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S T A
L’introduzione di una merce utilizzata come mezzo di pagamento (la moneta-merce) sicuramente consentì di
ridurre i costi di transazione degli scambi rispetto ad una situazione di baratto. Ma l’uso della moneta-merce
presenta tre inconvenienti:
La produzione di moneta-merce distrae risorse da
altri impieghi produttivi;
La quantità di moneta-merce presenta
un’elasticità nulla rispetto al livello di attività
produttiva. Un aumento dell’attività produttiva
può essere ostacolato dal fatto che la quantità di
moneta-merce è data.
Le variazioni delle quantità di moneta-merce Nel corso del tempo, la curva dei costi complessivi si è
sono del tutto erratiche (caso della moneta abbassata ed il suo punto di minimo si è spostato a
sinistra
aurea)
L’affiancarsi della moneta bancaria ha permesso di accrescere
l’elasticità di offerta di moneta rispetto al livello di attività produttiva. Tuttavia, anche in un sistema con
moneta bancaria e moneta-merce l’elasticità dell’offerta di moneta è contenuta: la quantità di moneta
bancaria, infatti, è strettamente legata a quella di moneta-merce.
I principali mezzi di pagamento oggi sono:
- Immediati: hanno potere liberatorio assoluto (circolante)
- Differiti: privi di potere liberatorio (assegni e bonifici)
- E-money: moneta elettronica
9. A livello teorico la produzione di moneta può avvenire attraverso un processo delegato ad un
monopolista (vedi Banca Centrale), o all’estremo opposto attraverso un processo competitivo:
giustificare brevemente le ragioni a sostegno/opposizione di ciascuna delle due posizioni.
Secondo Friedman la moneta non può essere prodotta in modo competitivo perché la produzione
competitiva di moneta comporterebbe un aumento infinito del livello dei prezzi. L’esistenza di un autorità a
cui viene conferito il privilegio di emettere moneta è condizione di stabilità della stessa.
Le obiezioni della produzione monopolistica della moneta derivano dal fatto che la banca centrale è
incentivata a compiacere i governanti, procurando ad essi risorse attraverso la sovra-emissione di moneta e
inoltre ha un orizzonte di riferimento tendenzialmente breve.
I sostenitori del free banking affermano che ogni moneta emessa dai privati a un suo marchio. I consumatori
conoscono la qualità del marchio delle monete prodotte e quindi usano quelle di qualità più elevata
determinando un disincentivo per i produttori a emettere monete di bassa qualità. La stabilità viene garantita
da un meccanismo concorrenziale e dalla reputazione del marchio. Le obiezioni alla produzione competitiva
della moneta sono:
non è detto che i depositanti conoscano il valore di mercato della banca
non è detto che l’orizzonte temporale di riferimento della banca privata sia più lungo di quello
della banca centrale
se c’è informazione imperfetta le stesse banche hanno bisogno di un mezzo di pagamento
accertato e garantito dallo Stato.
Nella produzione competitiva ogni moneta emessa dai privati a un suo marchio. I consumatori conoscono la
qualità del marchio delle monete prodotte e quindi usano quelle di qualità più elevata determinando un
disincentivo per i produttori a emettere monete di bassa qualità. La stabilità viene garantita da un
meccanismo concorrenziale e dalla reputazione del marchio.
Nella produzione monopolistica la moneta non può essere prodotta in modo competitivo perché la
produzione competitiva di moneta comporterebbe un aumento infinito del livello dei prezzi. Equilibrio in
concorrenza perfetta: CM=RM=P, se la moneta tende a zero allora i prezzi essendo il reciproco della moneta
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tendono ad infinito. L’esistenza di un autorità a cui viene conferito il privilegio di emettere moneta è
condizione di stabilità della stessa.
10. Come e perché si passa da economie con scambi fondati sul baratto, ad economie con scambi
monetari?
Nel momento in cui un bene viene riconosciuto come mezzo di pagamento viene superato il problema della
coincidenza dei desideri, presupposto dello scambio in baratto, passando quindi ad un economia con scambi
monetari. Il motivo principale per cui si passa dagli scambi in baratto a scambi monetari è quello di ridurre i
costi di transazione.
11. Stock e flussi finanziari: definizione e ruolo della ricchezza finanziaria netta con distinzione fra
posizioni individuali e situazione a livello aggregato
La ricchezza individuale
Wit= Kit + RFN it
Dove:
W it= la ricchezza è una grandezza di stock, normalmente misurata in termini nominali
RFN it= composta sia da capitale << fisico>> (ricchezza reale), sia da capitale finanziario.
Mentre K è positivo o nullo, la ricchezza finanziaria netta può essere positiva, nulla o negativa, in relazione
al fatto che l’individuo abbia attività (AF) che superano o meno le passività (PF) pertanto:
RFN>0 creditore netto con AF>PF
RFN=0 operatore in pareggio con AF=PF
RFN<0 debitore netto con AF<PF
La ricchezza aggregata
A livello sistematico la ricchezza è la somma delle ricchezze individuali.
RFN a livello aggregato, le passività nette degli individui sono attività nette di altre individui.
