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Estratto del documento

La risposta offerta dalla Banca d'Italia

Fu basata su una manovra di carattere deflattivo e una breve, ma intensa, stretta monetaria

La rottura della "trappola malthusiana" delle società pre-industriali

È figlia sia delle innovazioni prodotte in campo agricolo e industriale con la rivoluzione industriale, sia delle trasformazioni secolari e di lungo periodo che consentono alle società europee di modificare la piramide della popolazione attraverso un'iniziale abbattimento del tasso di mortalità

La schematizzazione del rapporto tra stato ed economia è basata sui possibili paradigmi

Lo Stato minimale; l'economia mista; lo Stato massimale

La seconda scelta strategica che segnerà il futuro del paese riguarda

L'incremento del ruolo dello stato in tutti i settori

La stag-flazione può essere definita

Come la compresenza, all'interno dello stesso ciclo economico, dell'aumento dell'inflazione e

La storia economica aspira a una lettura integrata dei processi economici-sociali attraverso:

  • Analisi di breve o di lungo periodo

La storia economica assume:

  • Una propria metodologia che deriva dall'essere in grado di comporre e valutare diversi elementi a partire da un approccio fortemente interdisciplinare

La storia economica nasce:

  • Dall'applicazione del metodo induttivo all'economia politica, ovvero dal tentativo di analizzare i casi specifici e le esperienze storiche e a partire da queste definire le interpretazioni economiche di carattere generale

La storia economica si nutre:

  • Della interdisciplinarietà del metodo e delle fonti

La storia economica studia:

  • Studia il succedersi degli avvenimenti economici e delle politiche economiche dei diversi paesi e delle diverse aree geo-economiche mondiali nella loro evoluzione nel tempo e nello spazio

La straordinaria crescita registrata nel ventennio della Golden Age:

  • Conosce alcuni
primi significativi segnali di arretramento già alla fine degli anni sessanta in virtù dell'acrescita dei salari e di un primo 'aumento dei prezzi delle materie prime

LA STRAORDINARIETÀ DELLA CRISI DEL 1929:-Non deriva tanto dalle sue cause, quanto dai suoi effetti, assolutamente straordinari per l'epoca

LA STRAORDINARIETÀ DELLE CAUSE DELLA CRISI DEL 1929:-In un insieme di straordinarie concomitanze e non nell'essere una semplice crisi di sovrapproduzione

LA TEORIA DELL'IMITAZONE CON DIFFERENZE RISPETTO AL CASO INGLESE:-Assume l'unitarietà del modello 'capitalismo industriale', composto cioè dalla centralità del fattore capitale e dai rapporti di produzione che da esso derivano, adattandolo, tuttavia, alla pluralità dei contesti storici differenti.

LA TERZA FASE DELLA TRANSIZIONE DEMOGRAFICA, QUELLA DEL TERZIARIO AVANZATO O DELLA SOCIETÀ DEI SERVIZI, È CARATTERIZZATA:-Da un progressivo

riallineamento delle due curve dovuto alla forte diminuzione della natalità imposta dai mutamenti degli stili di vita e dell'organizzazione sociale

LA TERZA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE TRAE ORIGINE:

-Dalla crisi degli anni settanta e dalla riorganizzazione del capitalismo industriale e delle economie mondiali

cui segue, negli anni novanta, il matrimonio tra la rivoluzione informatica e quella delle ict

LA TRASFORMAZIONE DEL SISTEMA BANCARIO DEGLI ANNI VENTI:

-Risente del "peso" delle immobilizzazioni effettuate nelle industrie belliche durante la guerra, della crisi di

conversione postbellica e, ovviamente, delle politiche economiche inaugurate dal 1922 dal regime fascista

LA VITTORIA DEL NORD NELLA GUERRA CIVILE:

-Consente l'affermazione di un modello capitalista liberale

LA LINEA EINAUDI:

-Era basata su una stretta monetaria funzionale a sostenere il cambio della lira, garantendone la stabilità

internazionale e il cui obiettivo era combattere

L'inflazione

L'ARRIVO DELLA CRISI DEL 1929 IN ITALIA, TRA LE ALTRE COSE:-Spezzò, mettendola per sempre in crisi, la fratellanza siamese banca/industria

L'ASCESA DELLA GRANDE IMPRESA:-Richiede una diversa organizzazione funzionale a definire innovazioni di processo verticali e orizzontali

L'AUMENTO DEL TASSO DI ACCRESCIMENTO NATURALE DELLA POPOLAZIONE NELLA PRIMA FASE DELLATRANSIZIONE DEMOGRAFICA:-Dipende dal crollo della mortalità (in particolare infantile) e del mantenimento costante dei livelli dinatalità.

