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Punti di forza e problematiche della Grande Distribuzione Organizzata (GDO)
I punti di forza vari sono la convenienza poiché, rispetto ad altri canali distributivi, il supermercato è il più conveniente. Il rispetto del CCNL (contratto collettivo nazionale del lavoro), la GDO generalmente rispetta maggiormente i contratti di lavoro. Il prelievo fiscale, visto che non c'è possibilità di evasione fiscale, questo è un vantaggio per lo stato perché le tasse vengono sempre pagate (il piccolo negozio in certi casi non emette lo scontrino per un maggior guadagno). Infine, maggiore capacità di adattarsi alla società e ai bisogni in maniera rapida e convincente e per questo la GDO viene premiata continuando a essere un canale distributivo premiato dai consumatori rispetto ad altri.
Al contempo, varie problematiche affligono gli stessi complessi, tra le quali la decisione dei prezzi: a volte i prezzi della stessa catena commerciale sono differenti nei differenti punti vendita. Questo perché i prezzi
vengono decisi in base a diverse variabili (ad esempio il prezzo dell'immobile, oppure la presenza o meno di competitori nei dintorni). Ci possono essere conflitti con i fornitori perché i supermercati tentano sempre di abbassare i prezzi e si dibatte anche sull'orario di apertura. Una volta i supermercati dovevano avere gli stessi orari dei negozi, al contrario, ora gli orari di apertura possono essere più lunghi e possono stare aperti anche sabato e domenica. Tema della vigilanza: spesso all'ingresso del supermercato ci sono dei vigilanti che evitano possibili furti non solo dei clienti, ma controllano i cassieri e le cassiere perché il modo più facile per rubare è mettersi d'accordo con la cassiera o cassiere che fa pagare di meno il cliente (ad esempio non conteggiando alcuni prodotti). Uno dei dibattiti riguarda l'E-commerce, dato che la possibilità di consegnare i prodotti a casa consente una comodità che nonSempre il supermercato presenta. In risposta, varie catene si stanno attrezzando per fornire la spesa online, consegnandola a casa o ritirandola in negozio.
16. Quali furono le ragioni che portarono al declino dell'impresa pubblica nel mondo occidentale?
In particolare, negli anni 80 del Novecento, vanno in crisi i due modelli che avevano contrastato il capitalismo, ossia il nazionalismo e il comunismo. Inoltre, le imprese pubbliche affrontano un vero e proprio declino e quindi ci si domanda se debbano rimanere in essere o meno. Questa stagione di crisi dell'impresa pubblica è contraddistinta da varie privatizzazioni che obbediscono a ragione di 3 categorie, di carattere economico, finanziario e politico ideologico.
Ragioni di carattere economico: Cessazione di alcuni monopoli naturali. I monopoli naturali possono non essere più tali in quanto può presentarsi un cambiamento tecnologico che porta il monopolio ad essere arretrato e a passare in secondo piano.
Quindi il venir meno di alcuni monopoli naturali porta a rivalutare la presenza dello stato in quel settore. La seconda questione riguarda il fatto che varie imprese pubbliche non hanno un buon andamento. Questo perché da un lato non hanno l'obiettivo della massimizzazione del profitto, però allo stesso tempo non devono operare in maniera inefficiente tralasciando gli obiettivi economici. Inoltre, nell'impresa pubblica si crea un altro problema, ossia la presenza di un atteggiamento troppo rilassato (vista la mancanza di un direttore) che spesso era causato dal clientelismo. Questo perché le persone scelte per lavorare nell'azienda spesso venivano scelte in base a determinate vicinanze politiche. (Vi erano anche concorsi truccati). Per ovviare a situazioni del genere il governo, tramite denaro pubblico, andava a coprire le inefficienze delle imprese di stato. Proprio per questa ragione nasce un filone che è favorevole alla privatizzazione di queste aziende.Ragioni di carattere finanziario: Se lo stato privatizza una azienda perché produce deficit anziché utili, allora lo stato ha un triplice guadagno. Infatti, se un'impresa viene privatizzata, lo stato negli anni successivi non dovrà più sborsare per coprire il deficit causato dall'azienda stessa, non dovendosi più indebitare (emettendo BOT e BTP). Il terzo tipo di guadagno proviene dal ricavo della vendita dell'azienda. (Perché qualcuno dovrebbe comprare l'azienda? Questo perché l'impresa potrebbe essere curata e la situazione potrebbe essere risolta). Ragioni di carattere politico/ideologico per cui vi è un declino del dirigismo nazionalista e anche del comunismo ha portato alla nascita nuovamente del liberismo. In generale in tutto il mondo la scelta della privatizzazione era una bandiera di destra, nonostante ciò, ad esempio in Italia le privatizzazioni sono state attuate dai governi di sinistra.La fase di declino delle imprese pubbliche si protrae fino ai giorni d'oggi, con la crisi del 2008.
