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Effetto serra e riscaldamento globale

Per via delle politiche protezionistiche messe in atto in particolare dagli USA a partire dal 2016 con l'insediamento della presidenza Trump. Sono stati infatti imposti dazi sui prodotti cinesi (ma anche su alcuni prodotti europei) al fine di sfavorire l'acquisto di prodotti esteri o la delocalizzazione delle imprese al di fuori degli USA. Altro obiettivo di Trump è stato quello di imporre forme di barriere agli scambi con la Cina anche per cercare di fermare la sua ascesa al ruolo di superpotenza internazionale. La Cina ha naturalmente risposto con delle contro misure. Inoltre, Trump ha più volte attaccato il WTO ostacolando anche l'azione del suo tribunale. Questi fattori hanno rallentato il processo di liberalizzazione a livello mondiale.

L'effetto serra è un fenomeno del tutto naturale che permette il mantenimento della temperatura terrestre utile alla vita sul pianeta. Tuttavia,

L'aumento dell'emissione di gas serra negli ultimi decenni, come conseguenza dell'industrializzazione e dell'utilizzo di combustibili fossili, e in particolare delle emissioni di CO2, hanno fatto sì che il calore rimanga all'interno della nostra atmosfera creando un generale innalzamento delle temperature, fenomeno comunemente noto come riscaldamento globale. Questo fenomeno sta portando a notevoli cambiamenti sul piano climatico, oltre che allo scioglimento dei ghiacci ai poli, al conseguente innalzamento dei livelli dei mari e alla distruzione della biodiversità terrestre con l'estinzione di molte specie animali. Solo a partire dagli anni 80 si è preso coscienza della gravità del fenomeno e a livello internazionale sono state adottate alcune misure che dovrebbero limitare nei prossimi anni il peggioramento della situazione, attraverso l'introduzione di dinamiche produttive e di consumo maggiormente orientate alla green.

economy e all'economia circolare. 6) Come descriveresti la globalizzazione da un punto di vista geografico? Il fenomeno della globalizzazione può essere definito come un'intensificazione dei rapporti che intercorrono tra soggetti che si trovano in differenti aree del pianeta, creando un'interdipendenza tra quelle stesse aree. Può anche essere visto come un cambiamento di scala nell'organizzazione dei fenomeni, e come l'esito di un percorso storico che non appartiene esclusivamente alla nostra epoca. 7) Definizione di glocalizzazione È l'intensificarsi dei rapporti e delle connessioni che intercorrono tra soggetti fenomeni di scala globale e altri di scala locale. Quando si analizza il fenomeno della globalizzazione si parla di omologazione rispetto alle diverse aree geografiche, in termini di cultura, di prodotti e di abitudini di consumo. La glocalizzazione invece prevede che rimanga uno spazio significativo ai fenomeni locali, che si

mantenga una certa attenzione alle esigenze e alle abitudini di consumo legate ad 2A.A. 2020/2021

Domande per esame di Geografia delle comunicazioni e del commercio internazionale | Michelle Baitan

un'area geografica o anche la diffusione di un aspetto culturale specifico di un popolo trova rappresentazione anche in contesti geografici differenti.

8) Perché il commercio internazionale è dominato da una triade?

Perché nella maggior parte degli scambi commerciali, di qualsiasi ambito essi facciano parte, normalmente la quota maggiore del mercato è detenuta da paesi appartenenti ad America meridionale (in particolare USA), Europa e Sudest asiatico (in particolare Cina). Sono in sostanza i paesi in cui i fenomeni che hanno portato allo sviluppo dei commerci internazionali hanno trovato maggiore riscontro e sviluppo, ma sono anche i paesi di più vecchia industrializzazione.

9) Quali fattori spiegano la crescita del commercio internazionale nella fase della

globalizzazione? I fattori che maggiormente hanno permesso lo sviluppo del commercio internazionale nella fase di globalizzazione sono sostanzialmente tre: la liberalizzazione, promossa da organismi sovranazionali come il WTO, la divisione internazionale del lavoro messa in atto dalle imprese multinazionali e le innovazioni tecnologiche e organizzative, che negli ultimi decenni hanno permesso che venisse ridotta la distanza funzionale tra le aree del mondo, agevolando gli scambi commerciali.

10) Quali fattori spiegano la crescita sostenuta dagli IDE nel processo di globalizzazione? Con lo sviluppo del commercio internazionale diverse imprese hanno ricorso agli IDE per insediarsi in paesi diversi da quelli in cui è localizzato il centro della loro attività, che fosse tramite l'acquisizione di partecipazioni durevoli in aziende estere o tramite la creazione di una nuova filiale all'estero. Tuttavia, un IDE può essere finalizzato alla semplice delocalizzazione (e in

Questo caso si parla di IDE verticale), con il ritorno dei prodotti al paese di origine dopo la produzione all'estero, oppure alla penetrazione di nuovi mercati di sbocco (e in questo caso si parla invece di IDE orizzontale). I fattori che possono spingere un'impresa a delocalizzare all'estero sono molteplici, e riguardano per lo più la riduzione dei costi legati al lavoro o alle materie prime: vanno dunque a localizzare la nuova unità produttiva in un paese in cui il costo del lavoro sia sensibilmente inferiore rispetto al paese di origine o in cui le materie prime siano accessibili a prezzi minori. Altri motivi legati alla delocalizzazione possono essere anche delle legislazioni particolarmente favorevoli agli insediamenti esteri, che lascino in concessione gratuita o a condizioni vantaggiose strutture produttive e infrastrutture, o anche che abbiano politiche ambientali non particolarmente stringenti, tali da permettere una riduzione dei costi in caso di

produzioni particolarmente inquinanti. In altri casi invece un'impresa necessita di manodopera particolarmente specializzata per una certa produzione, e dunque sceglierà di delocalizzare in un paese in cui questa sia maggiormente disponibile.