L'AVVENTO DEL CAPITALISMO INDUSTRIALE TRA LA FINE DEL SETTECENTO E L'INIZIO DELL'OTTOCENTO:-Ha determinato oltre che un'ulteriore apertura dei commerci, anche una progressiva specializzazione edivisione del lavoro, così da rendere ancora più urgente l'esigenza dello scambio

LE PRINCIPALI FUNZIONI DEL SISTEMA ECONOMICO SONO:-Produzione, distribuzione, consumo, scambio

LE ATTIVITÀ DELLA TIBERINA NEL

DECENNIO DI ESPANSIONE:

Si concentrarono prevalentemente in operazioni immobiliari come aperture di credito a costruttori, compra vendita di terreni, joint venture con altre società

LE BANCHE CENTRALI CONTEMPORANEE:

Dopo le prime esperienze inglesi e svedesi, cominciano a diffondersi in maniera sistematica in Europa tra la seconda metà dell'ottocento e la prima metà del novecento

LE CAUSE PRINCIPALI DELLA STAG-FLAZIONE DEGLI ANNI SETTANTA FURONO:

La fine del dollar standard e l'aumento dei prezzi del petrolio

LE COMMESSE PUBBLICHE ALL'INDUSTRIA BELLICA ITALIANA:

Sono allocate alle imprese già esistenti del nord allargando il divario col sud

LE CRISI PETROLIFERE DEL 1973 E DEL 1979:

Sono dovute all'incremento dei prezzi per motivi politici e non legati a possibili diminuzioni della produzione

LE DIFFICOLTÀ DI RICONVERSIONE CUI ANDARONO INCONTRO LE INDUSTRIE ITALIANE AL TERMINE DEL CONFLITTO:

Si scaricarono sulle capacità di

corrispondere ai finanziamenti ricevuti dal sistema bancario

LE FASI DI TRANSIZIONE TRA SISTEMI ECONOMICI POSSONO ESSERE DI CARATTERE:

-Rivoluzionario o graduale

LE INTERPRETAZIONI DI LUNGO PERIODO CONSIDERANO:

-I mutamenti strutturali dei fattori della produzione

LE MIRE ESPANSIONISTICHE TEDESCHE E LA COSIDDETTA "SOLUZIONE DEL PROBLEMA EBRAICO":

-Accompagnano tutta la campagna di guerra tedesca e sono parte di un'unica strategia che non a caso prosegue sino agli ultimi giorni di guerra

LE ORIGINI DELLA COMUNITÀ EUROPEA RISIEDONO:

-Nel nuovo contesto del secondo dopoguerra

LE ORIGINI DELLA CRISI DEL 1973 RISIEDONO:

-Nella volontà dei paesi dell'OPEC di decidere un incremento straordinario del prezzo del petrolio, indipendente dagli equilibri del mercato, ma per ritorsione nei confronti dei Paesi occidentali accusati di avere appoggiato lo Stato di Israele nella guerra dello Yom Kippur

LE ORIGINI DELLA CRISI DEL MODELLO FEUDALE RISIEDONO:

-Nei limiti stessi di

quel sistema che non consente di incrementare oltre una certa misura i livelli di produttività, in particolare della terra, a causa della scarsa capacità di innovazione tecnologica

LE POLITICHE ECONOMICHE DEI GOVERNI DELLA DESTRA STORICA (1861-1876):

-Sono segnate da un non interventismo pubblico ed espongono alla concorrenza internazionale quei settori dell'industria e dell'agricoltura meridionale prima riparati dal protezionismo del regno delle due Sicilie

