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Il Gap 2 ha a che fare con una dissonanza tra rappresentazione delle aspettative
da parte del management e dalla traduzione delle aspettative in processi di
erogazione opportuni. Modello di servizio inadeguato, un sistema
inadeguato è un sistema generico che non si preoccupa di interfacciarsi con lo
specifico assetto delle aspettative degli utenti che precedentemente ha
adeguatamente segmentato. Assenza di standard definiti dal cliente, il
sistema prova ad allinearsi con le aspettative ma per tutte non conosce lo
standard che dovrebbe raggiungere. Se mancano gli standard e se non ci sono
delle attività formali all’interno del sistema di erogazione che definiscono gli
obiettivi/standard che bisogna raggiungere allora non si è in grado di progettare
adeguatamente. Elementi fisici del servicescape, quando un processo per
mancanza di attrezzature produce output distanti rispetto alle aspettative
dell’utente, occorre prestare attenzione ai supporti fisici e al servicescape. È
necessario che esso venga aggiornato, rinnovato e mantenuto, affinché
l’impatto non generi una sistematica distanza percettiva da parte degli utenti.
GAP 3
Ha a che fare con l’incoerenza tra il sistema di erogazione e le modalità di
erogazione da parte del personale di contatto. Ci sono 4 dimensioni: carenze
nelle politiche di gestione delle risorse umane, ossia le persone possono
trovarsi a svolgere un ruolo senza avere le conoscenze e ciò determina errori
nelle politiche di gestione delle risorse umane. Si tratta di un personale di
contatto poco autonomo in fase di processo, in cui l’autonomia permetterebbe
di raggiungere degli elevati livelli di performance. Purché una persona performi
al meglio deve essere correttamente valutata ed opportunamente incentivata.
Mancata integrazione tra domanda e offerta, ossia non è il personale di
contatto che deve trovare una soluzione ai picchi e alle flessioni di domanda ma
è il management che deve evitare l’esistenza di questi punti della capacità
produttiva. Dovrebbero essere evitati perché se si presentano in modo
sistematico producono delle reazioni permanenti e negative, come tensioni o
sottoperformance, in capo al personale di contatto. Per evitarli/ allentarli si fa
ricorso a prezzi favorevoli per ottimizzare l’utilizzazione della capacità
produttiva. Ruolo dei clienti, ossia il personale di contatto va in
sottoperformance sia quando i clienti non conoscono il ruolo e le responsabilità
sia quando c’è una incidenza negativa dei clienti gli uni sugli altri. Ruolo degli
intermediatori di servizio, ossia i sistemi di erogazione periferici non sono
solo indipendenti, ma possono essere coordinati da divisioni o holding che si
sovrappongono a livello gerarchico. In questo processo si possono creare
dissonanze percettive, di interpretazione, di ruolo e di servizio presso la filiale.
Chi esegue non capisce, entra in conflitto rispetto agli obiettivi e gli standard
che sono stati dati e la capacità di servizio peggiora.
22. GAP 4
Gap che ha a che fare con la non coerenza tra modalità e contenuti
comunicazionali di erogazione rispetto alla comunicazione esterna di impresa.
Questa distanza esiste perché vi è mancanza di comunicazioni integrate,
mancano dei piani di comunicazione che integrino strumenti e mezzi in modo
coerente al fine di rendere coerenti e compatibile le modalità di erogazione con
la comunicazione esterna. C’è una gestione inefficace delle aspettative
del cliente, bisogna creare delle aspettative allineate con gli standard di
erogazione. Quando il cliente arriva spiegargli che le sue aspettative sono fatte
in un certo modo sulla base che si è comunicato così lui possa riconoscerle e
ricordarle. Promesse eccessive, bisogna prestare attenzione a non
raccontare, attraverso il personale di contatto, la comunicazione pianificata, gli
elementi tangibili degli standard che non esistono o che possono essere
portatori di promesse eccessive rispetto alle reali capacità del sistema di
erogazione. Comunicazioni orizzontali non adeguate, la distanza tra realtà
di capacità e comunicazione può essere generata sia da una comunicazione non
attinente all’ambiente reale di erogazione sia dal fatto che il personale di
contatto non è stato completamente informato sugli obiettivi e le modalità
standard di erogazione che devono essere garantite. Quindi escono modalità
non coerenti con la modalità di erogazione. Per evitare ciò ci deve essere
condivisione di significati tra personale appartenente a due fasi diverse dello
stesso processo e tra le diverse filiali.
23. Il personale e la cultura di servizio
Per poter erogare qualità in un ambiente di servizio occorre avere cultura del
servizio, ovvero la capacità di adottare modelli gestionali coerenti con
l’orientamento alla qualità, la capacità dell’impresa che eroga servizi di
includere nella missione, negli obiettivi strategici e nelle politiche le componenti
di qualità e soddisfazione. Il personale di contatto deve essere educato
all’interazione con il cliente, deve quindi avere le opportune conoscenze e
inclinazioni per svolgere certe attività; deve essere formato e in grado di
accrescere le sue competenze, dotato di supporti fisici coerenti con il ruolo e le
funzioni che deve svolgere e deve essere motivato da opportuni sistemi di
incentivi. I gap si allineano quando tutta l’organizzazione sul piano strutturale,
processuale e del personale è orientata alla produzione di qualità.
