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Domande e risposte immobilizzazioni materiali - aspetti contabili Pag. 1
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Il valore da ammortizzare è dato dalla differenza tra il costo sostenuto per acquistare il bene e il

valore che si presuma possa avere una volta conclusa la sua vita utile. Generalmente il cosiddetto

valore residuo è pari a zero.

Il concetto di valore residuo richiama a quello di vita utile vale a dire quel periodo di tempo durante

il quale l’impresa stima di poter utilizzare convenientemente il bene per la produzione. Essa viene

definita in fase iniziale ma deve essere ogni anno verificata e rideterminata per garantire la

ripartizione sugli esercizi di effettivo utilizzo.

Infine il criterio di ammortamento è una necessità che scaturisce dal concetto di sistematicità

delineato dal codice civile. L’individuazione di un criterio e di una sistematicità impedisce che gli

ammortamenti vengano accelera o rallentati in base alle condizioni o alla convenienza. In genere

la sistematicità si ritrite coerente con un piano a quote costanti anche in funzione della sua facile

applicabilità. Ammessi, ma con evidenti difficoltà di applicazione, sono i piani a quote decrescenti e

quello a quote variabili in base ai volumi di produzione il quale prevede che la quota da

ammortizzare sia data dal rapporto tra il prodotto dell’esercizio e la produzione che s stima si

possa produrre nell’arco della vita del cespite.

5. La rilevazione in bilancio delle manutenzioni ordinarie, straordinarie e cicliche

Durante il loro funzionamento alcune immobilizzazioni materiali possono richiedere interventi di

manutenzione, di riparazione, di ammodernamento. Gli interventi di manutenzione si classificano e

si iscrivono in bilancio in funzione della loro natura e del loro scopo. Si distinguono interventi di

manutenzione straordinaria ed interventi di manutenzione ordinaria. Gli interventi di manutenzione

ordinaria sono quelli legati al mantenimento delle condizioni di normale funzionalità del cespite o di

ripristino della capacità perduta. Sono detti invece interventi di manutenzione straordinaria quelli

volti a migliorare le capacità produttive dell’immobilizzazione o comunque ad un miglioramento del

cespite. Le prime sono iscritte in bilancio come costi dell’esercizio durante il quale sono sostenute.

La manutenzione straordinaria invece rappresenta un costo pluriennale che si capitalizza a patto

che : da essa scaturiscano effettivi miglioramenti nella capacità produttiva del bene; il valore del

cespite non sia superiore al valore recuperabile tramite l’uso. Infine esistono alcune

immobilizzazioni che necessitano di una manutenzione programmata al raggiungimento di un

determinato livello di output prestabilito. Si parla in questo caso di manutenzione ciclica (ad

esempio i moti dell’aereo dopo un certo numero di ore di volo prestabilito). In genere i costi da

sostenere per gli interventi di manutenzione ciclica sono molto onerosi. Per questo è necessario

determinare con ragionevole approssimazione il costo e accantonare un fondo in ogni esercizio in

proporzione allo sfruttamento del cespite in quell’esercizio (ad esempio in maniera proporzionale

alle ore di volo svolte durante quell’esercizio). Il fondo manutenzioni cicliche viene iscritto nel

passivo dello stato patrimoniale mentre la quota nei costi d’esercizio.

6. La rilevazione in bilancio dei contributi in conto capitale

I contributi in conto capitale sono investimenti volti a sostenere l’acquisto di un immobilizzazione

erogati una tantum da enti pubblici. Sono iscrivibili in bilancio dall’esercizio in cui diviene certa la

loro manifestazione. Le tecniche di rilevazione iniziale sono due. La prima, il cosiddetto metodo

indiretto, prevede l’iscrizione del contributo in conto economico alla voce A5 “altri ricavi e proventi”

come rettifica dei costi di ammortamento. Successivamente si storna il conto “contributi in conto

impianti” e attraverso il calcolo dei risconti passivi (non di competenza di questo esercizio) si

rimanda il resto del contributo ai successivi esercizi. Con il metodo diretto invece una volta rilevato

il credito verso l’ente pubblico e il ricavo nel conto “contributi in c/impianti” che sono portati poi a

diretta deduzione del costo dell’immobilizzazione.

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
3 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Pier.nesto di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Contabilità e bilancio e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Parma o del prof Fornaciari Luca.