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Quali sono i due parametri che utilizziamo per definire il petrolio?
Sono due parametri: il grado API e la percentuale di zolfo.
Questo indice, rappresenta la volatilità del petrolio: 141,5-131,5 API tanto più questo risulta essere volatile, tanto migliore sarà la sua qualità.
Quando la gravità specifica tende ad uno, quindi quando la densità del petrolio è simile a quella dell'acqua, sarà la situazione peggiore, ossia la situazione in cui il petrolio risulta essere molto denso al pari dell'acqua.
La percentuale di zolfo invece è un parametro che sostanzialmente interessa alla collettività. È bene infatti cercare di utilizzare petroli con percentuali basse di zolfo (definiti anche a basso tenore di zolfo), per evitare che, durante la combustione venga sprigionata anidride solforosa che risulta essere un inquinante. Per legge, viene introdotta una percentuale massima presente nel petrolio.
petroliocommerciale e pertanto, il tenore di zolfo viene limitato utilizzando trattamenti chimici.
Quali sono gli intervalli di tali valori? Ossia qual è la percentuale di zolfo ammessa? Quali sono le tipologie di petrolio definite in base alla percentuale di zolfo? Come si chiamano?
Non lo sa.
Sono tre le tipologie di petrolio in funzione del tenore di zolfo al suo interno: dolce (sweet), Mediamente acido (medium sour) ed Acido (Sour) con percentuali di zolfo al suo interno che oscillano tra 0,5% ed 1%.
Quattro sono invece le tipologie di petrolio in funzione del grado Api: pesante, medio, leggero ed ultra leggero con grado api che oscilla tra 26 e 50.
Condizione di pendolamento? È quella che si determina in fase di regolazione di una macchina frigorifera di tipo "On-Off". Il continuo spegnimento ed accensione del compressore porta il Cop del frigorifero a valori molto bassi 0,5-0,8 pertanto lo porta ad operare male. Questo comporta un ulteriore problema, ossia
Quello relativo alla lubrificazione dello stesso compressore. Quando il compressore si spegne, l'olio lubrificante si andrà a deporre all'interno di un serbatoio di accumulo. Al momento dell'accensione, quest'olio tenderà a ricoprire la superficie del compressore ma solo dopo un certo transitorio temporale. Per cui, nei primi istanti di funzionamento, il compressore sembra funzionare in assenza di olio lubrificante. Questo sicuramente porterà il compressore ad una usura precoce. Per evitare questa condizione, si utilizza un numero minimo di accensioni del compressore in riferimento ad un'ora, e lo si pone uguale a sei. Per rendere possibile ciò, si sfrutta la presenza di un volano termico ossia, un serbatoio aggiuntivo di fluido refrigerante che, nei momenti in cui il compressore è spento, mi permetterebbe di godere di una temperatura più bassa prima.
che questa raggiunga quella per cui si dovrà riaccendere il compressore.(7 gradi)Sistemi di riscaldamento più utilizzati? Per immobili residenziali e quale differenza principale esiste?
Radiatori, ventilconvettori ed i pavimenti radianti.
Radiatori E pavimenti radianti, distribuiscono calore mediante irragionamento. Il potere emissivo di un corpo nero risulterà essere pari al prodotto di una costante (molto piccola dell’ordine di 10 elevato a -8), per la quarta potenza della temperatura qui si trova il corpo.
Il potere emissivo si riferisce per unità di superficie pertanto, nel caso dei radiatori la superficie risulta essere molto piccola al contrario dei pavimenti radianti che ci consentono di disporre di superfici elevate. Per questo motivo, il grado di moderazione (cui è meglio dare una definizione) risulterà essere superiore nel pavimento radiante.
Di contro, questo intervento è di difficile realizzazione in strutture già
esistenti in quanto risulta essere abbastanza invasivo dal momento che dobbiamo posare all'interno del massetto un circuito in cui all'interno circolerà dell'acqua calda alla temperatura di 31 °C). Per evitare una spiacevole condizioni di piedi caldi testa fredda, esiste una normativa che prevede che la temperatura del pavimento non possa superare i 29 °C. Per quanto riguarda i radiatori, la temperatura dell'acqua in mandata sarà dell'ordine di 75 °C (molto elevata) per poter riscaldare l'ambiente alla temperatura di circa 20 °C e portare la temperatura dell'acqua in uscita dal radiatore a 65 gradi centigradi. I ventilconvettori invece, distribuiscono calore mediante un'altra tecnica ossia quella della convezione forzata. È costituito da una serpentina con dell'acqua che circola suo interno alla temperatura di 35 °C. Il calore verrà ceduto all'aria da riscaldare che verrà prelevata
Dalla ambiente stesso di circa 20. Questi dispositivi possono essere dotati di due o quattro tubi in quanto possono essere adoperati sia in funzione di riscaldamento che in quello di raffrescamento. In quest'ultimo caso, l'acqua che circolerà all'interno della serpentina avrà una temperatura di 7 °C che in questo caso assorbirà il calore presente all'interno dell'ambiente da raffreddare.
Nel caso in cui non avessimo la regolazione di tipo On off, e l'avessimo avuta continua, che cosa si utilizza e su che cosa si interviene?
