sociale= recenti studi hanno dimostrato che non vi sono correlazioni forti tra classe
sociale e criminalità (in USA) .
Le ricerche nei paesi occidentali hanno potato alla relazione fra classe e violazione di una
norma, più essa è più forte quanto più grave è il reato. Es. rapine commesse da classi
svantaggiate, furti lievi come il taccheggio compiti quasi nella stessa misura da tutte le classi.
2° il genere= è una variabile molto importante, infatti in tutti i paesi è più probabile che il reato
sia compiuto da un maschio. Quanto il reato è grave, tanto è più facile che sia per colpa
dell’uomo. Anche se vi sono differenze; nel caso della rapine-omicidi la quota femminile
raggiunge solo il 10% mentre per i reati seri la quota aumenta fino a toccare il 50% nel caso
del taccheggio.
3° età= i crimini vengono commessi per lo più dall’adolescenza fino ai 25 anni, in questo
periodo si registrano dei picchi.
Spesso, usciti dall’adolescenza la maggioranza dei giovani abbandona la strada del crimine.
Le ricerche svolte negli USA, UK, Germania ma anche Argentina ed Israele mostrano che negli
ultimi 50 anni vi è stato un abbassamento di 5-6 anni dell’età in cui si commettono i crimini.
2) Cosa vuol dire che la razza è una costruzione sociale?
4
Se classifichiamo gli umani in base a caratteristiche somatiche, per es. la pelle viene
differenziata in 4 categorie: bianchi, neri, gialli e pellerossa. I tratti che vengono presi in
considerazione sono ereditari e non acquisite dall’individuo nel corso della vita e non sono
possibili modifiche. Tra milioni di informazioni trasmesse dai nostri genitori ve ne sono
pochissime necessarie a farci crescere come esemplari di una razza. Le razze esistono come
prodotto di classificazione e riguardo una piccolissima parte del nostro patrimonio genetico. Le
differenze genetiche tra individui di una stessa razza sono quantitivamente più rilevanti delle
differenze genetiche tra individui di razze diverse. In sociologia assume rilevanza poiché le
differenze somatiche sono state usate per giustificare operazioni di oppresione/dominio.
3) Che differenza c’è tra discriminazione di legge o di fatto?
Discriminazione di legge, sono dei divieti sanciti dalla legge mentre la discriminazione di fatto
avviene quando c’è l’impedimento all’esercizio dei diritti è costituito da comportamenti
discriminatori ed ostili.
4) Che differenza c’è tra autorazzizzazione ed eterorazzizzazione?
L’autorazzizzazione si ha quando gruppi culturali si riconoscono e vogliono garantire la loro
superiorità per la purezza (nazismo) vogliono che la propria razza non sia contaminata con
altre.
L’eterorazzizzazione si ha invece quando le razze considerate inferiori divetano oggetto di
sfruttamento/segregazione. Non sempre avviene ma si punta ad una graduale assimilazione
alla cultura dominante. Americani vs nativi.
5) Quando e perché prende forma la famiglia moderna?
Gli studiosi hanno pensato che la famiglia fosse mutata da tradizionale a moderna con il
passaggio dalla società tradizionale a moderna.
I processi che hanno influenzato il cambiamento sono: industrializzazione, urbanizzazione e le
trasformazioni avvenute nel regime successorio ma ci furono altri mutamenti da considerare:
-mutamenti della struttura
-mutamenti delle relazioni interne della famiglia
La struttura subisce un incremento delle famiglie “solitarie” ed una diminuzione delle famiglie
<