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K H (K-H)
0,K 0,H H,K
inversa si può giungere alla previsione del tasso a termine f libro 1 pag 257
H;K
84 Cosa interpreta la curva dei rendimenti crescenti?
La curva dei rendimenti indica la relazione tra rendimento (tres), rappresentato
sull’asse delle y, e scadenza rappresentato sull’asse delle x. La curva dei
rendimenti può essere crescente, decrescente, costante. Una curva dei
rendimenti crescenti indica che all’aumentare della scadenza aumenta anche il
rendimento. Ecco perché il più delle volte questa curva si presenta crescente.
In realtà, molto spesso accade che la curva presenti un andamento crescente e
concavo. Ciò va a significare che ci sarà un punto per cui all’ aumentare della
scadenza il rendimento aumenterà in misura meno che proporzionale e quindi
non converrà aumentare la durata dell’investimento (aumentare il rischio) per
un rendimento di poco maggiore.
La teoria delle aspettative sostiene un’interpretazione della curva zcb, volta ad
indicare la crescita (curva dei rendimenti zcb crescenti) o la riduzione (curva
dei rendimenti zcb decrescente) delle aspettative circa i tassi di interesse.
libro pag 249
85 Il valore a rischio
Il valore a rischio è un modello interno che serve per calcolare l’esposizione
quotidiana al rischio e si utilizza attraverso procedure statistiche. Questo
consente di stimare la massima perdita possibile su una posizione o su più
posizioni di un portafoglio titoli, in un orizzonte temporale e in un intervallo
probabilistico.
Si ottiene: Var= DM x volatilità dei tassi di interesse x valore di mercato x
costante.
Il Var viene espresso attraverso valori numerici e di conseguenza è una misura
omogenea e aggregabile a livello di portafoglio.
Libro 2 pag 316
87 Rendimento atteso e rischio
Il rendimento atteso è definito come la probabilità del verificarsi dello scenario.
Il rendimento atteso è il rendimento che ci si aspetta di guadagnare, e quindi è
un concetto probabilistico. La non coincidenza tra rendimento atteso (ex ante)
e rendimento effettivo (ex post) è dato dal fattore dell’incertezza: il rischio.
Il rischio può essere definito in due modalità: il rischio ex ante è definito come
la variabilità del rendimento atteso, il rischio ex post è definito come la
variabilità del rendimento medio. Libro 1 pag 274-325
88 Quali sono le componenti del tasso di interesse?
Le componenti del tasso di interesse sono il risk free rate che viene sommato al
risk premium, ovvero il premio per il rischio (maggiore rischio dà un maggiore
rendimento). Il valore del premio per il rischio non è uniforme poiché varia da
titolo a titolo, risultando tanto più alta quanto è la percezione del rischio da
parte del mercato. a determinare tale valore concorrono tutte le diverse
tipologie di rischio che possono alimentare la suddetta aleatorietà. 1
libro pag 29
89 Posizionamento sui vari segmenti di mercato in relazione alla
struttura dei tassi di scadenza
La teoria della segmentazione ipotizza che il mercato è diviso per preferenze
degli investitori per specifici intervalli di scadenza dei titoli. La curva dei
rendimenti può essere vista come un insieme di segmenti di scadenza.
La teoria in esame ipotizza che solo in corrispondenza di extra-rendimenti più
alti gli investitori sarebbero disposti a cambiare segmento di preferenze.
Sono gli extra-rendimenti a determinare l’andamento della curva dei
rendimenti zcb. Libro 1 pag 264
90 Che cos’è la riserva del diritto di opzione?
Nel caso di aumenti di capitale a pagamento le nuove azioni sono offerte in via
prioritaria ai vecchi azionisti in opzione agli altri soci esistenti, sempre in
proporzione alle quote di capitale che essi detengono. Nel caso in cui un socio
non intende esercitare il diritto di opzione può venderlo sul mercato,
ritraendone un beneficio, ma diminuendo le quote di capitale da esso detenute.
Articolo 2441 del codice civile.
Codice civile
91 Esporre i motivi per i quali il sovrapprezzo di emissione in sede di
aumento di capitale incide sul valore teorico del diritto di opzione
Il valore teorico del diritto di opzione è calcolato sommando il numero delle
vecchie azioni per il loro rispettivo prezzo prima dell’aumento di capitale e il
numero delle azioni nuove per il loro prezzo dopo l’aumento di capitale. Tutto
ciò viene diviso per il numero di azioni totali (nuove più vecchie). Quindi
l’emissione con sovrapprezzo fa aumentare il valore teorico del diritto di
opzione. Soldi online
92 Dire se la riserva del diritto di opzione in favore dei vecchi azionisti
trova o meno applicazione nel caso in cui i titoli abbiano una
quotazione inferiore al loro valore nominale.
