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La via alternativa di attivazione del complemento è sempre pronta a partire in caso di
necessità. E' appunto più veloce della via classica, anche se è molto meno efficiente. La
proteina C3 è sempre presente in basse quantità. Può legarsi al fattore B, unico della via
alternativa. Il fattore D cliva B in Bb e Ba, formando una C3 convertasi in fase fluida,
con una cinetica molto bassa. Essa taglia C3 in C3b e C3a. Quando c'è una condizione di
infiammazione, C3b può legarsi subito alla membrana del patogeno. Vengono reclutati
un fattore B e un fattore D, formando una C3 convertasi di membrana con una cinetica
molto più veloce. Un altro fattore C3b si lega alla C3 convertasi, formando una C5
convertasi stabilizzata dal fattore P (properdina). A questo punto la via alternativa si
sovrappone a quella classica. C5 è clivato in C5a e C5b. C5b recluta C6 e C7, che si
legano in modo instabile al patogeno. C8 stabilizza il legame e recluta C9, formando così
il poro che porterà alla lisi della cellula.
_Ricombinazione somatica
La ricombinazione somatica è l'evento base della specificità delle Ig. Essa avviene nella
formazione dei recettori BCR e TCR, che riconoscono un numero elevato di antigeni
proprio grazie a questo processo. Il locus per la catene pesanti del BCR è formato da
circa 100 segmenti V, 23 segmenti D e 6 segmenti J. La ricombinazione sceglie uno
segmento di ogni regione. Il primo step prevede la selezione di un segmento J e un
frammento D, che vengono uniti con eliminazione del DNA interposto; il secondo step è
la selezione di un segmento V e la successiva unione al segmento DJ, sempre con
eliminazione del DNA interposto. Il frammento VDJ è unito ora alle sequenze che
codificano per le regioni costanti della catena pesante, cioè C (ripetuta 4 volte), TM e
CYT. La regione costante più vicina a VDJ è quella che codifica per la catena delle Igm,
perciò i linfociti B esprimono di default quasi solamente Igm (in minima parte IgD).
_Caratteristiche delle citochine.
Le citochine sono proteine solubili o di membrana che mediano l'interazione tra le varie
cellule del sistema immunitario. Hanno diverse caratteristiche. 1) Pleiotropismo: una
stessa citochina può agire su cellule diverse provocando effetti diversi. Per esempio, IL-4
causa la produzione di IgE nelle plasmacellule, l'inibizione dei macrofagi e il
differenziamento dei linfociti CD4+ in linfociti Th2 con una segnalazione autocrina.
2) Ridondanza: diverse citochine agiscono su un solo tipo cellulare causando il medesimo
effetto. 3) Sinergia: l'azione multipla di citochine su un tipo cellulare aumenta l'entità
dell'effetto, che è minore dell'effetto provocato dalla somma delle azioni delle singole
citochine sulla cellula. 4) Antagonismo: le citochine possono avere effetti opposti su un
tipo cellulare. Ad esempio, IL-4 stimola l'inibizione dei macrofagi mentre la IFN-y stimola
l'attivazione.
_Caratteristiche della risposta immunitaria specifica
La risposta immunitaria specifica è caratterizzata dai seguenti criteri. 1) Specificità:
l'antigene è riconosciuto dai recettori in modo specifico. 2) Specializzazione: i recettori
che riconoscono l'antigene sono in continua specializzazione, e ad ogni contatto
successivo al primo migliorano la loro specificità. Ecco perché la risposta immunitaria
specifica è anche detta adattativa. La iperspecializzazione può portare ad un
miglioramento della risposta ma anche ad un peggioramento. 3) Autoregolazione: una
volta che l'antigene non c'è più, la risposta deve essere spenta. Lo spegnimento avviene
tramite diversi meccanismi. L'assenza di spegnimento è causa di una condizione di
immunodeficienza. 4) Discriminazione del self: i linfociti sono capaci di riconoscere le
molecole del self e non legarsi, in modo da non provocare malattie autoimmuni. Questa
discriminazione non è sempre efficiente. 5) Memoria immunologica: dopo il primo
contatto con un antigene si differenziano cellule memoria, che favoriscono la cinetica
della risposta nel caso ci sia un secondo contatto.
_Fasi dell'immunità specifica
La prima fase dell'immunità specifica è quella di induzione. I linfociti vengono a contatto
con l'antigene e attivano dei sistemi di trasduzione. La seconda fase è quella di
attivazione. I linfociti T subiscono una espansione clonale, da cui si ottiene un numero
elevato di cloni con il recettore specifico per l'antigene che ha provocato l'attivazione
della risposta. Le cellule B si differenziano in plasmacellule, le quali subiranno lo
scambio dell'isotipo e inizieranno a produrre anticorpi. Le Ig prodotte vanno ad
opsonizzare l'antigene facilitando così la sua distruzione. Nella fase effettrice
intervengono le cellule effettrici della risposta immunitaria specifica, cioè il linfociti T
citotossici, ma anche le cellule NK. I linfociti CD8+ provocano la morte della cellula
mediante apoptosi. Verranno formati dei corpi apoptotici che saranno fagocitati.
