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Norme nazionali e norme europee

Entrano nel nostro ordinamento grazie all'art.11 della Costituzione, tra norme nazionali e norme europee prevengono le seconde e le prime vengono disapplicate (ma esistono comunque).

Possiamo distinguere tra:

  • Norme originarie: trattati
  • Norme derivate: all'interno dei trattati

Le norme derivate possono essere:

  • Obligatorie:
    • Regolamenti: hanno portata generale (=colpiscono tutti: stati membri dell'UE, tutte le persone fisiche e giuridiche), obbligatori in tutti i loro elementi ed è direttamente applicabile in tutti gli stati membri
    • Direttive: atti che vincolano gli stati membri e colpiscono solo essi (non persone fisiche e giuridiche) per quanto riguarda il risultato da raggiungere e non il modo; ogni stato spiega ai cittadini come raggiungere gli obiettivi attraverso una legge di recepimento
    • Decisioni: obbligatorie in tutti i loro elementi (non hanno bisogno di legge di recepimento) solo per i destinatari (persona fisica, giuridica o stato). Possono essere positive o negative (=sanzione)
  • Non vincolanti:
RACCOMANDAZIONI: l'UE li emana di sua spontanea volontà. PARERI: sono cose che chiediamo noi, non sono obbligatori ma se seguiti provocano l'effetto liceità (=non fanno ricadere su di noi l'onere della prova). Ad esempio, se viene raccomandato un muro di 3 metri dall'UE e il fiume esonda, io non ho colpa. 1) Norme giuridiche: Sono obbligatorie (al contrario di quelle sociali) e comprendono imposizioni, obblighi e divieti che se non rispettate implicano punizioni/sanzioni. Sono: - GENERALI: non colpiscono una persona ma tutti (ad esempio, non si ruba). - ASTRATTE: non colpiscono il caso concreto. Una norma per essere valida deve essere pubblicata nella Gazzetta ufficiale, deve essere interpretata in senso letterale (se non è possibile in quello analogico) e vige il principio che l'ignoranza della legge non è scusabile (ignorantia legis non excusat). 2) Fonti del diritto: Sono 3: leggi, regolamenti, usi e consuetudini. Sono ATTI (leggi, regolamenti..) obasano le norme giuridiche di uno Stato. Esistono tre tipi di costituzione: 1. Costituzione scritta: è un documento formale che raccoglie e codifica i principi e le regole fondamentali dello Stato. È solitamente adottata attraverso un processo costituente e può essere modificata solo attraverso procedure speciali. 2. Costituzione non scritta: si basa su una serie di norme e consuetudini che si sono sviluppate nel corso del tempo e che sono considerate fondamentali per il funzionamento dello Stato. Queste norme possono essere esplicite o implicite e non sono raccolte in un unico documento. 3. Costituzione mista: combina elementi di una costituzione scritta e non scritta. I principi costituzionali sono i principi fondamentali su cui si basa una costituzione. Questi principi possono riguardare la forma di governo, i diritti e le libertà fondamentali dei cittadini, l'organizzazione dello Stato e la separazione dei poteri. Essi sono di solito stabiliti nella costituzione e sono considerati vincolanti per tutte le norme giuridiche dello Stato.

Basano i diritti fondamentali del nostro Stato caratteristiche:

  • Scritta o non scritta/consuetudinaria
  • Brevi o lunghe
  • Flessibili (facilmente modificabili) o rigide
  • Ottriate (stabilite da un re), pattizie o approvate con procedimento popolare (con referendum)

La Costituzione italiana è: scritta, rigida, lunga, votata, laica e democratica, composta da 139 articoli e approvata dall'assemblea costituente. I principi costituzionali sono contenuti nei primi 12 articoli della Cost.

  • PRINCIPIO DEMOCRATICO: la sovranità appartiene al popolo che può esercitare democrazia DIRETTA (popolo partecipa direttamente alle decisioni politiche) o RAPPRESENTATIVA (il popolo sceglie i propri rappresentanti)
  • PRINCIPIO PERSONALISTA: lo Stato deve riconoscere e garantire i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo che in formazioni sociali
  • PRINCIPIO PLURALISTA: riconosce le formazioni sociali (gruppi intermedi, es: associazioni religiose, partiti politici)

sindacati..) nello Statodemocratico pluralista

PRINCIPIO DI EGUAGLIANZA: tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, lingua, religione, razza, opinione politica, condizioni personali e sociali; è compito dello stato rimuovere gli ostacoli di ordine sociale ed economico che limitano l'uguaglianza e la libertà dei cittadini

PRINCIPIO LAVORISTA: la Repubblica riconosce a tutti il diritto di lavoro e promuove le condizioni che rendono effettivo questo diritto

4) Stato, Parlamento, elettorato passivo e attivo, seduta comune

Lo Stato può essere: assoluto, liberale, fascista, liberal-democratico, socialista, confessionale.

Gli elementi costitutivi dello Stato sono:

  • POPOLO: cittadini su cui la sovranità si esercita
  • TERRITORIO: area geografica ben definita su cui si diffonde la sovranità
  • SOVRANITÀ: comprende un ordinamento giuridico e un ordinamento politico, che insieme
Formattazione del testo

Stabiliscono le norme alle quali i cittadini devono sottostare. Il Parlamento è costituito da un bicameralismo perfetto e indifferenziato; la durata in carica delle camere è di 5 anni e non può essere prorogata (solo in caso di guerra).

FUNZIONI: legislativa, di indirizzo, di controllo e informazione, altre funzioni.

I membri del Parlamento sono soggetti ad incompatibilità e ineleggibilità.

