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LEMERT

Nella teoria dell'etichettamento rientra anche la ricerca criminologica di Lemert che è ben noto per la sua distinzione tra devianza primaria e devianza secondaria, egli sostituisce all'approccio strutturale di Merton un suo approccio più processuale e dinamico: il rapporto mezzi-fini si sposta dalla rigida struttura della classe sociale alla dinamicità del processo di integrazione che avviene tramite il controllo sociale.

Secondo Lemert ci sono due processi di costruzione della devianza, la devianza primaria che consiste nella reazione sociale a un comportamento considerato deviante e quella secondaria che consiste invece nel processo di interiorizzazione che tale reazione produce nel soggetto deviante, nel quale avviene una svalutazione del sé dando luogo ad una serie di conflitti psicologici inferiori.

Minoranze attive:

Possiamo dire che le minoranze attive consistono in gruppi di individui che resistono alla suggestione

all'influenza sociale mettendo in atto pratiche anticonformiste. Moscovici nel suo testo Social Influence and Social Change afferma in qualche maniera il passaggio da un'epoca maggioritaria ad un'epoca minoritaria. Moscovici pone l'attenzione su come nonostante per molto tempo la resistenza opposta dalla minoranza sia stata considerata una forma di devianza e di anomia, ora anche i devianti sono in grado di fare gruppo, le loro norme e le loro interazioni non sono negative e patologiche ma possono essere nuove e alternative rispetto a quelle dominanti. Si è quindi resa necessaria una psicologia delle minoranze, considerate come fonti di innovazione e cambiamento sociale. Moscovici critica anche il modello funzionalista (incentrato sul controllo e sulla conformità) secondo il quale individui e gruppi cercano di adattarsi ed introduce il cosiddetto modello genetico secondo il quale tentano di crescere, tendono a trasformare la loro condizione.oppure a cercare nuovi modi di pensare e agire. La minoranza in sé costituisce una controforza che invece di conformarsi produce innovazione e crescita. Moscovici individua anche due tipi di minoranze, anomiche (passive) e nomiche (attive) → dice che "è il possesso o la mancanza di tali norme e risposte che rende gli individui partner attivi o passivi nelle relazioni sociali" e le minoranze passive sono quelle mancanti di norme e risposte proprie (si conformano) mentre le minoranze attive sono quelle che producono norme o risposte che vanno a contrastare (anticonformiste) e si oppongono al sistema sociale dominante. Dopo Moscovici la questione delle minoranze attive è stata presa in considerazione anche da varie ricerche italiane degli anni Ottanta e Novanta sui mezzi di comunicazione, ad esempio Crespi e Mucchi Faina analizzano il rapporto tra le minoranze attive ed il sistema sociale, riportando come i mezzi di comunicazione di massa, come il web,

Rappresentino una forma cruciale della strategia delle minoranze attive.

Scuola di Chicago

Diciamo che la scuola di Chicago rispetto agli studi precedenti sulla devianza e criminalità presenta delle innovazioni in quanto sposta l'attenzione sul come si diventa criminali utilizzando dei metodi quantitativi e qualitativi, da una parte i dati ufficiali per cogliere il cambiamento sociale della città di Chicago e dall'altra le storie di vita per approfondire il processo che porta a diventare criminali, vagabondi o spacciatori.

I sociologi si configurano proprio come degli ingegneri sociali, suddividendo la città di Chicago in cerchi concentrici con l'obiettivo di studiare la criminalità urbana evidenziando che il tasso di delinquenza è strettamente connesso al grado di integrazione sociale.

Anomia per Durkheim

Durkheim dice che le norme e valori sociali regolano ed orientano il comportamento umano contribuendo al mantenimento dell'ordine.

Sociale. Durkheim spiega come alcuni modi di agire, ripetendosi sempre nello stesso modo diventano abitudini, e da abitudini si trasformano in regole. Se ad esempio intervengono dei cambiamenti sociali, come la crisi economica, e quelle regole non riescono più a fungere da punti di riferimento per l'azione sociale, si può avere uno stato di Anomia. L'Anomia di Durkheim è la mancanza di norme e di regole per orientarsi in una nuova situazione. Al contrario, nello stato di Anomia non si ha se gli individui sono in contatto tra loro per un certo periodo perché sono proprio le relazioni tra gli individui che, nel tempo, si cristallizzano spontaneamente in regole. Durkheim analizzando il rapporto tra la crisi economica e il tasso dei suicidi, individua la causa di questi ultimi nel cambiamento sociale ed affermare il contrario significherebbe che poter registrare nella società che in caso di prosperità economica il numero dei suicidi diminuisca.

