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Riforma di Efialte

Efialte completò la riforma di Clistene perché attribuì alla bulè e ai tribunali popolari molte delle competenze di quella che all'origine era un'istituzione diretta emanazione delle famiglie aristocratiche, cioè l'areopago.

Riforma di Pericle

Pericle attuò una riforma che rese possibile una estesa partecipazione del popolo ad alcune importanti istituzioni ateniesi quali la bulè e i tribunali, facendo della democrazia ateniese un reale governo del popolo, della maggioranza dei cittadini.

Questo avvenne mediante la istituzione del misthos, cioè una indennità per i giudici che fu poi estesa ad altre funzioni pubbliche, in particolare a quella di buleuta e nel IV secolo ai partecipanti all'assemblea. Accrebbe in questi organismi la presenza popolare, anche se fu oggetto delle più aspre critiche da parte della oligarchia che vide in questa misura una forma di assistenzialismo sociale.

abilità (la strategia e gli incarichi militari). Tra i vari significati che la uguaglianza in democrazia può assumere uno è quello che si può definire come risultato dell'essere posti ad una uguale distanza dal potere, che simbolicamente è posto al centro della comunità dei cittadini. Con la politica marittima di Atene cresce l'esigenza di una ingente mano d'opera di nuovo tipo, alla quale non si un reddito per provvedere al proprio armamento, ma solo disciplina, addestramento e forza delle braccia. Tutto questo comporta che una nuova classe sociale ed insieme militare, i Teti,, i popolani più poveri, assurga alla dignità di cittadini/combattenti, cioè di cittadini in senso pieno e conferma che nella polis greca "il corpo decisionale è il corpo combattente".

19) l'innovazione della Falange oplitica

Nella polis greca chi ha la capacità e il dovere di difendere la patria, di combattere

peressa ha pari dignità e pari diritti. La nuova tattica di combattimento costituita dallafalange oplitica rappresenta uno degli elementi di crisi della società aristocratica inGrecia. L'adozione di una tattica militare che fa degli opliti una falange compatta,capace di resistere come un unico blocco e con una forza d'urto che è il risultato dellacoesione del gruppo, è alla base della rivoluzione oplitica e del conseguente primatodella fanteria pesante, dove è dominante l'elemento popolare. La formazione opliticasi forma su due principi che sono pure fondamentali per l'esercizio delle funzionipolitiche e di gran parte delle cariche in democrazia: l'uguaglianza e l'intercambiabilitàdei suoi membri. Appare evidente una stretta correlazione tra l'apparato militare diterra e di mare e l'organizzazione sociale dell'Atene democratica.

19. Sofistica e democraziaLa democrazia ateniese è stata

definita una civiltà della parola perché in democrazia la parola, il discorso, il confronto di tesi diverse, l’affermazione critica come quella apologetica sono fondamentali. L’assemblea è l’organo fondamentale della democrazia antica perché qui si esprime la volontà e la decisione popolare che si identifica con quella dello stato, della polis. L’assemblea si apre spesso con l’invito, per chi lo voglia, a parlare. Dura a volte dall’alba al tramonto ed è un lungo discorso, un confronto di tesi, di opzioni, di argomentazioni. La decisione popolare è la conseguenza di questo confronto, spesso di uno scontro fra opzioni diverse. Alla fine ha la meglio la tesi con gli argomenti migliori. Più spesso hanno la meglio le tesi meglio argomentate. In altri termini vincono le tesi meglio presentate dal punto di vista retorico, i discorsi più suadenti non quelli più veri. Appare evidente il rapporto.trademocrazia e sofistica. Nell'assemblea non c'è argomento che non si possa discutere esul quale decidere. In altri termini l'assemblea aveva il potere di decidere su tutto ciò che riguardava la vita della città e dei suoi abitanti e andando anche oltre il calendario dei lavori predisposto dal consiglio. 20. L'organizzazione dell'assemblea L'ordine del giorno è preparato dai pritani cioè dai membri della tribù che mese per mese tiene la presidenza della bulè e indica una serie di temi diversi che riguardano tutti la vita della città e dei suoi abitanti. Nei decreti preliminari predisposti dal consiglio (probuleumata) per essere sottoposti all'assemblea per la relativa discussione e/o ratifica, troviamo questioni diverse come: questioni di politica interna, la difesa, le feste religiose, l'urbanistica, politica internazionale. In sintesi possiamo dire che non c'era argomento che

L'assemblea non potesse discutere e potesse decidere. I lavori iniziavano con un rito di purificazione, una preghiera ed una maledizione contro quegli oratori che avessero cercato di ingannare il popolo.

