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ARCHITETTURA MILITARE MODERNA
Rappresenta una componente significativa della storia dell'architettura che si è evoluta in funzione dello sviluppo delle varie armi che hanno determinato le guerre che si sono combattute e della natura paesaggistica e territoriale. L'architettura militare moderna ha portato alla nascita dei progettisti militari che avevano competenze di balistica e di topografia per poter realizzare strutture fortificate differenti da quelle medievali. Adesso dovevano resistere ai colpi dei cannoni, avere geometrie ben precise e studiate per seguire le linee di traiettoria dei cannoni e di riparo dal nemico. Già dal medioevo con l'avvento delle armi da fuoco tutto questo ha una fase iniziale piuttosto rudimentale, ma ora si introducono muri a scarpa costruiti in successione che oltre a resistere ai colpi, li respingono. Il fatto di combattere le guerre sempre con maggiori distanze comporta anche un ampliamento delle città con
L'estensione delle piazze forti. Incittà che non hanno importanza politico ed economica certe strutture non verranno mai realizzate per icosti che richeidevano. Cagliari per esempio che rappresentava un polo importante per la corona di spagnaviene fatta fortificare da Capellino e i Paleari. Nel ducato di Savoia spicca la figure del Paciotto. Oppure inFrancia emerge la figura DI le prest de vuban che concepì la teoria d assedio delle parellele, ossia larealizzazione di una trincea circolare ad anelli concentrici a zigzag, scavata con piccole galleria sotterraneesenza essere visti, dove nella prima fila si piazza l'armata e l'artiglieria, che avanzano guadagnando terrenofino ad avere alla base della fortificazione riempirla di esplosiva per poi portarla a franare una buona lineadi tiro.Con l'acquisizione del potere economico da parte della classe borghere, nell'800, la pianificazione urbana diespansione viene concepita diversamente con la realizzazione di viali
ricchi di verde e non più con circuiti di fortificazione che permettevano condizioni di vita dei quartieri d'essere lugubri e malsani.TRASFOMAZIONI URBANISTICHE 50011
Siamo in pieno manierismo, edifici e pianificazione urbanistica non hanno alcuna differenza in quel periodo.
Si ha una concezione di città più concreta rispetto a quella del secolo precedente di tipo utopistico. Gli interventi urbanistici qui sono patrocinati da personaggi con grandi capitali, ossia committenti privati come famiglie feudatarie o pubblici come monarchi. Questi interventi urbanistici incideranno in modo significativo comportando addirittura l'eliminazione di ampi spazi di città medievale.
Proprio in questo periodo le grandi famiglie hanno la prassi di mostrare la propria presenza nel tessuto urbano per rivalità politiche e per manifestare la propria potenza. Ad esempio a Roma abbiamo un intervento finanziato dal pontefice Borgia che fa sopraelevare il passaggio fortificato dotandolo di merlature e bastioni per collegare la propria residenza col castel sant'angelo realizzato sopra le fortificazioni.
epoca San Pietro era ancora un cantiere e non c'era ancora la piazza del Bernini. Era il periodo in cui stavano prendendo forma i palazzi vaticani con i giardini di Bramante e in cui si commissionavano interventi come la via Giulia, dove sopra di essa appunto c'è il passaggio di collegamento della residenza del papa col castel santangelo sopra le fortificazioni. Lungo la via Giulia verranno realizzati gli uffici amministrativi. In questo periodo le strade sono lineari senza più curve in cui si dislocano innumerevoli palazzi signorili. In funzione di questa logica, in questo periodo viene commissionato il Palazzo Farnese a San Gallo e a Michelangelo poi, che doveva raccordarsi con la villa di piacere opera di Peruzzi tramite un passaggio che rimane interrotto per la morte del committente, senza mai passare per le strade cittadine e dando di sé un'immagine trascendentale. Quest'operazione urbanistica avviene allo stesso modo a Firenze commissionata dal Gran Ducato di Toscana.radendo al suolo diversi edifici medievali per realizzare un collegamento in alta quota fortificato per raccordare il palazzo della signoria con il palazzo pitti.STORICISMO ED ESOTEISMO
Con la nascita delle scuole politecniche, c'è anche una nuova cultura aristocratica e borghese elevata, poiché si studia e si conosce di più: non ci si confronta più intellettualmente dentro i palazzi ma temi come politica e arte vengono affrontati in posti pubblici come caffè e salotti che favoriscono il libero scambio di idee e rispondono all'esigenza sociologica della nuova società illuminista.