LE POLITICHE ECONOMICHE DEL NAZISMO TENDEVANO A CORRISPONDERE A DUE OBIETTIVI:

-Debellare la disoccupazione e accompagnare, attraverso le scelte economiche, le politiche strategiche e di potenza del regime

LE PRINCIPALI FUNZIONI DEL SISTEMA ECONOMICO SONO:

-Produzione, distribuzione, consumo, scambio

LE PRINCIPALI SCELTE STRATEGICHE DI POLITICA INTERNAZIONALE DEL DOPOGUERRA IN ITALIA POSSONO ESSERE RICONDOTTE A:

-Le modalità della Liberazione, le scelte delle classi dirigenti europee e italiane del tempo

secondo dopoguerra,accomunate dalla lotta per la Liberazione, le scelte popolari compiute con il voto democratico

LE RELAZIONI TRA SVILUPPO E SISTEMI FINANZIARI NELLE SOCIETÀ PRE-INDUSTRIALI:

Sono presenti anche se con forme, modalità e intensità differenti rispetto alle società contemporanee

LE RIFORME DEGLI ANNI SESSANTA E SETTANTA SI CONCENTRARONO, TRA LE ALTRE COSE, SU:

La netta riduzione della presenza dello Stato in economia e la privatizzazione di imprese e banche pubbliche precedentemente nazionalizzate o compartecipate

LE RIFORME DEGLI ANNI SESSANTA E SETTANTA SI CONCENTRARONO, TRA LE ALTRE COSE, SU:

La liberalizzazione dell’economia interna per competere sul mercato mondiale e lo smantellamento del sistema di controlli pubblici, in particolare sui mercati finanziari;

LE RIFORME DELL’ECONOMIA SOCIALISTA DI MERCATO, O CAPITALISMO DI STATO SI BASAVANO, TRA LE ALTRE COSE SU:

Una progressiva liberalizzazione interna dell’economia, una

politica di raccolta degli investimenti esteri, valorizzando le potenzialità attrattive della Cina, la redazione di piani quinquennali basati sulla formazione di un'economia socialista di mercato

LE SOCIETÀ PRE-INDUSTRIALI:

Sono generalmente caratterizzate da una centralità del fattore "terra" per la riproduzione del sistema economico e da un diverso comportamento dei cicli economici rispetto all'epoca contemporanea.

L'ECONOMIA ITALIANA DEL SECONDO NOVECENTO, FINO ALLA CRISI DEGLI ANNI NOVANTA, PUÒ ESSERE CONSIDERATA:

Un'economia capitalistica mista, con grande ruolo dell'industria privata e dell'industria di stato

L'ECONOMIA MEDIOVALE:

Assume la centralità del fattore terra quale elemento intorno al quale ruota non solo la capacità del sistema di riprodursi e di generare ricchezza, ma anche l'intera struttura sociale e giuridica di riferimento

L'ECONOMIA MISTA SI DIFFONDE IN EUROPA IN

Formattazione del testo

PARTICOLARE: - Dopo la seconda guerra mondiale

L'ESPANSIONE DEL MERCANTILISMO: - E' favorita e in parte preparata dalle prime scoperte geografiche che modificano la struttura e l'organizzazione dei commerci mondiali e dalla nascita dei grandi stati nazionali moderni.

L'EVOLUZIONE DEL TASSO DI ACCRESCIMENTO DELLA POPOLAZIONE NELLE SOCIETÀ INDUSTRIALI PREVEDE DIVERSE FASI: - Una sostenuta crescita in contemporanea con l'avvio del processo di industrializzazione; un incremento massimo del tasso negli anni del boom economico e della società dei consumi di massa; una decelerazione nel periodo della società dei servizi o del terziario avanzato.

L'IMPIANTO TEORICO DELLA SCUOLA DI CHICAGO È CARATTERIZZATO TRA LE ALTRE COSE DA: - La necessità di attivare una politica monetaria per controllare la stabilità dell'inflazione come precondizione della crescita economica.

Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
38 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/12 Storia economica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Ni_ck_99 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia economica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Universita telematica "Pegaso" di Napoli o del prof Palermo Stefano.