11) Che cosa si intende per convergenza spazio-temporale e quali sono le cause di questo fenomeno? La convergenza spazio-temporale è un fenomeno che consiste nella riduzione della distanza funzionale tra luoghi e dunque nella riduzione della distanza di percorrenza percepita da un soggetto. Nasce come esito delle innovazioni tecnologiche e organizzative degli ultimi decenni, che hanno permesso oltre che l'abbattimento dei costi di trasporto anche di maggiore velocità negli spostamenti (si vedano ad esempio il trasporto aereo e marittimo), ma anche alla possibilità di condividere informazioni e documenti.

In tempo reale tramite internet. Il fenomeno è comunque legato ad un'atmosfera soggettiva, e dunque non è percepito ugualmente da chiunque. Ad esempio, è percepito in modo diverso in base alla diversa area in cui si risiede, alla possibilità e alla volontà di accesso alle suddette tecnologie.

12) Quali sono le caratteristiche della rivoluzione dei trasporti?

La rivoluzione dei trasporti è un processo di innovazione tecnologica e innovativa iniziato negli anni '70 del secolo scorso che ha portato all'introduzione di nuovi metodi di organizzazione dei trasporti, oltre che ad innovazioni tecniche. Le principali novità introdotte sul piano organizzativo sono state la standardizzazione dei carichi, con la creazione di unità di trasporto con dimensioni standard, come i container, utilizzabili su più sistemi di trasporto che diventano dunque tra loro integrabili, andando a costituire la cosiddetta intermodalità, ossia un sistema

di trasporto delle merci mediante unità di carico standardizzate (ad esempio i container) che non vengono aperte se non a destinazione o per controlli doganali. Le UTI (unità di trasporto intermodale) devono essere trasferite da un mezzo all'altro almeno una volta tra la partenza e l'arrivo a destinazione perché si possa parlare di intermodalità; altra innovazione che riguarda l'organizzazione dei trasporti è stata la logistica, un'attività che riguarda l'organizzazione, la gestione e il controllo dei flussi di materiali e informazioni dalle origini alla consegna del prodotto, comprendente servizi post-vendita. Nell'ambito delle innovazioni di carattere tecnologico invece, queste hanno permesso la velocizzazione dei trasporti, la massimizzazione dei carichi con una conseguente riduzione dei costi di trasporto. Questo è avvenuto per tutti i metodi di trasporto, compreso quello marittimo, che tuttavia rimane la

forma di trasporto più lenta. È da notare che tuttavia, se a queste innovazioni tecnologiche non fossero state affiancate delle politiche di liberalizzazione, la rivoluzione dei trasporti non sarebbe stata possibile.

13) Le innovazioni organizzative: l'intermodalità e le modifiche logistiche

Le innovazioni organizzative introdotte con la rivoluzione dei trasporti sono state l'intermodalità e la logistica. Con intermodalità intendiamo un sistema di trasporto che avviene mediante unità di carico standardizzate trasferibili da un mezzo di trasporto ad un altro, che non vengono aperte se non per controlli doganali o all'arrivo. Perché si parli di intermodalità le merci all'interno dell'UTI (Unità di trasporto intermodale) devono essere trasferite tra la partenza e l'arrivo a destinazione almeno una volta su un altro mezzo. La logistica invece riguarda l'organizzazione, la gestione e il

controllo dei flussi di merci e informazioni dalla loro partenza fino all'arrivo a destinazione e comprende anche delle attività di servizio post-vendita.

14) Quali sono i maggiori interporti italiani?

15) Quali attori governano l'attuale scenario della globalizzazione economica?

16) Che effetti ha avuto la deregulation?

17) Differenze tra il modello hub&spoke e il modello point-to-point

4A.A. 2020/2021

Domande per esame di Geografia delle comunicazioni e del commercio internazionale | Michelle Baitan

18) Definizione di multinazionale

19) Cosa si intende per nuova divisione del lavoro?

20) Che cosa sono le Zone economiche speciali e dove sono diffuse?

21) Cosa sono i distretti industriali?

22) Quali sono i requisiti di un aeroporto hub?

23) In base a quali criteri si possono classificare gli accordi regionali?

24) Con quale meccanismo vengono prese le decisioni in sede WTO?

25) Quali sono i principi su cui si basa lo sviluppo sostenibile?

26) Qual è la definizione di

Globalizzazione: si intende il processo di integrazione e interconnessione delle economie, delle culture e delle società a livello globale. Questo fenomeno è caratterizzato dalla libera circolazione di merci, servizi, capitali e persone tra i diversi paesi del mondo. Glocalizzazione: è un termine che indica l'adattamento di prodotti, servizi o strategie di marketing a livello locale, tenendo conto delle specificità culturali e delle esigenze dei singoli mercati. Si tratta di un concetto che combina l'idea di globalizzazione con l'importanza delle differenze locali. Convergenza spazio-temporale: si riferisce al fenomeno per cui le distanze fisiche e il tempo sembrano ridursi grazie all'accelerazione dei mezzi di comunicazione e dei trasporti. Questo processo è favorito dalla diffusione di internet, che permette di connettersi istantaneamente con persone e informazioni in tutto il mondo.
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
7 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-GGR/01 Geografia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Mish_B di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Geografia delle comunicazioni e del commercio internazionale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Verona o del prof Savi Paola.