Uno degli aspetti più discussi riguarda le antichità, l'archeologia, che interseca anche i filoni delle accademie e dei politecnici che praticano poco disegno di architettura storicizzata.
Si ha dunque una riscoperta per la classicità che teorizza un linguaggio utopistico di matrice classicista in chiave purista, di geometrismo perfetto. A Winkelman
Si attribuisce a lui la nascita della corrente artistica neoclassica, poiché si interessa di cultura classica e nello specifico greca, che lui ritiene portatori di purismo sia intellettuale che artistico. Grazie alla stampa si ha anche la diffusione di trattati che diffondono un neoclassico romano o più fantasioso di tipo manierista. Molti intellettuali partecipano ai Gran Tour, ossia dei viaggi culturali che consentono loro di studiare, disegnare, partecipare alla vita archeologica. Vengono successivamente pubblicati manuali che trattano maniacalmente stili e ordini architettonici a cui deriva una classificazione macrostorica senza tenere conto dell'operato di artisti minori e delle vicende che li riguardano.
VILLE DI PIACERE
Nel 400-500 si ha uno sviluppo della cultura artistica moderna grazie all'interesse per le architetture private di epoca imperiale emerse con gli scavi archeologici condotti. Questo porta alla realizzazione di architetture di piacere che diventano richieste.
Da committenti di maggiore spessore come monarchi, feudatari, vescovi. La scoperta di villa Adriana e della domus Aurea portano alla riscoperta di un linguaggio ricco di decori e affreschi, con riferimenti mitologici ed esotici. A Roma viene realizzata villa Madama per la famiglia cardinalizia, un complesso dove operano diverse maestranze che si occupano dei giardini, di idraulica, degli affreschi con finte prospettive, della plasticazione e di pitture grottesche intese come pitture costituite da elementi di fantasia e di bizzaria, concepito per soggiorni brevi e momenti di svago.
A Roma abbiamo sempre villa Farnesina, villa di svago dei Farnese, realizzata da Peruzzi insieme a diverse maestranze dove anche qui non mancano affreschi di finte prospettive e colonnati che rappresentano tutto ciò che si sarebbe visto nel periodo romano affacciandosi.
Poi abbiamo Palazzo Te di Romano realizzato per i Gonzaga, differente dai precedenti edifici di piacere poiché è un edificio a
La corte è sviluppata longitudinalmente piuttosto che in altezza. Le stanze sono tutte affrescate e dal carattere iconografico.
SCENOGRAFIA ED EVOLUZIONE DEL TEATRO
La scenografia è legata al bello dionisiaco riscoperto nel 500 e dall'età moderna i facoltosi committenti puntano sull'aspetto scenografico fino a che questo non verrà concepito come un architettura a sé per fini politici e più sociali, ossia il teatro. Dal 500 la teatralità viene concepita come forma privata all'interno dei palazzi signorili che si rifà alla tradizione classicista ossia alla scaenae frons: nelle arcate delle logge dei chiostri era ambientata la scena solitamente di locazione urbana e in particolare gli spettacoli venivano assistiti dal Signore e gli ospiti d'onore nelle logge seduti, mentre le persone comuni stavano in piedi nella piazza. Il teatro ha una diffusione abbastanza provinciale nel Nord Italia in cui le famiglie investono più facilmente per queste cose.
Come esempio possiamo citare palazzo Te di Romano o il palazzo della famiglia falconetto dove c'è una forte componente tecnica legata alla convessità dell'angolo della stanza interna per la diffusione ottimale del suono. Un elemento caratteristico della scenografia dai primi del 600 è l'utilizzo di finte prospettive per le rappresentazioni sceniche, introdotte da Scamozzi rifacendosi a Bramante grazie all'interesse per le scienze tecniche e matematiche. Successivamente, il teatro si evolve con l'introduzione dei boccascena, che definiscono in altezza e larghezza l'apertura della scena nella platea e che creano una cassa di risonanza per le rappresentazioni, che col tempo verrà allungata fino ad accogliere le logge e darà maggior continuità architettonica. Col tempo, le scaenea frons non ci saranno più perché verrà introdotto il sipario per scene sempre più articolate. Con la forte componente scientifica seicentesca,l teatro diventa sempre più meccanicizzato, lo scenario mobile. Il teatro è soggetto in seguito ad uno studio ideale di forma che varia da campana a quella di cavallo per consentire la di