Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Rappresenta la modalità attraverso la quale l’impresa si impegna a far sì che il prodotto
risolva il problema
Reason why: giustifica la promessa fatta dal prodotto e dall’impresa nel main benefit
attraverso la specificazione delle caratteristiche del prodotto che opereranno in tal senso
12. quali sono le fasi del ciclo di vita di un prodotto? Descrivere caratteristiche di ogni
fase
le fasi del ciclo di vita di un prodotto si possono riassumere in 4 fasi principali, anche se
ogni tipologia di prodotto ha un proprio ciclo di vita che può discostare dall’andamento
‘’canonico’’ che descriveremo tra poco.
1. Introduzione: in questa fase il prodotto è appena stato lanciato, e di norma in questa
fase le vendite del prodotto stenteranno a decollare mentre sul piano dei profitti
andremo a incorrere delle perdite iniziali del tutto normali
2. Sviluppo: se il prodotto attecchirà tra le preferenze dei consumatori assisteremo a
un’aumento della pendenza della curva delle vendite che finirà con un trand crescente
e alla quale corrisponderà la realizzazione dei primi profitti derivanti dalle vendite
3. Maturità: il prodotto è ormai consolidato all’interno del mercato, le vendite cresceranno,
anche se in maniera molto meno esponenziale rispetto alla fase di sviluppo, fino a
raggiungere un vertice che segnerà il massimo numero di vendite del prodotto in
questione, e dopo questo limite massimo inizieremo a veder decrescere le vendite,
momento che farà strada all’ultima fase, quella del declino
4. Declino: il prodotto è ormai obsoleto, a meno che il produttore non riesca a innovare
costantemente il proprio prodotto, questo, andrà incontro a un’inesorabile fine della
propria esistenza, fino a quando le vendite saranno poche e il prodotto non verrà ritirato
dal mercato
CAP 9
1. Dare una definizione del concetto di brand e dare una spiegazione del suo ruolo
intermediario tra impresa e consumatore
Un brand viene definito come ‘’name, term, sign, symbol or design, or a combination of
them intended to identify the goods services of one seller or group of sellers and to
differentiate them from those of other seller’’. In questo modo la marca si va ad inserire a
metà tra il consumatore e l’impresa in quanto principale mezzo comunicativo dei valori che
l’impresa vuole trasmettere tramite il prodotto che sta commercializzando. Si pone come
punto di incontro tra domanda e offerta in quanto da una parte servirà come mezzo di
trasmissione dei valori dell’impresa, e dall’altra come mezzo per soddisfare i bisogni che i
consumatori avvertono in un determinato momento e che vogliono risolvere recandosi al
punto bendita.
2. Quali sono i segni distintivi di un brand?
I principali segni distintivi di un brand sono 3: un nome, un simbolo e un payoff, ai quali si
aggiungono anche un design, un jingle e dei caratteri.
Un payoff nello specifico è una frase/battuta che accompagna le componenti della marca o
che è scritta vicino la marca (ad es ‘’what else?’’ Nespresso)
Un jingle invece è una musichetta che identifica una determinata marca nelle pubblicità (ad
es. jingle Coca Cola)
3. Quali sono le funzioni della marca viste nella prospettiva del consumatore, portando
per ognuna opportuni esempi.
Dal punto di vista del consumatore, la marca, assume 5 principali funzioni:
1. Orientamento : la marca è un segnale inviato ai consumatori che hanno così la
possibilità di conoscere, con il minimo sforzo, il ventaglio di soluzioni che sono loro
offerte (ad es. i prodotti NaturaSi orientano i consumatori che sono alla ricerca di cibi
biologici)
2. Praticità : la marca permette di affrontare con più cognizione di causa il processo
d’acquisto, e rappresenta in modo chiaro cosa un’azienda fa e in che modo lo fa. La
fedeltà in qualche modo è un esempio della praticità che un brand trasmette al cliente
che senza dover passare tanto tempo nel punto vendita sa già di che marca prenderà
un determinato prodotto
3. Garanzia : una marca responsabilizza l’impresa e la impegna a fornire al mercato
determinati livelli di qualità, mantenendoli costanti nel tempo. Ovviamente più una
marca è conosciuta e più elevata è la sua immagine sul mercato (ad es dalla marca
Davines ci attendiamo dei prodotti cosmetici di maggior effetto rispetto a quelli
unbranded)
4. Ludica
: nel caso dei prodotti di lusso, all’acquisto di una determinata marca si
associano valori edonistici che sono in quella marca si possono ritrovare (ad es un
Rolex avrà un richiamo molto più forte rispetto a un qualsiasi altro orologio, anche
pregiato, presente in una vetrina)
5. Personalizzazione : la marca identifica quei prodotti che rispondono alle più disparate
esigenze dei clienti (ad esempio Coca Cola Light, Coca Cola Zero, Coca Cola Life)
4. Quali sono le funzioni della marca viste nella prospettiva dell’impresa, portando per
ognuna
opportuni esempi.