La regolazione continua mediante parzializzazione è resa possibile mediante l'uso di un inverter che ci permette, istante per istante, di seguire il carico termico della macchina frigorifera. Questo avviene mediante la regolazione della portata massica. Possiamo infatti considerare il calore scambiato Q= m.*cp*Dt. Ovviamente, se il calore Q diminuisce, possiamo andare ad agire su m (portata massica).
boh
riferimento al panorama energetico nazionale, ha una idea della domanda di energia elettrica del nostro paese? La curva di carico giornaliera del nostro paese la possiamo descrivere come "a doppiapunta" (non ci interessa). Vuole conoscere il numeretto: 320 TWh. Mi fa vedere sul mercato dell'energia elettrica, come si forma il prezzo ad esempio nel mercato del giorno prima? Faccia un disegno. Ritroviamo due le curve, una inerente ai produttori di energia elettrica che fissano determinate quantità di tale risorsa ad un determinato prezzo che dipenderà dall'efficienza del loro impianto. L'ordine dai venditori nonché l'andamento di tale curva, è dettato dal cosiddetto Merit Order Cost, ossia venderà prima colui che proporrà un prezzo inferiore dell'energia elettrica. L'altra, è la curva della domanda ossia di chi vuole comprare questa energia elettrica, anch'essa ordinata secondo lo stesso principio che.per i compratori risulta essere analogo ma specchiato: acquisirà energia che offrirà un prezzo più alto. La particolarità sono i due tratti orizzontali, in cui, quello relativo alla produzione risulta essere legato all'esistenza degli impianti con costi marginali nulli, ossia impianti a fonti rinnovabili che possono vendere la loro energia ad un prezzo nullo dal momento che il prezzo finale sicuramente sarà diverso da zero.
Cos'è la curva cumulativa per gli impianti cogenerativi? È una curva che serve per dimensionare l'impianto. Si può rappresentare in un grafico che presenta nelle ascisse il numero di ore presenti in un anno (8760) mentre, in ordinata e, ritroviamo il valore della potenza dell'impianto.
Supposto che facciamo riferimento ad un punto che presenta in ordinate una potenza di 1200 kW ed in ascisse un numero di ore cumulate pari a 600: ciò significherebbe che il nostro impianto lavora per
600 ore l'anno erogando 1200 kW. Rendite di congestione: in riferimento alle rendite di congestione, esistono degli importi che vengono riconosciuti a Terna in funzione di che cosa? In funzione del prezzo zonale che si è andato a formare è la cifra stipulata nei contratti bilaterali tra cliente idoneo e produttore. Stiamo quindi facendo riferimento alla condizione di arbitraggio, in cui qualcuno avrà un indebito guadagno, qualche altro un indebito svantaggio: quando si riesce ad avere una somma a disposizione per migliorare l'elettrodotto? E quindi quella effettiva rendita di congestione che rimangono a disposizione di Terna per migliorare la rete? PUNvendo avendo 1 MW 4EA 32a30 → pur un= 1 MW di €35. µguadagnano tutti €2IMWHD= €ho 2 vendo consumatoriai31 maa., di 35€44ci aspettava pattounL'euro a disposizione per migliorare l'elettrodotto, rimarrà solamente nelle condizioni in cui mi saranno più tizi checontrattano all'interno della zona A generando indebiti guadagni rispetto a i tizi che stipulano gli stessi contratti nella zona Bologna. In questo modo, il numero di tizi che ottengono un indebito guadagno saranno superiori di quelli che ottengono un indebito svantaggio.
Il concetto è questo: quando riscuoto la penale da un lato (Ancona), dovrò andare a restituire all'altro (Bologna), cioè i soldi ricevuti da un indebito guadagno li dovrò restituire a chi purtroppo va incontro ad un indebito svantaggio per poter garantire lo stesso prezzo tra le varie zone. Se avanzano soldi dalle penali perché ho riscosso più penali che i debiti svantaggi da dover ripagare, mi potrò utilizzare per potenziare elettrodotti.
QUARTA
Cos'è il mercato del servizio di dispacciamento?
È un mercato in cui vediamo interagire Terna con i privati. Terna blocca una percentuale di energia elettrica per poter riuscire a bilanciare il
mercatosuccessivamente alla formazione del prezzo del mercato infragiornaliero ed è in quello del giornodopo. Bloccherà questa percentuale pagandola di più dal momento che può anche non esserci lanecessità di usufruire di questo quantitativo, Per cui, quando la andrà a prelevare, lo farà ad unprezzo elevato anche perché esiste il rischio che questa venga prodotta da centrali meno efficienti.Come nasce terna?
Nasce in seguito alla liberalizzazione del mercato dell'energia elettrica. In particolar modo, inseguito alla emissione di una direttiva europea in cui viene obbligata la nascita di un TSO(trasmission sistem operator). Questo ente andrà a gestire la rete diventandone proprietario (primaera Enel) ed i suoi flussi.Enel vende materialmente la rete agli azionisti che decidono di acquistare le azioni di terna ocomunque restituiscono un equivalente monetario a coloro che non hanno intenzion