L’azionista di una società coinvolta in un aumento di capitale con diritto di
opzione può decidere se esercitare o no il suo diritto di opzione. La decisione
dipende dal costo effettivo, ovvero dalla convenienza del diritto che è
assegnato a ogni azionista proporzionalmente alle quote detenute. Decide di
esercitare il diritto se il prezzo di mercato < del valore teorico, decide di non
esercitare il diritto se il prezzo di mercato > del valore teorico perché è più
remunerativo venderlo sul mercato Banca di Italia
93 Lettere di patronage
Sono forme di garanzia dei prestiti in pool. I prestiti in pool, infatti, non possono
essere accompagnati da garanzie reali o personali così si adottano queste
lettere, dette lettere di patronage, in cui un’azienda di maggiori dimensioni,
spesso nota a livello internazionale garantisce un’azienda di minor standing
creditizio. La garanzia consiste nella reputazione dell’azienda che la concede
Libro 2 pag 206
94 Flusso di ritorno della centrale dei rischi
La centrale dei rischi è un servizio per la centralizzazione bancaria. È un
servizio gestito dalla banca di Italia. Utilità: consente di verificare l’esposizione
sul sistema bancario in tempo reale. Questa obbliga tutte le banche a fornire
informazioni dei clienti e modalità dei crediti accordati. La centrale dei rischi
obbliga la banca di Italia a fornire alle banche segnalanti la situazione
riassuntiva dei crediti censiti. Tutto è ricevuto su base mensile.
Oltre a questo flusso la centrale dei rischi da anche un altro flusso di ritorno
di segnalazioni
statistico mensile contente distribuzioni elaborate sulla base
delle banche del sistema. 2 libro pag 180
95 /96 GAP>0, GAP<0, l’aumento dei tassi di interesse che effetto
avrà sul margine di interesse?
È un modello che serve per la ‘’stima del tasso di interesse’’. Differenza tra
attività sensibili e passività sensibile = variazione assoluta del margine di
interesse. La gap analysis studia l’impatto dei tassi sul valore del patrimonio
netto della banca
In presenza di un mismach nelle strutture di bilancio (gap diverso da 0) in
presenza di una variazione positiva dei tassi di interesse, se il gap> 0,
aumentano le attività e quindi il margine di interesse subirà una variazione
positiva (aumenta), se il gap è <0 aumentano le passività e quindi il margine
subirà una variazione negativa (diminuisce).
NB: Se il gap è uguale a zero il margine di interesse, in presenza di uno shock
dei tassi di interesse non subisce variazioni, è anche il margine =0
2 libro pag 322
NB: L’impatto di istantanee variazioni del tasso di mercato sul valore del
patrimonio netto di una banca si ha con la misura del duration gap
98 Contabilizzazione portafoglio immobilizzato per un’obbligazione
comprata sotto la pari
Quando un’obbligazione viene emessa sotto la pari è presente un disaggio di
emissione dato dalla differenza tra il valore di rimborso a scadenza e il valore di
emissione.
L’aggio e il disaggio di emissione sono VALORI PLURIENNALI, e non costi e ricavi
d’esercizio
Esso si trova alla voce dell’attivo dello stato patrimoniale alla voce ratei e
risconti ma deve essere contabilizzato in maniera separata. Questo
rappresenta un costo pluriennale e per tanto deve essere ammortizzato
durante tutta la durata del prestito.
L’aggio di emissione è un ricavo straordinario a carattere pluriennale e (si trova
nel passivo dello stato patrimoniale nella voce ratei e risconti passivi con
separata indicazione) da redditualizzare per le quote, o da destinare a un fondo
speciale di riserva slide unica
I titoli AFS sono quei titoli che la banca ha acquistato con un generico intento di
detenzione per lungo tempo ma che potrebbero essere ceduti sul mercato in
ogni momento. Sono iscritto alla voce 40 dell’attivo patrimoniale (attività
finanziarie disponibili per la vendita). Per questi titoli è applicabile il criterio del
fire value. I risultati non passano per il conto economico ma sono accantonati in
una specifica riserva patrimoniale (riserva da valutazione) fino a quando non
sono effettivamente venduti.
I titoli HTM sono quelli che la banca ha acquistato con l’obbiettivo di detenerli
in portafoglio sino alla scadenza. I titoli in questione devono possedere
determinate caratteristiche tecniche, quali la scadenza fissa e i pagamenti fissi
e preordinati (titoli di debito) e sono rilevati alla voce 50 dell’attivo (attività
finanziarie detenute sino a scadenza). Per questi titoli è previsto il criterio del
costo ammortizzato. Questi sono valutati, per vedere se hanno subito delle
perdite. I risultati della valutazione incidono sulla voce del conto economico
130 (rettifiche ). Libro 2 pag 358
99 Se aumenta il capitale a pagamento con emissione di nuove azioni
al valore nominale che effetti avrò sul valore delle azioni già in
circolazione considerando che il valore corrente è superiore al valore
nominale?
Un aumento di capitale a pagamento con emissione di nuove azioni al valore
nominale, li dove il valore corrente > al valore nominale esercita una spinta
dilutiva sul corso delle azioni che inevitabilmente cresce
100 Contabilizzazione del leasing finanziario
Lo Ias 16 introduce il principio per cui devono essere rilevate in conto
economico e in stato patrimoniale tutte le attività e le passività. Il leasing
finanziario può essere rilevato attraverso il metodo finanziario e il metodo
patrimoniale
Metodo finanziario: il locatore (proprietario) rileva in conto economico come
componente positiva il pagamento del canone di competenza da parte del
locatario, mentre in stato patrimoniale nell’attivo rileva un credito. Al contrario
il locatario (affittuario) rileva in conto economico una co