ma i dati nondimostrano che è così.Anomia per Merton●Merton analizza il modo in cui la società può condurre un soggetto ad assumere un comportamento conforme oppure non conforme alle norme istituzionalizzate .Dall'Anomia di Durkheim a quella di Merton è in Durkheim il potere della società comporta una specie di "disorientamento" per il soggetto mentre in Merton imprime una dissociazione, un conflitto tramete culturali e mezzi istituzionalizzati, sia per Merton che per Durkheim la responsabilità dell'Anomia e della devianza spetta alla società. Quindi diciamo che Merton si interroga su "come alcune strutture sociali esercitino una pressione ben definita su certi membri della società, tanto da indurli ad una condotta non conformista, anziché una conformista". Merton ci dice che tra i vari elementi di una struttura sociale o culturale, due elementi rivestono un'importanza immediata,

Il primo elemento è rappresentato dalle mete, scopi, interessi che sono definiti culturalmente e si presentano come degli obiettivi per tutti i membri della società. Vi è poi un secondo elemento della struttura culturale che definisce, regola e controlla i modi accettabili secondo i quali tali mete possono essere raggiunte.

Merton ipotizza infatti che il comportamento deviante, anomalo, possa essere considerato come un sintomo della dissociazione fra le (le mete) che vengono definite culturalmente e le vie strutturate (i mezzi) socialmente per la realizzazioni di queste aspirazioni.

Detto in altri termini, se la struttura culturale propone alcune mete (e Merton porta come esempio la meta del successo economico degli USA: la ricchezza) ma non offre a tutti gli individui gli stessi mezzi e le stesse possibilità per poterle raggiungere (in questo esempio i mezzi legittimi per avere successo e ricchezza sarebbero lo studio, l'impegno, il lavoro) essa darà

luogo ad un conflitto tra mete e mezzi e questo conflitto costringerà alcuni individui a raggiungere le stesse mete modificando o sostituendo i mezzi e/o le mete stesse. Per Merton quindi l'anomia conduce alla devianza non perché è essa stessa mancanza di norme ma in quanto si configura come un vero e proprio conflitto tra mete e mezzi. Merton individua anche 5 modi di adattamento individuale: 1) Conformità sia alle mete culturali che ai mezzi istituzionalizzati, secondo Merton questa è la forma di adattamento più largamente diffusa ed è tenuto in piedi diciamo dall'orientamento del comportamento verso i valori fondamentali della società. 2) Individua poi l'Innovazione che si verifica attraverso l'uso di mezzi istituzionalmente proibiti ma che sono spesso efficaci per il raggiungimento del successo. 3) Il Ritualismo, che comporta l'abbandono delle ambiziose mete culturali, Merton la spiega come un modo di

Adattamento di coloro che individualmente cercano una via privata di uscita dai pericoli e dalle frustrazioni che ad essi sembrano inerenti alle mete culturali principali, abbandonando queste mete ed aggrappandosi il più strettamente possibile alla sicurezza della routine.

4) La Rinuncia è la forma meno comune, e le persone che si sono adattate in questo contesto, sono nella società ma non della società → in questa categoria rientrano i modi di atteggiamento che hanno a che fare con l'abbandono delle mete culturalmente prescritte e i comportamenti che non si accordano alle norme istituzionali.

5) Infine la Ribellione porta gli uomini fuori dalla struttura sociale che li circonda, spingendoli ad immaginare ed a cercare di porre in essere una struttura sociale nuova, modificando quella predominante.

Lombroso, Ferri e Garofalo

Nel 1870 esaminando un reperto autoptico, il cranio del brigante Giuseppe Villella, Cesare Lombroso notò diverse anomalie.

commissione.Delinquenti occasionali: individui che commettono delitti in determinate circostanze, ma che● non hanno una predisposizione criminale.Delinquenti passionali: coloro che commettono delitti per motivi di passione, come gelosia o● rabbia.Lombroso sostiene che la criminalità sia determinata da una combinazione di fattori biologici, psicologici e sociali. La sua teoria ha suscitato molte critiche e controversie, ma ha anche contribuito a gettare le basi per lo studio scientifico della criminologia.

commissioneDelinquenti d'occasione: individui dalla scarsa volontà, o debolezza morale, che si fanno● coinvolgere nella commissione del delittoDelinquenti per passione: individui che traggono piacere e soddisfazione dalla commissione● del delitto, e che sperimentano un offuscamento momentaneo del senso morale

Il lavoro di Lombroso ebbe grande risonanza e attirò alla scuola positiva numerosi sostenitori: tra i più noti seguaci delle teorie lombrosiane possiamo trovare Enrico Ferri e Raffaele Garofalo.

Enrico Ferri (1856-1929) fu uno dei più stretti collaboratori di Lombroso, egli sostiene che la scuola positiva è l'applicazione del metodo sperimentale allo studio dei delitti e delle pene e che rappresenta una nuova fase della scienza criminale.

L'idea da cui muove Ferri nella sua più celebre opera "Sociologia Criminale" (1884) è che l'uomo non può commettere un delitto se non vive in società.

to come un'azione negativa e punibile dalla legge.
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
20 pagine
1 download
SSD Scienze politiche e sociali SPS/12 Sociologia giuridica, della devianza e mutamento sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher allle01 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Criminologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Perugia o del prof Curti Sabina.