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Corso di Tecnica delle Costruzioni - prof. R. Felicetti - AA 2018-19
Temi di discussione nell'interrogazione orale
- Si introduca il concetto di duttilità dei materiali facendo quindi riferimento agli aspetti di redistribuzione, sia all'interno di una sezione (Wel & Wpl) che in strutture iperstatiche.
- Si descrivano i concetti di ridondanza e di robustezza strutturale. Vantaggi e svantaggi delle strutture iperstatiche e scelta dello schema statico in funzione delle proprietà del materiale.
- In riferimento al metodo degli Stati Limite, si descriva il metodo dei coefficienti parziali specificando il significato dei coefficienti di sicurezza dei materiali e delle azioni nelle combinazioni di carico più comuni per gli S.L.E. e gli S.L.U.
- Si descrivano gli effetti delle azioni sulle strutture, sottolineando le differenze tra carichi permanenti e sovraccarichi, precisandone il significato e proponendo alcuni esempi pratici.
- Quali sono le modalità con cui vengono valutati i carichi di vento sulle strutture? Si faccia riferimento alle norme vigenti descrivendone i principi fondamentali ed i contenuti avvalendosi di esempi pratici.
- Quali sono le modalità con cui viene valutato il carico della neve sulle strutture? Si faccia riferimento alle norme vigenti descrivendone i principi fondamentali ed i contenuti avvalendosi di esempi pratici. Come si combinano nella maniera più svantaggiosa neve e vento?
- Verifica di resistenza elementi tesi in acciaio.
- Resistenza elementi inflessi in acciaio ed effetto dell'imbozzamento (classi di duttilità).
- Verifiche di deformabilità di elementi inflessi in acciaio. Significato del rapporto luce/altezza ed effetto rilevante da fenomeni di vibrazione.
- Si parli del fenomeno dell'instabilità degli elementi compressi, facendo riferimento alla teoria di Eulero, descrivendo la snellezza (λ) attraverso i fattori che la influenzano (coeff. di vincolo β). Curve di instabilità di normativa ed effetto delle autotensioni nei profilati.
- Si descrivano le modalità di collegamento tra elementi di acciaio, facendo cenno alle diverse rigidezze degli elementi connessi e all'insorgere di eventuali effetti delle forze parassite, quantificandone l'incidenza.
- Verifica della sicurezza di unioni bullonate (resistenza di bulloni e piastre, ruolo dell'attrito)
- Si descrivano le tipologie di unioni saldate tra elementi metallici specificando le modalità di calcolo e di verifica da utilizzare
- Si descrivano le principali proprietà meccaniche del legno come materiale da costruzione, sottolineandone le principali differenze rispetto agli altri materiali più comuni (acciaio e calcestruzzo) e in particolare l'effetto della durata dei carichi e delle condizioni ambientali.
- Si descrivano le modalità con cui si affronta la verifica di resistenza una sezione in calcestruzzo armato soggetta a flessione.
- Verifiche allo stato limite di esercizio in elementi inflessi in calcestruzzo: significato del rapporto luce/altezza e parametri che governano l'apertura delle fessure.
- Si parli della duttilità delle strutture inflesse in calcestruzzo, descrivendone il significato fisico- meccanico e le modalità di verifica.
- Si descriva l'interazione tra azione flettente ed azione assiale nelle strutture in calcestruzzo armato, parlando dei domini di interazione (M-N o μ - ν) e spiegandone gli aspetti peculiari.
DUTTILITA' DEI MATERIALI SIA IN UNA SEZIONE CHE IN STRUTTURA IPERSTATICA
I materiali possono essere classificati come :
- DUTTILI
- FRAGILI
Questa classificazione dipende dalla capacità del materiale di mantenere il momento sotto le sollecitazioni aumentando nel contempo la sua deformazione in modo significativo.
Le due categorie sono state diverse comunque entrambi i materiali nei quali la resistenza non è perfettamente rigida ma si è in una certa capacità di mantenere struttura prima di arrivare a rottura (LEGNO o CLS)
La FRAGILITÀ si definisce come la tendenza di un materiale a rompersi senza mostrare cedimenti o deformazioni imminenti.
I METALLI si considerano anche come materiali duttili (in quanto a parte per gli scavi e alte resistenze)
È perciò possibile descrivere dei grafici tensione-deformazione che mostrano il comportamento dei materiali
N.B.