<17. Si descriva in sintesi il miracolo economico>Per miracolo economico si intende quel grande balzo produttivo di alcuni paesi dell'Europa occidentale, attuato intorno agli anni 60-70 del Novecento. In questo periodo, i tassi di crescita delle economie europee e giapponese sono addirittura superiori a quelli del paese leader (USA), con un conseguente processo di catching up da parte dei primi. Tra i miglioramenti più degni di nota, si sottolineano quelli di Italia, Austria e Irlanda, oltre al Giappone. Questo fenomeno può essere interpretato passando in rassegna alcuni aspetti, tra cui la creazione di istituzioni nuove (che si rivelarono particolarmente adatte allo sviluppo nel contesto del tempo), l'esistenza di una vasta riserva di forza lavoro sotto-occupata (pronta a riversarsi nell'industria senza grande pretesa di salari elevati), i vantaggi
dell'arretratezza (elemento della teoria di Gershenkron) che permisero ai paesi europei di imitare il modello americano al meglio, la grande liberalizzazione progressiva del commercio internazionale (maggiore specializzazione del lavoro e aumento dell'efficienza dell'uso delle risorse mondiali), bassa crescita dei prezzi delle materie prime, bassi livelli di speculazione finanziaria (tassi di cambio fissi e forte incentivo all'investimento estero), politiche economiche interne espansive (sul lato delle politiche industriali di qualificazione e sostegno dell'offerta). Alcune di queste condizioni favorevoli, però, non si poterono protrarre in eterno: le proteste sindacali accentuarono presto le dinamiche salariali, i prezzi di alcune materie prime si impennarono (petrolio intorno al 1973-1974), la possibilità di imitare la tecnologia americana diminuì (per la riluttanza europea e per l'avvento della tecnologia flessibile col toyotismo), il
regime di cambi fissi venne sostituito con uno di cambi flessibili(aumento inflazione e speculazione). Tutto questo ristabilizzò il sistema verso un panorama più incertp ecomplesso, senza grandi crisi economiche fino al 2007. In Italia si consuma di più perché si hanno più soldie quindi si comprano più alimenti, anche nuovi (es. surgelati) e si possono spendere soldi per il tempolibero. Il turismo ha un boom incredibile. Inoltre, anche il settore degli elettrodomestici si sviluppa eaumenta i consumi. Il miracolo economico non avviene in tutta la penisola, in particolare, nelle regioni delsud si presenta una economia un po’ più asfittica e per questo si presentano dei trasferimenti delle personedal sud al nord, si traferiscono in tutto 9 milioni di persone. Questo comporta un urbanizzazione, esplosionedelle periferie delle città. Tutte le principali città italiani hanno un boom demografico impressionante con
La costruzione in poco tempo di vari quartieri. Si creano anche le cosiddette zone dormitorio con una massificazione estrema. Si presenta una urbanizzazione concreta ma anche culturale perché lo stile di vita urbano del cittadino si impone come stile di vita. Tramonta definitivamente lo stile di vita contadino. La televisione entra in maniera dirompente nelle case degli italiani e propone anche essa gli stili di vita. Con i film hollywoodiani si presenta ancora una volta una americanizzazione e la televisione diventa un mezzo di educazione e un veicolo di informazione per condizionare l'opinione pubblica.
18. Che cos'è il colonialismo e perché è importante nella storia economica? Il colonialismo parte da una curiosità dell'essere umano, dove finisce il mondo? Si tratta di un desiderio di conoscenza. Tramite colonialismo l'Europa entra in contatto con culture e territori nuovi. Gli europei vedono quindi necessaria una conversione.
religiosa al cattolicesimo di coloro che abitano le colonie. Inoltre, vedono nel colonialismo la possibilità di aumentare i confini della madrepatria. I vari paesi europei in una logica di concorrenza, si autorappresentavano più forti e potenti tanto più era grande il proprio territorio (balance of power). Questi fattori spingevano gli europei a colonizzare. Man mano che si conquistavano gran parte dei territori extraeuropei si innescavano dinamiche di conflitto nelle colonie stesse e chi controllava aree strategiche per ragioni commerciali ne aveva un guadagno dal punto di vista geopolitico ma anche dal punto di vista commerciale soprattutto. Vengono fondate nuove città e l’Europa ha uno sforzo di carattere demografico. Se le persone si trasferiscono a vivere nelle colonie, cresce la demografia mondiale e l’Europa si alleggerisce dal punto di vista demografico, inoltre le colonie rappresentavano nuove possibilità di mercato. In particolare, inoltre
le materie prime delle quali l'Europa è in parte sprovvista vengono individuate in Africa, America, ecc e vengono quindi trasportate in Europa per poi produrre prodotti da vendere alle colonie. Ne risultano due modelli: quello ispanico latino, che prevede la distruzione delle civiltà e culture preesistenti (modello di rapina), e quello franco inglese, che anch'esso prevede violenze, ma prevale in questo caso la vocazione commerciale e nell'800 sfocia in una vocazione imperialista. E ciò sta a significare un impoverimento per le colonie che devono sottostare alle volontà dei colonizzatori, comprare prodotti dalla madre patria e c'è anche uno stravolgimento culturale. Subiscono imposizione di modi e di religione tipici del continente europeo. Vantaggio della colonia è quello di poter partecipare ad un processo di sviluppo simile a quello europeo. Si insediano quindi anche qui città, ferrovia, modello di sviluppo.ve e costoso. Inoltre, il controllo delle colonie può portare a tensioni politiche e conflitti con altre potenze coloniali. Tuttavia, il colonizzatore può trarre vantaggio dall'accesso alle risorse naturali e ai mercati delle colonie, che possono contribuire alla crescita economica e all'arricchimento del paese colonizzatore. Dal punto di vista del colonizzato, gli svantaggi della colonizzazione includono la perdita di autonomia politica e la soppressione delle culture locali. Inoltre, l'economia delle colonie spesso è stata sfruttata a vantaggio del colonizzatore, con l'esportazione di materie prime a basso costo e l'importazione di prodotti finiti a prezzi elevati. Tuttavia, la colonizzazione può anche portare a benefici come l'infrastruttura migliorata, l'accesso all'istruzione e ai servizi sanitari, nonché l'introduzione di nuove tecnologie e idee. In conclusione, la colonizzazione comporta vantaggi e svantaggi sia per il colonizzatore che per il colonizzato. È importante considerare il contesto storico e le dinamiche specifiche di ogni situazione coloniale per valutare appieno gli impatti della colonizzazione.