ΣAF=ΣPF e ΣRFN=0
12. Stock e flussi finanziari: definizione e ruolo del risparmio con distinzione fra posizioni individuali e
situazione a livello aggregato
Il risparmio individuale
Il risparmio del soggetto i-esimo è una grandezza di flusso data da:
Sit= Yit – C it
Esso rappresenta la variazione nel tempo della ricchezza dunque:
Dunque il risparmio individuale può essere impiegato per:
- Aumentare lo stock di capitale reale (investimento fisico I)
- Aumentare lo stock delle attività finanziarie
- Ridurre lo stock delle passività finanziarie
Se definiamo «assorbimenti» (A) gli impieghi delle risorse, nel caso considerato di sistema con sole famiglie
ed imprese otteniamo: A= C+ I
Che implica Y-A = S-I= ΔRFN
ΔRFN >0 operatore in surplus
ΔRFN=0 operatore in pareggio
ΔRFN <0 operatore in deficit
Il risparmio aggregato
A livello sistemico il risparmio il risparmio è la somma dei risparmi individuali
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RFN a livello aggregato, le variazioni finanziarie attive degli individui pari alle variazioni passive di altri
individui (come nel caso degli stock) in altri termini:
13. Il legame stock‐flussi finanziari: quali sono le posizioni finanziarie rilevanti?
La situazione finanziaria di ciascun operatore può essere illustrata mettendo in relazione le grandezze di
stock e le grandezze di flusso. Questo porta all’emergere di 5 casi rilevanti:
1) Debito crescente= debitore netto + deficit
2) Debito decrescente= debitore netto + surplus
3) Credito crescente= creditore netto+ surplus
4) Credito decrescente= creditore netto+ deficit
5) Pareggio
14. Due modi di intendere il legame stock‐flussi finanziari: la prospettiva intertemporale e la
prospettiva cross‐section
Esistono due modi per interpretare il legame stock-flussi:
a) Prospettiva intertemporale ( serie storica): osservazione di quello che accade alla posizione di un
individuo nel tempo sia esso una famiglia, un’impresa o lo stato. Evidentemente la posizione finanziaria
di un individuo può mutare nel corso della sua esistenza; l’impresa alternerà fasi di debito crescente a
fasi di credito crescente o decrescente, stesso vale per la famiglia e per lo stato.
b) Prospettiva interindividuale ( cross-section): osservazione di quello che accade ad un gruppo di
individui nello stesso istante.
A livello di cross-section si devono rispettare alcuni vincoli di compatibilità:
1gli individui non possono essere tutti contemporaneamente in deficit ( o surplus) violerebbe la
condizione aggregata DRFN=0
2gli individui non possono essere tutti contemporaneamente debitori ( o creditori) , violerebbe la
condizione aggregata RFN=0.
15. Rispetto al legame stock‐flussi finanziari a livello aggregato, spiegare quali condizioni implicano un
sistema finanziario “convergente” rispetto ad un sistema finanziario “divergente”
Sistema divergente a posizioni di debito crescente si associano posizioni di credito crescente.
Sistema convergente a posizioni di debito decrescente si associano posizioni di credito decrescente
Abbiamo:
Dissociazione crescente: se in 1 c’è un debitore crescente, deve esserci necessariamente in 3 un creditore
crescente. dal momento che AF e PF crescono, cresce anche il sistema finanziario stesso.
Ci si allontana sempre di più dalla posizione di pareggio 5, quindi gli squilibri stanno aumentando.
La posizione base 1-3 impatta sul problema della fiducia scattano le misure di aggiustamento.
Dissociazione decrescente: se in 2 c’è un debito decrescente, deve esserci in 4 un creditore decrescente.
Risulta quindi che tanto più l’operatore accumula debiti (1), tanto più il creditore accumula crediti, il
sistema finanziario si allontana sempre più dalla posizione di pareggio stock-flussi.
Tale dissociazione decrescente a lungo andare può essere pericolosa, può infatti scatenare una crisi di
fiducia che può tramutarsi nella vendita massiccia di AF sui mercati, il crollo delle quotazioni e l’aumento
del tasso di interesse.
16. Illustrare sinteticamente le principali funzioni dei mercati finanziari
Le funzioni dei mercati internazionali possono essere ricondotte a:
Mobilizzazione del risparmio → vale a dire la funzione di mobilizzare il risparmio dalle unità in avanzo (le
famiglie) a quelle in disavanzo (le imprese) e di consentire l’ottimizzazione intertemporale dell’uso delle
risorse.
L’allocazione del reddito di un soggetto i-esimo può essere espressa così:
S = Y – C
i i i
Dove Y è il reddito, C è il consumo e S il risparmio.
Dato il risparmio del soggetto e date le sue scelte di investimento I possiamo scrivere:
SF = S –I = ∆AF - ∆PF
i i i i i 5
Dove SF indica il saldo finanziario, ∆AF la variazione delle attività finanziarie e ∆PF la variazione delle passività
finanziarie. Se sia ha un SF positivo avremo un avanzo finanziario netto al contrario con un SF negativo si
parla di disavanzo finanziario netto.
I soggetti che presentano un disavanzo netto (le imprese) possono finanziarsi in tre modi:
1. Utilizzando le scorte monetarie disponibili, aumentando la velocità di circolazione della moneta
e conseguentemente del reddito aggregato.
2. Cedendo parte della ric