LA DUTTILITÀ DEL CLS PUÒ ESSERE MIGLIORATA AGGIUNGENDO PARTI (SRA) O CONFINANDOLE (CCLP)
FORMULE PER LA COMBINAZIONE DEI CARICHI
SLU Fd = ∑ γg,k × qp,k + ∑ (ψ2,i qp,i)
SLE Fd = Gk + Pk + Qk + ∑ i>2 ψi,i Qki
Fd = Gk + Pk + Qk + ∑ i>2 ψi,i Qki
RASAS L FREQ Qk PERMANENTE
LE AZIONI SULLE STRUTTURE. CARICHI PERMANENTI E SOVRACCARICHI
Le azioni di distinzione sono:
- - DIRETTE: forze concentrate, corda, distribuite, peso e motili
- - INDIRETTE: assestamenti, trasparenze, dilatazione termica, delle voluzioni, effetti di ritiro, cedimento fondale
- DEGRADO:
- ~ ENDOGENO: alterazione microclim, del materiale costitutivo
- ~ ESOGENO: alterazione del materiale dei componenti reso per agenti esterni
- - STATICHE: azioni che non evolvono crescendo movimento
- - PSEUDO-STATICHE: autosufficienza esterna chiaroba disordine in quiescenza statica
- - DINAMICHE: azioni di quanto movimentale accellerazioni
Su classificazione successiva a base granomnia temporale nel tempo:
- - PERMANENTI (a): gli strutturali e i non strutturali per permanenza
- - VARIABILI (a): per froito coppe, neve, temperatura
- - ECCEZIONALI (a): incendi, esplosioni, urta
- - SISMA (e)
T di particolari fenomeni sono favevole da aggregazioni scompe invredue
motilazione, onde (causa delle azioni la lunga durata)
Il colletta di questo affitto considerazioni tutte quegli elemente si prece con caretta da
aggregazione inflikra strutturale: sono base il calcolo pure seveoluzzo modificabile della sua
converso di primo rischio termico caldo attenuato passivo.
Questi appunti sono concepiti in base alle geometrie, dette come sono agaggiamenti nelle operazioni.
Da qui ne derivera il concetto di AREA D’INFLUENZA che neleme considerative
ed immiadiscipline del punto da taggio nel.
Le INCASSATA
GLI SQUADRI
DURVATO CARICO
PROPRIETÀ MECCANICHE DEL LEGNO, DIFFERENZE ALTRI MATERIALI, EFFETTO DEI CARICHI
Il legno da costruzione è un materiale composto da un tessuto vegetale vivo che può essere elaborato per ottenere ALLSANO (ogive), DURAME (resistente).
Il legno è quando consiste di fibre rigide disposte longitudinalmente quasi completamente con tasso di acqua 50-200% e prodotto di un legno secco.
Solitamente un legno contiene una umidità attorno al 12-15%.
Essendo un materiale vegetale vivo presenta delle imperfezioni:
- CIPOLLAUTURA
- NODI
- SPACCHI DA RITIRO
- SACCHE DI RESINA
- CANASTRI
Le specie utilizzabili negli elementi da costruzione sono:
- CONIFERE (abete, larice, pino) ρ = 480, 520, 690 kg/m³
- LATIFOGLIE (rovere, castagno, noce) ρ = 460, 680, 740 kg/m³
Negli anni si sono inumeate diverse specie due come ottenere da un tronco la maggiore quantità di legname eliminando gli effetti autotorni dar nuovo di questo cubazione.
Le tecnologie note coinvolgono: LEGNI TORCHI, LEGNI GORBECATI, LEGNI SQUADRATI, TAVOLE.
Queste possono subire alterazioni da agenti esterni: PESCIUMI, IMMARICATO, JENECOLAMENTO.
L’essiccazione evita attacchi da agenti biologici come: INSETTI (tarli), FUNGHI.
I legnami sono inoltre divisi in classi a seconda della qualità:
- LEGNAME DI RECUPERO (c)
- INFERIORE (a)
- INTERMEDIA (b)
- SUPERIORE (c)
Ad oggi il legname immesso maggiormente è il legno lamellare ossia un prodotto ottenuto incollando tra loro tavole di legno. I vantaggi sono:
- DIFFUSIONE OMOGENEA DEI NODI
- STAGIONATURA DI ELEMENTI SOTTILI
- COMPENSAZIONE DELLE DISTORSIONI DA RITIRO
- DIMENSIONI A PIACERE
- PROPRIETÀ MECCANICHE MIGLIORI
Il lamellare viene solitamente realizzato con lamelle di abete incollate tra loro con colle resistenti all’umidità.
GIUNTO A DITA
Permette di unire 2 elementi allungando le loro superfici a contatto.