Il ruolo dei sofisti

Il principale compito dei sofisti è quello di insegnare l'arte politica, la tecnica politica. In altri termini insegnare a pagamento ai giovani ateniesi come diventare buoni cittadini o come fare carriera politica. I giovani erano istruiti essenzialmente nella retorica cioè nell'arte del ben parlare, dell'essere convincenti, persuasivi. Un buon retore è colui che riesce meglio del suo avversario a convincere gli ascoltatori che ha ragione che le sue tesi sono le migliori. L'insegnamento sofistico aveva come compito quello di formare giovani competenti in politica, diventare buoni cittadini, padroneggiare la tecnica politica ed essere capace di trattare e discutere le cose dello stato. In realtà si tratta di un unico

fine: diventare buoni oratori, conoscitori della tecnica politica per avere un ruolo da protagonisti nella vita della città attraverso la partecipazione alle sue istituzioni: prima fra tutte l'ekklesia, l'assemblea popolare. 22. I sofisti e i filosofi Il primo a definirsi sofista fu Protagora. I sofisti non hanno mai goduto di una buona fama. Sapienti girovaghi furono i primi a chiedere un compenso per i propri insegnamenti. Sempre pronti a mettere la loro abilità retorica a disposizione di qualsiasi principio, di qualsiasi partito, di qualsiasi tesi. Il V secolo in Grecia è stato non solo l'età di Pericle ma anche l'età della sofistica. I sofisti furono figli e interpreti del loro tempo ma pure dei riformatori e degli innovatori tali da influenzare anche i loro avversari politici. Questo è il caso di Socrate condannato per 2 colpe per cui spesso si accusavano i sofisti: corruzione dei giovani e professione di dottrine empie.

sofisti sono stati maestri e teorici del linguaggio e delle sue categorie. Inoltre i sofisti hanno posto al centro il problema della verità, dell'essere, delle categorie morali e del rapporto esistente tra verità e utilità. Un altro ambito in cui i sofisti hanno dato un contributo è la filosofia del diritto e della politica (rapporto fra legge e natura, diritto e potere, utilità e giustizia). Alla base della sofistica Greca si trova una specifica questione: il relativismo, che interessa sia la questione dell'essere e sia la questione morale, giuridica e politica. Accanto a queste questioni c'è poi quella fondamentale della verità: se essa esiste e se esiste il dovere di attenersi ad essa. Protagora in riferimento al relativismo sofistico affermava che "l'uomo è misura di tutte le cose, di quelle che sono in quanto sono e di quelle che non sono in quanto non sono". Protagora vuole dire che sta

all'uomo la responsabilità di valutare e scegliere, senza poter riferirsi a criteri sicuri di orientamento diversi dalla sua intelligenza e dal suo giudizio.

Il meccanismo procedurale dell'assemblea e del processo

Il meccanismo dell'assemblea democratica è simile a quello del processo. Si mettono a confronto tesi diverse che però si possono sempre ridurre a due e si confrontano dialetticamente. Alla fine una giuria stabilirà attraverso un voto a maggioranza il vincitore. Il ruolo del sofista è quello dell'avvocato difensore, non cercare la verità e la ragione ma preparare il suo "cliente" in modo tale da renderlo capace di offrire argomenti convincenti alla tesi che più gli preme difendere. Il vanto del sofista è quello di essere capace di trasformare l'argomento debole, in base all'abilità retorica, in argomento forte. Così come fa il buon avvocato.

Il contributo della

Sono 2 le prospettive in cui appare evidente il contributo della sofistica alla democrazia, ateniese in particolare. In primo luogo i sofisti educarono una nuova classe di politici che furono spesso i figli della nuova borghesia commerciale e industriale di Atene. Gli educarono ad essere buoni retori, politici capaci, in grado di farsi valere nelle istituzioni. In seconda istanza i sofisti fornirono argomenti a sostegno della democrazia, di una teoria democratica fondata sui presupposti di questo regime: la sovranità popolare, la libertà, l'uguaglianza. Il discorso di Pericle di encomio ai caduti e a difesa della democrazia è un esempio di discorso influenzato dal metodo e dalle categorie della retorica sofistica. Certamente va ricordata che esisteva anche una sofistica antidemocratica che utilizzava gli strumenti dialettici della sofistica per sostenere tesi antidemocratiche, il testo più importante contro la democrazia è

Quella nota come Il Vecchio Oligarca tramandatoci tra le opere di Senofonte.

25. La giustificazione teorica dell'uguaglianza democratica in Prot.

Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
24 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/20 Filosofia del diritto

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Emils88 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filosofia del diritto e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica Niccolò Cusano di Roma o del prof Ferri Enrico.