_Editing recettoriale
L'editing recettoriale è un meccanismo di salvataggio attraverso il quale alcuni i linfociti
B che non riconoscono con affinità adeguata l'antigene vengono recuperati. La catena
pesante del BCR viene mantenuta e si effettua un cambio della catena leggera. Se c'era
k, è stimolata la ricombinazione del locus di lambda e del locus di k sul cromosoma
omologo. La catena leggera non funzionante è sostituita dalla catena leggera prodotta
ex novo e il recettore viene di nuovo esposto sulla membrana. Se anche questa catena
non riconoscerà l'antigene, il linfocita viene eliminato. In ogni caso l'editing recettoriale
è effettuato sul 10-15 % dei linfociti inviata a degradazione, mentre la restante parte è
eliminata direttamente. L'editing recettoriale avviene esclusivamente nei linfociti B.
_Diversità giunzionale.
La diversità giunzionale è un meccanismo che contribuisce alla variabilità delle Ig.
Agisce nella ricombinazione somatica prima che i segmenti V, D e J vengano uniti tra
loro, generando delle regioni ipervariabili. Il fautore di questo processo è l'enzima TDT
(Terminal Deoxyribonucleotides Transferase), il quale aggiunge circa 20 nucleotidi nella
giunzione tra i segmenti. Nel caso delle catene leggere c'è una sola regione
ipervariabile, presente tra V e J (D è assente). Nelle catene pesanti, Le giunzioni
ipervariabili vengono introdotte da TDT tra D e J e tra V e DJ. Altri meccanismi che
contribuiscono alla specificità delle Ig sono l'esclusione allelica, l'esclusione isotipica e
l'editing recettoriale.
_Anergia
L'anergia è un meccanismo di tolleranza recessiva periferica che viene indotto negli
organi linfoidi secondari. La condizione necessaria per l'induzione di anergia è l'assenza
di citochine proinfiammatorie (condizioni fisiologiche), che porta ad un basso livello di
molecole costimolatorie e ad un alto livello di CTLA4. Quando un linfocita T contatta un
antigene self in queste condizioni giunge al nucleo un segnale di inbizione, e non di
proliferazione. Il linfocita rimane perciò congelato e non sarà più in grado,
teoricamente, di attivarsi. Se però l'antigene viene di nuovo a contatto con il linfocita in
una condizione di infiammazione, quando il livello delle molecole costimolatorie (CD28 e
B7) è alto, il linfocita può attivarsi. Questo avviene solamente se l'anergia indotta al
primo contatto era blanda, dovuto al segnale mediocre inviato dal TCR. Il linfocita può
riattivarsi anche in caso di contatto con superantigeni. Il risultato è l'insorgenza di
malattie autoimmuni.
_Delezione clonale
La delezione clonale è un meccanismo di tolleranza recessiva periferica e avviene
quando si ha un eccesso di attivazione. Il meccanismo è analogo a quello dello
spegnimento della espansione clonale quando l'antigene è stato eliminato. La delezione
clonale sfrutta il sistema FAS/FAS ligando. In caso di eccessiva attivazione, i linfociti T
iniziano ad aumentare i livelli di FAS ligando in modo da indurre la morte in altri linfociti
mediante apoptosi. Vengono uccisi sia linfociti T attivi sia linfociti T quiescenti. Avviene
quindi una eliminazione reciproca di linfociti, in modo da eliminare il clone autoreattivo
che potrebbe espandersi. FAS recluta l'adattatore FADD, il quale attiva la procaspasi 8; a
sua volta, la caspasi 8 attiva la procaspasi 3 in caspasi 3, giungendo ad un punto di non
ritorno. La cellula è definitivamente destinata a morire.
_Ignoranza clonale
L'ignoranza clonale è un meccanismo di tolleranza recessiva periferica. La condizione
indispensabile per l'attivazione dell'ignoranza clonale (o segregazione antigenica) è
l'assenza del contatto con l'antigene. Con il mimetismo molecolare, alcune sequenze
mascherano gli epitopi antigenici non permettendo il contatto del recettore con
l'antigene. Nel caso della segregazione, gli antigeni si trovano invece in luoghi
inaccessibili ai recettori (per esempio nel nucleo della cellula) o in siti
immunologicamente protetti (cornea, placenta, gonadi). Le cellule dei siti
immunologicamente protetti esprimono alti livelli di FAS ligando, i quali permettono
l'uccisione dei linfociti che cercano di avvicinarsi. Le cellule tumorali sono in grado di
diventare siti immunologicamente protetti abbassando le concentrazioni di FAS, di MHC
e aumentando quelle di FAS ligando.
_Linfociti T regolatori
I linfociti T regolatori sono una sottopopolazione di linfociti T helper che già all'uscita
dal timo esprimono CD25, in aggiunta a CD4. Presentano inoltre un fattore Foxp3.
Costituiscono il 10-15% della popolazione linfocitaria totale. La loro presenza è
indispensabile nella regolazione della tolleranza dominante, la quale controlla il
corretto funzionamento della tolleranza recessiva. I linfociti T reg rendono l'ambiente
non permissivo all'attivazione in condizioni fisiologiche mediante diversi meccanismi.
Producono molecole che inducono citotossicità nei linfociti e molecole che modulano i
livelli di molecole costimolatorie. Inoltre, competono con i linfociti T per fattori di
crescita: in essi viene indotta l'apoptosi o lo shift in linfocita T reg. In assenza di questi
linfociti è favorita la proliferazione dei linfociti Th17, i quali stimolano l'attivazione. In
questo caso si hanno delle proliferazioni incontrollate associate alle patologie linfo-
proliferative.
_Funzioni biologiche delle Ig
Gli anticorpi hanno diverse funzioni. Il BCR è costituito proprio da un anticorpo, la IgM.
Questo recettore è capace di ri