24. Atmosfera di relazione
Il modo in cui gli episodi di scambio accadono dipende dall’atmosfera di
relazione, detta anche sovrastruttura di relazione. Può essere un’atmosfera
favorevole al consolidamento della relazione oppure ostile ad esso. Essa è
caratterizzata da quattro dimensioni, quali potere/dipendenza quando un
soggetto ha potere nei confronti di qualcun’altro perché presidia in modo
autorevole o autoritario delle risorse scarse (di valore) di cui la controparte ha
bisogno. Sono relazioni stabili ma fragili che persistono fino a quando persiste il
rapporto; il coinvolgimento è la disponibilità a rimanere in relazione anche a
fronte di realistiche alternative migliori. Le relazioni caratterizzate da un elevato
coinvolgimento sono stabili e durature, mentre sono in disequilibrio quando
unilaterali. La fiducia è l’aspettativa di non essere ingannati dalla controparte e
può essere razionale quando ci si affida alle competenze ed emozionale quando
ci si affida alla completa disponibilità del supporto delle altre persone.
L’apprendimento è il percorso di aggiornamento delle mappe cognitive
mentali che alimentano i nostri comportamenti e si differenzia dall’adattamento
che consiste nella manifestazione comportamentale dei percorsi di
apprendimento. Se il percorso di apprendimento è sostanziale la relazione dura
di più.
25. Concetto di scambio (m. relazionale) (variabili esogene ed
endogene)
Le variabili endogene sono variabili interne che caratterizzano le controparti
della transazione. Tra esse troviamo attrattività interpersonale o similarità
comportamentale (es: introdurre pausa alla fine della lezione con un collega
come te), il prestigio percepito dalla controparte, ossia scambi simbolici
generati dal prestigio che una parte ha per l’altra (es: offrire a una persona un
caffè), stima della controparte che consiste in un giudizio individuale (es: far
pagare ad una persona meno del prezzo normale in virtù della stima che si ha
nei suoi confronti). Status e ruolo sociale dei soggetti (es: influencer che ha un
ruolo comunicativo tale per cui è opportuno introdurre delle dimensioni
simboliche di scambio), caratteristiche e credibilità delle informazioni scambiate
ovvero ritenere la controparte credibile e affidabile per la struttura di info di cui
dispone. Infine, rapporto prodotto-denaro, quando le persone introducono
contenuti simbolici anche in funzione delle capacità di reddito o di acquisto che
hanno. Le variabili esogene sono fattori esterni alla relazione che generano
pressione per l’inserimento di componenti simboliche nello scambio. Sono
offerta dei concorrenti (imprese che donano una parte del fatturato o che
contribuiscono con una parte di esso), politiche ed obiettivi aziendali (imprese
che ritengono che l’introduzione della componente simbolica avvalori il
contenuto delle relazioni), forze sociali (partiti politici, sindacati, associazioni di
consumatori che fanno pressione per introdurre delle componenti simboliche
nello scambio), norme, etica e restrizioni legali ovvero norme che impongono
una componente simbolica di scambio (es: parte delle nostre tasse che vanno
allo Stato, associazioni), sono il sostenimento di alcuni componenti valoriali ed
etiche.
26. Role theory e interazione di servizio
Il ruolo che ciascuna delle parti manda in performance è basato su degli script,
ovvero delle rappresentazioni mentali delle azioni richieste in fase di interazione
ritenute coerenti con le aspettative della controparte. È opportuno che le parti si
aspettino esattamente ciò che lo script della controparte suggerisce di eseguire.
Quando c’è consonanza reciproca di aspettative, oltre a migliorare l’interazione
sociale, migliora l’efficacia di relazione che è associata all’idea che con la
consonanza delle aspettative di ruolo gli script sono sovrapposti, non
necessariamente condivisi e riconoscibili. Quando lo sono, si riesce ad interagire
velocemente e quindi ad ottenere un valore dato a costi inferiori, con un
margine complessivamente superiore. Quando gli script sono distanti si perde la
capacità di interagire, la relazione e lo scambio con l’interazione perde di
efficienza. Quindi la discrepanza tra aspettative di ruolo diminuisce l’efficienza.
27. Le condizioni ambientali agevolanti l’adesione al marketing
relazionale
Gli strumenti relazionali sono finalizzati a costruire e mantenere relazioni con i
clienti e attraverso elementi di fiducia, coinvolgimento, apprendimento
permettono un controllo maggiore nel mercato e una contestuale riduzione dei
costi associati alle attività di impresa. Si riesce a prevedere la crescita in modo
più puntuale riducendo la componente aleatoria di fatturato, a gestire
strategicamente le relazioni consolidate con i clienti riducendo i costi di
gestione. In questo contesto ci sono più possibilità di fare politiche di cross e
up selling, si riescono ad avviare rapporti costruttivi per generare
innovazioni incrementali e radicali. Con le relazioni si riesce a presidiare
meglio, rispetto alle relazioni standard, i meccanismi di