vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
I fattori di contesto sono tutti gli aspetti, tecnici, organizzativi e sociali che riducono la pressione e il
costo psicologico delle richieste lavorative, ad esempio il sostegno sociale dei colleghi, la varietà di
compiti, l’autonomia, opportunità di apprendere e i riconoscimenti dei lavori svolti. Concorrono nel
engagement, come antecedenti anche le caratteristiche personali: la percezione di autoefficacia, la
resilienza (affrontare positivamente condizioni stressanti) la stima di sé e l’ottimismo sono correlati
positivamente all’engagement
3. La soddisfazione lavorativa: riassumere quali differenti aspetti la influenzino secondo i
modelli di discrepanza, disposizionali, e situazionali:
Discrepanza: la soddisfazione lavorativa deriva dal uguale rapporto tra ciò che le persone si
aspettano/desiderano dal lavoro e ciò che effettivamente offre, raggiungendo così un equilibrio tra
investimenti e ricavi; Disposizionali: le differenze individuali sono connesse alla soddisfazione
lavorativa, infatti a pari condizioni lavorative persone con alta stima di se, autoefficacia o capacità
di tollerare lo stress possono trovare il lavoro più soddisfacente, invece persone con come tratto di
personalità l’affettività negativa trovano l’esperienza lavorativa più negativa poiché tendono a
sovrastimare la minacciosità ambientale, a percepire le richieste come negative e si trovano più
frequentemente in stati di ansia e stress; Situazionali: le caratteristiche e i vari elementi
dell’esperienza lavorativa hanno rilevanza sulla soddisfazione, ad esempio la varietà, il grado di
autonomia, lo svolgere attività significative e il ricevere feedback sono caratteristiche che possono
aumentare la soddisfazione lavorativa.
4. Emozioni lavorative e soddisfazione: descrivere le strategie surface acting e quelle deep
acting:
Le surface acting (strategie superficiali): si riferiscono “mascheramento” dell’espressione delle
emozioni, senza modificare l’emozione provata, specialmente nei lavori front-office in cui le
emozioni devono rispondere a regole precise (essere sorridenti, cordiali, amichevoli…) il lavoratore
deve adattarsi a queste regole anche se non prova quelle emozioni, sperimentando cosi una
situazione di dissonanza emotiva correlata direttamente all’insoddisfazione. Deep acting (strategie
profonde): richiedono una modificazione dello stato emotivo per renderlo coerente con le
aspettative. Entrambe le strategie richiedono un aumento della fatica emotiva.
5. Descrivere le linee di prevenzione della fatica mentale:
Le linee di prevenzione della fatica mentale si basano sulla progettazione del lavoro e riguardano:
Il Design dei posti e della struttura dei compiti (varietà, significatività, feedback, autonomia,
apprendimento…); Miglioramento della compatibilità tra richieste lavorative e capacita/competenze
della persona; Miglioramento del coordinamento tra le attività; miglioramento nella distribuzione
pause (più pause brevi); Programmi per migliorare il rilassamento/riposo (flessibilità orari).
6. I fattori di moderazione della relazione “stressors” -esiti di stress: descrivere i fattori
individuali:
I fattori individuali modificano l’effetto degli stressors, infatti possono far variare la percezione
gravità degli eventi e modificare le capacità di far fronte ai problemi. Ad esempio tratti nevrotici di
instabilità emotiva o l’introversione peggiorano l’ansia da stress, al contrario le persone orientate
internamente (credono di poter influenzare gli eventi) reggono meglio le situazioni ambigue rispetto
alle persone orientate esternamente, anche la self-efficacy e l’ottimismo disposizionale (attendere
risultati positivi da futuro) svolgono una funzione di autoregolazione che porta ad utilizzare
strategie per far fronte alle difficoltà, le personalità di tipo A (competitività estrema, aggressività
repressa, impazienza…) anche se generalmente mostra performance elevate tende a subire gravi
danni dallo stress.
8. Riassumere le strategie di “coping” e di gestione dello stress:
Strategie psicofisiologiche, cognitive o comportamentali per far fronte agli squilibri derivati da
un’interazione persona-ambiente stressante.
- Eliminando o modificando la fonte dello stress: riorganizzando il lavoro.
- Modificando il significato dell'esperienza: riduzione ritmi/tempi lavorativi, modifiche procedure per
attenuare lo stress.
- Sostegno si altri: confrontarsi con altri.
Le strategie di coping possono essere centrate • sul problema: lavorando sulla RESILIENZA
(generazione emozioni positive) cosi da utilizzare un atteggiamento più ottimistico e dare più peso
ai lati positivi.
• Sulle emozioni: tentativo di cambiare il significato attribuito all'evento.
• Sui sintomi: Aumentare la resistenza agli stressors (rilassamento).
7. Il mobbing: sintetizzare gli antecedenti e le conseguenze:
Il mobbing è un fenomeno causato da una moltitudine di fattori divisibili in: Fattori organizzativi:
mancanza di regole chiare, presenza di numerosi stressors (rischio di mobbing orizzontale); Fattori
sociali: relazioni intra-gruppo mal gestite, ostilità, invidia sociale, identificazione di un capro
espiatorio; Fattori individuali: ridotta sensibilità, intelligenza emotiva, coscienziosità, alta
introversione… Le conseguenze sono: Deterioramento del benessere: alterazioni all’equilibrio
psicofisiologico, alterazioni comportamentali, disagio psicologico; Peggioramento delle relazioni
lavorative: clima sfavorevole, abbassamento della fiducia organizzativa e delle prestazioni.