CAMERA DEI DEPUTATI

  • 630 deputati componenti

SENATO DELLA REPUBBLICA

  • 315 senatori
  • senatori a vita (ogni presidente della Repubblica può nominarne 5)

Min 18 anni elettorato attivo (chi può votare)

Min 25 anni elettorato passivo (chi può essere votato)

= funzioni =↓ seduta comune:

  • elezione presidente della Repubblica (scrutinio segreto)
  • giuramento presidente della Repubblica
  • messa in stato d'accusa presidente della Repubblica
  • elezione 8 componenti consiglio superiore della magistratura
  • elezione 5 giudici della corte

costituzionale● elezione della lista dei giudici aggregati e della cortecostituzionale5) iter legislativo

I. INIZIATIVA (con un disegno o proposta di legge) possono esserepresentati da: governo, ciascun parlamentare, consigli regionali,cnel, 50mila elettori.

II. A CHI? presidente di camera o Senato→ la assegna ad unacommissione competente in materia che può agire in:

A. SEDE REFERENTE: la maggior parte del lavoro viene fattoin assemblea di 1 delle 2 camere

B. SEDE LEGISLATIVA: (è + veloce ma + pericoloso, perchèpoche persone decidono per uno stato intero)viene tuttofatto in commissione

C. SEDE REDIGENTE: la maggior parte del lavoro viene svoltoin commissione

III. APPROVAZIONE: dopo che il disegno di legge è stato approvato dauna camera passa all’altra (sistema delle navette) e continuerà atraslare finchè non sarà approvato da entrambe le camere

IV. PROMULGAZIONE: spetta al presidente della Repubblica che può:

promulgare→ PUBBLICAZIONE in Gazzetta ufficiale, entreràin vigore dopo 15 giorni (vacatio legis)

non promulgare: può farlo solo una volta e la legge ritornaalle camere

6) decreto legislativo

E’ fatto dal Governo su proposta del Parlamento che presenta una legge didelegazione (approvata solo in sede referente) che specifica: oggetto(=cosaregola),principi e criteri direttivi (per evitare eccesso di delega →decreto diventaillegittimo) ei tempi. Il decreto legislativo ha forza di legge.Il Governo può accettare o no la legge di delegazione, se accetta il decreto verràfatto approvare dal presidente della Repubblica e successivamente pubblicato ingazzetta ufficiale.

7) decreto legge

Viene fatto dal Governo in caso di necessità o di urgenza e ha forza di legge.

approvato dal presidente della Repubblica

pubblicato in gazzetta ufficiale e valido da subito (VACATIO LEGIS ZERO)perchè decade dopo 60 giorni ↓lo stesso giorno della

pubblicazione viene presentato al Parlamento che ha 60 giorni per:

  1. CONVERTIRLO→ LEGGE DI CONVERSIONE (il decreto diventa una vera e propria legge e permangono gli effetti prodotti dal decreto dalla data della sua entrata in vigore)
  2. CONVERTIRLO CON MODIFICHE (=emendamenti) che avranno effetto dall’entrata in vigore (=ex nunc)
  3. NON CONVERTIRLO: decade dopo 60 giorni e i suoi effetti possono permanere o meno a seconda di quello che vi è scritto

8) referendum abrogativo

E’ il più importante strumento di democrazia diretta del popolo con il quale si possono abrogare leggi o atti aventi forza di legge.

Non possono essere abrogate:

  • leggi tributarie e di bilancio
  • leggi di amnistia e indulto
  • fonti secondarie
  • fonti regionali
  • leggi di ratifica dei trattati internazionali

Il referendum è valido solo se votano il 50% +1 degli elettori (QUORUM)

come funziona:

  1. Può essere richiesto entro il 30 settembre di ogni anno da:
    • 500 mila elettori
      • Consigli regionali
      • La Corte Costituzionale controlla la conformità della richiesta
      • Presidente della Repubblica fissa il giorno della votazione tra il 15 aprile e il 15 giugno
      • Governo

      Ha il potere esecutivo (prendere decisioni), nei casi di decreto legge e di decreto legislativo gode anche della funzione legislativa, è un organo complesso composto da:

      • Consiglio dei ministri
      • Presidente del consiglio dei ministri (nominato dal presidente della Repubblica, funzioni: pone la "mozione di sfiducia", coordina i ministri, presenta alle camere i disegni di legge di iniziativa del Governo, dirige la politica del Governo)
      • Ministri

      Il Governo si forma con la MOZIONE DI FIDUCIA del Parlamento che deve essere:

      • Motivata
      • Ad appello nominale
      • A maggioranza semplice

      La MOZIONE DI SFIDUCIA invece implica lo scioglimento del Governo, deve essere:

      • Firmata da almeno 1/10 dei componenti della camera
      • Votata per appello nominale a maggioranza semplice

      messa in discussione non prima di 3 giorni dalla presentazione

      La “questione di fiducia” è uno strumento molto usato dal Governo, attraverso questa esso può dichiarare che il disegno di legge è fondamentale e ne esige l’approvazione altrimenti procederà a dimettersi/crisi di Governo (caso Renzi).

      10) regioni

      Le regioni Italiane sono 20 (15 a statuto ORDINARIO e 5 a statuto SPECIALE (approvati con legge costituzionale)).

      Gli organi regionali sono 3:

      I. PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE (vertice dell’esecutivo e capo della regione)

      II. GIUNTA REGIONAL

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Publisher
A.A. 2020-2021
8 pagine
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SSD Scienze giuridiche IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher maila_00 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di diritto pubblico e legislazione minorile e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Muratori Giammaria.