Dal lato dell’impresa sono 3 le principali funzioni svolte dalla marca:
1. Identificazione: consente di riconoscere in ciascuna marca gli elementi che la possono
contraddistinguere dalle altre marche presenti sul mercato
2. Posizionamento: la marca consente di verificare quale sia l’effettivo posizionamento di
un’azienda sul mercato grazie ai riscontri dei clienti
3. Capitalizzazione: la marca è la concretizzazione degli sforzi effettuati da un’impresa in
termini di mercato, per quanto riguarda gli investimenti sull’attrattività della marca, in
termini di relazione con i clienti, per quanto riguarda gli sforzi fatti per creare fiducia da
parte dei consumatori nell’azienda, e infine in termini economici, per quanto riguarda gli
investimenti effettuati per la costruzione e diffusione della marca nel mercato
5. Cosa significa che la marca permette vantaggi di relazione con il mercato?
I vantaggi di cui un prodotto di marca dispone nei confronti di un prodotto unbranded sta
nell’immagine che il primo trasmette ai consumatori, e nel fatto che questi ultimi possano
stabilire dei rapporti di fiducia con i prodotti della marca in questione. La fiducia pian piano
si trasforma in fedeltà e ciò fa sì di garantire la continuità dei rapporti impresa/cliente.
Inoltre un’azienda che possiede un forte brand è avvantaggiata per quanto riguarda tutti i
rapporti commerciali intrattenuti con gli stakeholders, tra cui i fornitori ai quali si potrà
trappare un prezzo più conveniente rispetto ad una marca più debole
6. significa che la marca permette vantaggi di natura distributiva?
A parità di altre condizioni, un prodotto di marca può ottenere un livello di capillarità
distributiva superiori, da cui derivano vantaggi consistenti in termini di copertura numerica e
di quota di mercato. Inoltre si può ottenere un migliore posizionamento sugli scaffali, in
quanto risulterà anche più profittevole per il punto vendita stesso esporre in prima linea
prodotti delle migliori marche e infine un prodotto di marca sarà più facilitato nell’ingresso
delle catene distributive in qui non è presente.
7. Cosa significa che la marca permette vantaggi derivanti da un miglior funzionamento
del marketing mix?
La marca, inglobando valori funzionali e simbolici e trasferendo al cliente vantaggi
d’identificazione e di garanzia, fa si che l’impresa possa formulare strategie di premium
price. Inoltre, il presidio di un determinato territorio di mercato, attuato con una politica di
marca, garantisce all’impresa e ai suoi prodotti un isolamento maggiore dagli attacchi dei
concorrenti. Infine, una marca ben conosciuta e apprezzata dai clienti può essere il punto di
avvio e di sviluppo di una brand extention, giocando sul fatto che i consumatori riconoscano
a un determinato brand determinati valori e una sorta di ‘’garanzia’’ sul fatto che ‘’se lo
fanno loro, lo fanno bene’’ (es porche).
8. Illustrare il modello della brand equity, portando un esempio per ogni elemento del
modello
Il modello della Brand Equity è un modello che permette di associare a una determinata
marca un determinato valore. Questo valore può essere visto e analizzato sotto due
aspetti: quello finanziario, che verte su una valutazione meramente economica, e quello del
marketing, che cerca di valutare una marca sotto molteplici punti di vista valoriali che
possono rafforzare o sminuire il valore di una marca. Sotto il secondo profilo, quello del
marketing, il modello della brand equity prevede cinque componenti principali alla base di
una marca di valore:
- Fedeltà dei clienti alla marca : la fedeltà rappresenta la sintesi di quanto l’impresa sia
riuscita a costruire e a trasmettere ai propri clienti, oltre che rappresentare
quantitativamente la difendibilità della posizione competitiva della marca. La fedeltà è
un indicatore della redditività presente e futura, e del tasso di crescita della marca
- Notorietà : è la componente più elementare da costruire e valutare e presuppone il fatto
che un prodotto sarà più apprezzato da un vasto numero di consumatori se questi ne
conoscono l’esistenza. La notorietà funge da acceleratore sia di effetti positivi che
negativi, come ad esempio, se viene fuori un comportamento illecito tenuto da
un’azienda avente una marca molto nota, le ripercussioni negative a livello di immagine
saranno superiori rispetto a quelle che avrebbe subito una marca meno nota. Per
conoscere la notorietà di una marca basta un’indagine a risposta binaria e per
rinforzarla si può ricorrere a interventi di comunicazione governabili dall’impresa
- Qualità percepita : la percezione di qualità può essere analizzata e valutata a diversi
livelli: di settore, di processo, d’impresa e di prodotto. Ovviamente valutare la qualità è
un processo complicato in quanto valutando i singoli livelli si potrebbe non tenere conto
della globalità dell’azienda, mentre una valutazione solo globale lascerebbe incolti
alcuni dettagli sui processi interni. Inoltre un ulteriore concetto di qualità è quello della
qualità della comunicazione.
- Associazioni di marca : questa componente si rifà all’immaginario dei consumatori
quando gli viene detto il nome di una determinata marca, e le associazioni mentali
generatesi. Queste associazioni permettono di determinare le prossimità tra marche,
ma sono altresì influenzate da elementi soggettivi. Per stimolare delle associazioni
positive si può ricorrer