9. La prestazione sicura: riassumere quali sono gli antecedenti distali e prossimali:
Antecedenti prossimali: • La motivazione alla sicurezza (impegno a gestire lo standard di
sicurezza, valenza associata al comportamento sicuro) e • la conoscenza dei temi sulla sicurezza
(Conoscenza dei rischi, norme, procedure); Antecedenti distali: fanno riferimento a • fattori legati
all’ambiente strutturale e psicosociale (clima di sicurezza, prevenzione rischi) e a • fattori di
carattere individuale: caratteristiche di personalità (coscienziosità, precisione, responsabilità
atteggiamenti verso il lavoro e la sicurezza…)
13. Sintetizzare le euristiche dell'usabilità:
• Mostrare lo stato del sistema: feedback di quello che sta succedendo
• Metafore familiari e linguaggio: utilizzo di linguaggio familiare al utente e non gergo tecnico
• Controllo e liberta: possibilità di annullare, rifare senza dover eseguire procedure complesse
• Consistenza standard: i programmi dovrebbero seguire convenzioni, una funzione non deve
essere associata a due simboli diversi
• Prevenzione dell'errore: Messaggio di avviso quando l'azione eseguita potrebbe essere frutto di
un errore (chiudere senza salvare?)
• Favorire il riconoscimento piuttosto del recupero: le istruzioni del sistema dovrebbero essere
visibili e facilmente trovabili
• Flessibilità e efficienza d'uso: implemento di impostazioni a disposizione per gli utenti esperti
• Estetica e design minimalista: evitare le info irrilevanti cosi da focalizzare l'attenzione dell'utente
su quelle importanti
• Riconoscere, diagnosticare e recuperare l'errore: gli errori vanno espressi in linguaggio semplice
cosi da renderne chiara la natura
• Aiuto e documentazione: le info di aiuto dovrebbero essere facili da trovare, sintetiche ed efficaci
15. Sintetizzare i vari tipi di brainstorming:
REVERSE BRAINSTORMING: questo brainstorming parte con il problema allo stato attuale e
cerca di risalire alle sue origini, è utile quando in problemi complessi non si riescono ad identificare
le soluzioni. ROLESTORMING: questa tecnica è utilizzata per osservare problemi da differenti
prospettive, i partecipanti assumono diversi ruoli, come utente finale, progettista... e produrranno
idee da quella prospettiva. BRAINWRITING: ognuno scrive le proprie idee prima della discussione
limitando così i danni del blocking. THE STEPLADDER TECHNIQUE: i partecipanti sono introdotti
al gruppo di lavoro individualmente, per prevenire la sopraffazione di alcuni partecipanti.
11. Per quali scopi si decide di svolgere un diagramma di affinità?
I diagrammi di affinità sono utili per la creazione di tecnologie e servizi, principalmente per la
progettazione del desing; consentono di trovare soluzioni creative ai problemi, classificare idee o
concetti, organizzare numerose idee, classificarle, incoraggiare il pensiero creativo, elicitare nuove
idee nei partecipanti. I AD sono la tecnica di gruppo che permette di raggiungere il consenso più
velocemente, permette ad un team di essere creativo e critico in modo produttivo, riuscendo a
disporre le personalità più forti a servizio del gruppo.
12. Per quali motivi e in quali casi si decide di condurre una serie di focus group?
I focus group si conducono al fine di esplorare argomenti specifici, esperienze e opinioni individuali
attraverso l’interazione di gruppo. Sono ricerche qualitative che possono essere finalizzate ad un
intervento o a un osservazione. Di solito si fanno da 4 a 6 focus group a seconda delle risposte
richieste dal argomento e dall’ampiezza del target. Più focus group che affrontano lo stesso tema
portano più risultati e danno più alta rappresentatività dei partecipanti.
16. Sintetizzare le tecniche per stimolare la discussione in un focus:
Mettere a proprio agio i partecipanti, utilizzare materiale di stimolo, partire con domande generiche
“semplici” per poi passare a quelle più specifiche, mantenere il contatto oculare e annuire verso le
persone più timide mentre parlano (sfruttare il linguaggio non verbale per far palare le persone più
timide), utilizzare tecniche proiettive, apparire non giudicanti ed imparziali.
17. Sintetizzare le tecniche per evitare che un partecipante a un focus sia "troppo"
partecipativo:
Evitare il contatto oculare, non dare peso a quello che dicono, non incentivare con altre domande,
specificare che l’importanza del FC è l’interazione di tutti, quindi è importante che parlino anche gli
altri, dare la parola agli altri partecipanti, mostrarsi sicuri e mantenere il controllo senza però
apparire giudicanti.
14. Analisi dei dati e delle trascrizioni nei focus group:
L’analisi dei dati può essere effettuata dal moderatore o da un partecipante al focus group, i dati
possono essere trascritti o riassunti, la trascrizione è più lenta ma più rigorosa e produttiva e da
una migliore comprensione del contenuto e del flusso della discussione. Il riassunto è più rapido ed
economico, si usa qua